Canto di esperienze spirituali o Linee d’esperienza spirituale o
Il significato conciso del Sentiero Graduale o
I Punti Abbreviati degli Stadi della Via dell’Illuminazione
Lam-rim bsdus-don
di Lama Tsong Khapa
1 Mi prostro davanti a Te, o Buddha, capo della stirpe dei Sakya.
Il Tuo corpo illuminato ha origine da decine di milioni di virtù eccellenti e da perfette realizzazioni. (1)
La Tua parola illuminata esaudisce i desideri di innumerevoli esseri.
La Tua mente illuminata percepisce la realtà di ogni oggetto di conoscenza esattamente cosi’ com’è.
2 Mi prostro davanti a Voi, Maitreya e Manjushri, supremi figli spirituali di questo impareggiabile maestro. Assumendovi la responsabilità di tutte le azioni illuminate del Buddha, manifestate Vostre emanazioni in innumerevoli mondi.
3 Mi prostro ai vostri piedi, Nagarjuna e Asanga, sublimi ornamenti del nostro mondo. Famosissimi in tutti i tre regni (2), avete commentato la profonda e difficile “Madre dei Vittoriosi” (3), rivelandone con precisione l’autentico significato, cosi difficile da comprendere, esattamente in accordo a ciò a cui si riferiva. …
4 Mi inchino a Dipamkara (Atisha), detentore di un tesoro di istruzioni, come la “Lampada sul sentiero verso l’il1uminazione” (4) che, impeccabilmente, contiene tutti i punti completi e corretti dei sentieri della visione profonda e dell’azione estesa, trasmessi nella loro interezza da tali due illustri precursori.
5 Rispettosamente, mi inchino davanti ai miei due maestri spirituali (5). Siete gli occhi con cui posso comprendere tutte le innumerevoli scritture, e siete il miglior guado per i fortunati diretti alla liberazione. Voi chiarite ogni aspetto della dottrina per mezzo della Vostra abilita’ nel metodo, mossi unicamente da amorevole gentilezza.
6 Gli Stadi del Sentiero verso l’Illuminazione, sono stati perfettamente trasmessi da tutti coloro che sono succeduti rispettivamente a Nagarjuna e ad Asanga, questi gioielli che adornano la corona di tutti i saggi del nostro mondo, il vessillo di celebrità che si erge elevato sopra le masse. Poiché queste istruzioni soddisfano (6) le mete di tutti gli esseri (7), sono come il re delle gemme preziose (il mitico gioiello che esaudisce tutti i desideri) (8). Inoltre, poiché riunisce le molteplici correnti di migliaia di classici, in verità costituiscono un oceano di sublimi e perfette spiegazioni.
7 Il testo di Atisha permette di comprendere facilmente che non vi è alcunché di contraddittorio in tutti gli insegnamenti del Buddha, inoltre fa in modo che ogni esposizione scritturale, senza alcuna eccezione, appaia come un’istruzione. Permette di scoprire facilmente l’intendimento di Buddha (9) e protegge, inoltre, dall’abisso del Grande Errore (abbandonare qualsiasi aspetto del Buddhadharma) (10). Perciò, chi mai, tra gli eruditi maestri dell’India e del Tibet, non verrebbe completamente conquistato da questo insegnamento degli stadi del sentiero, presentato in accordo ai tre livelli di motivazione (11), le sublimi istruzioni a cui numerosi fortunati si sono affidati?
8 Ogni qualvolta si insegna o si ascolta questo testo, che include i punti essenziali di tutte le innumerevoli scritture, si ottengono tanti benefici quanti quelli di insegnare o ascoltare (tutto) il santo Dharma, Pensate quindi con convincimento che esso raccoglie questi grandiosi vantaggi.
