Sarnath 09.01.09: II giorno d’insegnamenti di S.S. il Dalai Lama: pomeriggio

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Cari amici,
ce l’abbiamo fatta! Grazie alla magica lettera e della conseguente press card dell’editor in chief Pier Luigi Tremonti della mitica rivista Alpes, mensile dedicata all’arco alpino
www.alpesagia.com/, sì quella che ci ha pubblicato diversi articoli cui vi rimandiamo e che vi consigliamo di leggere, siamo riusciti ad ottenere l’accredito stampa! Felicità! Sì, perché adesso niente più controlli estenuanti della security, che anzi s’è fatta più premurosa e ci fanno passare con un certo ossequio. Addirittura, possiamo entrare con tutte le macchine fotografiche, cineprese, computer, telefonini, I pod e diavolerie tecnologiche che vogliamo. Nemmeno l’ombra d’un controllo! Basta mostrare il magico badge “press”! Come potete intuire, oggi pomeriggio le cose cominciano a girare meglio ed il blog comincia a prender forma, nonostante che le batterie del primo laptop si sono esaurite in un baleno e quelle del secondo sono ridotte al lumicino. Anche noi siamo soddisfatti di macinare polvere e tasti del laptop per produrre un testo senz’altro rabberciato ma che, a detta di tutti quelli che lo leggono, un idea di quello che dice Sua Santità, la dà proprio.

Luciano Villa ed Alessandro Tenzin Villa

GLI INSEGNAMENTI INIZIANO DA QUESTO PUNTO:

Sua Santità il Dalai Lama

A volte ci capita di conoscere qualcuno che ci sembrap pieno di buone qualità ma poi pocoa poco queste buon qualità si spengono. Questo è un segno che le nostre attitudine negativa può prevalere. Siamo soggetti che questa mente positiva, dato che non abbiamo una familiarità totale con essa, possa declinare. Perciò dobbiamo stare allerta, non possiamo non considerare la promessa che abbiamo fatto di mantenere un attitudine positiva. La bodichitta di aspirazione è un desiderio che deve essere tenuto fermamente perchè possa tradursi in bodhicitta di impegno altrimenti noi diventiamo persone sulle quali non si può contare.

Sua Santità il Dalai Lama

Se non si mantiene la propria parola e non si mantiene la bodhicitta che è stata generata non si danneggia solo noi stessi ma anche gli altri. Il Bodhisattva che rinuncia a lavorare per il bene degli esseri senzienti è considerato una mente molto negativa. Se la mente di Bodhicitta degenera, si cerca di recuperarla se questo si ripete più di una volta sarà molto difficile recuprerare il sentiero in maniera chiara e duratura. Bisogna fare molta attenzione a non prendere abitudin negative, bisogna accorgersi di qualsiasi azione, anche la più minima, così come di ogni creatura, anche quelle più piccole. Se si nasce nel reame degli Dei etc. anche in questa situazione prima o poi vi saranno risultati negativi. E a causa di azioni negativi create da oscurazioni il karma del passato può manifestarsi, non lo sappiamo perchè non sapiamo quando si possono verificare le condizioni adatte. Al momento della morte dobbimao avere un senso di fiducia sul fatto che avendo compiuto condizioni positive potremonrinascere in condizioni favorevoli. Sempre avendo in mente l’impegno di aiutare tutti gli eseri e cercado di esaudire il desiderio di tuti gli esseri il bodhisattva oterrà una pace che gli permetteà di morire con una mente positiva. Dobbiamo aver una disciplina ferma che ci impedsce di praticare azioni negative. In accordo al testo Vinaya dobbiamo trattenerci di commettere azioni che vadano contro questi voti contenuti nel vinaya. Qui è importante caprie e avere la convizione che seguendo questi voti che abbiamo preso riusciremo ad avere condizioni favorevoli per la pratica. Tutti i Buddha hnno sempre aiutato infiniti numeri di esseri, e tutti questi esseri hanno realizzato la vacuità. Anche se questo non è il caso per noi se manterremo questi voti in futro potremo forse raggiungere questo stato.

