Sua Santità il Dalai Lama: Il Commentario sull’Addestramento Mentale Simile ai Raggi del Sole – 2 – Come Ascoltare gli Insegnamenti

Sua Santità il Dalai Lama: “Cambiando i nostri atteggiamenti e pensando agli altri anziché a noi stessi, la felicità arriva come un bonus in questa situazione di base di problemi e sofferenza che tutti noi viviamo. Cercare solo di trarre beneficio per noi stessi in questa vita è un pensiero troppo limitato; pensare solo alle nostre vite future, è ancora troppo limitato.”

Il modo di ascoltare gli insegnamenti.

Ci sono insegnamenti su come il discepolo dovrebbe ascoltare che usano l’analogia di un recipiente. Per poter contenere qualcosa, un recipiente non deve essere capovolto, essere bucato sul fondo o essere sporco all’interno; dobbiamo essere molto aperti e conservare ciò che ascoltiamo senza mescolarlo ai pregiudizi.

Dobbiamo ascoltare per poter apprendere ciò che non conosciamo e qualunque cosa impariamo dobbiamo metterlo in pratica immediatamente. È così che avviene l’allenamento mentale. Non consiste nell’esaurirsi nel fare un duro lavoro a casa, affrettarsi ad andare al tempio e poi, una volta arrivati, prenderlo come un luogo dove sedersi e rilassarsi. Quando abbiamo questa rara opportunità di ascoltare gli insegnamenti non possiamo essere rilassati, dobbiamo fare buon uso di ogni momento a beneficio della nostra mente.

Sii consapevole di cosa significhi ricevere una trasmissione orale: non si tratta solo di far entrare dei suoni. Qui i concetti vengono spiegati e dobbiamo cercare di assimilarli, non sederci qui e basta. Non pensiamo solo: “Sì, è vero” e poi non facciamo nulla per cambiare il nostro comportamento, sarebbe un grosso errore. Qualunque cosa ascoltiamo, non dobbiamo essere soddisfatti solo dal fatto che abbia un senso, dobbiamo effettivamente metterlo in pratica. Se stiamo ascoltando degli insegnamenti che in quel momento hanno senso e pensiamo “Bene, li metterò in pratica ora” ma restano con noi solo alcune ore durante la conferenza e quando è finita svaniscono, anche questo non è corretto. Se stessimo studiando per un esame a scuola, cercheremmo di comprendere scrupolosamente l’intera materia, e tutto ciò solo per ottenere una laurea per questa vita! Dobbiamo quindi fare lo stesso con ancora maggiore dedizione ed entusiasmo.

Quando studiamo il Dharma è importante che gli argomenti vengano spiegati ed ascoltati adeguatamente, dobbiamo seguire delle procedure come nelle scuole normali, abbiamo bisogno di controlli accurati per vedere se ci sono errori e se capiamo correttamente. Se ascoltare il Dharma è il genere di esercizio in cui un lama si alza e spiega le cose, e le persone siedono lì e ascoltano e cercano semplicemente di trarne ispirazione, potremmo ricevere benedizioni ma è improbabile che ciò lasci un’impressione significativa nelle nostre menti. Quando i lama insegnano, non dovrebbero limitarsi a dare iniziazioni e benedizioni di lunga vita bensì cercare davvero di educare le persone.

Riepilogo dell’instaurare la motivazione corretta

Dobbiamo davvero agire con molta attenzione e fare tutto il possibile per affinare le nostre menti. Studiare il Dharma è davvero un processo educativo nel senso più completo, non si tratta solo di ricevere benedizioni. Il vantaggio di seguire degli insegnamenti, di ascoltare il Dharma, non è per il Buddha né per il lama. Kyabje Ling Rinpoce diceva spesso “Non è per il mio beneficio che state seguendo il Dharma. Se pensate che sia un bene per voi, seguitelo”. Questa è l’essenza. Quando pratichi il Dharma, non c’è bisogno di vantarsene con altri, non lo si fa per il beneficio del Buddha, ma per il nostro vantaggio, per migliorare noi stessi. Se è per beneficio di alcuni esseri superiori, è un grande errore nell’atteggiamento nei confronti della pratica del Dharma.

Non importa dove siamo, se in Cina o in Tibet, in India o in Occidente ove vi è un grande progresso materiale. Qualunque felicità ci sia in una situazione, deriva dall’avere il controllo della propria mente. Non importa quale sia la situazione esterna, se la mente non è domata, non siamo felici. Tutto deriva dal nostro atteggiamento mentale.

Se osserviamo la natura, perfino un piccolo insetto cerca di separarsi da problemi e difficoltà e di migliorare la propria situazione. Ognuno ha l’intenzione e il desiderio di essere felice, di voler eliminare i propri problemi e, su quella base e secondo le proprie idee su quale sia il mezzo concreto, cerca di farlo. Alcuni pensano che saranno felici facendo del male alle persone, approfittandosene e traendone profitto. Possiamo notare che, pur se agiscono in questo modo, alla radice delle loro azioni c’è questo desiderio fondamentale che tutti gli esseri hanno, cioè essere felici e senza problemi. Ora, l’avere successo dipende dall’addestrare e domare bene la propria mente dal seguire i metodi adeguati che conducono effettivamente alla felicità.

