1 S.S. Dalai Lama: Insegnamenti sui 18 Grandi Stadi Sentiero Lam Rim Mundgod ’12

Sua Santità il Dalai Lama: Gli insegnamenti ci ricordano di non lasciarci ingannare da ciò che ci appare, perché i fenomeni non esistono come ci appaiono.

Sua Santità il Dalai Lama: Gli insegnamenti ci ricordano di non lasciarci ingannare da ciò che ci appare, perché i fenomeni non esistono come ci appaiono.

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama nella grande Università monastica di Ganden a Mundgod nello stato indiano del Karnataka, dal 30 novembre all’11 dicembre 2012, basati sui 18 Grandi Commentari del Lamrim o Sentiero Graduale per l’Illuminazione. Alcuni importanti testi dei diciotto Lamrim sono disponibili anche on line: “La lampada sul sentiero per l’illuminazione” del grande Maestro Atisha Dipankara Shrijnana che consigliamo vivamente di consultare e scaricare qui https://www.sangye.it/altro/?p=81; “Il trattato intermedio sugli stadi del sentiero della meditazione” (lam rim ‘bring po) di Je Tsong Khapa e’ qui http://www.jangchuplamrim.org/wp-content/uploads/2012/07/MLR_LTK_translPhQuarcoo_FinalDraft_secured1.pdf in inglese http://www.jangchuplamrim.org/; – “I tre aspetti principali del sentiero” di Je Tsong Khapa https://www.sangye.it/altro/?p=489; – “Il Canto di esperienze spirituali: il significato conciso del Sentiero Graduale” o Lam Rim breve di Je Tsong Khapa https://www.sangye.it/altro/?p=1654; – “Il grande trattato sugli stadi del sentiero della meditazione” ((lam rim chen mo) di Je Tsong Khapa e’ richiedibile all’Istituto Samanthabadra di Roma http://www.samantabhadra.org/; – Il Fondamento delle buone qualità di Je Tsong Khapa che consigliamo vivamente di consultare e scaricare qui https://www.sangye.it/altro/?p=492: L’essenza dell’oro raffinato – Stadi del sentiero dell’illuminzione di Sua Santità il Terzo Dalai Lama Sonam Gyatso, è disponibile nel volume “Il sentiero per la liberazione” Tenzin Ghiatso S.S. Il Dalai Lama, Chiara Luce Edizioni; – La Liberazione nel Palmo della Tua Mano: Una breve dissertazione sul sentiero dell’Illuminazione, Pabonka Rimpoce. Chiara Luce Edizioni.

Appunti ed editing del Dott. Luciano Villa e di Gianluigi Montanari, basati sulla traduzione dal Tibetano in Italiano di Fabrizio Pallotti e dal tibetano in inglese di Tenzin Tsepag, revisione dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” approvato direttamente da Sua Santità il Dalai Lama, vedi http://www.youtube.com/watch?v=uRh3Kj_UETU e finalizzato alla diffusione degli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama per il beneficio di tutti gli esseri senzienti . Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni.

30.11.2012 Sua Santità il Dalai Lama: prima parte della mattinata

Insegnamento di Sua Santità il Dalai Lama

Inizierò prendendo in considerazione il Grande Lamrim o Lamrim Esteso o Lamrim Cenmo e quello Intermedio di Je Rinpoche. e vedrò quando riuscirò a finirli. Inizio quindi col Lamrim di Lama Tzong Khapa. Attraversando grandi difficoltà ed un grande interesse anch’io mi ritengo fortunato d’essere qui. Dobbiamo impegnarci per mantener viva la tradizione buddhista e cercare di rinnovarne e di purificarne gli aspetti degenerati e far si che non si degenerino quelli ancora intatti.

Nel mondo occidentale c’è molto interesse per il buddismo e per la sua visione della realtà ed è molto importante avere una comprensione totale degli insegnamenti buddhisti. Ed è sulla base della comprensione del Lamrim che si raggiunge questa acquisizione. Anche voi cercate di comprendere con grande attenzione e sforzo. Staremo insieme per due settimane, perciò cerchiamo di rendere il più positivo possibile questo periodo.

Ling Rinpoche ha avuto in questi giorni un grave incidente automobilistico e, proprio perché questi insegnamenti sono stati chiesti da lui, preghiamo tutti quanti perché possa al più presto guarire. Solitamente seguiamo la tradizione di recitare le preghiere dei meriti ma, a volte, quando sono troppo lunghe ci si può addormentare. Per prima cosa, generate una buona motivazione e, come Nagarjuna ha recitato questa lode a Buddha Sakyamuni circondato da Maitreya, Vajradara tutti del lignaggio vasto, poi del lignaggio del mantra segreto, visualizzate di fronte a voi il vostro guru radice ed attorno le divinità di meditazione: daka, dakini e darmapala. Ma, se vi e’ difficile, visualizzate Bhudda Sakyamuni al centro, i grandi lama Shantarakshita e Kamalashila che hanno iniziato un’attività di Dharma e sono stati molto gentili, Atisha, i maestri Kadampa di Lama Tzong Khapa. Recitiamo La Lode ai Tre Gioielli, poi il Sutra del Cuore, quindi reciterò un verso d’omaggio all’Abisamayalamkara ed un verso di lode a Buddha Sakyamuni, poi la Preghiera in Sette Rami, poi la Preghiera del Lignaggio Lam Rim, poi reciteremo il fondamento di tutte le buone qualità, poi recitate l’Offerta del Mandala, senza tutti i preliminari di canti che in questo momento non servono.

