Essere Consapevoli della Morte

Il Buddha

Il Buddha

Essere Consapevoli della Morte secondo il Lam Rim medio

(Meditare sugli svantaggi):

1. Gli svantaggi del non essere consapevoli della morte

Anche fino all’esatto momento in cui stiamo effettivamente per morire, la mente ha la tendenza a sostenere l’idea “Non sto per morire”

A causa della mente che mantiene l’idea “Non morirò oggi”, continuiamo a pensare a come ottenere la felicità ed eliminare la sofferenza soltanto di questa vita, per cui tutti i nostri desideri rimangono vincolati soltanto a questa vita e non prendiamo in considerazione la pratica del Dharma.

Anche se ci impegniamo, lo facciamo con poca forza, dovuto al fatto che le nostre virtù sono associate con i risultati di questa vita, per cui sono mescolate con azioni non virtuose e collegate a cause per prendere rinascita nelle cattive migrazioni. Continue reading »

La mente al momento della morte

bh-4La mente sottile della morte è sempre una mente non specificata o una mente neutrale. In altre parole, non può essere né una mente virtuosa né una mente

non virtuosa. Perché è così? E’ perché le menti virtuose e non virtuose sono menti grossolane e così non possono agire come la mente sottile della morte. Se, al tempo della morte, qualcuno ci richiama (riconduce) alla nostra principale divinità di meditazione, per esempio, la mente grossolana della morte sarà virtuosa. Continue reading »

Segni premonitori della morte e pratiche suggerite

Buddha Amitabha

Buddha Amitabha

Per gentile concessione dell’Amitabha Hospice Service

Apprezzare la vita umana, comprendendo che il proprio corpo è in continuo cambiamento, che fin dalla nascita la sua natura è invecchiare e morire e che la vita è incerta, ci aiuta ad apprezzare la vita e a prepararci alla morte. Il decadimento è un fatto naturale per un corpo, specie quando questo movimento viene accelerato da processi degenerativi. Nella fase finale quando il sistema che sostiene la vita inizia a spegnersi, i cambiamenti fisici, mentali, emozionali e spirituali legati ai mutamenti dello stadio finale della vita, possono succedersi nell’arco di una settimana, giorni o ore. L’esperienza di ogni persona è unica, ma si possono riassumere alcuni eventi comuni. Continue reading »

Gli otto simboli

Buddha SakyamuniBudddha Sakyamuni

GLI OTTO SIMBOLI DI BUON AUSPICIO DEL BUDDHISMO TIBETANO – Tashi Takgye

Siddharta Gautama, principe nepalese figlio del re degli Sakya, vissuto nel VI secolo a.C., fu chiamato il Buddha ossia il Risvegliato, l’Illuminato dopo aver raggiunto l’Illuminazione Suprema, aver conquistato per sempre la pace suprema del Nirvana ed essersi con ciò liberato dal ciclo delle rinascite.

Siddharta Gautama non fu un Dio sceso fra gli uomini per riscattarli e redimerli, fu un uomo che con le sue proprie forze, compì un’ascesi che lo condusse fino al divino. Da questo punto di vista il Buddhismo è più una filosofia che una religione non affermando l’esistenza di un Dio trascendente che ha creato una volta per tutte questo universo e noi stessi, ma postulando che l’universo in cui viviamo è eterno anche se attraversa periodi ciclici nei quali non appare sempre nella stessa forma e che ricordano la teoria dell’universo pulsante della più recente scienza cosmologica. Continue reading »

Panchen Losang Ciögyan: The Simple Path

Lobsang Chökyi Gyaltsen, 4th Panchen Lama

The Simple Path Leading to the Omniscient State

Graphic Teachings on the Stages of the Path to Enlightenment by Panchen Losang Ciögyan (pan chen blo bzang chos rgyan 1567-1662)

I constantly bow down at the feet of the venerable and holy Lama who is inseparable from Buddha Vajradhara!
Please take care of me with great love!

With regards to the stages of the path to Enlightenment, the profound method that leads fortunate beings to Buddhahood, it is divided into two: “How to practice Guru Devotion, the root of the path” and “How to train one’s mind after one has generated devotion”. The first outline has two subdivisions: “How to practice during the formal meditation session” and “How to practice during the intervals between sessions”. Continue reading »

Lama Yeshe: fare due cose allo stesso momento.

LAMA YESCE Balaju, Kathmandu, Nepal 1978

Lama Tubten Yeshe (foto a Balaju, Kathmandu, Nepal 1978): “Non mettete la meditazione lassù in alto mentre voi siete quaggiù e non vi lamentate del fatto che la meditazione non vi aiuta più come nel passato”.

Camminare e masticare una gomma: fare due cose allo stesso momento.

