8 Insegnamenti S.S. Dalai Lama Kalachakra Bodhgaya 8.01.12

Sua Santità il Dalai Lama Kalachakra Bodhgaya 2012

Sua Santità il Dalai Lama Kalachakra Bodhgaya 2012

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama all’Iniziazione al Kalachakra a Bodhgaya India l’8 gennaio 2012. Appunti ed editing dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa, del Dott. Luciano Villa e di Graziella Romania nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings”. Traduzione dal tibetano in italiano di Norbu Lamsang.

Sua Santità il Dalai Lama

Oggi conferirò la preparazione all’iniziazione al Kalachakra, domani e dopodomani ci sarà la vera e propria iniziazione.

Questo luogo è straordinario, la migliaia e migliaia di persone accorse sono interessate, sono presenti coloro che prenderanno l’impegno, per cui ho pensato di conferire l’iniziazione completa.

Dopo domani mattina conferirò l’iniziazione guru vajra, perché molti partiranno già al pomeriggio.

Come ho detto ieri, prima voglio affermare che Nagarjuna, nel testo radice della saggezza esprime la lode all’interdipendenza, la completa pacificazione dell’elaborazione: elaborazione della negazione, elaborazione del soggetto, elaborazione delle concezioni errate, differenti tipi di elaborazione. Lo stato di Buddha è libero da ogni elaborazione: libero dalle visioni duali, persino dalle impronte. Tutte le elaborazioni grossolane e sottili sono completamente pacificate. L’antidoto principale è la saggezza che realizza direttamente la vacuità. Completa pacificazione dell’elaborazione, visione grossolana e sottile: non è sufficiente realizzare la vacuità, la mente stessa è pacificata dalla visione duale.

Con la saggezza della visione della vacuità, accumulando grandi meriti, si può realizzare la vacuità. Però non è sufficiente per poter eliminare ogni impedimento all’onniscenza. Per poter eliminare ogni impedimento bisogna che le apparenze cessino. Alla fine matura la chiara luce che realizza la vacuità, alla fine la mente raggiunge uno stato di completa pacificazione della visione duale. Per potere avere questo, bisogna avere assolutamente l’Anuttaratantra. Non solo tramite questo metodo possiamo realizzare la vacuità dell’oggetto, ma la mente stessa potrà realizzare la completa pacificazione di ogni liberazione. Perciò, fino a quando la mente non sarà liberata da ogni concettualizzazione, non potrà raggiungere l’onniscenza. Purificando queste tre: apparenza ordinaria, grossolana e sottile, non c’è dubbio che la mente potrà raggiungere la mente onnisciente.

In un testo si dice: sia nel sutra, sia nel tantra, occorre purificare gli impedimenti per la liberazione, cioè le afflizioni mentali.

Sutra e tantra hanno diversi punti in comune: tramiti i sutra si possono superare gli impedimenti per la liberazione e si possono superare gli impedimenti per l’onniscenza, meditando la verità ultima dell’oggetto e soprattutto meditando sulla verità ultima della mente stessa, facendo cessare la visione duale: non solo quella grossolana, ma anche quella sottile.

Certo, nel sentiero dei sutra viene mostrata la vacuità, però non viene mostrata la grande beatitudine.

La mente primordiale della chiara luce che realizza direttamente la vacuità, che è l’antidoto per poter pacificare la mente ed è l’antidoto per poter poter ottenere la mente onnisciente sottile, non viene insegnata nei sutra. Condurre gli altri nello stato dell’illuminazione, a questo scopo si vuole ottenere l’illuminazione. Per questo scopo si cerca l’illuminazione. Diventando Buddha si è capaci di soddisfare gli esseri senzienti. Tanti bodhisattva potrebbero fare tante azioni per illuminare gli altri ma un essere completamente illuminato è un’altra cosa.

Diventando Buddha si compiono spontaneamente i benefici altrui. Prima di tutto dentro di noi abbiamo i semi dell’illuminazione. L’attività principale di Buddha è beneficiare gli esseri senzienti. Principalmente è l’attività della parola. Tramite l’emanazione della parola, a secondo degli ascoltatori, compie spontaneamente azioni della parola. Dove c’è il corpo di Buddha c’è anche la mente di Buddha, corpo e mente di Buddha sono indivisibili. Dove c’è la mente, c’è il corpo di Buddha, e viceversa. La mente può viaggiare, ma dove arriva la mente il corpo non arriva. Quella mente estremamente sottile e quella primordiale sono della stessa natura.

