7 Insegnamenti S.S. Dalai Lama Kalachakra Bodhgaya 6.01.12

Sua Santità il Dalai Lama: Quali sono le condizioni necessarie per lo sviluppo della visione speciale? Affidarci a un essere santo, colui che è compassionevole ed instancabile.  (Foto di Luciana Usellini)

Sua Santità il Dalai Lama: Quali sono le condizioni necessarie per lo sviluppo della visione speciale? Affidarci a un essere santo, a colui che è compassionevole ed instancabile. (Foto di Luciana Usellini)

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama preliminari all’Iniziazione al Kalachakra a Bodhgaya India il 6 gennaio 2012: seconda parte del terzo giorno. Appunti ed editing dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa, del Dott. Luciano Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità il Dalai Lama

Quando incontri degli oggetti che trovi piacevoli, come arcobaleni nel cielo estivo non guardarli come veri e non attaccarti. Questa è la pratica del bodhisattva. Nel momento in cui si cerca l’oggetto che viene afferrato dalla coscienza non lo si trova. Quando parliamo dei tre veleni sembra che abbiano un’esistenza dalla loro parte. Se ci pensiamo non li troviamo. Nel momento che andiamo a cercare il centenario. Passato e futuro sono presenti sulla base del presente, il presente è solamente designato e non si trova. Nel momento in cui sono interni ed esterni sono esclusivamente mere designazioni, mere imputazioni mentali del nome. Nel momento in cui ci si assorbe nell’assorbimento meditativo, arriva un momento in cui questi fenomeni non esistono per niente. Conservando gli aggregati questo io, sembra che sia un fenomeno in aggiunta degli aggregati, nel momento in cui andiamo ad analizzare e siamo certi che non esiste per niente in questo modo ecco che appare questa vacuità questo vuoto. Se si cerca la mente nel momento in cui vede che non c’è non lo trova. Quando si esce da questo assorbimento meditativo di nuovo appaiono i vari oggetti, piacevoli e non piacevoli che fanno sorgere attaccamento odio e così via e perdono completamente vacuità.

Dal verso 25 in poi ci sono le pratiche delle 6 perfezioni.

Lo stato senza forma è il più alto nell’esistenza condizionata è il più sottile il più rarefatto. Quella concentrazione per quanto sia potente non è in grado di eliminare la concezione che si afferra al sé.

Verso 31.

Coloro che sono conosciuti dopo un po’ possono generare un forte senso del sé. Ingannare gli altri non va assolutamente bene. Anche coloro che sono ricchi pensare io sono arrivato sono più bravo e guardare male a quelli più poveri. Anche coloro che hanno più istruzione degli altri, bisogna costantemente attento a non comportarti in un modo disdicevole.

Verso 32- 33 – 34 – 36- 37

Nel momento in cui abbiamo problemi se pensiamo così, la mente si calmerà come quando aggiungiamo dell’acqua fredda a dell’acqua bollente.

Pensavo a se potessi ottenere la liberazione la cessazione eliminando i difetti mentali allora mi rilasso abbastanza. Pensavo a bodhicitta con grande ammirazione pensando però che fosse una cosa così difficile. Ho incontrato attorno agli anni ’60 Kalu Rimpoce, ho iniziato a prendere insegnamenti su bodhicitta proprio qui a Bodhgaya. Ho cominciato ad avvicinare la mia mente il più possibile a bodhicitta. Ho cominciato a vedere come anche se non l’ho generata ai suoi grandi benefici. Probabilmente riesco a generare un’esperienza di bodhicitta. Anche la visione della vacuità anche se non l’ho realizzata ho abbastanza emozione ed esperienza. Non pensate che non si possano ottneere queste cose piano piano ma costantemente. Allora queste cose aumenteranno sempre di più.

Adesso leggerò dei versi della lode a bodhicitta. Principalmente la sua pratica di Kulu lama rimpoche è del bodhisattvacharyavatara. Mentre studiava e praticava compose questo testo, un verso al giorno piano piano. Dopo un po’ alcuni dei suoi discepoli vedono questo testo. Era un qualcosa che hanno scritto giorno per giorno.

