Sua Santità il Dalai Lama: Lo scopo della vita? Essere felici.

Sua Santità il Dalai Lama: Per essere felici, è la nostra mente che dobbiamo trasformare.

Sua Santità il Dalai Lama – Lo scopo della vita? Essere felice. La vera fonte di ogni felicità proviene da un sentimento di gentilezza e di calore verso il prossimo. In quanto esseri umani siamo tutti uguali: siamo nati allo stesso modo, moriamo allo stesso modo e tutti vogliamo vivere una vita felice. La chiave della felicità è la pace della mente, non è qualcosa che si può comprare, ma va coltivata da ognuno. Tutte le tradizioni religiose, nonostante le differenze filosofiche, si fondano sullo stesso messaggio d’amore e di empatia che è il fondamento di questo ritmo mentale.

A volte vorrei che fossimo più simili ai bambini perché sono spontaneamente aperti e accettano gli altri. Invece, crescendo, non riusciamo a coltivare il nostro potenziale naturale e a vivere secondo i valori umani fondamentali. Ci facciamo fuorviare da differenze del tutto secondarie e tendiamo a pensare in termini di “noi” e “loro”. Questo modo di pensare può essere trasformato attraverso l’educazione. Dobbiamo imparare a distinguere la natura distruttiva di emozioni come la rabbia, l’avversione e l’attaccamento, che disturbano la nostra pace mentale, dalle qualità positive come la compassione che sono autentiche fonti di felicità. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama “Il fondamento di ogni Realizzazione” e “I Tre Aspetti del Sentiero” di Lama Tzong Khapa

Sua Santità il Dalai Lama: “Se siamo dei principianti inizialmente bisognerà “riconoscere” immediatamente il difetto mentale non appena esso sorge nella nostra mente e poi “applicare” subito l’antidoto appropriato.”

Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama “Il fondamento di ogni Realizzazione” e “I Tre Aspetti del Sentiero” di Lama Tzong Khapa Milano, Palalido, 21-24/10/1999

Il fondamento di ogni Realizzazione” https://www.sangye.it/altro/?p=492 e “I Tre Aspetti del Sentiero” https://www.sangye.it/altro/?p=489 di LAMA TZONG KHAPA https://www.sangye.it/altro/?cat=10

Milano, Palalido, 21-24/11/1999 (sintesi dell’insegnamento originale)

GIOVEDI’ 21 NOVEMBRE

Tutti gli Esseri Senzienti desiderano la felicità e non vogliono soffrire. Questa è una cosa che accomuna tutti, uomini e animali, ed è un desiderio che sorge senza alcuno sforzo. In questo senso dunque tutti gli Esseri Senzienti sono uguali. Tuttavia, gli esseri umani sono dotati di una particolare intelligenza per la quale possono prevedere il risultato delle loro azioni.

Gli oggetti materiali sono senz’altro importanti per mantenere in buona salute il nostro corpo ed avere una relativa felicità ordinaria, tuttavia essi non costituiscono la causa della nostra felicità ultima. Questa in realtà può scaturire solo dal nostro interno e dalla pace della nostra mente.

Questa felicità interiore si realizza per mezzo dell’unione di FEDE-DEVOZIONE e SAGGEZZA. La Fede-Devozione è un sentimento molto forte che può essere generato dalla Saggezza. È dunque molto importante il RAGIONAMENTO, e la RIFLESSIONE PROFONDA, in quanto il solo ascolto ed apprezzamento degli Insegnamenti non sono sufficienti.

Alcuni pensano che Cuore (Devozione) e Mente (Saggezza) siano due cose distinte, ma in realtà le due cose sono interdipendenti. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Morte, stato intermedio e rinascita

Sua Santità il Dalai Lama: Senza l’ignoranza, inoltre, l’attaccamento e le predisposizioni create da azioni precedenti, avranno termine e, di conseguenza, anche il ciclo della rinascita incontrollata avrà una fine.

