12 Insegnamenti S.S. Dalai Lama Kalachakra Washington DC 14.07.11

Sua Santità il Dalai Lama Kalachakra Washington DC: “Dio perdona il peccatore ma non il peccato ”.

Sua Santità il Dalai Lama Kalachakra Washington DC: “Dio perdona il peccatore ma non il peccato ”.

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama all’Iniziazione al Kalachakra a Washington DC, USA, il 14 luglio 2011 (seconda parte del secondo giorno). Appunti ed editing dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa, del Dott. Luciano Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Questo lavoro è basato su quanto espresso direttamente in inglese da Sua Santità il Dalai Lama e sulle traduzioni dal tibetano in inglese del Prof. Lobsang Jimpa e dal tibetano in italiano di Fabrizio Pallotti. Ci scusiamo per gli inevitabili errori ed imperfezioni.

Sua Santità il Dalai Lama

Il maestro valido, l’esperienza valida, le citazioni valide, sulla base delle esperienze del coltivarle, sulla base dell’esperienza autentica, riconosciamo l’autenticità del maestro e quindi anche i trattati del maestro su cui si basa diventano autentici e così pure le citazione contenute nei testi. Per cui bisogna partire dalla propria esperienza per analizzare se gli insegnamenti o no sono autentici.

Immediatamente, un po’ di esperienza di vacuità e bodhicitta portano un cambiamento mentale, possiamo sentirlo che praticando la grande compassione ci da più coraggio e cambiamento mentale. La comprensione della vacuità ha un impatto molto serio del nostro modo di percepire il mondo e noi stessi. Possiamo metterci in relazione ancora di meglio, sul fatto che Nagarjuna lo loda sulla base del fatto che Buddha insegna l’origine interdipendente. Allo stesso modo quando abbiamo un po’ di esperienza di bodhicitta genereremo un’ammirazione genuina nei confronti di Shantideva. Già possiamo vedere che se questi sono gli effetti che derivano da un ‘esperienza ordinaria ci si può immaginare che c’è un livello avanzato di queste esperienze anche se scientificamente non possono essere dimostrate. Per cui, adesso, per tornare sul tantra di Kalachakra in Tibet, il grande maestro di Kalahcakra ha identificato dei passaggi facoltativi. Alcuni non accettavano il sistema di Kalachakra però ci sono dei grandi yogi che hanno ottenuto grandi realizzazioni sulla base di Kalachakra. Durante il suo pellegrinaggio a Shari ebbe delle esperienze incredibili sulla base degli yoga dei 6 rami ed alla fine ebbe un’esperienza visionaria di Kalachakra così come indicato dalla sua biografia. Sulla base di ciò, diciamo che dobbiamo praticare

le cose e vedere se c’è un cambiamento o no, se questi cambiamenti avvengono le pratiche vanno accettate come autentiche. Questo grande maestro di Kalachakra Trsundang Gyatso, il lama del primo Dalai Lama.

Gendun Gyatso il primo Dalai Lama, nella sua biografia parla che Trsunsang Gyatso avrebbe ottenuto lo stato dell’unificazione nello spazio di qualche mese. Queste sono veramente cose speciali.

Talutra, il mio maestro che è stato 18 anni in prigione, poi quando arrivò stava prendendo insegnamenti da Ghedup Gyetso Rinpoche in quel momento lì disse che a livello delle travi ha visto tutti i lama del lignaggio presenti, questo lama è una persona che ha sperimentato tutte le difficoltà possibili in prigione non ha nessuna ragione di venire da me e dirmi delle balle. Ci sono tante altre persone che conosco che hanno avuto esperienze strane ed incredibili.