Sua Santità il Dalai Lama

Quando il Buddha ha raggiunto il paranirvana ha lasciato questo modno moltissimi maestri hanno continuato a seguire l’insegnamento di Buddha. In questa vita per cause e condizioni varie abbiamo ottenuto questa preziosa rinascit aumana, abbiamo devozione per i maestri,e abbiamo interesse per il Dharma. Se ci applichiamo continuando su questo sentiero sicuramente otteremo dei risultati. Quando il Bodhisattva arriva ai livelli più alti non ci saranno più cadute. In questo momento noi abbiamo salute, abbiamo cibo, abbiamo benessere, pianificihiamo il futuro ma in realtà dobbimao renderci conto che la vita è totalmente transitoria. Se qualcuno è destinato a vivere 100 anni fino ad oggi ha consumato una serie di iognri, mesi e anni. Questo mostro che la vita è destinata a finire ed è ingannevole perchè noi abbiamo la sensazione che ci saremo per sempre ma da un momento all’altro potremo non esserci più. E’ necessario non sprecare questa rinascita umana ed è necessario a compiere nel momento presente le azioni positive per otener condizioni ancoa più favorevoli per poter praticare ancora meglio il Dharma. La rinascita umana è ottenuta come un gioiello e se la sprechiamo diventa causa di rovina. Se utilizziamo il’intelligenza umana per danneggiare gli esseri il risultato sarà la rovina, se usiamo il cervello umano per analizzare la realtà ultima e cercare tutt ele modalità che ci portano a beneficiare gli altri ecco che allora la nostra rinascita umana diventa prezionsa. Il nostro cervello, la nostra intelligenza può essere utilizzato in maniera cos produttiva se analizziamo la realtà. Noi qui siamo diverse migliaia, siamo tutti uguali, abbiamo tutti lo stesso interesse per il Dharma, abbiamo tutti il desiderio di raggiungere l’illuminazione. Può succedere mentre fisicamente la persona cerca di essere qui anche inconsciamente si accumulano negatività. La cosa più importante è la mente di Bodhicitta. Se abbiamo questa fortuna di impegnarci in questa rinascita dobbiamo impegnarci fermamente a non sprecarla. Accumulare grandi negatività è come far rotolare un enorme macigno da un pendìo ripido.

Sua Santità il Dalai Lama

Bisogna diffidare dalle persone che si dicono religiose, perchè bisogna effettivamente vedere se dentro di loro praticano in accordo alla loro religione. Se si genenra la giusta motivazione e si riflette su questa allora sicuramente si sarà sulla strada giusta. Il campo segreto su cui possono nascere le virtù che portano all’illuminazione deve essere sempre contenuto nella nostra mente. IL karma si espande le zioni si espandono provano altre azioni negative. Bisogna sempre tener sotto controllo la mente ed essere preparati al momento della morte che può semrpe essere vicino. Qui si comincia aparlare della pazienza con la quale possiamo sopportare le azioni negative che vengono fate dentro di noi. Queste emozioni negative che ci dominano come l’attaccamento, l’ignoranza, la gelosia e la competitività non sono armate di armi, non hanno gambe e non hanno mani si generano dentro di noi a causa della familiarizzazione che abbiamo con esse. Bisogna sempre sofrzarsi di tenerle sotto controllo. L’avversione, la gelosia a volte da noi sono considerati stati mentali naturali ma in realtà non è così. Queste emozioni negative sorgono e possono scomparire. Perchè? Perchè il corpo a livello biologico è formato da una serie di fattori fra i quali quelle attitudini che hanno anche la tendenza di proteggere questo corpo. I neuroscienziati spiegano che quando sorge rabbia in una persona la rpessione del sangue va principalmente nelle braccia perchè in questo modo siamo in grado di colpire maggiormente con le braccia e quindi difenderci meglio. E cerchiamo di tirarci su le maniche e mostrare le nostre braccia. E poi dicono anche che il sangue va alle gambe perchè dobbiamo anche preparaci a scappare. Vi sono anche espressioni facciali a secondo delle attitudini mentali. Abbiamo la capacità di manifestarci in modo totalmente diversi, conosco persone che quando sono arrabbiate si mettono a ridere quando sono arrabbiato. All’interno di questo dominio delle emozioni l’attaccamento è un fattore.

