Thich Nhat Hanh: Lettera d’amore alla Madre Terra

Thich Nhat Han: La nostra coscienza è della stessa natura della coscienza dell’universo …

Thich Nhat Hanh: Conversazione intima con la Madre Terra o Lettera d’amore alla Madre Terra.

Cara madre, mi inchino di fronte a te con il massimo rispetto e la chiara consapevolezza della tua presenza in me e del mio essere parte di te. Tu mi hai dato la vita e mi hai fornito tutto ciò di cui avevo bisogno per il mio nutrimento. Mi hai dato aria per respirare, acqua da bere, cibo da mangiare ed erbe medicinali con cui curarmi quando ero malato. Poiché mi hai già dato la vita una volta so che continuerai a darmela più volte nel futuro, ecco perché non potrò mai morire. Ogni volta che mi manifesto sono fresco e nuovo; ogni volta che ritorno tu mi ricevi e mi abbracci con grande compassione. Tu sei la grande Terra, sei Gaia, questo bellissimo pianeta blu. Tu sei il Bodhisattva 1 che rinnova la terra; sei fragrante, fresca, gentile e pura. Sei infinitamente bella; hai la grande capacità di ricevere, di prenderti cura e di trasformare ogni cosa, incluso il sudiciume di ogni genere, i fumi velenosi e persino i rifiuti radioattivi. Il Tempo è con te nello svolgere questo lavoro, e tu lo farai, anche se dovessi impiegare un milione di anni. Hai innumerevoli figli, milioni di specie, di cui la specie umana è soltanto una. Molti di noi umani, accecati dall’avidità, dall’orgoglio e dall’illusione, sono stati incapaci di riconoscerti come nostra Madre, ecco perché abbiamo causato tanta sofferenza gli uni agli altri e abbiamo danneggiato la tua salute e la tua bellezza. Sappiamo che possiedi energia sufficiente per abbracciare e trasformare i nostri errori, ma le nostre menti illuse continuano a spingerci a sfruttarti, creano conflitti e questo ti causa molta tensione. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Innamorarsi della Terra

Thich Nhat Hanh viene accolto con grande affetto da Sua Santità il Dalai Lama

Thich Nhat Hanh: Innamorarsi della Terra

Questo meraviglioso, generoso e fecondo pianeta che chiamiamo Terra ha dato vita a ciascuno di noi, e ciascuno di noi custodisce la Terra in ogni singola cellula del proprio corpo.
Siamo un tutt’uno con la Terra.
La Terra è nostra madre: essa ci protegge e nutre in ogni momento, donandoci aria da respirare, acqua fresca da bere, cibo da mangiare ed erbe curative per guarirci quando siamo malati.
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Thich Nhat Hanh: meditazione profonda

Da un discorso che Thich Nhat Han ha tenuto in California l’8 settembre 2011.

Thich Nhat Hanh: “Inspirando invito mia madre che è in me ad inspirare con me”.

Thich Nhat Hanh: “Inspirando invito mia madre che è in me ad inspirare con me”.

Inspirando invito mio padre a inspirare con me,
mio padre in me.

Di solito pensiamo che nostro padre sia fuori di noi,
ma di fatto nostro padre è anche dentro di noi,
nostro padre è presente in ogni cellula del nostro corpo,
nostro padre è realmente con noi.

Quindi, quando inspiro,
io invito mio padre in me a godere dell’inspirare con me,
e quando espiro io vedo mio padre che espira con me.

Io inspiro con i miei polmoni,
e questi polmoni sono anche quelli di mio padre,
mio padre ha trasmesso i suoi polmoni a me.

Quindi padre e figlio, padre e figlia,
godono del loro inspirare insieme, Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Il cuore dell’insegnamento del Buddha.

Thich Nhat Hanh: Se una comunità ha presenza mentale, pace, gioia e libertà, quella è un vero Sangha.

Thich Nhat Hanh: Il cuore dell’insegnamento del Buddha. La trasformazione della sofferenza in pace, gioia e liberazione.

Il Sangha è composto dalla quadruplice comunità: monaci, monache, laici e laiche, e anche dagli altri elementi che ci sostengono nella pratica: il cuscino da meditazione, il sentiero nel quale pratichiamo la meditazione camminata, gli alberi, il cielo, i fiori.

Nel mio Paese si dice che una tigre che lasci la sua montagna per scendere nella pianura, verrà catturata dagli uomini e uccisa. Quando un praticante abbandona il Sangha, potrebbe abbandonare anche la pratica e “morire” in quanto praticante. È essenziale praticare insieme a un Sangha: anche se apprezziamo profondamente la pratica, potrebbe essere difficile continuare senza il sostegno degli amici. 