Sua Santità il Dalai Lama: Senza l’ignoranza, inoltre, l’attaccamento e le predisposizioni create da azioni precedenti, avranno termine e, di conseguenza, anche il ciclo della rinascita incontrollata avrà una fine.

Sua Santità il Dalai Lama: Morte, stato intermedio e rinascita

Morte

Attraverso le afflizioni di attaccamento, odio e ignoranza, si compiono azioni contaminate (karma) che determinano delle potenzialità nella mente sotto forma di predisposizioni.

Quando lesistenza si esaurisce, la persona con tali predisposizioni rinasce nell’esistenza ciclica con mente e corpo appropriati a queste cause contaminate.

Alcuni individui muoiono per l’esaurirsi, in modo completo, dello stimolo dell’azione che in un’altra vita aveva posto la base per l’attuale. Continue reading »

S. S. Dalai Lama: Preghiera per il rapido ritorno di S. E. Choden Rinpoche

Preghiera per il rapido ritorno di Sua Eminenza Choden Rinpoche

Composta da Sua Santità il XIV Dalai Lama

Impareggiabile maestro, vetta degli Shakya,

che guidi gli esseri attraverso l’insegnamento dell’origine dipendente;

oh diciassette Pandita, vittorioso Losang ed il seguito: Padre e figlio, insieme col lignaggio,

vi prega conferite l’eccellente virtù.

Detentore e maestro degli insegnamenti del vittorioso Losang [Losang Gyalten],

Che sono completamente perfetti, puri per le tre analisi1;

Impavido, potente [Jigdrel Wangchuk] protettore degli esseri:

faccio richieste all’incomparabile, glorioso Lama.

In questo tempo degenerato, quando gli insegnamenti del vincitore sono assolutamente denigrati,

Mentre con grande coraggio, attraverso molte difficoltà, Continue reading »

16 Kadam Drops

The Sixteen Drops

16 Kadam Drops

At the conclusion of the 2015 Jangchup Lamrim Teachings, His Holiness the Dalai Lama kindly bestowed the Sixteen Drops of Kadam Initiation. Materials related to this initiation can be found below.

Introductory Information

The following excerpt is from the Introduction to The Book of Kadam: The Core Texts, translated by Geshe Thubten Jinpa, which contains more information on the 16 Drops of Kadam Initiation. The Book of Kadam is available from Wisdom Publications here.

In chapter 2 [of The Book of Kadam], Atiśa then specifies his preferred divinities in the context of the second recollection, recalling one’s body as divinities, and makes the well-known selection of Buddha, Acala, Avalokiteśvara, and Tārā as the four gods of Kadam. At one point in the text, in the course of conversations between Atiśa and Dromtönpa on the four divinities, Dromtönpa’s heart opens up and miraculously reveals progressively the entire realm of the Buddha Śākyamuni, the realm of Avalokiteśvara, the realm of Tārā, and finally the realm of Acala. It is here that we also find explicit mention of Avalokiteśvara’s famous six-syllable mantra, oṃ maṇi padme hūṃ. Continue reading »

S.S. Dalai Lama: Discorso alla 
Congregazione Globale Buddhista 2011

Sua Santità il Dalai Lama: Discorso conclusivo alla 
Congregazione Globale Buddhista 2011.

Nuova Delhi, India, 30 Novembre 2011. Discorso rivolto ad un’assemblea comprendente membri di rango superiore delle comunità monastiche di tutti i paesi Buddhisti dell’Asia. Trascrizione di Diana Yles. Lievemente rivisto da Luke Roberts e Alexander Berzin. Traduzione italiana a cura di Francesca Paoletti.

Sua Santità il Dalai Lama

Stimati fratelli e sorelle maggiori Buddhisti, e tutti gli altri riuniti qui,

Come monaco Buddhista, questo per me è veramente un momento molto commovente e molto felice. Come accade spesso, la persona che parla per ultima non ha nulla da dire. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Consigli sulla morte e sul morire.

Sua Santità il Dalai Lama: Riflessioni sull’approccio realistico del Buddhismo. Parte I: Consigli sulla morte e sul morire.