Così come la coscienza ha differenti livelli, ne ha anche il corpo. La mente grossolana ha un’energia arya grossolana. Matura incontrando determinate condizioni, in altri momenti cessa.

Sono sempre presenti insieme. Quindi la mente primordiale ha un aspetto molto luminoso e chiaro, assieme anche all’energia arya. Nella fase di base ha due nomi: è un’unica sostanza con due nomi. La mente primordiale estremamente sottile è quella che va allo stato di illuminazione. Quella mente estremamente sottile completamente libera di ogni impurità diventa mente e forma indivisibile della stessa entità. Quella mente estremamente sottile diventa mente onnisciente.

Quindi: azione, corpo, parola e mente inesauribile. Per compiere spontaneamente i benefici altrui, occorre possedere un corpo ed una mente indivisibili. I 10 arya bodhisattva possono compiere benefici per gli altri, ma non possono ancora compiere spontaneamente il beneficio altrui perché non hanno ancora realizzato questa mente indivisibile. Per poter superare l’ultimo ordinamento sottile della completa onniscenza bisogna praticare il tantra, così, tramite l’energia estremamente sottile, si purifica ogni negatività. Ecco perché si chiama tantra supremo. Senza il metodo di Mahanuttaratantra non c’è modo per poter perfezionare quest’ultima.

La propria mente della consapevolezza della vacuità assume la forma della vacuità.

La meditazione della vacuità del tantra è con la consapevolezza della vacuità, questa assume la forma della divinità. Nell’Anuttaratantra si parla di manifestarsi nella forma del corpo della divinità. Quindi, questa è la peculiarità del tantra. La mente estremamente sottile, per fare questo nella realtà la nostra mente funziona. Quando si manifesta la mente grossolana, la mente sottile si addormenta. Per far sorgere la mente estremamente sottile, innanzitutto bisogna fare sorgere la mente grossolana. Nel tantra Guyasamaja si parla di due metodi per far sorgere la mente estremamente sottile. Per esempio, un metodo è far cessare ogni concetto tramite differenti modi. La mente grossolana piano piano si calma, diventa non concettuale. Poi c’è il metodo tramite yoga arya. Un secondo metodo è proprio come avere un controllo su canali, gocce aria. Avere un controllo su questi elementi: siamo nati dall’utero della madre con sei elementi, da cui è derivata la formazione del nostro corpo e dei canali secondari: nei canali secondari scorrono le gocce. Quando scorrono le gocce, la mente grossolana si calma e, naturalmente, scorre la mente estremamente sottile. Se, tramite il controllo degli elementi, noi riuscissimo a sperimentare la grande beatitudine, la mente grossolana cessa, e la mente sottile si manifesta.

Una volta che la mente sottile si è manifestata, ecco che la mente sottile dovrà ricordare la vacuità. Ecco perché, per far sorgere la mente sottile, bisogna sperimentare la grande beatitudine, per sperimentare la grande beatitudine si utilizza l’attaccamento. Tramite i 4 desideri, in relazione alle 4 classi del tantra, viene sperimentata la grande beatitudine. 9 veicoli: uditori solitari, bodhisattva, yoga, krya charya, nel Mahanuttarayogatantra, utilizzare le afflizioni non vuol dire praticare per necessità le afflizioni, fai sorgere le afflizioni mentali e, tramite questo, sperimenti la beatitudine, si manifesta la mente sottile, e, tramite la mente sottile, realizzi la vacuità. C’è una lode molto breve.

Molti pensano che queste divinità abbracciate, padre e madre, pensano erroneamente che siano marito e moglie.

Prima bisogna meditare la consorte emanandola dal proprio cuore. Per cui emani dal proprio cuore la forma della consorte: questa è la fase iniziale.