Vale decisamente la pena di investire energie in un Sangha. Se semini in un terreno arido, a germogliare saranno ben pochi semi; ma se selezioni una terra fertile e vi investi i tuoi meravigliosi semi, il raccolto sarà abbondante e redditizio. Costruire un Sangha, sostenerlo, frequentarlo, riceverne l’aiuto e la guida è una vera pratica. Noi abbiamo gli occhi individuali e gli occhi del Sangha: quando un Sangha illumina della propria luce i nostri punti di vista personali, vediamo con più chiarezza. Nel Sangha non cadiamo nei soliti schemi di comportamento negativi. Non ti allontanare dal tuo Sangha, anzi prendi rifugio in lui, e avrai il sostegno e la saggezza di cui hai bisogno. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: La pratica dei quattro mantra.

Thich Nhat Hanh: “Sono qui per te”.

Thich Nhat Hanh: “Sono qui per te”.

Meditazioni per i malati e i moribondi di Thich Nhat Hanh

Oggi è l’undicesimo giorno di agosto del 1996, siamo nel Lower Hamlet, e il nostro discorso di Dharma sarà in Inglese. Oggi ci accingiamo ad imparare la pratica dei quattro mantra, perché questo è il tipo di pratica che io vorrei che tutti potessero fare a casa loro ogni giorno. E’ molto facile, ed è anche piacevole. Un mantra è una formula magica. Ogni volta che si pronuncia un mantra, si può subito trasformare la situazione; non devi aspettare. Continue reading »

Tich Nhat Hanh: L’indistruttibile seme del Risveglio

L’indistruttibile seme del Risveglio, scritto da Thich Nhat Hanh negli ultimi giorni del 2009 dal Monastero Fragrant Inner Sourc.

Ai miei figli del Bat Nha,

So che in questi momenti, voi dovete disperdervi in molti luoghi, e che non è possibile per voi vivere insieme e praticare, come comunità monastica, ma io confido che la mia lettera possa raggiungervi.

Nella 20° Domenica del 2009, fratelli e sorelle dei quattro monasteri Plum Village, si sono riuniti per fare il Giorno della Consapevolezza. E’ da sei mesi si organizzano delle giornate di consapevolezza nel Tempio ‘Dharma della Nuvola’ di Upper Hamlet, fatte all’aperto perché la sala di meditazione è in costruzione. L’ultima Domenica, la sala di meditazione ‘Still Water’ è stata completata, e quindi questa era la prima volta che la comunità poteva utilizzare la nuova sala di meditazione. La nuova sala di meditazione è molto grande e bella, molto più grande e più bella della vecchia sala di meditazione. Continue reading »

Satipatthana Sutta

Il Sutra sui quattro fondamenti della consapevolezza

Sezione prima

Udii queste parole del Buddha a Kammassadharma, una città del popolo dei Kuru. Il Buddha si rivolse ai bhikkhu: “O bhikkhu”. I bhikkhu risposero: “Venerabile Signore”.

Il Buddha disse: “Bhikkhu, c’è una via meravigliosa per aiutare gli esseri viventi a realizzare la purificazione, superare direttamente il dolore e la tristezza, porre fine alla sofferenza e all’ansia, percorrere il retto sentiero e realizzare il nirvana. È la via dei quattro fondamenti della consapevolezza. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Toccare la Terra

Thich Nhat Hanh: Apro il mio cuore e trasmetto la mia energia d’amore e di comprensione a tutti coloro che mi hanno fatto soffrire e su quella delle persone a cui voglio bene.

Thich Nhat Hanh: Apro il mio cuore e trasmetto la mia energia d’amore e di comprensione a tutti coloro che mi hanno fatto soffrire e su quella delle persone a cui voglio bene.

Thich Nhat Hanh: Toccare la Terra

La pratica del Toccare la Terra (detta anche pratica delle Prosternazioni) consiste nel ritornare alla Terra, alle nostre radici, ai nostri antenati, e riconoscere che non siamo soli ma che siamo invece connessi ad un’intera corrente di antenati spirituali e di sangue. Siamo la loro continuazione, e con loro continueremo nelle generazioni future. Tocchiamo la terra per lasciar andare l’idea di essere sconnessi da tutto il resto, e per ricordarci che siamo la Terra e parte della Vita.

Quando tocchiamo la Terra diventiamo piccoli, con l’umiltà e la semplicità di un bambino. Quando tocchiamo la Terra diventiamo grandi, come un vecchio albero che affonda le sue radici giù nella terra, dissetandosi alla sorgente di tutte le acque. Quando tocchiamo la Terra inspiriamo tutta la forza e la stabilità della Terra, ed espiriamo tutta la nostra sofferenza – le sensazioni di rabbia, odio, paura, inadeguatezza e dolore.