Discorso rivolto ad occidentali che hanno vissuto a Dharamsala in passato. Dharamsala, India, 2-3 Novembre 2010. Trascritto da Sean Jones e Michael Richards. Revisionato da Luke Roberts e Alexander Berzin. Con chiarimenti indicati tra parentesi quadre. Traduzione in italiano a cura di Claudio Li Calzi.

Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama

Condurre una vita piena di significato

Prima di tutto voglio salutarvi. Molti di voi, penso, siete proprio vecchi amici, amici che non cambiano. Questo è molto positivo. Continue reading »

S. S. Dalai Lama: Il punto d’incontro di oriente e occidente.

Sua Santità il Dalai Lama: Riflessioni sull’approccio realistico del Buddhismo. Parte II: Il punto d’incontro di oriente e occidente.

Discorso rivolto ad occidentali che hanno vissuto a Dharamsala in passato. Dharamsala, India, 2-3 Novembre 2010. Trascritto da Sean Jones e Michael Richards. Revisionato da Luke Roberts e Alexander Berzin. Con chiarimenti indicati tra parentesi quadre. Traduzione in italiano a cura di Claudio Li Calzi.

Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama

Conoscenza orientale e scienza occidentale

Per quanto riguarda i punti d’incontro tra oriente e occidente, penso di aver già menzionato in un’occasione, trenta o quaranta anni fa, che la conoscenza orientale, principalmente qui in India e specialmente riguardo le emozioni e la mente, è molto dettagliata. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Come essere buddhisti del XXI° secolo.

Sua Santità il Dalai Lama: Riflessioni sull’approccio realistico del Buddhismo. Parte III: Come essere buddhisti del XXI° secolo.

Discorso rivolto ad occidentali che hanno vissuto a Dharamsala in passato. Dharamsala, India, 2-3 Novembre 2010. Trascritto da Sean Jones e Michael Richards. Revisionato da Luke Roberts e Alexander Berzin. Con chiarimenti indicati tra parentesi quadre. Traduzione in italiano a cura di Claudio Li Calzi.

Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama

Dico sempre ai tibetani e anche ai cinesi e ai giapponesi, e ai Ladakhi e a tutti i buddhisti dell’Himalaya – dico loro sempre che ora siamo nel ventunesimo secolo, dovremmo essere buddisti del ventunesimo secolo. Questo significa avere una conoscenza più approfondita dell’educazione moderna, scienza moderna Continue reading »

S.S. Dalai Lama: La società occidentale da una prospettiva buddhista.

Sua Santità il Dalai Lama: Riflessioni sull’approccio realistico del Buddhismo. Parte IV: La società occidentale da una prospettiva buddhista.

Discorso rivolto ad occidentali che hanno vissuto a Dharamsala in passato. Dharamsala, India, 2-3 Novembre 2010. Trascritto da Sean Jones e Michael Richards. Revisionato da Luke Roberts e Alexander Berzin. Con chiarimenti indicati tra parentesi quadre. Traduzione in italiano a cura di Claudio Li Calzi.

Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama

Religione

Per quanto riguarda la religione sono sempre chiaro con voi occidentali che è meglio mantenere le vostre tradizioni. Continue reading »

Preghiera per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama

PREGHIERA DI LUNGA VITA
Nella terra delle montagne nevose
Tu sei la radice di ogni bene
Onnipotente Cenresig, Tenzin Gyatso,
Ti prego rimani fino alla fine del samsara

gang ri ra ue kor way shing kham dir / phen dang de ua ma lu giung ue ne / chen re sig uang ten zing ghya tso yi / sciab ped sid te bar du ten ghyur cig

CANTO CHE DONA L’IMMORTALITÀ
Preghiera per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama
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Dichiarazione di S.S. il Dalai Lama sulla propria reincarnazione

Sua Santità il Dalai Lama: “Quando avrò circa novant’anni, mi consulterò con gli alti Lama delle tradizioni Buddiste Tibetane, con i cittadini tibetani ed altre persone interessate, seguaci del Buddhismo tibetano, per rivalutare se dovrà continuare, oppure no, l’istituzione del Dalai Lama”.

