6 Insegnamenti S.S. Dalai Lama Kalachakra Bodhgaya 6.01.12

Sua Santità il Dalai Lama: Se sviluppi l’altruismo, anche momentaneamente, sarai più felice. (Foto di Luciana Usellini)

Sua Santità il Dalai Lama: Se sviluppi l’altruismo, anche momentaneamente, sarai più felice. (Foto di Luciana Usellini)

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama preliminari all’Iniziazione al Kalachakra a Bodhgaya India il 6 gennaio 2012: prima parte del terzo giorno. Appunti ed editing dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa, del Dott. Luciano Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama

I buddhisti del Bangladesh, un paese musulmano, hanno ora recitato il sutra del cuore. Adesso è il momento dei buddhisti russi, cui segue la recitazione in inglese del sutra del cuore.

Il Buddha, il Bagavan è arrivato in questo mondo, ha insegnato il dharma all’incirca 2.500 anni fa. Ci sono differenti interpretazioni di quanto tempo sia passato.Dicono che in Afghanistan, mentre stavano realizzando degli scavi, hanno trovato un tempio buddhista e ho visto una fotografia ad una statua di tara rinvenuta sul posto. Quelle statue sono state analizzate rivelando d’avere più di 2.600 anni, la scoperta risale ad una decina di anni. Perciò alcuni esperti degli scritti tibetani dicono che Buddha Shakyamuni è venuto un po’ più di 3000 anni fa. In generale si parla di 2.500 – 3.000 anni orsono. Alcuni di questi esperti tibetani sono degli storici che hanno delle prove fondamentali per sostenere che siano trascorsi più di 3000 anni dalla comparsa del Buddha. E’ un fatto storico la venuta del Buddha su questa terra. Adesso siamo nel 21° secolo, caratterizzato da un grande sviluppo tecnologico che ha portato ad un grande scompenso negli elementi.

Il buddhismo nella lingua pali, quella tradizione si è sviluppata nel Burma e così via. In Cina si è sviluppata la tradizione degli insegnamenti in sanscrito. In Tibet al tempo dei Trisongdetse, Shantarakshita e Gururimpoce avvenne la propagazione principale, il cui maestro principale era Shantarakshita, che iniziò i testi e la tradizione del Vinaya in Tibet. Alcuni storici dicono che Shantarkshita, anche se era molto vecchio, imparò il tibetano. In ogni caso, il maestro Shantarakshita iniziò la traduzione della tradizione dal sanscrito e dal pali al tibetano. Shantarkshita era tra i più saggi tra la corona dei saggi del glorioso Nalanda. Come l’iniziatore della tradizione Madhyamika degli autonomi superiori. Perciò era anche uno di questi detentori. Era veramente particolare tra i vari saggi.

Pertanto, grazie ai meriti dei tibetani, questo maestro, che era uno dei migliori di Nalanda, arrivò in Tibet e, grazie alla comprensione del maestro Padmasambhava, si occupò di eliminare tutti gli ostacoli. Pertanto il buddhismo si è propagato in Tibet, e grazie a Shantarkshita fu trasmessa sia la tradizione in Pali che in sanscrito, la principale. Perciò in Tibet si è trasmessa la tradizione completa del buddhismo. Dopo che Buddha Shakyamuni lasciò il corpo, piano piano la dottrina si propagò nell’università di Takshila. La nostra tradizione dei testi in Tibet deriva esclusivamente da quella del Nalanda.

Quando ero piccolo mi preoccupavo solamente di studiare i testi, ed avevo studiato i Madhyamika, l’ornamento all’illuminazione, i vari testi. Perciò ho avuto la fortuna di poterli memorizzare e in questo modo vedendo la composizione dei trattati tibetani, che sono composti sulla base di esporre le proprie tradizioni, il dibattito, questo è il modo con cui si compongono i testi di filosofia. Per cui questa è una tradizione che avviene principalmente dall’India. Per cui lo studio buddhista migliore è quello della tradizione tibetana. In passato abbiamo avuto questa grande opportunità in cui c’erano tantissimi maestri con moltissime investigazioni filosofiche. In particolare ho anche avuto opportunità di incontrare molti altri grandi maestri viventi per cui c’è questa grande connessione.