Le nostre mani si congiungono a formare un bocciolo di loto e dolcemente ci sdraiamo, in modo che gambe, braccia e fronte siano poggiate comodamente a terra. Toccando la Terra giriamo i palmi delle mani verso l’alto, mostrando la nostra apertura verso i tre gioielli, il Buddha, il Dharma e il Sangha. Dopo aver praticato il Toccare la Terra (i Tre o i Cinque Toccare la Terra) per una o due volte, riusciamo già a lasciar andare molta della nostra sofferenza e del nostro senso di alienazione, Continue reading »

Thich Nhat Hanh: I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza

Thich Nhat Hanh: Praticherò la Retta Diligenza per alimentare la mia capacità di comprensione, amore, gioia e inclusività, e trasformare gradualmente la rabbia, la violenza e la paura che giacciono nel profondo della mia coscienza.

Thich Nhat Hanh: Praticherò la Retta Diligenza per alimentare la mia capacità di comprensione, amore, gioia e inclusività, e trasformare gradualmente la rabbia, la violenza e la paura che giacciono nel profondo della mia coscienza.

Thich Nhat Hanh: I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza

I Cinque Addestramenti alla Consapevolezza rappresentano la visione buddhista di una spiritualità e di un’etica universali; sono espressione concreta degli insegnamenti del Buddha sulle Quattro Nobili Verità e il Nobile Ottuplice Sentiero, la via della retta comprensione e del vero amore che conduce alla guarigione, alla trasformazione e alla felicità nostra e del mondo. Praticare i Cinque Addestramenti alla Consapevolezza significa coltivare la visione profonda dell’interessere, la Retta Visione che è in grado di rimuovere ogni discriminazione, intolleranza, rabbia, paura e disperazione. Se viviamo seguendo i Cinque Addestramenti alla Consapevolezza siamo già sulla Via del Bodhisattva. Sapendo che siamo su quel cammino evitiamo di perderci nella confusione riguardo alla nostra vita di oggi o nelle paure riguardo al futuro.

Il Primo Addestramento alla Consapevolezza

Consapevole della sofferenza causata dalla distruzione della vita, mi impegno a coltivare la visione profonda dell’interessere e la compassione e a imparare modi di proteggere la vita di persone, animali, piante e minerali. Sono determinato(a) a non uccidere, Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Sull’alimentazione

Thich Nhat Hanh: Nella dimensione ultima, ogni nascita e morte è un fenomeno superficiale. Non-nascita e non-morte sono la vera natura di tutte le cose. Questo è l'insegnamento della Via di Mezzo nel Buddhismo.

Thich Nhat Hanh: Nella dimensione ultima, ogni nascita e morte è un fenomeno superficiale. Non-nascita e non-morte sono la vera natura di tutte le cose. Questo è l’insegnamento della Via di Mezzo nel Buddhismo.

Lettera di Thây sull’alimentazione

Monastero Blue Cliff, 12 ottobre 2007

Cara famiglia spirituale,

Blue Cliff è molto bello in autunno. Le foreste sono ornate di foglie gialle. Oggi fin dalle undici del mattino da molti luoghi diversi sono cominciati ad arrivare i partecipanti al ritiro intitolato Sedendo nella brezza autunnale. Si sono iscritti in tanti, ma non potendo accoglierli tutti, ne abbiamo dovuti rimandare indietro un gran numero. Le sorelle e i fratelli e gli amici laici ne erano molto dispiaciuti, ma purtroppo non c’è altra soluzione. Questo è il ritiro più numeroso che si sia mai tenuto a Blue Cliff: tutti vogliono venire a praticare con il Sangha e, nello stesso tempo,”testare” il nuovo monastero.

Il pomeriggio del 9 Ottobre 2007 la rivista Time Magazine è venuta a intervistare Thây su quanto sta avvenendo in Birmania e sul problema del riscaldamento globale. L’intervista sarà messa in rete.

A proposito della Birmania, Thây ha dichiarato che i monaci birmani sono stati coraggiosi a sollevarsi per mostrare al popolo la via dei diritti umani e della democrazia, Continue reading »

Thich Nhat Hanh: I Quattordici Addestramenti alla Consapevolezz

Sua Santità il Dalai Lama col Ven. Thich Nhat Hanh

Sua Santità il Dalai Lama col Ven. Thich Nhat Hanh

Thich Nhat Hanh: I Quattordici Addestramenti alla Consapevolezza della Comunità dell’Interessere.