Sua Santità il Dalai Lama: “Quando avrò circa novant’anni, mi consulterò con gli alti Lama delle tradizioni Buddiste Tibetane, con i cittadini tibetani ed altre persone interessate, seguaci del Buddhismo tibetano, per rivalutare se dovrà continuare, oppure no, l’istituzione del Dalai Lama”.

Dichiarazione di Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama, Tenzin Gyatso, sull’argomento della propria reincarnazione

Introduzione

Miei cari tibetani, dentro e fuori dal Tibet, voi tutti che seguite la tradizione buddhista tibetana e chiunque abbia connessione con il Tibet e i tibetani: grazie alla visione dei nostri antichi re, dei ministri e dei seguaci‐studiosi, l’insegnamento completo del Buddha, inclusi gli insegnamenti scritturali ed esperienziali dei Tre Veicoli e le quattro classi del Tantra, con i rispettivi argomenti e le rispettive discipline, sono largamente fiorite nella Terra delle Nevi.

Per il mondo, il Tibet è stato una sorgente di tradizioni buddhiste e tradizioni culturali correlate. In particolare, ha contribuito in modo significativo alla felicità di innumerevoli esseri viventi in Asia, inclusi quelli in Cina, Tibet e Mongolia. Nel corso del mantenimento della tradizione buddhista in Tibet, abbiamo sviluppato la tradizione tibetana, unica, dell’identificazione delle reincarnazioni di seguaci studiosi che sono stati di immenso aiuto sia al Dharma sia agli esseri senzienti, in particolare alle comunità monastiche. Continue reading »

S.S.Dalai Lama: Riflessioni sull’approccio realistico del Buddhismo. Parte I: Consigli sulla morte e sul morire.

Sua Santità il Dalai Lama: I praticanti buddhisti dovrebbero utilizzare il loro tempo per guardare avanti alle loro prossime vite. Le pratiche di bodhicitta ed alcune pratiche di tantra vanno bene per questo.

Sua Santità il Dalai Lama: Riflessioni sull’approccio realistico del Buddhismo. Parte I: Consigli sulla morte e sul morire.

Discorso rivolto ad occidentali che hanno vissuto a Dharamsala in passato. Dharamsala, India, 2-3 Novembre 2010. Trascritto da Sean Jones e Michael Richards. Revisionato da Luke Roberts e Alexander Berzin. Con chiarimenti indicati tra parentesi quadre. Traduzione in italiano a cura di Claudio Li Calzi.

Sua Santità il Quattordicesimo Dalai Lama

Condurre una vita piena di significato

Prima di tutto voglio salutarvi. Molti di voi, penso, siete proprio vecchi amici, amici che non cambiano. Questo è molto positivo.

Trenta, quaranta anni sono passati da quando avete vissuto e studiato qui. I nostri corpi sono cambiati. In generale, anche la meditazione e la spiritualità non possono fermare questi cambiamenti. Siamo impermanenti, cambiamo in continuazione, cambiamo di momento in momento; e questo è parte della natura. Il tempo si muove sempre; nessuna forza può fermarlo. Quindi la vera domanda è se stiamo utilizzando il tempo in modo appropriato o meno. Stiamo utilizzando il nostro tempo per creare più problemi agli altri, in ultima analisi rendendo noi stessi infelici nel profondo? Penso che questo sia un modo errato di utilizzare il tempo.

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S. S. Dalai Lama: Parole di Verità

Sua Santità il Dalai Lama in preghiera

Sua Santità il Dalai Lama in preghiera

Una preghiera composta da Sua Santità Tenzin Ghiatzo il XIV Dalai Lama del Tibet, per onorare ed invocare la Grande Compassione dei Tre Gioielli: il Buddha, gli Insegnamenti e la Comunità Spirituale.