Qui ci sono molti testi, molti rituali in relazione al bodhisattvacharyavatara. Anche nei grandi occhi di Manjusri ci sono dei particolari testi. Anche tutti i rituali. Ci sono moltissimi testi in cui ci sono i rituali di bodhicitta dell’aspirazione e dell’impegno. Anche durante l’iniziazione, faccio anche i voti del laico del genang. In questo modo.

Dopo aver generato la mente convenzionale dell’illuminazione ci si applica per generare la mente ultima dell’illuminazione.

Per cui ci sono delle oscurazioni distruttive che non sono visioni come odio e attaccamento. Si chiamano saggezza afflitta, afflittiva. Questa mente è una mente che in un qualche modo realizza un suo oggetto sulla base di una comprensione errata, di ragioni errate. Per esempio la visione del transitorio. La concezione di questa mente è molto forte. Il suo antidoto è solamente una saggezza corretta. Solamente pregare possa io essere libero alla sofferenza non ci si libera dalla sofferenza. Cosa è che ha un effetto di eliminazione? E’ la saggezza, la sua controparte, la saggezza corretta.

La mente ultima dell’illuminazione anche solamente in generale come è spiegata nel sutra e specialmente nel tantra, ci sono vari livelli in relazione ai sutra e ai tantra e in relazione a questi vari altri livelli di bodhicitta. L’elaborazione al di là del mondo. Che cos’è che contraddistingue ciò che è al di là che è mondano e sovramondano.

Per cui l’oggetto di questa mente è la realtà ultima. Questa mente è immacolata. Possiede la visione profonda sovramondana che si basa sulla calma dimorante per cui è inamovibile. Senza la concentrazione stabile è impossibile generare questo tipo di saggezza e progredire nei sentieri. Il primo gate avviene anche senza la realizzazione della vacuità.

E’ veramente indispensabile raggiungere la vacuità sulla base del calmo dimorare di Scinè. Penso che se continuo a meditare posso ottenere bodhicitta ed ottenere una comprensione della vacuità ma senza la concentrazione è impossibile realizzare queste cose direttamente. Per cui vedete che questa concentrazione è indispensabile perché senza quello non si progredisce.

Per esempio nei grandi monasteri ci sono dei grandi studiosi. Anche se l’istruzione nei monasteri è perfetta deve essere sostenuta. Ho chiesto anche al Ganden Trikpa sempre di sostenere lo studio senza essere insoddisfatta. Anche lo studio della filosofia è fantastico. E’ importante unire alla pratica principalmente la pratica del ritiro dei tre anni dove si recitano i mantra. A Tashikil, un monastero del Tibet, una storia di un lama che ha consumato le unghie a recitare tanti mantra ma non ha consumato per niente le oscurazioni distruttive nella mia mente.

La pratica cosa vuol dire? Meditazione cosa vuol dire? Si entra in ritiro di 3 anni come esseri ordinari, di recitano tanti mantra, e si esce allo stesso modo. La cosa principale è cambiare. Dobbiamo riuscire a concentrare la mente almeno per una due tre quattro ore. Dobbiamo riuscire a metterla dove vogliamo. Questa persona è una trentina d’anni che medita è capace di rimanere concentrato per 3 o 4 ore continuamente. Se si medita si raggiungono queste cose. Anche le grandi realizzazioni del tantra è sbagliato pensare in passato non avvenivano ed ora non avvengono.

Per cui dobbiamo impegnarci nella meditazione. Per cui la visione speciale del sutra è analitica quella del tantra è concentrativa. Senza lasciare la mente con

La vis speciale è la sagg che analizza i fenomeni mentre Shine non lo fa. La saggezza distrugge completamente le impronte. È import generare la concentrazione ma non lasciare che la pratica sia unicamente concentrazione.