Probabilmente Je Rimpoche nei suoi scritti dice per esempio questi grandi santi tibetani. Abbiamo anche sviluppato una tradizione di studio e sulla logica in particolare. Per cui l’istruzione buddhista del Tibet è veramente speciale. Per esempio ho visto che in Cina si è propagato questa tradizione ho visto un testo tradotto di Dharmakirti. Comunque mai come in Tibet si sviluppo’ questa tradizione. Questo studio non si basa solamente su un numero limitato di testi, ma prende in esame tantissimi commentari e testi radici. In Tibet si è sviluppata a in modo perfettola tradizione del glorioso Naland. L’8° Karmapa Miko Dorje ha composto dei trattati molto importanti per i Kargyu. Fra i grandi saggi del Tibet moltissimi sono sorti della stessa istruzione e capacità degli esperti del Nalanda. Sembra che sia difficile arrivare alla quantità di grandi esseri esperti delle scritture come quelli in Tibet. Intorno al X secolo venne il grande Atisha (982 – 1054). Il glorioso Atisha nacque in India, in quel momento si era già propagato il Dharma in Tibet, ma c’era già stata una degenerazione. A quel punto il Re Yesce Oh invitò Atisha a propagare di nuovo gli insegnamenti. Vaisubandu era connesso con l’università di Takshila, benché la principale di tutte fu sempre Nalanda. Principalmente il suo studio si è basato sui commentari composti a Nalanda. Per cui il Buddha Dharma così come si è propagato in Tibet, in particolare non solamente dal punto di vista dell’istruzione ma anche della pratica è quello di Nalanda. Anche lo studio si è sviluppato sulla base della pratica, da cui sono usciti migliaia e migliaia di santi praticanti. Oggigiorno il buddhismo sembra che sia diventato estremamente importante nel mondo. Tra le tradizioni buddhiste la più completa ed importante è quella del Tibet, la più importante dal punto di vista dello studio completo e della pratica. Per noi tibetani sono migliaia di anni che siamo praticanti della tradizione di Nalanda. Quelle regioni in connessione col tibet sono detentori di queste tradizioni. Per quanto riguarda i cinesi e gli occidentali e così via, tutti voi siete discepoli della tradizione tibetana che proviene dal Nalanda.

