16 S.S. Dalai Lama: Affidarsi tramite il pensiero ad un maestro spirituale

Sua Santità il Dalai Lama: Affidarsi a un guru tramite il pensiero comporta innanzitutto coltivare una profonda fiducia in lui.

Sua Santità il Dalai Lama: Affidarsi a un guru tramite il pensiero comporta innanzitutto coltivare una profonda fiducia in lui.

Sua Santità il Dalai Lama: Affidarsi tramite il pensiero ad un maestro spirituale

16 Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama del Lamrim del Panchen Lobsang Choekyi Gyaltsen a Dharamsala, in India, marzo 1988.

Sua Santità il Dalai Lama

Adesso dovreste chiedervi quale sia il motivo per cui voi, e tutti gli altri esseri senzienti, siete ostaggi del ciclo dell’esistenza e vittime di queste spiacevoli sofferenze. La risposta è che non avete un corretto rapporto con il maestro spirituale. Quindi chiedetegli di concedervi l’ispirazione per farvi superare gli ostacoli che vi impediscono di portare a termine il sentiero.

L’autentica pratica di affidarsi all’insegnante spirituale si compone di due parti: tramite il pensiero e tramite l’azione.

Affidarsi tramite il pensiero

Coltivare fede e convinzione

Per prima cosa dovreste visualizzare il maestro spirituale in cima alla vostra calotta cranica. Il guru è la manifestazione di tutti i Buddha. Dal suo cuore fuoriescono raggi di luce e di fronte a lui stanno i guru che vi hanno direttamente trasmesso gli insegnamenti. Visualizzateli tutti nella loro forma normale, con tutti i loro difetti, sia quelli fisici sia, nel caso ne abbiano, quelli caratteriali. A questo punto è molto importante una visualizzazione del genere, poiché siete impegnati in una specifica meditazione sulla devozione al guru che – a grandi linee – può permettervi di superare la percezione dei limiti dei maestri.

Quindi riflettete sui grandi benefici derivanti dallo stabilire un corretto rapporto con il maestro spirituale, gli otto benefici, [Gli otto benefici sono: 1. avvicinarsi al raggiungimento della piena Illuminazione; 2. compiacere tutti i Buddha; 3. non essere mai privato di un maestro spirituale; 4. non cadere in un reame inferiore; 5. non frequentare cattivi maestri e amici; 6. essere in grado di superare gli effetti delle illusioni e gli impulsi dei karma negativi; 7. aumentare l’accumulazione dei meriti essendo sempre consapevole degli ideali del bodhisattva e non agire mai in modo contrario a essi; 8. realizzare tutti gli scopi, sia quelli temporanei sia quelli finali. Per una spiegazione più dettagliata, cfr. il testo di Phabongka, Namdrol Lakchang, pubblicato in inglese con il titolo Liberation in Our Hands (Mahayana Sutra and Tantra Press, Howell, New Jersey 1990)], come spiegato nel Lamrim, che vi avvicinano al raggiungimento dello stato di Buddha. Dovreste essere in grado di distinguere i grandi benefici che derivano dall’affidarsi a un maestro spirituale, consultando le autentiche scritture, ragionando in modo approfondito e congeniale alla vostra mente, considerando gli esempi che vengono dalla vita dei maestri del passato. Vale a dire, usando tutti i mezzi che avete a disposizione. Vedrete che ne trarrete enormi benefici!

Sviluppate poi la convinzione che dovrete relazionarvi al guru in modo appropriato. Gioite del fatto che avete una tale opportunità. Badate bene che non dovreste pensare che «maestri spirituali» siano solo i grandi lama che impartiscono insegnamenti seduti su troni alti e sontuosi. Piuttosto, considerate come maestro spirituale colui con il quale siete in un rapporto diretto e quotidiano e che vi guida lungo la via, passo dopo passo. La gentilezza di un simile guru è la migliore.

La vostra dovrebbe essere una fede ragionata, non cieca. Sarà una fede basata sull’intelligenza, che saprà rispondere in modo adeguato e convincente a quanti cercheranno di confutare il vostro credo e la vostra pratica. inoltre la vostra fede dovrebbe basarsi su solide fondamenta. Se avrete una fede di questo tipo non ci saranno contestazioni che vi potranno mettere in difficoltà. Come dicono i maestri Kadampa, «la fede deve essere sempre unita alla saggezza, altrimenti il praticante è come un cieco in balia di colui che lo guida». invece nella pratica buddista la fede, come del resto la compassione, deve sempre unirsi alla saggezza: è questo il tratto che la distingue rispetto alle altre religioni. Quindi, se coltivate una fede basata. sulle giuste fondamenta, sarà una fede razionale e anche stabile.