Per poter far sorgere questa visione speciale è indispensabile che sorga sulla flessibilità del corpo e della mente. Quando si parla di visione speciale che realizza la vacuità deve necessariamente avvenire sulla base della mente che realizza sulla calma dimorante. In generale solamente l’analisi, lo studente che studia a scuola, che analizza i fenomeni. Anche lo studente ha bisogno di concentrazione altrimenti il suo studio non avviene bene. Se invece lo studente ha una stabilità mentale che riesce a dimorare su ciò che studia allora è estremamente importante Sciné.

Qui spiega che entrambi sono indispensabili: Scinè e la visione speciale. Qualunque tipo di pratica vogliamo fare questa pratica per avvenire bene ha bisogno delle condizioni favorevoli. Per sviluppare scinè ci sono delle condizione speciali che devono essere soddisfatte: avere una moralità pura, abbandonare il desiderio, cibo e acqua si ottengono facilmente senza sforzo, posto salubre, posto poco frequentato di giorno e silenzioso di notte. E’ un posto ameno dove dobbiamo sviluppare la concentrazione, un posto che sostiene lo sviluppo della concentrazione. Avere pochi desideri ed essere soddisfatti di ciò che si possiede. Abbandonare tutte le attività commerciali, lo studio della medicina e dell’astrologia. Quando si manca di coscienziosità si deve agire rapidamente in accordo al dharma con pentimento. Tutti i fenomeni sono oggetti alla distruzione e prima o poi ci separeremo da essi medita pensando quanto è inutile essere attaccati a tali fenomeni e abbandona ogni tipo di concettualizzazioni. Questi tipi di concettualizzazioni che seguono il desiderio devono essere abbandonate. E’ facile tenere sotto controllo il corpo ma qui si parla di tenere sotto controllo la mente.

Quali sono le condizioni necessarie per lo sviluppo della visione speciale?

Affidarci a un essere santo, colui che è compassionevole ed instancabile.

Qualcuno che ha esperienza in questa analisi per cui qualcuno che ha veramente un ascolto impeccabile. Per cui fin dall’inizio bisogna trovare un maestro che possiede tutte le qualità. Nel Lam Rim di Lama Tsong Kahap si spiegano le qualità del maestro Mahayana e le qualità del discepolo Mahayana. Se lui non conosce il sentiero come fa a guidare.

Quando abbiamo bisogno di un dottore se il dottore non capisce la malattia che abbiamo come fa a curarci? Il maestro spirituale serve per guidarci nel nostro progresso interiore. Per questo Lama Tsong Khapa nel Lam Rim Chemno dice se vuoi essere di beneficio nella mente degli altri devi pacificare la tua propria mente. Nel momento in cui si ha pacificato la propria mente.

Nel canestro del Mahauana del bodhisattva, nel tantra ci sono le qualità in relazione a ciascuno dei 4 livelli del tantra. Se si vuole diventare professori dell’università dobbiamo per prima cosa avere conoscenza e studiare quei soggetti. Non è che possiamo diventare professori senza sapere di che cosa diventiamo professori. Dal momento che il maestro spirituale è colui che deve fare in modo di condurre qualcun altro nel condurre la propria mente esso stesso deve avere avuto successo nel cambiare la propria mente.

Oggigiorno anche dalla Cina, dal tibet arrivano ci sono alcuni che veramente sono dei bravi maestri. Alcuni si danno dei nomi di lama fanno finta di essere maestri e non lo sono dovete stare attenti. Un po’ di tempo fa a Dharamsala ho incontrato degli amici cinesi e c’è una persona che viene in cina che dice che è il re del Dharma. Queste persone che hanno una fede spontanea lo seguono. Questo re del Dharma dopo un po’ ha delle mogli delle donne e questo non va bene. C’è anche questo americano che dice che è un buddhista si è sposato con una tibetana, dopo un po’ ha smesso di praticare il Dharma.