La Comunità dell’Interessere, in vietnamita Tiep Hien, è stata fondata da Thich Nhat Hanh in Vietnam, nel 1966, come mezzo per aiutare ad alleviare le sofferenze attraverso la pratica del vivere consapevole. In quel periodo la violenza della guerra si stava intensificando e c’era un disperato bisogno degli insegnamenti del Buddha per affrontare l’odio e le divisioni che sconvolgevano il Paese.
‘Tiep’ in vietnamita significa ‘essere in contatto con’, e qui è inteso nel senso di essere in contatto con la realtà del mondo e della mente. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: La pratica della preghiera

Thich Nhat Hanh: “Annaffiate i semi di pace e gioia in voi, ogni giorno. Gioite del momento presente e condividete pace e amore con gli altri. Questa è vera preghiera. ".

Thich Nhat Hanh: “Annaffiate i semi di pace e gioia in voi, ogni giorno. Gioite del momento presente e condividete pace e amore con gli altri. Questa è vera preghiera. ".

Thich Nhat Hanh: La pratica della preghiera

Cos’è la preghiera? A chi dovremmo rivolgerla? Quali risultati dà?
Un bambino di cinque anni, che amava giocare con il suo criceto, soffrì molto quando l’animaletto scavò una buca nel terreno e scomparve. Il bambino pregò Dio con tutto il cuore affinché il criceto tornasse, ma questo non avvenne. Alcuni anni dopo il bambino, ormai ragazzo, frequentava un college dove si recitava una preghiera prima di cominciare le lezioni. Il più delle volte si trattava di preghiere che a lui apparivano sciocche, come “prego perché domani ci sia il sole, così potremo fare un picnic”. Ma un giorno una compagna di scuola entrò in classe piangendo e disse al professore che sua madre aveva un tumore al cervello e che i medici le avevano dato una settimana di vita. Il professore si alzò in piedi, guardò intensamente i suoi studenti e disse: “Se qualcuno non crede nella forza guaritrice di Dio per favore esca dalla classe”. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: I sedici esercizi del Sutra Anapanasati

Il venerabile maestro Thich Nhat Hanh conduce un marcia per la pace.

Il venerabile maestro Thich Nhat Hanh conduce un marcia per la pace.

I sedici esercizi del Sutra Anapanasati

Commento del venerabile maestro Thich Nhat Hanh, tratto da due discorsi di Dharma tenuti il 18 e 22 gennaio 1998 a Plum Village.

Il Sutra Anapanasati, o Sutra sulla Piena Consapevolezza del Respiro*, tratta dei sedici esercizi per la pratica della respirazione cosciente. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Abbracciare la Rabbia

Thich Nhat Hanh: Il mio suggerimento è praticare la calma, l’essere concentrati, innaffiare i semi di saggezza e compassione che sono già in noi.

Thich Nhat Hanh: Abbracciare la Rabbia

Cari amici, vorrei dirvi come pratico quando mi arrabbio. Durante la guerra in Vietnam, c’erano molte ingiustizie, e furono uccise molte migliaia di persone, fra le quali molti miei amici e discepoli. Ero molto arrabbiato. Una volta venni a sapere che la città di Ben Tre, una città di trecentomila abitanti, era stata bombardata dall’aviazione americana solo perché alcuni guerriglieri erano scesi in città e avevano cercato di abbattere gli aeroplani americani. I guerriglieri non ebbero successo, e dopo quel tentativo se ne andarono. E la città fu distrutta. In seguito il militare che si era reso responsabile di ciò dichiarò che aveva dovuto distruggere la città per salvarla. Ero molto arrabbiato.

Ma a quel tempo ero già un praticante, un solido praticante. Non dissi nulla, non feci nulla, perché sapevo che agire o dire cose mentre si è arrabbiati non è saggio. Può creare molta distruzione. Tornai a me stesso, riconoscendo la mia rabbia, abbracciandola, e guardai profondamente nella natura della mia sofferenza. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Le sei concordie.

Thich Nhat Hanh: “Se chiedete a qualcuno cosa prova e lei o lui risponde "sono infelice", potete praticare insieme la meditazione camminata e questo, da solo, basterà a portare un po' di gioia".

Thich Nhat Hanh: “Se chiedete a qualcuno cosa prova e lei o lui risponde "sono infelice", potete praticare insieme la meditazione camminata e questo, da solo, basterà a portare un po' di gioia".

Thich Nhat Hanh: Le sei concordie.