Tutto dipende davvero dai nostri atteggiamenti. Se, per esempio, siamo malati e, oltre a ciò, siamo molto dispiaciuti per noi stessi, non facciamo altro che essere più infelici, oltre al dolore fisico che proviamo. Per esempio, io ho estrema fiducia nel metodo dello scambiare sé stessi con gli altri: è davvero la base della felicità. Cerco, dal profondo del mio cuore, di metterlo sempre in pratica; lavorare con quel tipo di atteggiamento, indipendentemente dalle situazioni che si presentano nella vita anche se ovviamente ci saranno sofferenza e problemi. Cosa ci aspettiamo? Lo stesso Buddha lo sottolineò parlando delle vere sofferenze che esistono in questo mondo. Tuttavia, cambiando i nostri atteggiamenti e pensando agli altri anziché a noi stessi, la felicità arriva come un bonus in questa situazione di base di problemi e sofferenza che tutti noi viviamo. Cercare solo di trarre beneficio per noi stessi in questa vita è un pensiero troppo limitato; pensare solo alle nostre vite future, è ancora troppo limitato. Se pensiamo solo a ottenere noi stessi la liberazione, anche questo è uno scopo troppo limitato. Ma voler agire per il beneficio di tutti, per diventare un Buddha allora questo è qualcosa di molto più ampio. Poi ovviamente, lungo la strada, saremo felici anche in questa vita e in futuro.

Quindi ora pensiamo “Ho intenzione di ascoltare questi insegnamenti per giovare a tutti gli esseri, per svilupparmi fino al punto di poterlo fare”. Mentre li ascoltiamo, cerchiamo di avere uno stato mentale felice e gioioso e di sentirci entusiasti. Voglio davvero essere in grado di giovare a tutti ed essere felice e sentirmi positivo per questo! Per quanto possiamo, dobbiamo esaminare il nostro atteggiamento, la nostra motivazione e renderla positiva.

Riepilogo dell’instaurare la motivazione corretta

Dobbiamo davvero agire con molta attenzione e fare tutto il possibile per affinare le nostre menti. Studiare il Dharma è davvero un processo educativo nel senso più completo, non si tratta solo di ricevere benedizioni. Il vantaggio di seguire degli insegnamenti, di ascoltare il Dharma, non è per il Buddha né per il lama. Kyabje Ling Rinpoce diceva spesso “Non è per il mio beneficio che state seguendo il Dharma. Se pensate che sia un bene per voi, seguitelo”. Questa è l’essenza. Quando pratichi il Dharma, non c’è bisogno di vantarsene con altri, non lo si fa per il beneficio del Buddha, ma per il nostro vantaggio, per migliorare noi stessi. Se è per beneficio di alcuni esseri superiori, è un grande errore nell’atteggiamento nei confronti della pratica del Dharma.

Non importa dove siamo, se in Cina o in Tibet, in India o in Occidente ove vi è un grande progresso materiale. Qualunque felicità ci sia in una situazione, deriva dall’avere il controllo della propria mente. Non importa quale sia la situazione esterna, se la mente non è domata, non siamo felici. Tutto deriva dal nostro atteggiamento mentale.

Se osserviamo la natura, perfino un piccolo insetto cerca di separarsi da problemi e difficoltà e di migliorare la propria situazione. Ognuno ha l’intenzione e il desiderio di essere felice, di voler eliminare i propri problemi e, su quella base e secondo le proprie idee su quale sia il mezzo concreto, cerca di farlo. Alcuni pensano che saranno felici facendo del male alle persone, approfittandosene e traendone profitto. Possiamo notare che, pur se agiscono in questo modo, alla radice delle loro azioni c’è questo desiderio fondamentale che tutti gli esseri hanno, cioè essere felici e senza problemi. Ora, l’avere successo dipende dall’addestrare e domare bene la propria mente dal seguire i metodi adeguati che conducono effettivamente alla felicità.

Tutto dipende davvero dai nostri atteggiamenti. Se, per esempio, siamo malati e, oltre a ciò, siamo molto dispiaciuti per noi stessi, non facciamo altro che essere più infelici, oltre al dolore fisico che proviamo. Per esempio, io ho estrema fiducia nel metodo dello scambiare sé stessi con gli altri: è davvero la base della felicità. Cerco, dal profondo del mio cuore, di metterlo sempre in pratica; lavorare con quel tipo di atteggiamento, indipendentemente dalle situazioni che si presentano nella vita anche se ovviamente ci saranno sofferenza e problemi. Cosa ci aspettiamo? Lo stesso Buddha lo sottolineò parlando delle vere sofferenze che esistono in questo mondo. Tuttavia, cambiando i nostri atteggiamenti e pensando agli altri anziché a noi stessi, la felicità arriva come un bonus in questa situazione di base di problemi e sofferenza che tutti noi viviamo. Cercare solo di trarre beneficio per noi stessi in questa vita è un pensiero troppo limitato; pensare solo alle nostre vite future, è ancora troppo limitato. Se pensiamo solo a ottenere noi stessi la liberazione, anche questo è uno scopo troppo limitato. Ma voler agire per il beneficio di tutti, per diventare un Buddha allora questo è qualcosa di molto più ampio. Poi ovviamente, lungo la strada, saremo felici anche in questa vita e in futuro.

Quindi ora pensiamo “Ho intenzione di ascoltare questi insegnamenti per giovare a tutti gli esseri, per svilupparmi fino al punto di poterlo fare”. Mentre li ascoltiamo, cerchiamo di avere uno stato mentale felice e gioioso e di sentirci entusiasti. Voglio davvero essere in grado di giovare a tutti ed essere felice e sentirmi positivo per questo! Per quanto possiamo, dobbiamo esaminare il nostro atteggiamento, la nostra motivazione e renderla positiva.

(Tratto dal sito https://studybuddhism.com/it/buddhismo-tibetano/allenamento-mentale/commentari-sui-testi-lojong/il-commentario-sull-allenamento-mentale-simile-ai-raggi-del-sole-il-dalai-lama/meditazione-sulla-vacuita-del-se-e-di-tutti-i-fenomeni che devotamente ringraziamo per la sua compassionevole gentilezza verso tutti gli esseri che soffrono in questa dolorosa esistenza samsarica.)