Dovete studiare che tipo di qualità ha un maestro spirituale allora se qualcuno dice che è un re del dharma controllate se questo re del Dharma ha le qualità o no. Non pensate che sia il vostro maestro. Dopo un po’ che avete analizzato e vedete che possiede le qualità di essere un maestro spirituale allora ecco che potete prendere gli insegnamenti pensando che è un vostro maestro. Nel tantra basta un attimo per entrare in questa relazione.

Ad esempio quando andiamo a comprare degli oggetti stiamo molto attenti controlliamo che sia esattamente ciò che vogliamo e di cui abbiamo bisogno. Allo stesso modo se persino gli oggetti che servono solamente per un breve periodo della nostra vita ed analizziamo così profondatamene sono di beneficio o no tanto più profondamente dovremmo analizzare questi soggetti che ci portano un beneficio a lunga scadenza. E’ importante controllare bene se il lama possiede o no queste qualità. Dovreste controllare se anch’io ho le qualità o no per insegnarvi il Dharma.

Per prima cosa bisogna studiare le istruzioni riguardo Scinè e la visione speciale. Anche il Bodhisattvacharyavatara ci sono dei capitoli apposta per quello.

Questa è una cosa importante, aver compreso cosa si vuole meditare, qualunque pratica facciamo col corpo parola e mente diventa positivo o negativo sulla base della motivazione. Su questa base ecco che si può fare la pratica dei sette rami. Sia in connessione con il Bodhisattvacharyavatara e con altre preghiere. In quel momento si genera bodhicitta anche, si recitano 1 2 3 4 5 6 7 volte facendo il possibile per generare l’esperienza di queste cose.

Mentre stiamo sviluppando Scinè diventa molto importante la posizione che stiamo sviluppando con il nostro corpo. Nella pratica del tantra destro e sinistro sono dove scorrono i venti di attaccamento e ignoranza. Per cui se si è piegati più da una parte o dall’altra si fa sorgere uno dei due venti. Senza che la testa o la schiena o piegata in avanti. E non con la testa in alto come quelle persone piene di orgoglio. Un pochettino piegata in avanti. Il corpo dritto, gli occhi in direzione della punta del naso e dipende dalla grandezza del naso. Dipende dalla grandezza del naso quelli col naso lungo va bene ma quelli col naso corto si devono sforzare troppo. Gli yoga speciale ci sono delle pratiche dello Tzo Chen in cui gli occhi vanno puntati in avanti. Nella meditazione di Kalachakra guardano in alto alla cima del canale centrale. A volta se portate gli occhiali e ve li togliete ci sono delle differenze. Se quando meditate togliete gli occhiali o ve li mettete a volte ci sono differenze sulle capacità di distrazione e visualizzazione.

Per cui anche i vari sensi come vista e così via dobbiamo assorbirli dentro senza prestare troppo attaccamento. La lingua che va posta sulla punta del palato e serve per non fare colare la saliva se rimaniamo concentrati per molto tempo. Anche fa in modo di pacificare un po’ il respiro. E fa in modo che le vie respiratorie non si seccihio. Le spalle vanno rilassate. I gomiti non attaccati al corpo ma leggermente distaccati. La mano destra va sul palmo della mano sinistra. I due pollici vanno uniti se si medita in relazione al tantra o ai sei yoga di naropa e così via. E si pone le mani in grembo all’altezza dell’ombelico. Il cuscino è meglio che sia rialzato da un palmo dietro in modo da riuscire a tenere la schiena diritta senza fatica. In relazione al tantra mettiamo la punta che guarda nell’erba per assorbire i venti nel canale centrale. Per cui la posizione di vairochana, le gambe la lingua, gli occhi i denti e così via.

Per cui la mente del calmo dimorare si concentra dimorando con stabilità ed in modo calmo pacificato dalle distrazioni. La mente deve essere focalizzata sull’oggetto ci concentrazione con intensità non rilassata. Bisogna stare attenti perché la mente deve essere stabile priva di qualunque tipo di difetto o distrazione o intorpidimento. L’intorpidimento sottile è difficile da riconoscere. A volte sembra che ci sia stabilità. In realtà la mente intorpidita e si accumula ignoranza. Un mio amico me lo ha detto che la sua capacità di comprendere i testi è diminuita dopo aver meditato in quel modo. La mente deve essere stabile sull’oggetto con grande intensità e freschezza.