Il secondo passo che dovete fare è riflettere sugli svantaggi di essere privi di un maestro spirituale. Poi mettete sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi e decidete che sarà bene affidarsi a un maestro. Come consiglia Lama Tsongkhapa nel suo Lamrim Chenmo, sin dall’inizio è importante usare ogni genere di contemplazioni. Quindi, in conclusione, dovreste sviluppare una profonda convinzione e decidere che dovete senza dubbio affidarvi a un maestro spirituale.

Inoltre cercate di comprendere bene cosa potreste ottenere attraverso un’azione del genere e cosa invece perdereste non compiendola. Dovreste anche pensare che la relazione con il vostro maestro potrebbe continuare nelle vite future. Pensate: «Non voglio certo perdere la guida di un tale qualificato maestro nelle mie prossime reincarnazioni, e allora decido oggi, qui e ora, di affidarmi a lui». Questa è la decisione che sarebbe saggio prendere.

Come terzo passo, riflettete sugli svantaggi di avere delle imperfezioni nella vostra pratica del guru yoga. [Le otto conseguenze indesiderabili sono: 1. disprezzare i risultati dell’azione del proprio guru e quella di tutti i Buddha; 2. arrabbiarsi con il proprio guru e distruggere così il potenziale positivo costruito nel corso del tempo e preparare una rinascita nei reami inferiori; 3. non ottenere alcun progresso anche se si adottano le pratiche tantriche; 4. praticare il tantra, anche se con grande impegno, sarà come lavorare per la propria rovina; 5. nessuna nuova conoscenza si svilupperà e quella di cui si è già in possesso inizierà a degenerare; 6. in questa vita si sarà tormentati da ogni genere di esperienze spiacevoli come le malattie e altro; 7. si vagherà nei reami di esistenza inferiori per molto tempo; 8. si rimarrà privi di maestro spirituale per molte vite. Per ulteriori spiegazioni, cfr. il testo di Phabongka Namdrol Lakchang, cit.]. Potrebbero causarvi ogni genere di circostanze avverse nel corso della vostra vita e anche gravi danni in quelle future. Quindi, grazie a queste riflessioni, dovreste decidere che non permetterete mai che una simile nefasta eventualità si verifichi. A questo riguardo ci saranno di enorme aiuto le storie dei grandi maestri del passato, come quella che descrive il modo in cui, in India, Naropa si relazionava al suo guru Tilopa o come, in Tibet, Milarepa obbedì anche alle più dure richieste dei suoi maestri senza che la sua fede in loro ne venisse intaccata. Dopo aver deciso di affidarvi a una guida spirituale, dovreste impegnarvi seriamente a non permettere ad alcun problema di mettere in crisi il vostro rapporto con il guru.

Affidarsi a un guru tramite il pensiero comporta innanzitutto coltivare una profonda fiducia in lui. Così, mentre nella visualizzazione vi concentrate sui maestri spirituali che sono davanti a voi, dovreste pensare che il motivo per cui si sono manifestati come esseri umani è il vostro stato mentale così limitato, che non vi avrebbe permesso di vederli nella loro vera forma di autentici Buddha.

Ci sono alcune scritture in cui lo stesso Buddha Vajradhara afferma che in futuro avrebbe assunto le sembianze di un maestro spirituale. Riflettete quindi che grazie alla sua gentilezza ha preso le forme umane di maestri spirituali per poter aiutare dei praticanti come voi che altrimenti non sarebbero in grado di vedere direttamente dei buddha nel loro aspetto naturale.

Un maestro tibetano una volta disse: «Se riuscite a comprendere veramente, e non solo grazie alle parole, come i Buddha e i bodhisattva del passato aiutano gli esseri del nostro tempo, potrete vedere che quel lignaggio arriva direttamente ai vostri attuali maestri». Dunque il più gentile dei maestri spirituali è quello che vi trasmette gli insegnamenti per condurvi fino all’Illuminazione. Se i Buddha possono lavorare per il beneficio di tutti gli esseri senzienti è solo grazie alla presenza dei guru. Se sarete in grado di pensare in questo modo, sarete anche capaci di sviluppare una profonda fede nel vostro maestro spirituale.