La base per far sorgere la beatitudine, bisogna far discendere le gocce. Nel maschio c’è l’energia della goccia bianca e un poco di goccia rossa. Le donne hanno l’energia della goccia rossa, ma anche un poco di bianca. Se l’energia viene emessa dagli organi sessuali non va bene, è un grande errore. Perciò, durante la pratica è necessario non emettere seme. Questo blocco potrà avvenire dalla forza della motivazione o dalla manipolazione dell’energia arya. Ci sono casi in cui si può abbracciare la donna, ma anche in quel caso non si può emettere seme. Una volta, parlando, con un praticante, gli ho chiesto se ha dei figli? Lui mi ha risposto di non avere figli perché non emette seme. Questo è il vero modo di praticare tantra.

Per quanto riguarda i monaci, abbiamo monaci e monache, e praticare puramente è molto importante. Se non si praticano i voti puramente, può servire solo come un modo per fermare le nascite, ma non nessun c’è altro motivo. Per motivi di carestia e malattia la popolazione si è molto ridotta.

Monaci e monache, se volete praticare, dovete praticare puramente, altrimenti il celibato serve solo a fermare la crescita della popolazione. Oltre a questo non c’è altra utilità.

Se c’è un grande monastero si può studiare e praticare, ma non si può pensare soltanto al monastero. Quindi l’insegnamento generale, la conoscenza generale dell’insegnamento deve essere per tutti: laici e monaci. Se i genitori conoscono bene gli insegnamenti, anche i figli possono imparare dai genitori stessi. Se i genitori non hanno conoscenza e nessun interesse, anche i figli non hanno la possibilità di imparare dai genitori. Chi non ha alcun interesse non imparerà. Se, sulla base della comprensione non si genera fede, il cammino diventa molto difficile. Monaci e laici: dovreste fare lo sforzo di imparare. Diventando monaco, se riesci a praticare puramente, questo diventerà molto importante. Altrimenti, semplicemente cambiando il vestito non si produce alcun risultato. E’ la mente, è il modo di vivere, prima occorre imparare l’insegnamento e poi meditare. L’ascolto va abbinato alla concentrazione. La concentrazione è in relazione alla disciplina. Perciò innanzitutto l’ascolto dell’insegnamento, quindi la concentrazione sulla condotta. Altrimenti solo cambiare l’abito non è importante.

Certo, dovremmo pensare al numero della popolazione, bisogna pensare globalmente, anche il numero della popolazione è importante. Chi vuole praticare, pratichi bene, altrimenti porta solo a fare brutte figure. La popolazione generale, se riusciamo a capire bene, l’insegnamento sarà sicuramente di beneficio.

Coloro che conoscono l’insegnamento è leggermente meglio, i pubblici amministratori che conoscono l’insegnamento sono un po’ più onesti, abusi etc… sono meno tra coloro che praticano gli insegnamenti, in altri casi avvengono abusi, prepotenze etc…

Già nella società c’è questa abitudine di corrompere, e piano piano questo avviene anche in Tibet. L’insegnamento Vajrayana ha questa importanza. Oggi il Kalachakra tantra, lignaggio padre (metodo) e lignaggio madre (saggezza).

La quarta iniziazione è non duale. Kalachakra si parla proprio di metodo unificato cioè padre e madre. Nell’Anuttaratantra c’è il tantra nascosto e il tantra non nascosto. Che cos‘è il tantra nascosto e non nascosto.

Nel tantra di Kalachakra la grande Mahamudra della forma vuota e la beatitudine sono due esperienza principali che vengono meditate nel Kalachakra tantra. La mente della beatitudine inamovibile viene spiegata chiaramente. Poi ci sono diverse interpretazioni per quanto riguarda tantra del lignaggio padre, madre e unificato. E quindi diversi maestri danno diversi esempi. Kalachakra è tantra del lignaggio unificato. Quest’oggi bagavan Kalachakra, re del Kalachakra, ricevendo iniziazione del Kalachakra, corrisponde ad aver ricevuto iniziazione di ogni classe di tantra.

Ricevendo l’iniziazione di Kalachakra è come se si ricevessero le iniziazioni di tutte le divinità di tutte le classi di tantra.

Quest’oggi avviene la preparazione, come ho detto prima ieri, dove ci sono 4 discepoli, in un luogo centrale.

Ci sono diversi modi, 4 discepoli sono maschio, femmina, bikshu o maschio, femmina, ghelong.