Sua Santità il Dalai Lama

Se vediamo qualcosa che ci piace ci avviciniamo se vediamo qualcosa che non ci piace al contrario ci allontaniamo. Afflizioni che sorgono in noi possono creare malattie. Noi abbiamo anche la tendnenza a pensare che queste aflfizioni negative sorgono in noi perchè fanno parte di noi, noi dobbiamo invece capire che tutte queste afflizioni si accompagnano sulla visione errata sull’errata visione della realtà dei fenomeni. Se eleiminiamo l’attaccamento ad un esistenza erroneamente considerata come realmente esistente questi stati mentali non possono sorgere. Se noi comprendiamo che non esiste un esistenza solida, concreta e d indipendente e che tutti i fenomeni sono come illusioni non potranno sorgere queste afflizioni, in caso contrario se noi esageriamo questa visione di una realtà concretamente esistente tutte queste afflisioni continueranno a sorgere. Quindi bisogna che riflettiamo profondamente sul Buddhadharma. Poniamo molta attenzione verso gli insegnamenti et. Ma dopo che li abbiamo ascoltati, studiato dobbiamo riflettere su questi ed avere esperienza di qeusti. Un mio amico dopo un training monastico aveva provato a riflettere sul percorso studiato e questo è molto importante. Alla fine del corso di studi bisogna assoltamente meditare sul corso fatto. Nello stesso tempo mentre si studia applicarsi alla riflessione ed alla meditazione di quello che si studia. Quando la rabbia sorge sembra quasi che la persona diventa più coraggiosa, la energia della rabbia ci può dare questo falso senso di coraggio in realtà questo tipo di attitudine è un coraggio distruttivo. Anche se di cerca di stare insieme alle nostre peronse in realtà esternamente ci avviciniamo ad esse internamente cerchiamo di ottenere cose che ci condurrano a risutlati negativi. Queste afflizioni ci attireranno in una voragine, ci porteranno alla rovina. Queste emozioni disturbanti in un momento potranno bruciare tutto il karma positivo che abbiamo creato. I nemici ordinari con un attitudine mirata data le giuste condizioni possono diventare amici. All’inizio del secolo vi erano molte nazioni nemiche ed ora i rapporti sono migliorati e sono amiche. I nemici ordinari se li trattiamo bene prima o poi diventeranno nostri amici. Mentre le afflizioni mentali più cerchiaom di trattarle bene più ci distruggeranno. Se noi ci familiarizziamo a lungo con la rabbia e le emozioni negative esse rovineranno il calore del sistema immunitario e tutto il sistema immunitario lavorerà meno e uqindi il nostro corpo sarà più portato a sviluppare malattie. Mentre se oi abbimao una mente serenza e non lasciamo generare dentro di noi queste emozioni negative questa calma della mente può crescere queste capacità del sistema immunitario e quindi anche una migliore difesa per il corpo. Qui se io parlo con altra genete con l’intenzione di ingannarlo nel profondo vi è un sentimento di insicurezza mentre se siamo totalmente onesti e trasparenti ci sentiremo molto più sicuri. In una università americana qualche anno fa c’ea uno scienziato che mi ha detto che coloro che usano spesso le parole io, mio, queste persone sono molto più propensea generare attacchi di cuore. Più si pensa e ci si preoccupa di se stessi sempre di più questo senso dell’io sarà forte. Se si rimane limitati soltanto alla preoccupazioni personali le capacità mentali risulterà molto limitata e si rimarrà più ristretti ai problemi di se stessi e degli altri.Mentre se l’attitudine mentale