Dopo avere visto come i monaci Anuruddha, Kimbila e Nandiya convivevano in armonia, il Buddha pronunciò le Sei Concordie, i principi per essere felici insieme agli altri: “Bhikkhu, la natura di una comunità è l’armonia, che si ottiene seguendo questi principi: condividere uno spazio comune, sia una casa o una foresta; condividere i doveri essenziali della giornata; osservare i precetti insieme; pronunciare parole che creino armonia, astenendosi da quelle che portano divisioni nella comunità; comunicarsi esperienze e comprensioni; rispettare l’opinione altrui e non costringere l’altro ad aderire alla nostra. Seguendo questi principi un sangha vivrà in felicità ed armonia. Bhikkhu, osserviamoli sempre”.
In un recente numero della “Mindfulness Bell”, notiziario internazionale dell’Ordine dell’Interessere, Thay ha brevemente illustrato i sei principi per l’armonia, o Concordie, insegnati dal Buddha. Ecco il suo commento.

“La prima è la Concordia dell’azione che coinvolge tutto il corpo. Un sangha vive insieme come una famiglia. Le nostre azioni coinvolgono tutte le persone con cui viviamo. Bisogna perciò che favoriscano la concordia.
“La seconda è la Concordia della condivisione dei benefici. Condividiamo il cibo, gli alloggi e l’opportunità di praticare la meditazione seduta e camminata. Insieme ascoltiamo il Dharma. Condividiamo ogni tipo di beneficio con tutti. Se una persona può andare a un ritiro di tre giorni, gli altri nel sangha dovrebbero avere la stessa opportunità in un’altra occasione. Ci sosteniamo l’uno con l’altro in ogni attività. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Mamma, respira come me.

Thich Nhat Hanh: Io non ho più nemici e perciò mi sento libero e in pace.

Thich Nhat Hanh: Io non ho più nemici e perciò mi sento libero e in pace.

Thich Nhat Hanh: Mamma, respira come me.

Tratto da un discorso di Thich Nhat Hanh del ritiro estivo del 1996.

Correre dietro a uno scopo ci impedisce di essere veramente vivi. Quanta parte della vita si spreca, correndo dietro al guadagno o al piacere dei sensi? Crediamo che la felicità sia qualcosa da ottenere, in realtà la felicità è qualcosa che succede in ogni momento della giornata. La felicità è accettarsi, essere soddisfatti di se stessi, soddisfatti di essere bambini, quando si è bambini, se si è adulti comprendere la meraviglia di essere quello che si è, senza volere diventare qualcun altro. Questo è un punto molto importante. Secondo gli insegnamenti buddhisti, non porta felicità volere cambiare se stessi, l’ambiente, la situazione, volere diventare qualcos’altro. Il Buddha ci ha insegnato ad accettare noi stessi, perciò dobbiamo imparare a gioire della pace e delle cose che abbiamo. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Padre nostro che sei nel Nirvana.

Thich Nhat Hanh: Nirvana significa estinzione. Estinzione di cosa?

Thich Nhat Hanh: Nirvana significa estinzione. Estinzione di cosa?

Thich Nhat Hanh: Padre nostro che sei nel Nirvana.

Nella tradizione buddhista la pratica più profonda consiste nel toccare le radici del nostro essere, la vera profondità del nostro essere, il Nirvana.
Il Nirvana è dentro di noi, è l’autentico fondamento del nostro essere, è ciò che non è nato e non muore. Il livello del nascere e del morire, quello dell’essere e del non essere, non sono separati nel Nirvana. Immaginiamo le onde dell’oceano: a volte sono alte, a volte basse, hanno una fine e un inizio, ogni onda può essere bella o brutta. Noi sappiamo che le onde sono fatte d’acqua e che l’acqua, nel suo insieme, è la base dell’essere onda. Allo stesso modo, il mondo della nascita e della morte ha il Nirvana come sua sostanza intrinseca. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Non nascita e non morte

Thich Nhat Hanh: Il mio consiglio è di non essere troppo indaffarati nella vita quotidiana. Dovremmo avere il tempo per praticare ogni giorno questi insegnamenti, perché, se veramente pratichiamo liberandoci della paura, la nostra felicità aumenterà centinaia di volte, e se sediamo accanto ad una persona in fin di vita senza paura potremo davvero aiutarla a non aver paura.

Thich Nhat Hanh: Non nascita e non morte. Trascrizione del discorso del 1° novembre 2000 a chiusura del ritiro di Castelfusano (Roma).