Se potete diventare praticanti Uppasikka, si diventa qualificati per generare bodhicitta. Coloro che vogliono diventare Uppasika adesso vi trasmetto i voti di Uppasikka. L’offerta del tè.

Uppasika con 5 voti, principalmente: non uccidere, questo anche secondo le leggi altrimenti vai in carcere, non rubare, anche questo è inevitabile, altrimenti vai contro la legge, non commettere attività sessuale scorretta, non abusare delle donne, non mentire, questo avviene per quelli come me ma per voi è un po’ difficile. In sostanza un tipo di menzogna in cui si dice ho delle realizzazioni. L’ultimo è non assumere intossicanti.

Racconto sempre una storia.

40 anni fa un anziano ha preso voti dai miei tutori. Lui ha detto: io assolutamente non riesco ad abbandonare il bere. Allora gli hanno detto: se proprio non ce la fai senza bevi un po meno. Se riesci ad abbandonare completamente: meglio. Altrimenti, non bere l’alcool come si beve il tè.

Un dottore occidentale ha parlato dei benefici della tsampa, la farina tostata tibetana. Ci sono alcolici e bevande fatte di tsampa. In india per un po’ di tempo non ho più mangiato la tsampa. Una volta in Ladakh ho avuto la possibilità di mangiare la tsampa. Per molto tempo ho mangiato la tsampa quotidianamente, un cibo con grandi proprietà nutritive.

Poi formaggi, quelli seccati tipo polvere. Li ricordo deliziosi, ma ultimamente non hanno grande gusto. Questo perché si usano troppi concimi chimici che danneggiano.

In occidente vengono molto valutati i cibi e le verdure senza concimi chimici.

Bere i liquori forti in tibet, anche in india, che non sono di buona qualità, molti si ammalano e muoiono.

Principalmente prendiamo rifugio nel dharma, il metodo che fa cessare le afflizioni mentali, perciò prendiamo i voti di Upasika, nel preciso momento in cui schioccherò le dita. Sono 5 voti e, come i praticanti del passato li osservarono, cosi farò altrettanto.

Almeno bisogna provare l’aspirazione verso la motivazione bodhicitta. Questa generazione di bodhicitta, si parla di generare bodhicitta tramite rituali. Nel Lam rim di lama Tsong Kahapa si parla di rituali per generare bodhicitta. Anche un altro maestro ha sempre utilizzato il metodo Cittamatrata e il metodo Madhyamika.

Il rituale per generare bodhicitta, spiegato nel terreno dei bodhisattva non è molto diffuso nel tibet centrale.

C’è un rituale molto esteso che il mio tutore prima ha ricevuto dalla statua di Bodhgaya ed io l’ho ricevuto da lui. L’ultima parte ci sono i versi per poter generare la motivazione bodhicitta.

Il testo tibetano che abbiamo è a pagina 160, 3 versi per quanto riguarda la generazione di bodhicitta.

La prima strofa dice: prendo rifugio nel Buddha Dharma Sangha fino all’illuminazione. Con saggezza e compassione mi sforzo a servire tutti gli essere senzienti e avendo il Buddha di fronte a me genero bodhicitta. Manjusri, Nagarjuna, Arya Sangha…sono tutti presenti. E poi Shantarakshita e il suo discepolo principale kamalashila. Sono tutti presenti di fronte a sé. Poi tutti i maestri tibetani realizzati detentori dell’insegnamento del Buddha, i bodhisattva.