E’ possibili che qualcosa esista e non si vede ed è possibile che non si vede perché non esiste. Anche se sono dei miei studenti, dei miei discepoli che praticando il Mahnuttarayogatantra hanno ottenuto delle realizzazioni incredibili. Ci sono anche discepoli che vanno oltre al livello del maestro, ci sono degli individui anche al giorno d’oggi che ottengono delle realizzazioni molto elevate. Questo Kreduntasng Gyatso meditò per più di 40 anni in solitudine i suoi scritti sono molto importanti per quanto riguarda il Kalachakra ed era il maestro del secondo Dalai Lama (non il primo). E secondo il Dalai Lama scrisse che in qualche mese avrebbe ottenuto lo stato di Buddha. Dal punto di vista del supremo yoga tantra si deve considerare il proprio lama come Buddha per cui il secondo Dalai Lama stava mostrando un punto vero.

Una volta conobbi un lama cinese e gli chiesi ci sono le vite future e lui disse no, così gli chiesi perché e lui mi disse perché non si vede e io gli dissi perché tutto ciò che non vedi non esiste? e lui disse no, ci sono cose che non si vedono e che esistono.

Il primo capitolo del Kalahckara tantra comincia con la spiegazione cosmologica, l’ambiente, dal momento che questa è una trasformazione della natura degli esseri senzienti indispensabili, ecco che nel terzo capitolo ci sono le procedere dell’iniziazione per preparare il praticante alla pratica vera e propria di trasformazione. Per prima cosa bisogna generare la gioia, dobbiamo ripetere un mantra il significato è che ciò che fa maturare le realizzazioni straordinarie e supreme. Per cui oggi cerchiamo di generare una grande gioia di avere questa opportunità, oggi sono stato così fortunato a ricevere questa iniziazione, che mi prepara a maturare gli stadi di completamento.

I sogni che contano sono quelli dell’ultima parte della notte appena prima dell’alba. Alcuni possono avere degli elementi più o meno chiari. Sulla base di quella che è la predominazione degli elementi del loro corpo.

Se quando ci svegliamo la mente è chiara e felice allora vuol dire che i sogni erano positivi, se ci svegliamo con la mente triste allora non erano positivi. Nel momento in cui i sogni erano positive non si deve concettualizzare tropo e pensare che siano chiaroveggenza oppure essere troppo contenti perché questo porta interferenze ed allo stesso modo se erano negativi i problemi nel sogno che ci sono stati possono essere completamente pacificati.

Adesso c’è la richiesta, ripetete dopo di me.

Il fatto che il cappello dell’usnishna è rosso indica il costituente rosso.

Pagina 212 libro blu. Esaminate qual è la natura del sé, a parte questo corpo, la mente non si può identificare questo è il sé. In questo modo procediamo a comprendere che questo sè non esiste nel modo in cui appare, ricordatelo e pensateci.

Questa mente stessa che comprende la mancanza di esistenza indipendente si trasforma nell’aspetto di Kalachakra con un volto, due braccia. Dopo di che c’è la domanda di quale lignaggio sei e di cosa ti interessa. Dentro la vostra mente pensate cercate di generare bodhicitta non solamente per il mio beneficio ma per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. A cosa sei interessato, dal momento che è la pratica del mantra segreto che porta all’ottenimento della suprema illuminazione interessa la pratica della grande beatitudine come spiegata dal tantra supremo.

Adesso ripetete dopo di me e rispondete alla domanda.

A questo punto voi tutti dovete prendere i voti del bodhisattva.

Per cui come ho detto prima ci sono diverse formule con i versi dei voti del bodhisattva. Prima si prende rifugio si confessano le negatività si gioisce. Dopo ci sono ancora 4 o 5 versi che vengono aggiunti. Dopo aver generato la mente dell’illuminazione mi impegnerò nelle pratiche delle 6 perfezioni e dei 4 fattori che aiutano gli altri. Inviterò quali miei ospiti tutti gli esseri senzienti e lo farò attraverso la pratica delle 6 perfezioni, in questo modo inviietrò tutti nello stato al di là della sofferenza. Visualizzate il Buddha come circondato da tutti i maestri, il lama il guru. Ricordatevi che abbiamo già questo corpo umano meraviglioso con questa intelligenza meravigliosa. Il modo migliore per utilizzare questo corpo meraviglioso è la pratica dell’altruismo e sunyata.