Per portare avanti lo studio e la pratica, come ha detto Buddha Shakyamuni e Lama Tsong Khapa nel Lam Rim Chemno, occorre farlo sulla base di aver ascoltato e messo in pratica gli insegnamenti, il va messo in pratica subito. Quelli moderni sono i Kadampa, Kargyu e Ghelu, i Jhonampa. Tutte queste tradizioni provengono dal Nalanda. Il loro fondamento è come il tronco dell’albero. Per i Nymapa grazie a Kogol Rimpoche. Poi ci sono i Kadhampa della tradizione del Lam Rim, iniziando da Naropa in India, poi Marpa, Milarepa e Gampopa. Quindi ricordo i gloriosi Sakya che vengono da Virupa. Tutti i grandi lama Sakyapa, poi gradualmente si sono sviluppate le varie tradizioni Sakya nelle varie regioni del Tibet. La tradizioni del Lam Rem o del sentiero del risultato. Poi i Ghandempa o Ghelupa. I Gandempa, Ghelupa e Sakya sono quelli che hanno più profondamente sviluppato i testi sacri. Anche adesso è importante che tutte le tradizioni Tibetane non settarie continuino a studiare. Shantideva diceva di non mischiare sutra e tantra. Senza lo studio, non serve niente fare i solamente rituali. Non praticate i rituali ed il tantra solamente con le parole, senza capire che cosa succede, perciò studiare è veramente importante. I Nymapa sono bravi e studiano. Praticano molto i rituali. Nel monastero Chemolin ho detto che devono cominciare a studiare bene. Dove si è sviluppato bene lo studio, si pratica anche il dibattito. Anche in questo monastero di monache abbiamo cercato di ristabilire la tradizione delle Ghelomma. Alcuni dicono che non c’è nessuna donna che sia geshe. La cosa principale è applicarsi bene nello studio. In India anche i monasteri Nymapa hanno cominciato a studiare e dibattere. Nella maggior parte delle tradizioni sviluppate in Tibet studiano tutti molto bene. Si studiano tutte e 4 le tradizioni. Laddove lo studio s’era spento, ora si è risvegliato in un modo non settario: è fantastico. Come vi ho detto ieri, la fede si basa sulla ragione. Non si tratta solamente di recitare delle preghiere né di fare una pratica dello yoga della divinità. C’è bisogno di studiare e praticare i testi ed i trattati. Anche voi laici dovete assolutamente studiare i testi. In passato sembrava che lo studio dei testi fosse un qualcosa solamente per i monaci. Soprattutto fra il popolo. Ci si limitava a leggere testi brevi, a praticare lo yoga della divinità e sembrava quasi che non andasse bene per un laico leggere e studiare i grandi testi di Madyamika. Questo è sbagliatissimo. Se vogliamo che si espanda la dottrina, ciascuno di noi deve prendere la responsabilità, unire lo studio e la pratica. Se facciamo così, ecco che la conoscenza e la pratica portano alla pacificazione di corpo parola e mente. Allora sì che si espande la dottrina. L’espansione avviene nel continuum delle persone, degli individui. A volte dico: è ottimo costruire delle grandi statue, però queste non insegnano, non parlano. Dopo che Buddha se ne è andato, le parole di Buddha sono state trasmesse in Tibet nel Kangyur e nel Tengyur. Quindi il Bagavan ci ha lasciato il Kangyur e Nagarjuna, così abbiamo più di 100 volumi nel Tengyur. Noi dobbiamo leggerli e studiarli, è estremamente importante.

Torniamo alla spiegazione da ieri.

Per poter ottenere l’illuminazione, il Dharma è stato insegnato per poter ottenere l’illuminazione, il Dharma Mahayana. Quando parliamo di Hyanayana, gli insegnamenti Pali, sarebbe un grande sbaglio ritenere che non ci fosse nessuna connessione tra l’Hynayana e il Mahayana e viceversa. Il Pali è il fondamento di tutti gli insegnamenti. La tradizione Pali è il fondamento stesso, come per una casa le fondamenta sono forti ecco che si possono costruire parecchi piani. Allo stesso modo lo sono le scritture, gli insegnamenti Pali, come le Quattro nobili verità e così via. Queste sono tutte pratiche in comune tra l’Hyanayana e il Mahayana. Come ritenere che il mantra segreto ha una relazione con gli indù, anche questo è sbagliato. Questo è segno di non aver studiato abbastanza. Non va bene diventare settari sulla base di poche informazioni. Sakya, Kargyu, Nyma: tutti si basano sulle stesse scritture e fondamenta. Se studiate i grandi trattati le capirete, queste cose come tutte le grandi tradizioni hanno la stessa radice. Altrimenti ci si distacca dalla comprensione che tutte quante hanno la stessa radice. Non è abbastanza recitare solamente i mantra. Dobbiamo generare una comprensione ed una esperienza, e per fare ciò, dobbiamo studiare i grandi trattati, come la radice, poi le varie tradizioni. In passato in Tibet c’erano tantissimi praticanti che praticavano tutte le tradizioni. Allo stesso modo tra i Ghelu, tra i Sakya ci sono tantissimi grandi praticanti che praticano tutte le grandi tradizioni. Ciascuno di noi individualmente, oggigiorno deve guardare a tante tradizioni. Non siamo più isolati nel proprio locus privato.