Ognuno, a secondo del proprio paese e tradizioni, di fronte a loro genera bodhicitta. Prima praticare la pratica in 7 rami e accumulare meriti. L’ultima è la dedica. Prima visualizzi il campo dei meriti. Dopo le prostrazioni. La pratica è l’offerta migliore, queste pratiche che io praticherò per compiacere loro. Così offrire la propria pratica. Così anche corpo, possedimenti, si può offrire. La ragione di offrire il proprio corpo, parola e mente completamente agli esseri senzienti questa è la pratica di bodhicitta. Possano gli altri ricevere benefici, il nostro pensiero diventa sempre cosa posso fare per gli altri. Dedico per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Altrimenti pensare dammi la protezione, siddhi etc. c’è un po’ di egoismo e diventa di impedimento per la bodhicitta. Negatività compiuta attraverso corpo parola e mente ci pentiamo e purifichiamo. Quell’errore, quello è stato un errore, da adesso in poi prendo tutti gli essere senzienti cari allo spazio. Il quarto è rigioire, possiamo rigioire di tutte le azioni virtuose degli esseri illuminati. Anche noi possiamo rigioire per le nostre azioni virtuose, però va principalmente rigioita la nostra motivazione bodhicitta. Se abbiamo pensato bodhicitta per un secondo, quella è una cosa straordinaria ed è l’oggetto giusto da rigioire. Quinto, la richiesta di dare l’insegnamento. Io ultimamente dico solo fare la richiesta. Chiedere di dare insegnamenti senza guardare i testi già dati non ha alcun senso. Se chiediamo a Buddha Shakyamuni altri insegnamenti risponderebbe che li ha già dati, dovremmo leggere e studiare altrimenti è ipocrisia. Quindi il quinto ramo è proprio il leggere e studiare gli insegnamenti. Se non puoi partecipare con l’attuale tecnologia si può vedere. Sesto ramo è chiedere di non abbandonare ed entrare nello stato del paranirvana. Come ha detto Shakyamuni dopo la sua scomparsa ci saranno insegnamenti e monaci da rispettare e quindi continuare a praticare l’insegnamento.

Tante cose a livello superficiale le facciamo però perdiamo l’essenza. La settima è la dedica. Tutte le cose virtuose che abbiamo accumulato non per interesse personale ma per essere di beneficio per tutti gli esseri senzienti.

Ora bodhicitta, come ho detto i giorni scorsi, la mente è troppo piccola, interessarsi per tutti affinché siano felici. Questo estendere la mente non è una speranza vuota, ma sulla base della meditazione della vacuità. La radice della causa della sofferenza è l’ignoranza. L’ignoranza dell’aggrapparsi alla vera esistenza non ha un appoggio valido. C’è sempre un suo antidoto, l’antidoto ha una base sempre valida. Una mente errata non ha una base valida. La mente per sua natura non è un tuttuno con le afflizioni mentali. Certe situazioni fanno arrabbiare, uno stesso oggetto in altre condizioni può far sorgere attaccamento. Attaccamento e odio non possono sorgere verso un oggetto simultaneamente. Se la nostra mente luminosa fosse per sua natura odio, allora non sarebbe possibile liberarsi dall’odio, sarebbe sempre nel suo stato manifesto. La coscienza di per sé è neutra, quindi vi è quella mente errata che sorge a causa dell’ignoranza. La mente virtuosa di buona qualità, la radice è una mente ragionevole. Quindi una mente neutra se incontra fattori mentali negativi li segue, se sorgono i fattori mentali virtuosi la coscienza li segue. La mente non virtuosa errata non ha una base. Per questo si può incrementare ma non può raggiungere la perfezione. Cantare, ballare etc…sono qualità anche fisiche che non si possono raggiungere alla perfezione…mentre invece le qualità della mente…per esempio imparare l’alfabeto non è legato al corpo fisico. C’è una relazione con la mente, la coscienza. Dalla scuola elementare alle superiori, non si può dire: non ho spazio nella mente per imparare, la mente può imparare infinite cose.

Mentre le qualità del corpo fisico sono differenti.

Generalmente, quando si parla della coscienza della persona, si pensa subito al cervello. La neurologia, hanno scoperto che c’è una zona del cervello che ha funzione di muovere, quando c’è sofferenza allora sollecita sempre la zona. Mentre quando sorge la compassione viene interessata sempre la stessa zona.

Quando una persona disperata o è molto contenta o piange. Il tipo di pensiero è completamente differente. Queste sono esperienze mentali completamenti differenti. A livello fisico è sempre uguale al lacrimare.

L’occhio ed il cervello non discriminano la differenza delle sensazioni. La reazione a livello fisico è sempre quella di lacrimare, quindi non è possibile spiegare la differenza dell’aspetto mentale seguendo le apparenze della forma o movimento della forma.

Quando noi parliamo della felicità o sofferenza non è avere una bella visione, buon udito. Vuol dire senza preoccupazione. Felicità vuol dire una mente senza preoccupazione. Quando la mente è felice la persona è felice. Ecco perché principalmente noi parliamo della mente. Quando noi parliamo di felicità e sofferenza si parla della sesta coscienza mentale.