è più aperta non ci sarà questo senso di paura, questa limitazione. Vi sarà una maggiore capacità di affrontare tutte le condizioni, con i loro particolari problemi, a cui andiamo incontro nella vita. Se abbiamo una mente limitata minore sarà la capacità di affrontarli. Se abbiamo una mente che avrà una maggiore visione olistica dela realtà avremo anche una maggiore capacità di risolverli. Il samsara è definito come il continuare a prendere rinascite nell’esistenza in maniera controllata. Questa esistenza ciclica ci renderà schiavi di tormenti e di vite sempre più afflitte. Noi persone ordinarie siamo costretti alla guerra, subiamo ferite, dobbiamo soportare dolori e non lo vogliamo. Quindi per quale motivo dobbiamo lasciare che le nostre emozioni disturbanti sorgono dentro di noi. E’ importante combattere le nostre affilizioni mentali dobbiamo quindi preparci alla guerra contro questi nostri nemici perchè questa è una guerra giusta per la quale vale la pena di combattere. Per qual emotivo dovremo sopportare tutte queste infinite sofferenze? Quando si genera l amente di boshicitta si fa la promessa di agire solo epr il bene degli esseri snezienti. Si dice addirittura che è meglio morire o essere bruciati piuttosot che trasgredire queste promesse. I nemici ordinari se vengono sconfitti possono tornare indietro e sconfiggerci ma nel caso delle emozioni negative. Se tagliamo le radici la base sulle quali sorgono queste emozioni disturbanti ecco che allora non avremo più bisogno di altri antidoti. Un grande maestro in sanscrito ha interpretato l fatto di riuscire ad eliminare le afflizioni disturbanti atraverso la saggezza che comprende la vacuità. Anche se immediatamanete queste emozionindisturbanti posson rimanere dovuta alla forza della familiarizzazionie perderanno compltemante il lroo potere e non avranno più quella fora che avevano prima. Ci nsono persone che possono sembrare molto eleganti, molto brillanti ma che internamente vogliono solo ingannare gli altri. Le emozioni negative sono instabile e applicando gli antidoti poco a poco diventano sempre più deboli. Noi generiamo le emozioni negative perchè imponiamo sui fenomeni qalità che non hanno, il fatto di non vedere la reatà delle cose così come sono, proiettare sui fenomeni è quello che ci crea tutti i problemi. A questo punto la spiegazione che si trova nei testi tantrici è assolutamente rilevanti. Si dice che esagerando le qualità dell’ogetto sorgono attaccamento e avversione. Queste afflizioni sorgono anch’esse dalla capacità di conoscenza e di luminosità della mente. Da dove sorge la rabbia, l’attaccamento?Sorge da nemici esterni?No, non è così. Per esempio guardate la persona che credete sia vostro nemico. Non sono i vostri occhi che tramite la persona generare la rabbia. Non è la persona a generare la rabbia. Né il nemico, né la rabbia estono veramente ma sorgono dalla vostra mente ome illusioni. La capacità, la forza di comprendere questa illusione è qella che riuscirà a garantirci la liberazione. Conquesto abbiamo concluso i capitolo sulla consapevolezza. Riflettendo sui difetti delle afflizioni. Stando allerta possiamo combattere ed eliminare queste afflizioni così come possiamo combattere una malattia usando i rimedi giusti. Gradualmente i batteri ci possono invadere piano piano se noi non li combattiamo. Bisogna continuamente pensare “sono un praticante, voglio raggiungere questo traguardo e devo semrpe osservare la mia mente e le mie azioni”.