La visione speciale è focalizzarsi su questa calma dimorante. I fenomeni vengono raccolti in 12 aspetti oppure in 5 aggregati o in 12 sorgenti dei sensi. Se emani diventa oggetto di Vipassana se raccogli diventa oggetto di Scinè. Ho visto un commentario molto bello perché contiene una raccolta di citazioni di grandi maestri. Dentro al libro usa Ciampa Gompo. Si parla come se esistesse un Maitreya Buddha nell’aspetto della forma umana. In generale esistono 4 oggetti: pervasivi, analisi… in generale un praticante buddhista usa un’immagine di Buddha ma ognuno utilizza un proprio oggetto a seconda della propria fede. L’oggetto non deve essere fissato anche con l’occhio aperto, l’oggetto della concentrazione non deve essere guardato con coscienze sensoriali l’immagine deve essere creata nella mente. La forma che appare nella mente oggetto della concentrazione: apparenza della forma della concentrazione. Su quello oggetto la mente viene fissata univocamente. Quando si prolunga la permanenza le coscienze sensoriali vengono disattivate. Per cui bisogno sforzarsi di rimanere concentrati sull’oggetto comparso nella mente. Dopo un po’ di minuti quando troviamo una continuità dopo di che dopo che riusciamo per un ora a tenere la maggior parte del tempo la concentrazione penso che sia quello il terzo livello. Nel momento in cui riusciamo a rimanere concentrati bene dobbiamo tare attenti all’intorpidimento e dopo di che ecco che si progredisce nella concentrazione. Continuando in questo modo ecco che sorge la flessibilità mentale poi dopo quella fisica ed ecco che quando sono stabili questi due ecco che si ottiene Scinè o la calma dimorante. La distrazione è dovuta all’attaccamento. La mente che si distrae seguendo gli oggetti dell’attaccamento. L’intorpidimento è quando la mente è stabile sul suo oggetto ma la mente non è stabile non è intensa. Nel momento in cui diventa oscurata allora quella è oscurazione non è intorpidimento. La mente non deve solo essere chiara deve essere vibrante concentrata intensamente sull’oggetto. C’è bisogno di una mente che non è p stanca ma che è intensamente impegnata con chiarezza e stabilità. Se solleviamo troppo la mente poi c’è pericolo che si distragga per cui in quel momento ecco che la dobbiamo abbassare assorbire dentro. La mente non deve essere né troppo eccitata né troppo rilassata questa cosa avviene esclusivamente sulla base della propria esperienza.

Sull’oggetto dell’investigazione si usa l’analisi e quella diventa la concentrazione speciale. L’aggregato della forma e così via ecco che cominciamo ad utilizzare l’oggetto prima della concentrazione come oggetto di investigazione. Tutti gli aspetti sono dati dal Buddha e servono a portare all’analisi ultima per capire la verità ultima. Anche nel momento in cui ha insegnato la mancanza del sé grossolano. Tutti gli insegnamenti del Buddha servono per comprendere e realizzare la verità ultima in questi tre livello: sé grossolano, un po’ meno grossolano ed estremamente sottile. Tutti i sutra hanno condotto alla realtà e condurranno alla realtà. Per cui questi 3 livello sono 3 livelli di profondità della realtà ultima. Quando meditiamo l’immagine di un Buddha lo dobbiamo meditare all’altezza degli occhi, la grandezza come un palmo quattro dita e alla distanza di un braccio da noi. Dobbiamo pensarlo molto luminoso.

Il primo ostacolo è la pigrizia, che cos è che insieme alla memoria ci fa capire prima che tanno per sorgere e immediatamente si applicano gli antidoti. Quando si insegue con il pensiero le qualità

All’ottavo livello queste due distruzioni non avenogno più. In quel omento bisogna applicare le due qualità, la non applicazione degli antidoti. Uno rilassa lo sforzo e rimane così finché si desidera.