Da tempo senza inizio siamo nel samsara a causa della concezione che si afferra al sé se, non abbandoniamo le cose vecchie per le nuove, allora non ci libereremmo dal samsara. Perciò, la cosa importante è avere una concezione la più vasta possibile. Per esempio vi ho detto che è bene diventare vegetariani. Non è una cosa che si può porre a tutto il mondo. Bisogna comprendere le varie situazioni nel loro contesto e muoversi in quelli che sono i modi della gente. Per cui è importante diventare non settari. Per esempio, la pratica di Guyasamaja, in un particolare punto della pratica di Guyasamaja in cui si parla della mente primordiale di chiara luce, la trovo molto in connessione alle scritture Tso Chen. Comprendendo particolari scritture Tso Chen si comprende che è facile comprendere meglio degli altri punti nel tantra di Guyasamaja. Studiare le altre tradizioni è di beneficio per capire meglio la propria tradizione. Per cui non rimanete chiusi nel piccolo locus della vostra tradizione, abbracciate e cercate di essere più vasti possibile. Per ottenere l’illuminazione, sulla base dell’intenzione di ottenere l’illuminazione quella sostiene la pratica vera e propria, il metodo che sono i tre addestramenti superiori. Così pure per ottenere l’illuminazione c’è l’intenzione e l’aspirazione altruistica e l’intenzione e l’aspirazione ad ottenere l’illuminazione.

Nel momento in cui si elimina completamente la radice della sofferenza avviene la felicità irreversibile. La mente dell’illuminazione non pensa solamente per se stessi. Gli esseri hanno un diritto di non soffrire. E qual è la radice di queste sofferenze? L’ignoranza, in particolare l’impronte, le oscurazioni all’onniscienza e così via possono essere eliminate. E’ una realtà ottenibile per me e tutti gli esseri senzienti. Io sono uno, da solo, gli altri sono infiniti.

Questi esseri senzienti che sono stati le nostre madri sono infiniti e vasti quanto lo spazio, abbandonare questi esseri sarebbe veramente negativo. Se pensiamo solamente al nostro beneficio questa è una cosa estremamente negativa. Si vede chiaramente che coloro che praticano l’altruismo ottengono anche i loro scopi senza doverci pensare. Se abbiamo solamente il pensiero di essere di beneficio agli altri, quell’oggetto che sono gli altri è impossibile danneggiarli e ingannare qualcuno. Se smettiamo di uccidere perché pensiamo se uccido ci rimetto. O se pensiamo non lo uccido perché quell’essere è più importante di me. C’è una grandissima differenza tra queste due attitudini mentali. Se sviluppiamo l’altruismo sulla base di aver riflettuto in migliaia e migliaia di modi sulla base. Se abbandoniamo le afflizioni negative pensando al beneficio degli altri e non solamente a noi stessi anche se non ci pensiamo otteniamo il beneficio di non rinascere nei reami inferiori. Se si ottiene l’illuminazione, senza problemi senza fare fatica. Fai il possibile per sviluppare bodhicitta autonomamente. Non c’è niente più di beneficio per eliminare gli ostacoli se non generare bodhicitta. Più pensiamo a noi stessi l’egoismo più siamo pieni di paure. Tutte le negatività spinte dall’egoismo, io io io, sentiamo così importanti anche il modo con cui parliamo non è di beneficio. Quando andai in Cina, che ho incontrato Mao Tse Tung, che erano molto arroganti mi facevano sudare. Mi ricordo che tricia rimpoche scherzavano per farmi passare la paure e la preoccupazione, parlavano di queste teste pelate con questi pochi capelli pelati che spuntavano dritti e mi facevano ridere. Io che sono seduto qua e voi siamo uguali al 100% abbiamo le stesse potenzialità di sviluppare la saggezza trascendentale, abbiamo le stesse aspirazioni, vogliamo la felicità e non vogliamo soffrire. E’ possibile o non è possibile? Se qualcosa è possibile come faccio a portarlo avanti? Che metodo devo usare?

Se pensiamo che gli altri sono estremamente importanti è di beneficio in noi stessi,diventiamo senza paura, sulla base di questo ecco che la mente sarà più tranquilla, staremo fisicamente meglio, dobbiamo smettere di pensare a noi stessi.