PAROLE DI VERITA’

O Buddha, Bodhisattva e discepoli
Del passato, del presente e del futuro,
che possedete infinite qualità positive,
come la vastità dell’oceano,
Voi che amate ogni essere
Come un vostro unico figlio,
Vi prego ascoltate il mio sincero lamento, colmo di angoscia!
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S. S. Dalai Lama: Lode ai 17 Pandita di Nalanda

Buddha Shakyamuni coi 17 Pandita di Nalanda

Buddha Shakyamuni coi 17 Pandita di Nalanda

Lode ai 17 Pandita di Nalanda

di Tenzin Ghiatso XIV Dalai Lama del Tibet

1)  Divino tra i Divini, sorto dal compassionevole desiderio

di beneficiare tutti gli esseri trasmigratori,

tu che hai ottenuto la sublime protezione, gli abbandoni e le realizzazioni,

e che liberi gli esseri senzienti

con l’insegnamento sul sorgere dipendente,

rispettosamente mi prostro a te, il Potente Munindra, Sole tra i Maestri. Continue reading »

S.S. Dalai Lama: Il Buddhismo, i veicoli

Sua Santità il Dalai Lama: La storia della vita del Buddha è quella di una persona giunta all’illuminazione attraverso un duro lavoro e una inflessibile dedizione. È un po’ ridicolo che noi, che seguiamo i passi del Buddha, possiamo a volte pensare di poter raggiungere la piena illuminazione con maggiore facilità e minore fatica!

Sua Santità il Dalai Lama: La storia della vita del Buddha è quella di una persona giunta all’illuminazione attraverso un duro lavoro e una inflessibile dedizione. È un po’ ridicolo che noi, che seguiamo i passi del Buddha, possiamo a volte pensare di poter raggiungere la piena illuminazione con maggiore facilità e minore fatica!

Sua Santità il Dalai Lama.

La letteratura buddhista classica cita vari sistemi di pensiero e pratica. Tali sistemi sono detti yana, ovvero veicoli. Oltre ai veicoli buddhisti, che sono: il veicolo della liberazione individuale (hinayana), il veicolo della salvezza universale (mahayana) e il veicolo del tantra (vajrayana), esisto no vari altri veicoli degli esseri umani e degli esseri divini. In questo contesto, veicoli degli esseri umani e degli esseri divini si riferisce a sistemi che indicano la pratica e i metodi essenziali sia per realizzare le maggiori aspirazioni di questa vita sia per ottenere una rinascita propizia come essere umano o come essere divino. Tali sistemi sottolineano la necessità di mantenere uno stile di vita eticamente corretto fondato sull’astensione dal commettere azioni negative poiché il condurre vita retta e mantenere un buon comportamento è considerato il fattore più importante per assicurarsi una rinascita positiva.

Il Buddha ha parlato anche di un altro tipo di veicolo, il veicolo brahmanico, che comprende le tecniche di meditazione che mirano al raggiungimento della più elevata forma di vita possibile all’interno del samsara (il ciclo dell’esistenza condizionato dal karma). Continue reading »

In lode di Sua Santità il XIV° Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama in preghiera

Sua Santità il Dalai Lama in preghiera

In lode di Sua Santità il XIV° Dalai Lama del Ven. Lama Thubten Zopa Rinpoce

Sua Santità il Dalai Lama è il grande tesoro d’infinita compassione che abbraccia tutti noi esseri senzienti, una fonte inesauribile di beneficio e felicità, il rifugio perfetto. Noi siamo i fortunati discepoli in grado di vedere il suo santo corpo e ascoltare le sue sante parole ed egli è incomparabilmente gentile nei nostri confronti, più di quanto lo siano stati tutti i Buddha del passato, del presente e del futuro. Continue reading »

Dalai Lama alla Kumbha Mela Haridwar

Sua Santità il Dalai Lama parla alla Maha Kumbha Mela Haridwar il3 aprile 2010

Sua Santità il Dalai Lama parla alla Maha Kumbha Mela ad Haridwar il 3 aprile 2010

Discorso di Sua Santità il Dalai Lama alla cerimonia di benedizione della Enciclopedia dell’Induismo e Messaggio di Pace per il mondo dalla Maha Kumbha Mela il 3 aprile 2010.