Solo con la calma dimorante non si purifica la saggezza trascendentale e non si eliminano le tenebre dell’oscurazione. Solamente con la calma dimorante la mente si calma e molto probabilmente la mente diventa così stabile che avviene anche un po’ di chiaroveggenza. Ed è in questa mente così stabile che se si applica ripetutamente a degli oggetti per comprenderli la compresone avviene molto potente. Nella pratica del tantra quando si pratica i venti e i canali. Col tantra quando si fanno gli stadi di completamente si ottengono anche le concentrazioni degli altri poteri sensoriali.

Questo tipo di concentrazione pacifica le oscurazioni ma non danneggia l’ignoranza che si afferra al sé.

A parte ciò che deve essere negato la stessa cosa cambia solo la base. Si parla anche nell e400 stanze di Aryadeva dei due aspetti della mancanza del sé e dei fenomeni.

I Madhyamika o gli autonomi fanno la differenza tra la mancanza del sé grossolano e dei fenomeni. Quella grossolana è la mancanza di un sé che esiste indipendentemente dagli aggregati mentre per loro la più profonda è la mancanza del sé dei fenomeni. La persona è uno degli aggregati. Mentre ivnece la visione speciale viene spiegata da Nagarjuna. Non solo asserisce che sia i fenomeni che la persona sono esattamente uguali nell’essere privi di un sé. Per prima cosa viene fermata la concezione che si afferra ad un sé indipendente al di fuori dagli aggregati. Non è innata ma avviene sulla bse dello studio di visioni filosofiche sbagliate. Gli aggregati e così via non possiedono una natura propria.

Si possono differenziare le visione filosofiche di come viene asserito il sé dal punto di vista dei buddhisti e dei non buddhisti un sé che esiste interiormente ed un sé che esiste esteriormente. Dal momento che si analizza con la saggezza. Questi aggregati costituenti sono diversi dall’apparenza della mente. Naturalmente nella nostra mente appare un sé che è come il padrone degli aggregati. Per cui la mente che vede questo sé è una mente errata. Per quanto riguarda la mancanza del sé dei fenomeni, questi aggregati sorgenti e tutto ciò che possiede forma in ultima analisi non sono diversi. In ultima analisi bisogna comprendere che la forma e così via non esistono diversamente dall’aspetto della mente. Questa è una visione in comune coi Cittamatri.

Qualunque fenomeno è un fenomeno che appare, una natura non si trova nelle parti, non si trova una natura in essi per cui tutto ciò che esiste nel momento in cui si cerca non si trova. Per cui tutti i fenomeni esterni appaiono esternamente ma non esistono in quel modo. Tutti i fenomeni esterni sono apparenze delle impronte che si manifestano nella mente non esistono oggettivamente. Sulla base del risveglio di quella particolare impronta ecco che appaiono quei fenomeni come aventi delle particolari caratteristiche. La forza dell’attaccamento e dell’odio diminuiscono. A livello ultimo anche la mente non può essere vera. La mente si chiama mente sulla bse di questa continuità, la mente è una cumulazione di momenti. Non di momenti di materia ma momenti di coscienza. Così come non si trovano i fenomeni esteriormente anche interiormente non si trova.

I fenomeni esterni sono vuoti di esistenza se un fenomeno è stabilito anche le sue particolarità non possono essere stabilite in questo modo si realizza anche la mancanza di natura di tutti i fenomeni. Dopo aver compreso che i fenomeni non esistono nel modo in cui appaiono in quel momento si nega la vera esistenza. In quel momento tutte le concettualizzazioni si pacificano in quel vuoto. Si prende quella vacuità come un oggetto e ci si concentra con quella saggezza non concettuale. Piano piano familiarizzandosi con il significato del non sé ecco che diventa sempre più chiaro e alla fine si realizza direttamente con la saggezza non concettuale la realtà ultima. Non una mente che non pensa, solamente lasciare la mente senza pensieri non è la mente concettuale.