Affrontando lo stesso argomento da una diversa angolazione, vedrete che, per quanto i maestri spirituali siano dei veri buddha, non si manifestano per quel che sono semplicemente a causa della nostra ignoranza. A questo punto sarà bene ricordare che Asanga vide il suo maestro Maitreya nella forma di un cane, che Maitripa vide il suo guru Savaripa come un cacciatore e che Leg-pa Karma vide nel Buddha ogni genere di difetti. Tenete sempre ben presente che è solo a causa dei limiti della vostra mente che non siete in grado di vedere i maestri spirituali come autentici Buddha. In genere le percezioni tendono a ingannarci. Potreste quindi concludere che, dal momento che la vostra percezione è limitata, non vi verrà in mente alcun pensiero negativo nei confronti del vostro maestro.

Non dimenticate mai che esistono manifestazioni del Buddha che lavorano attivamente per il vostro bene. Questi esseri sono i vostri maestri spirituali. Ma può sempre capitare che vediate in loro ogni genere di difetti. Dovrete quindi analizzare accuratamente se una simile percezione sia o meno illusoria. Se i guru sono autentici Buddha, come possono avere difetti? È solo la vostra percezione a essere inattendibile.

Come afferma in questo libro il Panchen Lama, non è che i vostri guru abbiano dei difetti, ma voi potete avere questa sensazione poiché i guru, per comunicare con voi, hanno dovuto assumere una forma umana.

Come possiamo noi, donne e uomini con la mente influenzata dall’ignoranza, essere certi di cosa sia giusto e cosa sbagliato? I nostri giudizi, perfino sulle piccole cose, sono quasi sempre viziati dalle emozioni. Per esempio, spesso giudichiamo meravigliose le azioni di coloro che amiamo anche se sono nocive. Al contrario, consideriamo negative le azioni di coloro che detestiamo anche quando non lo sono. In effetti non possiamo basarci sulle percezioni; è un dato di fatto che in molti casi sbagliamo. Allora, come si può affermare con esattezza che la nostra percezione riguardo al maestro spirituale sia vera o falsa?

A volte aiuta porre come figura centrale del campo dei meriti il maestro dal quale vi sentite più distante e nel quale vedete il maggior numero di difetti. Potete anche visualizzarlo come l’essere-saggezza nel cuore del Buddha Shakyamuni. Quindi riflettete sulle sue qualità, il suo corpo, la sua personalità e così via. Questa pratica vi sarà di grande aiuto per superare la percezione dei difetti del vostro guru. È difficile percepire tutti i maestri spirituali come veri buddha, ma almeno è possibile superare la percezione dei loro difetti. Se doveste sospendere la vostra pratica fino al giorno in cui sarete in grado di vedere tutti i guru come dei Buddha, dovreste attendere troppo tempo. Superare la percezione dei difetti dei vostri maestri costituisce una buona base per iniziare pratiche come la presa di rifugio, la rinuncia e così via. I progressi che compirete in queste pratiche faranno aumentare la vostra fiducia nei maestri spirituali. Dunque, allo stadio iniziale, il punto indispensabile è superare le confusioni riguardo ai difetti del maestro spirituale.

Senza la guida del vostro guru, come potrete incamminarvi sul giusto sentiero? La possibilità vi è concessa dalla gentilezza del Buddha che appare in forme umane per potervi trasmettere l’insegnamento. Quindi dovreste comprendere che la conoscenza che possedete sugli stadi del sentiero e la pratica che fate per poter giungere all’Illuminazione sono entrambe un regalo della gentilezza del maestro. Certo, potete leggere i testi, ma per rendere l’insegnamento qualcosa di vivo ed efficace avete bisogno della sua guida e dei suoi consigli.

Se riuscirete a pensare in questo modo, capirete quanto sia grande la gentilezza di un guru e quanto ancora maggiore sia il fatto che accetti di apparire in forma umana per comunicare con voi. Per esempio, se una persona importante va in visita a un povero malato portandosi dietro tutto il suo seguito che attesta l’importanza del suo rango, questo non sarà di grande aiuto. Viceversa, se viene nelle vesti di una persona ordinaria, senza alcun orpello, sarà in grado di aiutare maggiormente chi sta soffrendo, toccandolo nel profondo. Allo stesso modo, l’apparire dei buddha nella loro sontuosa forma sambhogakaya non vi sarebbe di aiuto quanto la loro presenza nelle semplici vesti di un maestro spirituale. I buddha nella forma sambhogakaya sono accessibili solo ai bodhisattva di livello più elevato.