Adesso in questo momento prenderò i voti del bodhisattva, ogni volta che avrò possibilità servirò gli altri e se non ne avrò possibilità mai danneggerò gli altri. Il mio interesse automaticamente arriva in questo modo senza bisogno di pensarci. Da adesso praticherò i voti del bodhisattva. Ripetete dopo di me tenendo in mente questa intenzione.

Shantideva ha detto dopo aver preso i voti del bodhisattva oggi la mia vita è diventata significativa e da oggi sono diventato figlio dei Buddha. E dal momento che sono diventato un figlio dei Buddha non contravverrò mai con le azioni questo lignaggio.

In accordo ai voti del bodfhisattva ci sono 18 voti radice e questi precetti. Per esempio lodare se stessi e criticare gli altri non bisogna farlo, a causa dell’egoismo benchè siamo nella possibilità di fare delle offerte, dare soldi o insegnamenti ma a causa dell’egoismo non diamo ciò che possiamo e non insegniamo ciò che possiamo insegnare. D’ora in poi provate a minimizzare il più possibile questa importanza dell’io, del sé. Il forte senso del sé che porta avanti, che dedica le proprie virtù agli altri è indispensabile.

Una persona debole non può portare avanti questi lavori, d’altra parte l’attitudine egoista negativa deve essere minimizzata. A volte lo dico io c’è un egoismo intelligente ed uno deficiente, il secondo deve essere eliminato perché quello distrugge la vostra felicità. L’egoismo intelligente vi farà sentire ben amati e avrete più amici e sorrisi attorno a voi. Anche la tolleranza non vuol dire essere sempre piegati in due, vuol dire non lasciare che i sentimenti negativi sorgano verso colui che causa problemi, non vuol dire che ci si debba adattare le negatività. Il Dio perdona il peccatore ma non perdona il peccato. Per cui mentalmente dobbiamo avere chiarezza su queste circostanze. I prossimi sono la presa dei voti del tantra. Per potere ottenere il beneficio degli esseri senzienti agirò sempre come un maestro. I voti del tantra mentre recitiamo cosa dicono, dal momento che abbiamo generato bodhicitta non abbandoneremo mai bodhicitta e i voti del bodhisattva. La moralità del non abbandonare i voti del bodhisattva, beneficiare gli esseri senzienti e non abbandonarsi alle negatività.

Questi erano i 25 precetti della condotta, qui c’è anche il giocare d’azzardo. Non devi giocare a dadi e così via.

La dimensione ultima di bodhicitta è la comprensione della vacuità, Chandrakirti mette in relazione le due vacuità, relativa ed ultima, come le ali di un uccello tramite le quali si è in grado di volare tra gli stati di esistenza fino allo stato di Buddha.

Questa mente altruista appare come un disco lunare nel centro del cuore di noi stessi nell’aspetto di Kalachakra, adesso meditate su sunyata.

Il sé non si trova negli aggregati ma si trova al di fuori, non esisto al di fuori degli aggregati separato indipendente. Gli aggregati non possiedono questo sé inerentemente.

Adesso questo pensiero di saggezza si trasforma in un vajra bianco in piedi al centro del disco lunare che è la bodhicitta convenzionale. Adesso promettete che manterrò quest’attitudine, questa mente e costantemente non la degenerò mai.

Adesso al momento della base gli aggregati contaminati non si trasformano nella saggezza trascendentale.

OM ri riferisce alla purezza di natura del corpo parola e mente. Nello stesso modo così omb subhava shuddah tutti i fenomeni come corpo parola e mente sono naturalmente puri, tutti i fenomeni sono privi di un sé esistente inerentemente e su questa natura stessa lo sono io e su questo ci si pone l’orgoglio divino.