9 Di seguito, avendo compreso che, la causa fondamentale per ottenere con successo una grande accumulazione di condizioni favorevoli, per questa e per le prossime vite, consiste in una appropriata e fervente devozione, nei pensieri e nelle azioni, verso il santo Guru che vi mostra il sentiero per l’illuminazione; dovreste compiacerlo offrendogli la pratica di ciò che vi ha insegnato e non abbandonandola neppure a costo della vita. Io stesso, uno yoghin (12), ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
10 Questo corpo dotato di libertà (13) è superiore persino a un gioiello che esaudisce tutti i desideri. Lo abbiamo trovato solo questa volta, e’ difficile da ottenere e si perde facilmente, come una folgore nel cielo. Considerando ciò e, comprendendo che tutte le occupazione mondane sono come la pula del grano, dovreste costantemente, giorno e notte, coglierne l’essenza. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
11 Dopo la morte, non vi è alcuna certezza che non rinascerete in uno dei tre stati sfortunati (14) di esistenza e tuttavia i Tre Gioielli (15) hanno sicuramente il potere di proteggervi da simili tormenti. Per questo motivo la presa di Rifugio deve essere estremamente stabile e si deve fare in modo che i precetti non degenerino. Inoltre, ciò dipende dall’aver correttamente riflettuto sui risultati delle azioni bianche (positive) e delle azioni nere (negative) e dall’aver correttamente messo in pratica ciò che deve essere adottato e ciò’ che deve essere abbandonato. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
12 Non potrete ottenere pieno successo nella pratica dei sentieri supremi senza aver ottenuto un corpo umano completo di tutte le caratteristiche; perciò’ dovete allenarvi nel porre tutte le sue cause. Inoltre, poiché è fondamentale purificare le macchie dei mali commessi e delle cadute morali che offuscano le tre porte (corpo, parola, mente) e specialmente gli ostacoli karmici; dovreste costantemente applicare tutti i quattro poteri opponenti (16). Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
13 Se non vi sforzate di riflettere di continuo sugli inconvenienti della verità della sofferenza, similmente, non si genererà l’impegno necessario ad ottenere la liberazione.
Se non riflettete sulle cause che conducono al samsara, non potrete conoscere i metodi per estirparne la radice. Pertanto dovreste sviluppare la rinuncia per questo tipo di esistenza, nutrire per essa un senso di disgusto e apprezzare 1’importanza della comprensione dei fattori che tengono legati. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
14 La motivazione illuminata di bodhicitta è il tronco centrale del sentiero del veicolo supremo ed è la base della grandiosa condotta (le sei perfezioni). Per le due accumulazioni (17), è come un elisir che trasforma in oro ed è come un tesoro di meriti che contiene tutte le infinite raccolte di virtù. Comprendendo tutto ciò, i bodhisattva considerano questa preziosa mente sublime come la loro pratica del cuore (principale). Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
15 La generosità è come il gioiello che esaudisce i desideri, ciò che soddisfa le speranze di tutti gli esseri. E’ l’arma migliore che taglia il nodo dell’avarizia. E’ la condotta dei Bodhisattva che accresce la fiducia in voi stessi cosi che non vi scoraggiate. E’ la causa per cui la vostra buona reputazione verrà proclamata nelle dieci direzioni. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
16 La disciplina morale e’ l’acqua che lava via le macchie delle azioni negative. E’ il raggio di luna che allevia il calore opprimente delle afflizioni mentali. Vi rende radiosi come il monte Meru in mezzo a tutti gli esseri che vi rispetteranno, anche senza essere stati minacciati con la forza. Comprendendo tutto ciò, i santi hanno protetto le discipline (i voti) presi correttamente, proprio come se fossero i loro occhi. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
17 La pazienza è il miglior ornamento per i potenti. E’ la perfetta pratica ascetica per coloro che sono tormentati dalle afflizioni mentali. E’ l’aquila che si libra alta nel cielo, nemico del serpente della rabbia. E’ l’armatura più solida di fronte alle armi del linguaggio ingiurioso. Comprendendo tutto ciò, i saggi si sono familiarizzati con l’armatura della suprema pazienza, esercitandosi in vari modi.
Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
18 Una volta indossata l’armatura della perseveranza entusiastica, ferma ed irreversibile, la vostra conoscenza delle scritture e le vostre realizzazioni aumenteranno come la luna crescente. Tutte le vostre azioni diventeranno significative e tutto ciò che inizierete lo porterete a compimento secondo i vostri desideri. Comprendendo tutto ciò, i Bodhisattva si sono impegnati in un poderoso sforzo eliminando ogni pigrizia. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
19 La concentrazione meditativa e’ il sovrano che governa la mente, cosi’ che se la posate su di un particolare oggetto, essa vi rimane stabile come il monte Meru e se la lasciate andare, essa e’ in grado di applicarsi a qualsiasi oggetto virtuoso. Essa induce la grandiosa beatitudine della flessibilità fisica e mentale. Comprendendo tutto ciò, i grandi yoghin si sono costantemente impegnati nella concentrazione univoca, che permette di sconfiggere il nemico della distrazione. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
20 La saggezza e’ l’occhio con cui comprendere la profonda talità, è il sentiero (mezzo) per sradicare la radice dell’esistenza ciclica. E’ la miniera di buone qualità elogiata in tutte le scritture ed e’ rinomata come la suprema lampada che elimina l’oscurità. Comprendendo tutto ciò, i saggi che desiderano la liberazione hanno generato questo sentiero con costante impegno. lo stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
21 La semplice concentrazione, non ha la capacita’ di estirpare la radice dell’esistenza ciclica e inoltre la sola saggezza, priva del calmo dimorare, non può eliminare i difetti mentali per quanto li possiate analizzare. Perciò, avendo montato (abbinato) la saggezza definitiva del modo di esistere dei fenomeni sul cavallo del fermo calmo dimorare, e con l’arma appuntita della logica della Via di Mezzo, priva di visioni estreme, distruggete tutti gli oggetti di riferimento delle visioni estreme. Con una vasta saggezza che analizza in questo modo, sviluppate l’intelligenza che realizza la talita’. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
22 Una volta ottenuta la concentrazione addestrando la mente a fissarsi su di un particolare oggetto, l’esame dei singoli fenomeni, tramite un’analisi corretta, accrescerà la vostra concentrazione sull’effettivo modo di esistenza dei fenomeni ed essa dimorerà, priva di distrazioni, in modo estremamente stabile. Comprendendo tutto ciò, coloro che si applicano con zelo alla realizzazione dell’unione di calmo dimorare e visione superiore, ne sono incantati! lo stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
23 Meditare sia sulla vacuità simile allo spazio, quando si è completamente assorbiti nella meditazione, sia sulla vacuità simile ad un illusione, nel periodo che segue la meditazione, è elogiato come il perfezionamento della condotta del Bodhisattva attraverso l’unione di metodo e saggezza. Comprendendo tutto ciò, è la natura di chi ha buona sorte di non accontentarsi di sentieri (mezzi) incompleti. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
24 Avendo generato in questo modo il sentiero comune che è necessario ai due eccellenti sentieri – i Mahayana causale (18) e risultante (19) – e dipendendo dalla protezione di un’abile guida, entrate nell’oceano delle quattro classi di Tantra e fate uso di tutte le istruzioni rendendo cosi’ significativo l’ottenimento del corpo umano dotato di libertà e ricchezze. Io stesso, uno yoghin, ho praticato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
25 Allo scopo di familiarizzare la mia mente con questi argomenti, inoltre per beneficiare altri esseri che hanno buona sorte, ho spiegato qui, con parole facilmente comprensibili, il sentiero completo che compiace i Buddha. Prego che, grazie ai meriti di questo scritto, tutti gli esseri non siano mai separati da questo puro e eccellente sentiero. Io stesso, uno yoghin, ho pregato in questo modo. Anche voi che cercate la liberazione fate altrettanto.
Questa breve presentazione degli Stadi della pratica per l’Illuminazione a mo’ di promemoria e’ stata composta in Tibet dal monaco buddista Losang Dragpa, l’asceta che ha ascoltato numerosi insegnamenti, a Drog Riwoce, nel monastero Gyelwe Geden Nampar Gyalwe Ling.
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Note
(1) Qui, realizzazioni perfette (o perfezioni) si riferisce all’ottenimento della motivazione illuminata di bodhicitta e della visione corretta della vacuità.
(2) I tre reami sono: il regno del Desiderio, della Forma e Senza Forma. In essi, la coscienza, dotata o meno di una forma fisica, si occupa degli oggetti sensoriali desiderabili o degli adsorbimenti meditativi. Il regno del Desiderio è abitato da creature infernali, spiriti famelici, animali, umani, asura e dalle prime sei classi di deva; il regno della Forma dalle successive diciassette classi di deva e il regno Senza Forma dalle quattro classi superiori di deva.