Quindi dovreste comprendere che, in quest’epoca così degenerata, attraverso la gentilezza dei maestri spirituali i buddha vi si mostrano in una forma umana e vi aiutano in accordo con le vostre attitudini. È un po’ come se proteggessero quelli che sono realmente senza rifugio. Quando guardate le cose da questa prospettiva, allora sì, potrete capire veramente la gentilezza dei vostri maestri che è davvero incommensurabile. Tale riflessione vi consentirà di vedere i difetti del guru come qualcosa che farà crescere la vostra fiducia nei suoi mezzi abili e aumenterà la vostra fede in lui. Questo è rapportarvi con il maestro spirituale.

Senza la fede, perfino una chiara e nitida visualizzazione del vostro guru non sarà sufficiente. Sarà solo come guardare un buon dipinto. Quindi sviluppate, nei confronti del vostro maestro, una fiducia sincera e rispettosa. Tenete a mente, però, che una simile fede, fondata sulla vostra capacità di vederlo come un autentico Buddha, sarà possibile unicamente dopo che avrete sviluppato una comprensione generale dell’intero contesto del sentiero buddista.

Per una persona che possiede una tale conoscenza, la recita anche di un breve testo del guru yoga potrà trasformarsi in una profonda pratica della devozione. È per questo che in ogni occasione non rinuncio mai a sottolineare ai praticanti buddisti la necessità dello studio. È molto difficile far comprendere l’importanza della devozione al guru a qualcuno che non conosce la dottrina buddista, poiché se una persona non capisce cosa sia la buddità non ha molto senso ripetergli che Vajradhara ha detto che i maestri spirituali sono delle manifestazioni dei Buddha.

Quindi, prima di tutto, è fondamentale avere una qualche comprensione della vacuità e della legge di interdipendenza. E di come interagiscono tra loro. Avendo compreso questa cosa, potrete sviluppare anche una forte fiducia in aspetti che sono al di là della comprensione ordinaria, e quindi sarete in grado di accettare i Tre Gioielli.

Potrete fare il seguente ragionamento: se si può razionalmente comprendere che il Buddha Shakyamuni aveva ragione per quanto riguarda aspetti importanti come la vacuità e l’impermanenza, allora sarà più facile accettare la sua affermazione che il guru è la manifestazione dei Buddha. Un approccio del genere vi aiuterà a sviluppare una fiducia profonda nella dottrina buddista e potrete quindi seguire con successo gli stadi del sentiero indicati dal Lamrim. Ma senza queste basi, la pratica della devozione al guru potrà non essere di reale beneficio.

Coltivare il rispetto

Attraverso la profonda gentilezza del maestro spirituale possiamo coltivare il rispetto. Adesso, ancora una volta, portate la vostra attenzione sul maestro che avete visualizzato di fronte a voi e meditate sul fatto che la comprensione del sentiero che avete sviluppato è merito della sua gentilezza. Grazie al potere di questa contemplazione, del nettare scende su di voi e così via.

La gentilezza del guru include quella di trasmettervi gli insegnamenti, di domare la vostra mente e tutte le altre cose del genere. Mentalmente dovreste ricordare la grande gentilezza di ognuno dei maestri spirituali, cominciando con colui che vi ha insegnato a leggere e scrivere, includendo anche coloro che vi hanno trasmesso gli insegnamenti sui trattati e sui voti monastici, del bodhisattva e tantrici; i commentari sulla generazione e gli stadi del completamento del tantra; tutte le trasmissioni e così via. Perché, vedete, i maestri vi insegnano il vostro intero stile di vita.

Pensando in questo modo, sarete davvero in grado di cogliere la grande gentilezza del maestro spirituale che sorpassa perfino quella dello stesso Buddha Shakyamuni. Dal punto di vista delle qualificazioni, tutti i Buddha sono uguali, ma da quello della gentilezza, quella del vostro guru supera anche quelle dei buddha.

Avendo percepito il guru come Buddha, coltivate verso di lui una profonda Fede. Ecco come affidarsi a un maestro spirituale tramite il pensiero.