OM SHUNYATA si riferisce alla vacuità, VAJRA vuol dire inseparabile, si riferisce alla natura ultima della mente, quella natura ultima della mente e dei fenomeni sono da tempo senza inizio inseparabili. Inseparabili vuol dire quella natura ultima, la base ultima di designazione, inseparabile da quella natura ultima di tutti i fenomeni. Bhava vuol dire indivisibilità della vacuità in relazione alla natura della propria mente, dal punto di vista della realizzazione della natura ultima della propria mente, l’agente che realizza questa è la mente stessa, questo è il significato di vajra om sunyata vamram. Quella saggezza che ha realizzato la vacuità pensate che si trasforma in vajra vega.

Per cui adesso pensate che c’è all’ombelico il mandala della terra, al cuore il mandala del vento, alla gola il mandala della terra ancora, al capo pensate il mandala dell’acqua. La saggezza trascendentale primordiale nell’aspetto di grande beatitudine sorge. Il mandala è composta dal mandala del corpo della parola e della mente. Insieme tutte le divinità del mandala sono 722. Non dovete pensare che queste divinità siano degli esseri individuali separati, Kalachakra esso stesso è la manifestazione di Buddha, appare solamente quandoci sono delle persone degli esseri che possono ricevere beneficio attraverso la pratica, la manifestazione di quel tipo di divinità. Coloro che a causa dei loro elementi fisici sono più adatti ad altre pratiche appaiono divinità differenti, aspetti di divinità rappresentano metodi diversi per svegliare la propria potenzialità. Per esempio Kalachakra c’è interno esterno ed il Kalachakra che si chiama altro. Per cui i vari elementi del Kalachakra esterno ed interno, tutte queste divinità con 24 volti, braccia e così via. Tutte queste apparenze che sembrano complicate simbolizzano, hanno dei grandi significati in riferimento a quello che è il Kalachakra interno ed esterno. Molti esperti tibetani hanno detto, dal punto di vista del corpo della forma di Buddha dipende esclusivamente dai bisogni e dalle caratteristiche degli esseri senzienti, indipendenti da ciò non c’è un Sambogakaya che esiste lì con forma blue gialla e così via. Adesso semplicemente visualizzate il palazzo trascendentale, il Namgyal, se è possibile riflettete anche sul simbolismo. Se riuscite ad avere un po’ su quello che è il significato sarebbe veramente ottimo.

La pratica principale è quella di sottomettere, eliminare le energie ed elementi grossolani che sono per natura correlate agli elementi del corpo, per esempio quando starnutiamo il livello grossolano si riduce. C’è una momentanea riduzione delle attività e degli eventi grossolani. Quando dormiamo l’elemento del sonno è vero, veramente importanti. Mentre dormiamo ci visualizziamo questi vari chakra, i canali psichici e il corpo del sogno, se meditiamo sulla base del corpo del sogno, la mente è già sottile. In quel livello se riusciamo a meditar per ridurre ancora di più per ridurre le menti grossolane diventa molto efficace. Poi gradualmente il sonno diventa un sonno profondo senza il sogno. Meditando deliberatamente durante il sonno profondo, saremo in grado di utilizzare un tipo di mente molto più profonda. Quando si realizza quel tipo di mente lo possiamo utilizzare come sentiero vero e proprio di pratica.

Colophon

Questa prima bozza d’appunti, a cura del dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa, del Dott. Luciano Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti, sui preziosi insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama all’Iniziazione al Kalachakra a Washington DC, USA, è da ritenersi provvisoria, quindi lacunosa, con possibili errori nonché imperfezioni, anche rilevanti, e non rappresenta affatto una trascrizione letterale delle parole che Sua Santità il Dalai Lama espresse direttamente in inglese o tradotte dal tibetano in inglese dal Prof. Lobsang Jimpa o tradotte dal tibetano in italiano da Fabrizio Pallotti, ma semplicemente un limitato spunto di riflessione.