Generare bodhicitta significa generare una mente grande sulla base della comprensione della vacuità e dell’interdipendenza.

Di fronte all’assemblea visualizzate generare bodhicitta. Mettersi in ginocchio e generare bodhicitta.

Dare iniziazione vuole dire dare il potere per poter praticare i 4 corpi dell’illuminazione che devono essere realizzati dall’interno della mente stessa. La mente stessa esiste naturalmente, la potenzialità dei 4 corpi dell’illuminazione perché è la mente stessa primordialmente pura. Quella è la potenzialità per la quale si può diventare onnisciente.

Purificando la mente luminosa emerge fuori e diventa onnisciente. Nell’insegnamento lamdè di Sakyapa. Nell’insegnamento Sakya si parla di base, sentiero e risultato. Già nella base per la mente luminosa che abbiamo già da adesso. Possiamo quindi, tramite il sentiero, perfezionare e diventare onniscienti. Ancora una volta è diventato illuminato. La mente per sua natura è già luminosa. Quindi iniziazione vuol dire dare potere, potere vuol dire dare autorizzazione, autorizzazione vuol dire svegliare quell’impronta dell’illuminazione. Il mandala è naturalmente di sabbia, quindi tra le sette iniziazione assolutamente va conferito creando il mandala della sabbia. Mentre alcuni discepoli che hanno una buona concentrazione liberi dalla mente concettuale possono conferire iniziazione del vaso tramite la forza dell’iniziazione mentre le 7 iniziazioni della sabbia è obbligatorio creare il mandala.

Le danze sono state introdotte sulla base di alcune iniziazioni divine. Per poter completare le 4 iniziazioni superiori, in più quella del vajra maestro. Tutto questo serve per far svegliare l’impronta già presente dentro ai praticanti. Oppure si parla di iniziazione per far maturare, si riferisce alla mente stessa luminosa per sua natura. Quella è la base non si può dare iniziazione alla pitra o alla pianta, iniziazione viene data ad un essere senzienti che ha una mente. L’iniziazione da una causa per far maturare. Prima dell’iniziazione bisogna chiedere prestito della terra dalle divinità locali, tutto questo è stato fatto, purificare terreno e proteggerlo. Poi abbiamo preparazione del mandala, della divinità del discepolo.

L’ordine dell’iniziazione: quello di oggi è mil, 6 delle totali, Ora l’offerta della torma per poter allontanare le interferenze.

Così ho terminato l’offerta della torma per terminare le sofferenze. Come dice rimpoche, per quanto riguarda il maestro deve essere qualificato.

Sua Santità ha letto nell’ornamento del sutra si parla delle 10 qualità. 10 qualità esterne, 10 interne in totale 20 qualità.

Lui ha fatto tre promesse, in tibet generalmente quando ci si sposta col cavallo si va a piedi, non si fanno soffrire gli animali. Seconda promessa: essere vegetariano. La terza promessa è di non vendere il Dharma. Nel mio caso ho fatto anch’io questa promessa, per cui non prendo più offerte, cioè le offerte che ricevo le ridistribuisco subito. Per me, anche ridistribuire diventa un lavoro più per cui non prendo più soldi. In occidente ci sono coloro che vendono Dharma, addirittura un testo che descrive il paradiso, se si potesse comprare una mappa o delle indicazioni per andare in paradiso anch’io andrei a comprarla subito. E’ veramente incredibile, posso capire che qualcuno menta un pochettino ma vendere il Dharma è veramente incredibile.

Tantra serve per realizzare illuminazione, un vero praticante del tantra potrà avere motivo di vivere a lungo ed avere ricchezza, altrimenti il tantra non ha lo specifico scopo di avere ricchezza etc…

Questo non significa che non dovremmo pensare per nulla alla vita presente, ma non utilizzare il tantra come risorse da vendere per il beneficio della vita presente. Mentre ci sono persone che non prendono offerte che danno insegnamenti questi sono esempi straordinari. Anche i cinesi mettono i soldi nella busta e viziano i lama tibetani. Eccellente sarebbe praticante di buona condotta disciplina morale.

Avere comprensione della talità sulla base dell’interdipendenza, avere un po’ di commozione sulla base dell’ascolto, altrimenti quando recita mantra della vacuità nella testa non si pensa nulla. Senza la comprensione della vacuità tutto questo non ha particolare potere.