La prima parte, in corsivo, è l’insegnamento rivolto ai bambini presenti al ritiro. Una signora che era qui con noi ieri è dovuta partire perché le è morta la madre. Credo che le sarebbe piaciuto molto restare con noi e condividere il discorso di Dharma, ma lo ascolterete anche per lei. Quando una persona che ci è molto cara muore non sappiamo dove andrà, e non sappiamo se la incontreremo ancora in futuro, da qualche parte. Nell’insegnamento del Buddha si parla di non venire e non andare. Si tratta di un modo profondo di vedere se quella persona cara è ancora con noi o non c’è più. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Come costruire una comunità basata sulla’amore?

Thich Nhat Hanh: Nel nostro sangha buddhista la comunità è il nucleo di ogni cosa. Il sangha è una comunità dove dovrebbero regnare armonia, pace e comprensione. E questo è un frutto della nostra vita quotidiana in comune. Se c'è amore nella comunità, se siamo stati nutriti dall'armonia che vi regna, non ci allontaneremo mai dall'amore.

Thich Nhat Hanh: Nel nostro sangha buddhista la comunità è il nucleo di ogni cosa. Il sangha è una comunità dove dovrebbero regnare armonia, pace e comprensione. E questo è un frutto della nostra vita quotidiana in comune. Se c’è amore nella comunità, se siamo stati nutriti dall’armonia che vi regna, non ci allontaneremo mai dall’amore.

Thich Nhat Hanh: Come costruire una comunità basata sulla’amore?

Intervista di Bell Hooks a Thich Nhat Hanh. Tratta da “Buone Notizie”, anno IV n°1 (www.reteindra.org). Versione originale su “Shambala Sun”, gennaio 2000.

Bell Hooks ha attraversato i movimenti degli anni settanta e ottanta con ancora nel cuore l’insegnamento di Martin Luther King, senza smettere mai di seguire un cammino guidato dall’amore. Scrive tra l’altro nell’articolo che introduce l’intervista che pubblichiamo integralmente: “Il messaggio di Luther King sull’amore come cammino per mettere fine al razzismo e per guarirne le ferite fu rimpiazzato da un movimento per il potere nero che incitava alla resistenza militante.

Mentre Luther King aveva fatto appello alla nonviolenza e alla compassione, il nuovo movimento ci esortava a indurire i nostri cuori e a muovere guerra contro i nostri nemici. Amare i nemici, ci ripetevano i nuovi leader, non fa altro che renderci più deboli e facilmente manipolabili e di conseguenza molti voltarono le spalle al messaggio di Luther King.(…) Anche il movimento delle donne criticò l’amore e invitò le donne a dimenticarlo in modo da poter prendere il potere.(…) Questi due movimenti per la giustizia sociale che erano entrati nei cuori e nell’immaginazione dei nostri movimenti e che erano nati da un’etica dell’amore erano stati trasformati da leader molto più interessati alle questioni del potere. Alla fine degli anni settanta, non era più necessario mettere a tacere le discussioni sull’amore, il tema non veniva più toccato in nessun ambiente progressista”. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: La pratica della presenza mentale

Thich Nhat Hanh: Sedere in meditazione è come ritornare a casa.

Thich Nhat Hanh: Sedere in meditazione è come ritornare a casa.

La pratica della presenza mentale – Thich Nhat Hanh

La pratica della presenza mentale insegnata dal maestro di meditazione dhyana (chan in cinese, thien in vietnamita e zen in giapponese) Thich Nhat Hanh sottolinea il ritorno al respiro consapevole, in ogni istante della propria vita, per potersi fermare (samatha) e guardare in profondità (vipasyana). La meditazione seduta, ma anche la meditazione camminata, la meditazione del lavoro, la meditazione del pasto, la consapevolezza nel mettersi in comunicazione con gli altri, sono alcuni dei mezzi abili per poter assumere uno stile di vita “meditativo”.
Thich Nhat Hanh esorta inoltre a essere totalmente attenti e consapevoli in tutti i momenti della giornata – sia quando si lavora che quando si cucina, si lavano i piatti o si va in bagno – e a fare attenzione ai piccoli richiami che ci aiutano a far tornare al “qui e ora” la mente sempre distratta. Ogni volta che suona una campana o il telefono si respira tre volte, con la raccomandazione di sorridere (anche se si è tristi, perché il sorriso influisce sullo stato d’animo), e si recita in silenzio una breve poesia:
“Ascolta, ascolta Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Contemplazione del non andare e non venire

 Thich Nhat Hanh

Thich Nhat Hanh

Contemplazione del non andare e non venire

da Il Canto del Cuore, Thich Nhat Hanh e la comunità monastica di Plum Village, ed. Essere Pace.

Questo corpo non è me.
Non sono limitato da questo corpo.
Sono vita senza confini.
Non sono mai nato e non sono mai morto.

Guardo l’oceano e il cielo stellato,
manifestazioni della mia meravigliosa Vera Mente.