In questo modo meditando la visione speciale della mancanza del sé. Ogni tanto ci si rilassa la mente si rilassa. La mente non cambia in quel momento per cui in quel momento bisogna rilassarsi. Anche nel momento cin cui sei stanco non spingere rilassati. Poi quando si è rilassata ricomincia a meditare. Poi pian piano si estende la lunghezza delle sessioni.

Sua Santità dice se uno fa uno sforzo intenso per un po’ di giorni e dopo un po’ smette perché non c’è la fa più non va bene lo sforzo deve essere qualcosa di continuativo.

In particolare nella pratica del mantra segreto non solo sostenute dalla pratica del metodo e della saggezza ma sono praticate in modo univoco.

Nel momento in cui la saggezza è assorbita nella vacuità si accumulano l’accumulazione della saggezza ma non di meriti. Nel tantra una mente unica comprende entrambe le pratiche metodo e saggezza. Per cui in un solo assorbimento meditativo è in grado di essere la causa del corpo e della mente di Buddha.

Meditando le 6 perfezioni sulla base di bodhicitta di sicuro otterrai una trasformazione speciale. Se pratichi in questo modo la vita diventa veramente significativa. Questa vita che è diventata significativa di vita in vita hai accumulato tutte le condizioni per passare di vita in vita in questo modo. Per cui adesso che siamo vivi dobbiamo renderla significativa. Bisogna stare attenti a pensare solo a cibo ricchezze, fama passeremo la vita senza alcun significato.

Attualmente lo stile di vita dei bodhisattva va quasi contro al nostro modo di pensare ma poi piano piano iniziamo a capire e allora si può diventare veramente felice. Per cui se si medita continuamente si arriva al primo terreno del bodhisattva e si ottengono quelle qualità.

Per cui in quel momento si saluta per sempre lo stato dell’essere ordinario e si entra nel sentiero degli esseri superiori e le attività dei bodhisattva diventano sempre più vaste e profonde e si ottengono delle qualità inconcepibili.

Per cui è proprio il nostro continuum mentale che viene migliorato ed attualizzato. Come tutti i fenomeni esterni anche la mente è vuota di natura propria. La base di questa natura è la nostra coscienza, la mente. E’ quella mente che viene poi trasformata nella saggezza trascendentale del dharmkaya. Su quella base c’è la natura del corpo naturale. Il fatto che la mente a quel punto del risultato è completamente priva di tutte le oscurazioni all’onniscenza ed è su quella base che si ottiene il corpo del dharmakaya e della forma. Andremo a vedere come la spiegazione della mente nel tantra differisce perché quella spiegazione della mente nel tantra non è di beneficio per ottenere l’illuminazione. In effetti la spiegazione vera e propria viene solamente nel tantra supremo. Quando si parla della realtà dei tre segreti. Dla punto di vista delle perfezioni del sutra la causa e l’effetto non hanno una continuità loro. In ogni caso tutte queste spiegazioni sono date in accordo alle capacità dei vari esseri senzienti. Anche nell’ornamento di liberazione c’è l’esposizione dei 4 corpi e così via. Del progresso dei 10 sentieri e cos’ì via. Nel momento in cui entri nell’oceano dell’esistenza. La necessità di ottenere l’onniscenza è quello di essere di beneficio a tutti gli esseri senzienti.

Il maestro Kamalashila ha dato questo insegnamento molto bello che include base, sentiero e risultato. Per cui coloro che praticano, la pratica del tantra si basa su questi insegnamenti anche se ci sono delle piccole differenze nella visione speciale.

Per cui questo grande maestro Shantarkshita e il suo discepolo Kamalashila che hanno agito pe rilb ene degli esseri senzienti e del Tibet sono stati molto gentili. E’ un testo molto importante per noi è che è stato richiesto da Tricun denze.