(3) La ‘madre dei Vittoriosi’ si riferisce ai ‘Sutra della perfezione della consapevolezza discriminate’ (Prajnaparamita sutra), esposti dal Buddha sul Picco del1’Avvoltoio. Da essi presero l’avvio i due lignaggi mahayana degli insegnamenti della introspezione profonda (nella vacuità) e delle azioni estese (dl bodhicitta).
(4) La lampada sul sentiero verso l’illuminazione (Bodhipathapradipa) di Atisha è l’insegnamento precursore della letteratura del “Lam-rim” o ‘Sentiero graduale’. In essa si ricongiungono i due lignaggi iniziati con i sutra della Prajnaparamita.
(5) Qui Lama Tzong Khapa, si riferisce in specifico a due dei suoi quarantacinque, maestri spirituali, il lama Kaghiu Ciokiob Zangpo, il più erudito dei monaci, e al lama Gningma Namkha Ghieltshen, di Lhodrag, dal quali egli ricevette, per poi congiungerli insieme, i tre filoni del linguaggio del “lam-rim” di Atisha. ‘
(6) Vi sono due mete desiderabili: stati superiori di rinascita, come umani o dei, oppure il benessere definitivo, la liberazione individuale dalla sofferenza e la totale illuminazione di un Buddha.
(7) I nove generi di esseri si riferiscono alle possibili trasmigrazioni in uno dei tre reami, provenendo da qualunque dei tre. Si può, per esempio, migrare dal regno del desiderio a quello del desiderio, oppure a quello della forma, oppure a quello senza forma ecc.
(8) Il re delle gemme potenti è un epiteto della gemma che soddisfa i desideri, un gioiello favoloso che esaudisce tutti i desideri mondani.
(9) Gli argomenti proposti dal Buddha sono la rinuncia, la motivazione illuminata di bodhicitta e la visione corretta della vacuità.
(10) Il grande errore consiste ne1l’avanzare delle vialoni settarie, screditare qualsiasi scuola di pensiero buddista, i veicoli o i testi e disconoscere la validità degli insegnamenti del Buddha.
(11) la motivazione di livello iniziale è: lavorare per una rinascita superiore, come un essere umano o un deva, spinti dal timore dei regni inferiori;
di livello intermedio: è lavorare per la liberazione dall’esistenza ciclica, spinti dalla rinuncia alla propria sofferenza;
di livello avanzato: lavorare per ottenere la completa illuminazione di Buddha al fine di liberare anche tutti gli altri dalla sofferenza.
Il livello più elevato, dunque, è la motivazione di bodhicitta. –
(12) Uno ‘yoghi’ è qualcuno che è confluito nei sentieri effettivi; qui; in specifico, in quelli che conducono alla illuminazione.
(I3) Le otto libertà per lo studio e la pratica del Dharma vengono definite libertà dagli otto stati privi di agio. Quattro di questi sono riferiti a stati non-umani: nascita in uno degli inferni, come spiriti famelici, animali o deva di lunga vita. Quattro sono stadi di non libertà nei regni umani: nascita in una regione incivile o in mezzo ai barbari, nascita dove non sono presenti (le parole del) Buddha, oppure come sordomuti o come sostenitori di opinioni distorte.
(14) I tre stadi sfortunati di rinascita sono come creatura infernale, spirito famelico o animale.
(15) 1 tre Gioielli del Rifugio sono: i Buddha, i loro insegnamenti, i1 Dharma, e l’assemblea del Sangha, coloro che li hanno realizzati.
(16) I quattro poteri opponenti per purificarsi dai debiti karmici neri sono:
a) provare un pentimento sincero per le non virtù create in precedenza,
b) fare assegnamento sui i tre-Gioielli del rifugio e generare la motivazione altruistica di bodhicitta,
c) promettere di non creare di nuovo tali non virtù e
d) compiere qualunque azione virtuosa per opporsi alla non-virtù.
(17) Le due accumulazioni, di merito e di saggezza, risultano nell’ottenimento dei corpi della forma di un Buddha (rupakaya), la prima, e nei corpi di saggezza e natura (dharmakaya), la seconda.
(18) I1 veicolo causale mahayana è il sutrayana.
(19) Il veicolo mahayana risultante è il tantrayana.
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