La cosa più importante nel tantra è la consapevolezza di apparire ma non esistere dalla loro parte.

Avere fede e devozione verso il lama, buona comprensione della vacuità e bodhicitta. Una mente di devozione inamovibile.

Un figlio educato segue con ammirazione suo padre.

Ciò che non è dharma va abbandonato. Shakyamuni Buddha stesso nel vinaya dice se un arhat insegna cose non virtuose va abbandonato lo stesso. Ciò che non è dharma va abbandonato. Bisogna seguire sempre l’insegnamento di Buddha, non bisogna agire contrariamente a quel maestro. Se un lama dice cose che ritieni sbagliate non c’è obbligo che devi fare ma non devi criticare.

Quello che va preso in considerazione è l’insegnamento comune per tutti, il rapporto maestro, discepolo, i rapporti individuali sono di importanza secondari.

Dopo la sua illuminazione, ci sono differenti maestri che danno differenti interpretazioni anche per quanto riguarda i tre giri della ruota di Shakyamuni Buddha. Il momento ottimo è il terzo mese lunare.

Nel tibet centrale c’è stato un dibattito…quinto mese, mentre il sesto mese c’è stato un po’ di dibattito in passato. Nel sud ad Amravati viene dato l’insegnamento di Kalachakra il discepolo principale è il re di Shambala. Secondo la descrizione del Shambala sembrerebbe a san pietroburgo in Russia. Non possiamo nemmeno negare l’esistenza di Shambala. Se neghiamo Shambala neghiamo l’esistenza dei detentori e quindi il Kalachakra stesso. Ci sono anche alcuni maestri indiani che hanno sollevato un po’ di dubbi sulla validità di Kalachakra.

Anche nel tantra di Guyasamaja si parla del tantra di Kalachakra che comunque è valido. Ci sono insegnamenti basati sull’esperienze pure delle visioni.

C’è una strofa, coloro che vogliono ricevere l’iniziazione, alcuni pensano solo per il beneficio della vita presente, avere successo nell’attività e commercio, questo è sbagliato. Alcuni si interessano di beneficiare la vita futura per paura di rinascere come animali nelle vite future e vogliono rinascere come umani nelle vite future per avere un corpo umano.

Entrati nel mandala non si desiderano benefici per la vita presente, ma per quella futura. Esprimiamo la motivaz corretta d’essere di beneficio x tutti, ragg cosi lo stato onnisciente del Bh. Se tendiamo all’illuminazione di conseguenza scaturiranno benefici anche a livello personale. Oggi non c’è relazione col mandala, ma dovete pensare il guru come la divinità principale del mandala.

Comprensione sviluppata dalla motivazione. Nirmanakaya o corpo d’emanazione e corpo saggezza, mente primordialmente pura o corpo talità o Svabikakaya. Corpo Svabikakaya: composto e non. 4 corpi: illuminazione sono possibili sia dai sutra che tantra.

Nagarjuna, secondo la visione comune Nalanda

Quando si e raggiunto il 10° bumi dei sutra, compaiono esseri divini che annunciano la necessita di perseguire la pratica tantra per poter proseguire il cammino. Abbiamo l’unificazione mente estremamente pura energia sottile con lo stato successivo del non più apprendimento. È difficile sostenere i 4 corpi illuminazione senza parlare di tantra.

Quando a livello ordinario si incontrano oggetti, c’è attaccamento, odio e si genera avversione, mentre a livello del tantra si genera beatitudine.

Purificazione dell’acqua.

Tutti i fenomeni per loro natura sono puri, con quest’acqua ne purifichiamo le impurità avventizie. Beviamone tre sorsi: corpo parola e mente. Prendete l’erba kusha non solo per purificare le impurità interne, ma anche quelle esterne derivata dall’ambiente.

Ricordiamo la Sofferenza del dolore, la sofferenza del cambiamento e quella pervasiva.

Finché avremo un corpo condizionato dalla sofferenza non potremo aver pace, perciò non ci basta purificare le nostre, ma dobbiamo purificare le afflizioni mentali di tutti.

Finché ci sarà lo spazio finché ci saranno gli esseri senzienti Shantideva