Traduzione dall’inglese di Alessio Trillini, che ha scritto: “Mi sono sentito a tu per tu con Sua Santità e con la sua inimitabile spontaneità e verità. Spero di cuore di poter collaborare ancora, e di essere stato di aiuto”. Revisione a cura di Luciano Villa, Alessandro Tenzin Villa e Graziella Romania nell’ambito del Progetto Free Dalai Lama’s Teachings Continue reading »

S. S. Dalai Lama: Il significato di Om Mani Pedme Hum

Il mantra Om Mani Padme Hum scritto in diversi colori su una roccia fuori dal Potala in Tibet, le lettere rosse sulla destra sono un altro mantra.

Il mantra Om Mani Padme Hum scritto in diversi colori su una roccia fuori dal Potala in Tibet, le lettere rosse sulla destra sono un altro mantra.

Insegnamento di Sua Santità il Dalai Lama sul significato del mantra OM MANI PEDME HUM

È molto positivo recitare il mantra OM MANI PEDME HUM, ma, mentre lo fate, dovreste pensare al suo significato, perché il significato delle sei sillabe è grande e vasto.

La prima, OM, è composta da tre lettere, A U, M.

Queste simbolizzano il corpo, la parola e la mente impuri del praticante; sono anche il simbolo di corpo, parola e mente puri e splendenti di un Buddha.

Il mantra Om Mani Pedme Hum in tibetano.

Il mantra Om Mani Pedme Hum in tibetano.

Possono il corpo, la parola e la mente impuri essere trasformati in puri corpo, parola e mente, o sono del tutto separati? Tutti i Buddha sono degli esseri che erano come noi e che, in dipendenza al sentiero, sono diventati illuminati; Continue reading »

S.S. Dalai Lama: Il settarismo trasforma una medicina salutare in veleno

Sua Santità il Dalai Lama: "Un praticante che abbia raggiunto una certa comprensione della vastità e della profondità delle dottrine buddhiste raccolte ed esposte da antichi maestri buddhisti indiani quali Nagarjuna, Asanga, Vasubandhu, Dharmakirti ed altri ancora, rispetterà immediatamente ogni lignaggio del Dharma per il suo proprio valore. Anche noi dovremmo cercare di seguire questo tipo di approccio eclettico messo in pratica da innumerevoli maestri del passato."

Sua Santità il Dalai Lama: "Un praticante che abbia raggiunto una certa comprensione della vastità e della profondità delle dottrine buddhiste raccolte ed esposte da antichi maestri buddhisti indiani quali Nagarjuna, Asanga, Vasubandhu, Dharmakirti ed altri ancora, rispetterà immediatamente ogni lignaggio del Dharma per il suo proprio valore. Anche noi dovremmo cercare di seguire questo tipo di approccio eclettico messo in pratica da innumerevoli maestri del passato."

Sua Santità il Dalai Lama: La maggior parte dei lama tibetani pratica in questo modo. Quando si comprende la vera natura del sentiero spirituale, non si colgono contraddizioni fra i vari tipi di addestramento buddhista.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Ghyatso

Ne “Il sentiero per la liberazione” alle pagine da 63 a 67 il Dalai Lama Continue reading »

S.S. Dalai Lama: La varietà di religioni è un fatto positivo

Sua Santità il Dalai Lama: “Proprio come il mondo ha prodotto una grande varietà di cibi differenti per soddisfare le singole esigenze di diversi popoli, la varietà di religioni e di soggetti religiosi è un fatto positivo, in quanto fornisce vie adatte a un numero più vasto di praticanti spirituali”.

Sua Santità il Dalai Lama: “Proprio come il mondo ha prodotto una grande varietà di cibi differenti per soddisfare le singole esigenze di diversi popoli, la varietà di religioni e di soggetti religiosi è un fatto positivo, in quanto fornisce vie adatte a un numero più vasto di praticanti spirituali”.