Lama Yeshe

Nella tradizione Mahayana del Signore Buddha, si enfatizza sempre la grande importanza di unire il metodo e lasaggezza per raggiungere la più alta realizzazione dell’illuminazione. Se voi avete solo saggezza ma non metodo, è impossibile realizzare la totalità. Anche nelle nostre vite quotidiane abbiamo bisogno sia del metodo che della saggezza per tenere insieme le nostre vite. Senza metodo, le nostre vite quotidiane riflettono il disordine mentale. L’intelligenza da sola non è sufficiente.

E’ importante essere realistici e dare un ordine al vostro stile di vita. Con l’intelligenza, potete vedere che cosa c’è da fare, ma la pigrizia e l’inazione vi impediscono di farlo. Questo è un esempio di mancanza di metodo. La vostra saggezza riesce a vedere quello che c’è da fare ma voi non potete metterlo in pratica. Questo provoca problemi nella vostra vita. Invece di essere ordinata, armoniosa e integrata, la vostra vita è disordinata, disarmonica e frammentata. Dare un ordine alla vostra vita non significa essere ricchi, avere una macchina ed essere materialmente benestanti in generale. Non è questo il significato. Significa che anche se voi avete poche cose, la vostra camera è pulita, in ordine e confortevole, ma se avete solo poche cose e sono sparse dappertutto, il disordine si riflette nella vostra mente. Continue reading »

Prepararsi alla morte e assistere i morenti

Ven. Sangye Khadro
Ven. Sangye Khadro

Prepararsi alla morte e assistere i morenti

di Sangye Khadro

Questo opuscolo è stato elaborato sulla base del materiale usato durante il seminario dal titolo “La preparazione alla morte e l’assistenza al morente” che ho tenuto numerose volte a Singapore ed in altri luoghi.

Questo seminario è stato la risposta a un genuino bisogno del mondo attuale, come ha dichiarato un partecipante: ”Io sono interessato a conoscere di più sulla morte e su come aiutare le persone che stanno morendo, ma è molto difficile trovare qualcuno che voglia parlare di queste cose”. Continue reading »

Il Tantra di Kalachakra

Lo scopo dello yoga del Kalachakra è di trasformare le impurità ed oscurazioni nel Sentiero verso l'Illuminazione.

Lo scopo dello yoga del Kalachakra è di trasformare le impurità ed oscurazioni nel Sentiero verso l'Illuminazione.

IL TANTRA DI KALACAKRA

L’ORIGINE DEL TANTRA DI KALACAKRA.

Fu Sakyamuni stesso (allora ottantenne) che il 15° giorno del 3° mese lunare – manifestandosi nell’aspetto di Kalacakra – insegnò il tantra-radice di questa divinità di meditazione nello stupa di Dhañakataka, nel sud dell’India, su richiesta del re di Shambhala, Suchandra.

Costui se ne tornò nel suo regno, dove mise per iscritto quegli insegnamenti (redigendo il Mulatantra Kalacakra) e ne compose un primo commentario. Più tardi, il primo re Kulika di Shambhala, cioè Mañjusrikirti, ne scrisse un commentario condensato (il Laghukalacakra) e suo figlio, il Kulika Pundarika, Continue reading »

Approfondimenti sul Kalachakra


Il simbolo del Kalachakra

Il simbolo del Kalachakra

Links, filmati ed approfondimenti sul Kalachakra

Consigliamo vivamente, per una preparazione adeguata e più approfondita, di leggere anzi di consultare adeguatamente i libri, i siti e visionare i filmati indicati.

LETTURE CONSIGLIATE:

· L’Iniziazione di Kalacakra, Alexander Berzin; Ubaldini Editori. Molto consigliato.

· Kalachakra, Iniziazione Tantrica del Dalai Lama, J.M. Rivière; Edizioni Mediterranee, disponibile sul web.

· Mandala, Il cerchio Sacro del Buddhismo Tibetano, Martin Brauen; Sovera Edizioni.

· Kalachakra, Namgyal Monastery, E. Del Vico; Editalia (1996) testi a cura della sezione editoriale per il Kalachakra del Monastero di Namgyal con la supervisione di S.S. il XIV Dalai Lama.

Links:

International Kalachakra Network www.kalachakranet.org

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Prendersi cura dei morenti

Avalokitesvara Cenresi

Avalokitesvara Cenresi

PRENDERSI CURA DEI MORENTI

Una raccolta di consigli per gli FPMT Hospice Services di Lama Zopa Rimpoce: prima parte. Lo scopo di nascere come esseri umani è quello di eliminare la sofferenza degli altri e di renderli felici.

CONTENUTI: Introduzione – Sua Santità il Dalai Lama a proposito dell’Hospice Service – Coltivare la mente di chi aiuta – Aiutare il malato e il morente – L’eutanasia dal punto di vista buddhista e la compassione – Il momento della morte – Dopo la morte – Consacrare le ceneri dentro Stupa o statue – Sostenere chi aiuta.

INTRODUZIONE

Il lavoro dell’hospice service dovrebbe essere basato su tre principi:

1. morire è inevitabile; Continue reading »