S. S. Dilgo Khyentse Rinpoche: I Pensieri e la Mente

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: Le belle immagini non sono di alcun beneficio alla mente, né possono in alcun modo danneggiarci immagini spregevoli.

Sua Santità Dilgo Khyentse Rinpoche: I Pensieri e la Mente

Come onde, tutte le attività di questa vita scorrono una dopo l’altra incessantemente, e ci hanno lasciato un sentimento di mani vuote. Miriadi di pensieri hanno pervaso la nostra mente, ognuno dando nascita a molti altri, ma ciò che hanno fatto è aumentare la nostra confusione e insoddisfazione. Quando esaminiamo da vicino le abitudini ordinarie che costituiscono il fondamento di qualsiasi cosa facciamo e cerchiamo di scoprire da dove provengono, troviamo che la loro vera fonte è la nostra incapacità a indagare su loro in maniera appropriata. Noi agiamo sotto l’assunto illusorio che qualsiasi cosa abbia qualcosa di vero, di sostanzialmente reale. Ma quando guardiamo più attentamente, scopriamo che il mondo fenomenico è come un vivido arcobaleno, pieno di colore ma senza esistenza tangibile. Quando appare un arcobaleno nel cielo vediamo molti bei colori: tuttavia un arcobaleno non è qualcosa che possiamo vestire o indossare come un ornamento. Non c’è nulla a cui aggrapparsi; è semplicemente qualcosa che appare a noi attraverso la congiunzione di varie condizioni. I pensieri sorgono nello stesso modo. Essi non possiedono realtà tangibile o un’esistenza intrinseca. Non c’è quindi una ragione logica perchè i pensieri debbano avere potere su di noi, né una ragione per cui dobbiamo essere asserviti da loro. La Mente è ciò che crea sia samsara che nirvana.

Ma non c’è molto in essa; essa è solamente pensieri. Una volta che riconosciamo che i pensieri sono vuoti, la mente non avrà più il potere di ingannarci. Ma tanto più assumiamo i nostri pensieri come reali, tanto più essi continueranno a tormentarci spietatamente, come hanno fatto nelle nostre infinite vite passate. Per ottenere il controllo sulla mente, abbiamo bisogno di essere consapevoli di ciò che va fatto e di ciò che dobbiamo evitare, e abbiamo bisogno di essere svegli e vigili, esaminando costantemente tutti i nostri pensieri, parole e azioni. Per andare al di là dell’afferrarsi della mente è importante sapere che tutte le apparenze sono vuote, come l’apparizione dell’acqua in un miraggio. Le belle immagini non sono di alcun beneficio alla mente, né possono in alcun modo danneggiarci immagini spregevoli. Bisogna separare il legame di speranza e paura, attrazione e repulsione, rimanendo in equanimità e serenità, nella conoscenza che tutti i fenomeni non sono null’altro che proiezioni della nostra mente personale. Una volta che hai realizzato la verità assoluta, allora vedrai l’intera, infinita manifestazione dei fenomeni relativi che appaiono come non più di un’illusione o di un sogno. Sino a realizzare che ciò che appare e la vacuità sono una sola cosa: questa è chiamata semplicità, o libertà dalle limitazioni concettuali.

(Tratto dal sito http://www.vajrayana.it/DILGO%20KHYENTSE%20-%20Three%20Short%20Teachings.pdf che devotamente ringraziamo per la sua compassionevole gentilezza verso tutti gli esseri che soffrono in questa dolorosa esistenza samsarica.)