Sua Santità il Dalai Lama: La varietà di religioni e di soggetti religiosi è un fatto positivo.

Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Ghyatso

Non abbiamo alcuna necessità di un’unica forma di buddhismo, proprio come il mondo non necessita di una singola religione.”
“Buddha Sakyamuni compì grandi sforzi per sviluppare e realizzare la mente dell’illuminazione, per poter beneficare gli innumerevoli esseri senzienti. (…)
Una volta ottenuta l’illuminazione egli fece girare la Ruota del Dharma per gli esseri fortunati, rivelando ciò che deve essere realizzato per poter percorrere i vari stadi e livelli che conducono a una rinascita più elevata, alla liberazione e alla perfezione dell’onniscenza. (…) Tali metodi adamantini vennero trasmessi e delucidati tramite un ininterrotto lignaggio di maestri indiani come Nagarjuna e Asanga.
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S.S. Dalai Lama: L’ecologia dal Cuore Umano

Sua Santità il Dalai Lama: Anche i computer più sofisticati non vi potranno fornire la pace mentale. La pace mentale deve venire dalla mente.

Sua Santità il Dalai Lama: Anche i computer più sofisticati non vi potranno fornire la pace mentale. La pace mentale deve venire dalla mente.

Sua Santità il Dalai Lama – Secondo l’insegnamento buddista, vi è una interdipendenza molto stretta tra l’ambiente naturale e gli esseri senzienti che vi vivono. Alcuni dei miei amici mi hanno detto che di base la natura umana è un po violenta, ma ho detto loro che non sono d’accordo. Se prendiamo in esame diversi animali, per esempio, quelli la cui sopravvivenza dipende dal prendere la vita altrui, come le tigri o leoni, apprendiamo che la loro natura di base fornisce loro zanne ed artigli affilati. Animali pacifici, come i cervi, che sono completamente vegetariani, si fanno più dolci e hanno denti più piccoli e senza artigli. Da questo punto di vista noi esseri umani abbiamo una natura non violenta. Per quanto riguarda la questione della sopravvivenza umana, gli esseri umani sono animali sociali. Per sopravvivere abbiamo bisogno di compagni. Senza altri esseri umani semplicemente non c’è possibilità di sopravvivere, il che è una legge della natura. Continue reading »

Sua Santità il Dalai Lama: Il karma, le altre religioni e la depressione.

Sua Santità il Dalai Lama: Se davvero non vogliamo avere dolore, dobbiamo concentrarci sulla causa di fondo del dolore. Se c'è una possibilità di rimuoverlo, dovremmo cercare di farlo, ma se non vi è alcuna possibilità, è inutile preoccuparsene.

Sua Santità il Dalai Lama: Se davvero non vogliamo avere dolore, dobbiamo concentrarci sulla causa di fondo del dolore. Se c'è una possibilità di rimuoverlo, dovremmo cercare di farlo, ma se non vi è alcuna possibilità, è inutile preoccuparsene.

In udienza da Sua Santità il Dalai Lama al Tushita Meditation Centre FPMT, Dharamsala, in India, nel novembre 1990. Sua Santità discute una serie di argomenti, tra cui il karma, le altre religioni e la depressione. Trascritto e curato da Ven. Thubten Chodron.

Continua qui https://www.sangye.it/wordpress2/?p=3801. .

Domanda: Come si fa a convincersi del karma? Il Karma funziona solo se ci crediamo?
Sua Santità il Dalai Lama: Penso che ci siano due modi di pensare a questo. In primo luogo, i buddisti non accettano un creatore.
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Sua Santità il Dalai Lama: I principi buddisti e la mente.

Sua Santità il Dalai Lama: Ogni volta che la mente s'imbatte in un fenomeno, diventa immediatamente un suo riflesso, ma la sua natura resta simile a quella di uno specchio.

Sua Santità il Dalai Lama: Ogni volta che la mente s'imbatte in un fenomeno, diventa immediatamente un suo riflesso, ma la sua natura resta simile a quella di uno specchio.