Per ottenere i tuoi scopi genera bodhicitta, per ottenere gli scopi degli altri medita bodhicitta…

Se stiamo completamente attaccati a noi stessi, con questo egoismo siamo miserabili siamo infelici. Questa mente che si afferra a questo sé, questo sé che non esiste non si trova. Quando cerchiamo di sforzarci e capire questa cosa. E’ stato proprio questo egoismo, questa concezione al sé. Quali sono gli antidoti: la saggezza che si afferra al sé e bodhicitta?

Se abbracciamo questo allora c’è veramente la possibilità di ottenere la felicità irreversibile. Ecco che veramente otteniamo la felicità in questa vita e saremo felici di vita in vita continuando a mantenere questa mente altruista. Per cui facendo queste preghiere di aspirazione, per esempio quando moriamo, ci sono dei dubbi se pratichiamo il powa avrà effetto etc…ma se pratichiamo bodhicitta quello è il Powa la trasferenza migliore che possiamo meditare. Spero che nel momento in cui muoio spero di riuscire a pensare voglio pensare a bodhicitta. Poi anche nei sogni ci si ricorderà bodhicitta, e quando arriveremo nel bardo sarà possibile ricordarsi della visione della vacuità e di bodhicitta.

Perché è così potente? Perché viene da bodhicitta. Lama lose chen ha meditato bodhicitta ha generato le varie realizzazioni del sentiero ed è diventato così per cui alla fine tutti i benefici derivano da bodhicitta. Per cui come Chandrakirti che fa la sua lode a bodhicitta e ne parla come la radice di tutto ciò che è di beneficio. Questo è solamente un addestramento mentale che dobbiamo fare, gli animali non possono fare così noi abbiamo questa possibilità.

Se la mente non è stabile, è disturbata è impossibile. Noi siamo esseri umani per cui la nostra capacità speciale è l’intelligenza. Dobbiamo sviluppare la mente senza che sia disturbata da attaccamento e avversione. Quando la mente è stabile e tranquilla. La mente pacifica tranquilla è estremamente importante. Anche coloro che non praticano nessuna religione, anche un giorno solo. Se vogliono essere felici anche per una sola ora. Quella felicità deriva dall’altruismo. Lasciamo da parte le vite future ma anche in questa vita neanche in quel momento.

Siamo al verso 10 a pagina 107. Tutte le sofferenze vengono dal desiderare la felicità personale.

Se sviluppi l’altruismo anche momentaneamente sarai più felici. Gli amici che vengono sulla base delle finanze e così via si perdono. Quegli amici si perderanno. Nel momento in cui si sviluppa l’amicizia che è una vicinanza mentale. Anche gli animali lo capiscono e scappano da coloro che li ingannano.

Se volete degli amici generate questo altruismo nella vostra mente. Sincerità nella vostra mente. Anche a livello temporaneo ciò che rende la vita felice è l’altruismo. Ciò che rende la vita migliore è l’altruismo.

Tom e sampo disse ai banditi non andate in quella direzione. Perché se andate in quella direzione ci sono i miei sponsor che sanno queste cose qua e poi vi scopriranno invece andate da quella parte dove non c’è nessuno che mi conosce e non avrete problemi. Questa è la pratica che fece Tom e sampo.

Nel mezzo di moltitudine di persone se qualcuno rivela negatività e ne abusa portategli rispetto questa è la pratica del bodhisattva.

Se avete dei momenti in cui vi sentite depressi e così via fate questa preghiera, finché gli esseri esistono ….

vi servirà per eliminare ogni sofferenza e vi sarà di beneficio.

Così come è spiegato anche nel Bodhisattvacharyavatara. Questo è fino adesso la benedizione della bodhicitta convenzionale dopo di che tutte le apparenze sono la propria mente. La mente stessa trascende primordialmente tutte le fabbricazioni. Questa è un’introduzione alla vacuità della mente.