
Sua Santità il Dalai Lama: Buddha insegnò, a coloro che considerano questo corpo come qualcosa di piacevole, che in realtà si tratta di sofferenza
Commentario alle “Quattrocento Stanze” o “Le quattrocento strofe sulla Madhyamaka” di Aryadeva, conferito da Sua Santità il Dalai Lama a Dharamsala, India il marzo 1988. Traduzione dal tibetano in italiano di Mariateresa Bianca a Dharamsala. Editing del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s Teachings”, approvato direttamente da Sua Santità il Dalai Lama, vedia beneficio di tutti gli esseri senzienti. Ci scusiamo per i possibili errori ed omissioni.
Secondo Capitolo, Versi 26 – 50
Sua Santità il Dalai Lama.
2. Capitolo due:
Come disfarsi del concepire erroneamente [il corpo/i fenomeni] come piacevoli.
26. Benché si realizzi che il corpo è come un nemico,
esso deve essere protetto.
Da una lunga vita condotta correttamente
verranno prodotti grandi meriti.
Sua Santità il Dalai Lama. I saggi comprendono che il proprio corpo è la condizione principale per lo sperimentare i danni interni, inflitti dalle malattie, e quelli esterni, inflitti dalle armi ed è la base per i tre tipi di sofferenza. Di conseguenza, i saggi lo considerano ‘come un nemico’. Lo scopo di proteggerlo è quello di vivere in modo corretto così da completare le due accumulazioni.
27. Se la sofferenza umana deriva dal corpo stesso
e i piaceri derivano da altri fattori, Continue reading