Sua Santità il Dalai Lama

Se riuscissimo a controllare l’elefante impazziato della nsotra mente tutti risultati positivi verrano a noi. E’ importante controllare sempre gli stai mentali in qualsiasi situazione ci troviamo anche le più problematiche. Trattenerci da compiere azioni negative. L’elefante della nsotra mente se controllato atrraverso la corda della consapevolezza riuscirà ad essere domato e tute le paure, i problemi e le miseri che possono essere provocate d aqueste attitudini spariranno. Non ci sarà più niente di cui aver paura, l’unica cosa di cui si deve aver paura è proprio la propria mente. Il karma negativo è associato alla nostra mente. Solo la mente è la creatrice di tutti i risultati verso cui andiamo incontro. Sia che si tratti di pratica della generosità o di qualsiasi altra disciplina l’importante è riuscire a sottomettere la propria pratica incontrollata. Uscneod dal nostro egoismo, rompendo il guscio del nostro egoismo e l’essere incentrati solo su noi stessi potremo raggiugnere stati mentali più pacifici, più sereni insieme al benesere degli altri. Se si deve camminare per il mondo e seil terreno di questo mondo è cosparso di chiodi è impossibile coprire questo mondo per protegersi dai chiodi. Ma se mettiamo delle scarpe potremo fare in modo che questi chiodi non ci danneggino. Quando si parla della realtà ltima vi è un ultima realtà delle cose sterne ed un ultima realtà delle cose interne. La realtà della mente, la natura dlela mente si rifersice alla parte più sotile dela mente di chiara luce. Qui si parla che è inutile studiare tante discipline se no si riesce a controllar ela propria mente. Questo controllo è la disciplina più importante per i praticanti. Se noi veramente riusciamo ad applicarci con tutta la nostra fermezza e riuciamo a controllar ela mente in modo che non sia toccata da nessuno degli stati mentali disturbanti, se siamo sempre completamente consapevoli di tutti i nostri stati mentali diventermo solidi e non saremo trascinati via dagli stati mentali negativi. La mente riane solida, ferma come una montagna. Shantideva qui dice che quei praticanti che si applicano molto nelle pratiche virtuose esterne devono controllare moltissimo l’attitudine interiore. Il praticante potrebbe lasciar perdere l’attitudine interiore per un prevalere della pratica esteriore. A volte un praticante passa anni ed anni a studiare il Dharma ma alla fine manca di consapevolezza itneriore. Se invece abbiamo consapevolezza interiore leggere anche una sola riga può portaer sviluppo. Le concezioni disturbanti sono come ladri che arrivano nella notte e ci impediscono di avere risutlati positivi. La consappevolezza ci fa cogliere anche i punti più nascosti dove possono nascondersi i ladri che ci runao la pace e la serenità mentale. Chi pratica con rispetto seguendo le istruzioni dei maestri èvermanete un essere fortunato perchè risucirà a sviluppare la consapevolezza per procedere nel sentiero e non se ne distaccherà mai. Se realizziamo che i Buddha e i Bodhisattva hanno una visione diretta ed ininterrotta delle cose dovremmo applicarci semrpe anche noi rimanendo sempre allerta e mantenendo sempre la consapevolezza delle nostre azioni. Avere consapevolezza e mantenere uno stato di allerta ed instrospezione è fondamentale per impedirci di compiere azioni negative. Se manteniamo questo stato di allerta le negatività non ci potranno aggredire e rimarremo comeun pezzo di legno. Nel momento in ncui ci accorgiamo che una azione negativa sta sorgendo in noi dovremo rimanere come un pezzo di legno. N qualsiasi situazione ci si trova se si va da un posto ad un altro è importante sempre guardare di fronte a noi e controllare che non ci siano pericoli. Essere consapevoli. Edire a se stessi quest aè un azione che è bene che io faccia questa è un azione dalla quale è bene che io mi trattenga. Qui si parla di trattenere l’elefante della propria mente legato alla ruota del Dharma. Bisogna focalizzarsi smepre con consapevolezza e guardare in maniera introspettiva come la mente si muove, come lavora senza mai lasciarsi andare a momenti incontrollati.

One thought on “Sarnath 09.01.09: II giorno d’insegnamenti di S.S. il Dalai Lama: pomeriggio

  1. Cari amici
    sono anch’io a Sarnat e partecipo agl’insegnamenti del Dalai Lama in posizione un po’arretrata rispetto a voi,usufruisco della vostra tradutrice,ma la recettivita’della mia radiolina e’ difettosa.
    Percio’leggo anzi leggero’ con calma una volta tornata a casa,a Pisa,tutto quello che riuscirete a trascrivere sul sito.
    A tal proposito vi ringrazio moltissimo,per il gran lavoro che state facendo.
    Domani guardero’ di contattarvi personalmente per contribuire alle spese della tradutrice o altro.
    Grazie ancora a presto

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