Sono libero al di là di ogni tempo.
Nascita e morte sono soltanto porte che oltrepassiamo,
sacre soglie nel nostro viaggio.
Nascere e morire sono come giocare a nascondersi.

Allora ridi con me,
prendimi per mano, Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Meditazione di base per tutte le occasioni

Thich Nhat Hanh

Thich Nhat Hanh: Meditazione di base per tutte le occasioni

1. Inspirando, so che sto espirando, espirando, so che sto espirando. Inspiro, espiro.

2. Inspirando il mio respiro si fa profondo, espirando il mio respiro si fa lento. Profondo, lento.

3. Inspirando, calmo il mio corpo, espirando metto il corpo a suo agio. Calma, agio.

4. Inspirando sorrido, espirando lascio andare tutte le tensioni. Sorrido, lascio andare

5. Inspirando, dimoro nel momento presente, espirando so che è un momento meraviglioso. Momento presente, momento meraviglioso.

Sequenza da imparare a memoria:

1. Inspiro, espiro

2. Profondo, lento

3. Calma, agio

4. Sorrido, lascio andare

5. Momento presente, momento meraviglioso

https://zeninthecity.org/wp-content/uploads/2013/08/meditazione_di_base_tnh.pdf

Thich Nhat Hanh: Mangiare Insieme

Thich Nhat Hanh: Stabiliamoci nel momento presente, mangiando in modo che durante il pasto possano realizzarsi stabilità, gioia e pace.
Thich Nhat Hanh: Stabiliamoci nel momento presente, mangiando in modo che durante il pasto possano realizzarsi stabilità, gioia e pace.

Thich Nhat Hanh: Mangiare Insieme

Nella meditazione del pasto mangiamo in silenzio. Questo ci permette di gustare realmente il cibo e di entrare profondamente in contatto con le persone che ci siedono attorno. La prima volta che ti capiterà di mangiare in silenzio potrà sembrarti strano o innaturale, ma dopo un po’ ti accorgerai che un pasto in silenzio può dare molta felicità, pace e comprensione profonda.

Mangiare insieme è una vera e propria meditazione. Possiamo iniziare a praticare fin da quando ci serviamo da mangiare: riempiendo il piatto siamo consapevoli che molti elementi – pioggia, sole, terra, aria e amore – sono riuniti a formare quel cibo meraviglioso. Vediamo che attraverso quel cibo l’intero universo sostiene la nostra esistenza. Mentre ci serviamo siamo consapevoli degli amici che ci circondano, e prendiamo la quantità di cibo che è giusta per noi. Prima di iniziare a mangiare la campana viene invitata a suonare tre volte, e possiamo allora godere del nostro respiro mentre pratichiamo le cinque contemplazioni del cibo: Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Meditazione per i malati ed i moribondi

Meditazione per i malati ed i moribondi. Discorso di Dharma tenuto da Thich Nhat Hanh l’11 agosto 1996 a PlumVillage, in Francia.

Oggi è l’undicesimo giorno di agosto del 1996, siamo nel Lower Hamlet, e il nostro discorso di Dharma sarà in Inglese. Oggi ci accingiamo ad imparare la pratica dei quattro mantra, perché questo è il tipo di pratica che io vorrei che tutti potessero fare a casa loro ogni giorno. E’ molto facile, ed è anche piacevole. Un mantra è una formula magica. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: La punizione dell’altro è la punizione di sé stessi.

Thich Nhat Hanh: Quando dici qualcosa di veramente scortese o quando agisci per ritorsione
..la tua rabbia aumenta.
Tu fai soffrire l’altra persona e lei, a sua volta, farà di tutto per risponderti con qualcosa che la faccia sentire meglio.
Ecco come nasce l’escalation dei conflitti;
è successo così tante volte in passato!
…eppure, l’esperienza, non vi ha insegnato niente.
Cercare di punire l’altro non fa che peggiorare la situazione.
La punizione dell’altro è la punizione di sé stessi.

Thich Nhat Hanh: Trattato di pace con la Terra

Thich Nhat Hanh: Mi impegno a praticare ciò che ho segnato in questa lista, così da ridurre l’impatto ecologico del mio stile di vita.

Thich Nhat Hanh: Mi impegno a praticare ciò che ho segnato in questa lista, così da ridurre l’impatto ecologico del mio stile di vita.