In udienza da Sua Santità il Dalai Lama al Tushita Meditation Centre FPMT, Dharamsala, in India, nel novembre 1990. Sua Santità discute una serie di argomenti, tra cui i principi buddisti, la mente, il rapporto tra maestro ed allievo. Trascritto e curato da Ven. Thubten Chodron.

Continua da qui https://www.sangye.it/wordpress2/?p=3796.

Domanda: Se tutti i fenomeni e le loro basi di imputazione sono semplicemente imputate dalla concettualità, come è possibile che una coscienza sensoriale conosca un oggetto direttamente senza concettualità? Quali sono le cause che devono sorgere nella coscienza sensoriale per precedere la concettualità?
Sua Santità il Dalai Lama: Anche se tutti i fenomeni e le loro basi di imputazione sono imputati dalla concettualità, non è necessario che i fenomeni e le concezioni designanti siano sempre al tempo stesso presenti. Vi dirò una piccola storia. Un monaco dell’Amdo, nel Tibet nord orientale, andò a visitare un anziano lama per chiarire alcuni dubbi. Egli disse: “Dubito di quanto si dice nelle Scritture, che tutti i fenomeni sono semplicemente designati dal pensiero o concezione.” Il lama rispose: “Sì, questo è un punto molto difficile.” Dopo che il monaco lasciò la stanza, disse, ” Non è necessario che il pensiero che designa quei fenomeni debba essere sempre legato a quei fenomeni. “

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Sua Santità il Dalai Lama: Una Chiave per la Madhyamaka

Sua Santità il Dalai Lama: Il proposito di questa meditazione è quello di rimuovere gli ostacoli; inoltre esso deve essere accompagnato da una grande accumulazione di meriti.

Sua Santità il Dalai Lama: Una Chiave per la Madhyamaka.

NAMO PRAJNAPARAMITA: La Saggezza Che È Andata Oltre

Omaggio al Jina (il Vittorioso) simile a illusione
al quale sono attribuiti solo nome e mente,
sebbene egli sia provvisto di una compassione che non si aggrappa,
che beneficia tutti gli esseri senzienti,
e della gloria della saggezza e dell’azione!
Qui, per poter sviluppare la saggezza in coloro che hanno menti fresche,

spiegherò in brevi termini
l’essenza della Sua amrita (nettare) così ben esposta,
il modo in cui sono unite la vacuità e l’originazione interdipendente.

Ognuno di noi vuole ottenere la felicità ed evitare la sofferenza. Ottenere la felicità e liberarci dalla sofferenza dipendono dalla condotta di corpo, parola e mente. L’intera condotta di corpo e parola dipende dalla mente. Di conseguenza c’è bisogno di portare un cambiamento nelle nostre menti. Il modo di trasformare la mente è quello di prevenire il sorgere di stati mentali erronei e di sviluppare e accrescere gli stati mentali virtuosi.

Bisogna spiegare quali qualità della mente sono considerate buone e quali cattive. Quando certi stati mentali sorgono, ci si sente inquieti e la mente, che prima era calma, improvvisamente diviene agitata e depressa. Il nostro respiro potrebbe accorciarsi e potremmo persino fare esperienza di una malattia e così via. Gradualmente questo stato si manifesta in una condotta dannosa del corpo ed anche la parola, direttamente o indirettamente, comincia a disturbare la pace degli altri. Tutti questi stati mentali sono considerati dannosi. Dall’altro lato quegli [stati mentali] che portano il frutto della pace e della felicità agli altri e a noi stessi – adesso o nel lungo periodo – sono considerati virtuosi. Per prevenire l’insorgere di stati mentali negativi si usano metodi come la chirurgia cerebrale o l’assunzione di vari tipi di medicine che però ci danno sonnolenza e appannamento mentale o addirittura ci eliminano completamente il pensiero come in un sonno profondo e così via – tutte queste terapie potrebbero anche portarci un certo sollievo temporaneo, ma alla fine questi metodi fanno più danno che bene. Continue reading »