Nel Sutra del Cuore, ad un certo punto nella versione sanscrita come in quella tibetana trovate che ANCHE i 5 aggregati sono vuoti di natura intrinseca. Poiché il se è imputato sulla base degli aggregati, anche la sua base di imputazione è priva di esistenza intrinseca, cosi ha insegnato la mancanza del sè della persona e dei fenomeni. Ma il termine ANCHE manca nella traduzione cinese e coreana del sutra del cuore. Il che costituisce un importante lacuna in quelle lingue.

Ho ricevuto la trasmissione del Lamrim da Kabje Trichang Rinpoche e da Ling Rinpoche che, a loro volta, l’hanno ricevuta da un Ganden Tripa e da diversi Dalai Lama. E no sono molto felice, perché, ritrovandomi nel lignaggio dei Dalai Lama del passato, mi sembra di esserne il continuatore.

Facciamo ora per tre volte la preghiera di rifugio e bodicitta, generando una buona motivazione. La pratica del rifugio è la porta per entrare nel buddhismo, e la mente d’illuminazione è quella da realizzare sulla base d’aver generato rifugio e bodicitta. Prendo rifugio nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha.

Dobbiamo necessariamente vagliare ed analizzare la realtà avvalendoci delle nostre facoltà razionali. E Budda Sakyamuni con una mente equanime ha conferito i suoi insegnamenti. L’importante è comprendere la vera realtà profonda dell’insegnamento.

Perciò, abituatevi ad analizzare se le persone sono o meno valide ed oneste. Dobbiamo non solo guardare a ciò che dice quella persona, ma alla coerenza con cui si comporta rispetto alle idee che esprime. Osserviamo tutti questi grandi maestri che ci sono al mondo e vagliamo se sono o meno affidabili.

Delle Quattro Nobili Verità, è importante comprendere la verità della cessazione e del sentiero. Vediamo ed osserviamo col ragionamento e la comprensione di conseguire delle nostre realizzazioni. Se comprendiamo la verità della cessazione, comprendiamo che essa è la realtà della cessazione e dell’abbandono della sofferenza del samsara. Come è avvenuto l’insegnamento di Buddha? Buddha Sakyamuni non asserisce la presenza d’un dio creatore, le sue esperienze positive dipendono dalla maturazione delle sue azioni virtuose. Alcune sue idee sono state assunte anche da altre scuole non buddiste, come i Samkya ed i Giainisti, che parlano di interdipendenza. Ma parlano anche di un principio infinito unitario indipendente. Ma la vera analisi della realtà scaturisce solo ritenendo che i fenomeni sorgono dalle loro cause e dai loro risultati: come il carro e’ imputato sulla base delle sue parti. Così la persona è designata sulla base degli aggregati. Perciò la visione della realtà interdipendente e della mancanza di esistenza intrinseca degli aggregati è peculiare del Buddha. L’interdipendenza vede non solo gli effetti dipendere dalle loro cause, ma le cause stesse dipendere dai loro effetti, avendo sempre presente che la causa, seppur sempre collegata all’effetto, viene comunque prima di quest’ultimo. L’effetto sorge della causa, il che rappresenta la classica generazione interdipendente. Mentre, il fatto che la causa dipende dall’effetto costituisce l’origine interdipendente più sottile. Dobbiamo entrare nella pratica delle 10 azioni virtuose. Ma par farlo dobbiamo comprendere che se danneggiamo gli altri, danneggiamo anche noi stessi e viceversa. Ed avendolo quindi compreso, dobbiamo adottare questa visione.

Qual’è la causa della nostra sofferenza? L’ignoranza, che va eliminata. La mente dell’ignoranza è una mente errata, che ci fa apparire come veri sia i fenomeni esterni che quelli interni. Ma, se esistessero veramente, li dovremmo ritrovare cosi cosi come appaiono. Anche gli scienziati utilizzano dei ragionamenti simili a quelli della scuola Cittamatra, per cui quando lo si va a cercare, quel fenomeno non appare.

Come esistono i fenomeni? Non in modo oggettivo, ma come mera designazione mentale. Se ogni giorno vado a cercare questa persona, non la trovo. L’ignoranza ci fa apparire in modo errato questo fenomeno. Veramente i fenomeni appaiono effettivamente esistenti dalla loro parte. Dov’è il sè?

Gli insegnamenti ci ricordano di non lasciarci ingannare da ciò che ci appare, ma che i fenomeni non esistono come ci appaiono.