Thich Nhat Hanh: Trattato di pace con la Terra

Questo foglio suggerisce un certo numero di passi da intraprendere per ridurre l’impatto delle tracce che lasciamo sulla Terra, in senso ecologico. Ti invitiamo a leggerli e, se ti ispirano, a prendere l’impegno di rispettarne alcuni o tutti, marcandoli con il segno “√”. I passi che stai già praticando andranno invece segnati con una “X”. Quando hai terminato, copia i tuoi impegni su un foglio che potrai portare con te come promemoria.
[
Per chi conosce l’inglese e usa il computer: ti invitiamo a scaricare la versione inglese in formato pdf da www.earthpeacetreaty.org o dal sito del Deer Park Monastery www.deerparkmonastery.org/peace_treaty.pdf e a spedire il tuo Trattato di pace all’indirizzo riportato in nota a fine testo. I tuoi impegni saranno pubblicati su un sito web dove altri praticanti e amici potranno leggerli e trarre ispirazione dalle tue azioni.]

Io, _______________________________________________, mi impegno a: Continue reading »

Thich Nhat Hanh: I quattro mantra dell’amore.

Thich Nhat Hanh: Nel vero amore, non c'è posto per l'orgoglio.

Thich Nhat Hanh: Nel vero amore, non c'è posto per l'orgoglio.

Thich Nhat Hanh: I quattro mantra dell’amore.

Tratto da un discorso di Thich Nhat Hanh del ritiro estivo del 1996.

Quando amate qualcuno, dovete essere veramente presenti per l’altro. Ho conosciuto un bambino di dieci anni al quale il padre aveva chiesto cosa desiderasse per il suo compleanno. Il bambino non seppe rispondere: il padre era ricco e avrebbe potuto permettersi di comprargli qualsiasi cosa. Ma il ragazzino disse soltanto: ‘Papà, voglio te!’. Il padre era sempre troppo occupato e non aveva tempo per la moglie e i figli. Per dimostrare vero amore, dobbiamo renderci disponibili. Se quel padre imparasse a respirare consapevolmente e a essere presente per suo figlio, potrebbe dire: ‘Figlio mio, sono veramente qui per te’. Continue reading »

Thich Nhat Hanh: Esercizio per la respirazione “di pancia”

Thich Nhat Hanh

Thich Nhat Hanh: Esercizio per la respirazione “di pancia”

Quando ci concentriamo su questa zona e cominciamo a respirare in consapevolezza riusciamo a calmarci. Ci concentriamo soltanto sul respiro, sulla pancia che si alza e s’abbassa, nient’altro.

  • Inspirando, porto tutta l’attenzione giù alla pancia. Espirando, porto tutta l’attenzione alla pancia…
    Pancia, pancia.
  • Inspirando, mi tengo al livello della pancia. Espirando, rimango al livello della pancia… Livello della pancia, rimango.

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Thich Nhat Hanh: Ricominciare da capo

Thich Nhat Hanh: Non avrebbe nessun significato se ci prostrassimo ai nostri antenati senza però perdonare i nostri fratelli e sorelle. Nella Bibbia si ritrova lo stesso insegnamento.

Thich Nhat Hanh: Non avrebbe nessun significato se ci prostrassimo ai nostri antenati senza però perdonare i nostri fratelli e sorelle. Nella Bibbia si ritrova lo stesso insegnamento.

Thich Nhat Hanh: Ricominciare da capo. Discorso di Dharma di Thich Nhat Hanh tenuto a Plum Village il 27 dicembre 1998.

Ogni mattina quando ci svegliamo dovremmo essere consapevoli che ci viene offerto un nuovo giorno da vivere ci viene offerto un giorno di 24 ore nuove di zecca. Sarebbe un peccato se noi non fossimo capaci di ricevere il regalo della vita ogni mattina. Forse potete organizzarvi in maniera che ogni mattina appena vi svegliate possiate essere consapevoli che ha inizio un nuovo giorno e avete varie maniere per prepararvi ad accogliere quel giorno. Sappiamo che il Sole è molto fedele, la Terra è molto fedele, ogni volta che ci svegliamo la Terra è lì per noi, il Sole è lì per noi, non mancano mai all’appuntamento; sono sempre lì per voi. Guardate la Terra, il Sole, il cielo, toccateli profondamente e toccate voi stessi profondamente in modo da imparare a comportarvi come la Terra, come il Sole, come il Cielo. Se la mattina la Terra è a nostra disposizione, se il Sole è a nostra disposizione, se il cielo è a nostra disposizione, allora anche noi dovremmo essere a loro disposizione. Usate la vostra intelligenza, il vostro talento organizzativo in modo che ogni mattina quando vi svegliate possiate essere consapevoli che un nuovo giorno, un giorno di 24 ore nuove di zecca vi viene offerto e che siete pronti ad accoglierlo e promettete di viverlo intensamente, profondamente con pace, gioia e apprezzamento. Continue reading »