Frammenti dell’ultimo discorso del Ven. Tulku Ghiatso al Centro Ewam di Firenze durante la cerimonia della puja di lunga vita il giorno 17 novembre 2011. (L’audio comincia con Sonam Thutop che traduce in italiano, ma non c’è il discorso originale di Rinpoce … e nell’ultima parte l’audio è davvero disturbato).
Vi ringrazio molto per essere venuti a questa cerimonia di lunga vita che mi state offrendo, ma vi chiedo piuttosto di pregare per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama e di Lama Zopa Rinpoce (che non sta tanto bene), i maestri del mio monastero in Tibet, i detentori del Dharma, Dagri Rinpoce, Kensur Ghesce Ciampa Tegciok, Ghesce Tenzin Tenphel, e tutti i preziosi maestri.Io pregherò per la lunga vita di tutti i nostri preziosi Maestri in particolare Sua Santità il Dalai Lama e Panchen Choeky Nyma, io ho conosciuto tre incarnazioni del Panchen Lama, ho avuto connessione e pregherò per la sua lunga vita. Voi pregate per la mia lunga vita ma io non sono un essere libero e però pregherò affinché possa vivere il più a lungo possibile.Poi ringraziamo Sua Santità il Dalai Lama e soprattutto Lama Thubten Yesce, Lama Zopa Rinpoce, Ghesce Ciampa Ghiatso perché grazie alla loro gentilezza e meriti abbiamo avuto l’opportunità di praticare e studiare.
Speriamo e preghiamo perché possa ritornare velocemente il nostro maestro Ghesce Ciampa Ghiatso. Non serve domandarsi o chiedere quando torna Ghesce Ciampa Ghiatso, ma occorre fare qualcosa, quando ho incontrato Sua Santità il Dalai Lama a Milano nel 2007, mi ha consigliato, per il veloce ritorno di Ghesce Ciampa Ghiatso, di pregare i santi nomi di Manjushri (Jamphel Tsamcio), di recitare il mantra di Migtsema e il mantra di Buddha Sakiamuni.
Il veloce ritorno di Ghesce Ciampa Ghiatso dipende anche dalle pratiche dei suoi discepoli e dal mantenere puri i samaya.
Voi forse credete che io sia un essere illuminato ma io sono una persona normale, ci sono però maestri che hanno qualità molto forti come Buddha e che riescono a trasmettere energia positiva.
Ghesce Ciampa Ghiatso quando era malato si preoccupava per il futuro monastero a Pomaia e ha chiesto a Sua Santità il Dalai Lama di dare degli insegnamenti e la trasmissione orale degli stessi testi che questo XIV Dalai Lama ha composto.
Quando lo incontravo a Pomaia Ghesce Ciampa Ghiatso, era molto preoccupato per questi due obiettivi ai quali teneva molto e che non aveva potuto ancora realizzare.
A Pomaia la costruzione del futuro monastero è un desiderio di Ghesce Ciampa Ghiatso, lui ha incaricato Thubten Tsognyi il quale si è impegnato molto su questo fronte perché desidera realizzare il progetto di Ghesce Ciampa Ghiatso per il beneficio di tutti i discepoli dell’Istituto e della FPMT Italia.
Perciò i monaci, le monache, i laici, tutti i discepoli di Ghesce Ciampa Ghiatso devono impegnarsi e non ostacolare ma unirsi a lui per costruire il futuro monastero e realizzare il sogno di Ghesce Ciampa Ghiatso per il beneficio del sangha.
Per quanto riguarda gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama, Lobsang Jinpa e tsoktso (presidente) Massimo hanno già espresso all’ufficio di Sua Santità il Dalai Lama e al monastero di Sera Jhe la richiesta di completare la seconda parte degli insegnamenti già conferiti al monastero di Sera Me, al quale hanno partecipato nell’ascolto i monaci di Sera, di Drepung e di Gaden. Non sappiamo ancora quando sarà possibile continuare il ciclo di questi preziosi insegnamenti che Ghesce Ciampa Ghiatso aveva già promesso di sponsorizzare, perciò data l’importanza di questo evento, chiedo a tutti i discepoli di intervenire costantemente scrivendo lettere, e mail indirizzate all’ufficio di Sua Santità il Dalai Lama affinché si trovi lo spazio e il tempo per ultimare quest’altro desiderio cui Ghesce Ciampa Ghiatso teneva molto. Dobbiamo insistere a fare richieste per avere la possibilità di ascoltare questi insegnamenti finché non maturiamo il nostro karma per riceverli. Chiedete, in ogni modo che potete, in nome di Ghesce Ciampa Ghiatso.
Quando vado a Pomaia vado volentieri per il sojong, la confessione monastica, lo faccio per rispetto che ho per Ghesce.la e l’Istituto, non vado certo a Pomaia per mangiare e dormire o per accreditarmi con loro. Sto bene qui a Firenze e qualora non vi fossero più le condizioni per starci tornei al monastero.
Chiunque voglia venire a seguire i miei insegnamenti è il benvenuto però io non insegno per ottenere da voi del denaro, se voi volete, potete contribuire all’acquisto di questo centro ma negli insegnamenti di Buddha non c’è scritto di insegnare per fare dei soldi.
Ad esempio con le offerte che ricevo, mi sto occupando di procurare i grandi testi del Kanghiur e del Tenghiur per permettere ai monaci del mio monastero Bum Gni Gompa in Tibet di recitarli, anche per tutti voi.
Ci sono stati degli insegnamenti importanti come la trasmissione di Gaden Lha Ghiema ma poca gente ha partecipato, capisco che tanti studenti hanno degli impegni o lavorano, io non obbligo nessuno, però vi dico che per un praticante ghelugpa è importante ricevere la trasmissione orale di Gaden Lha Ghiema.
Nel rapporto maestro e discepolo insegnamento significa ascoltare tante e tante volte per far crescere la propria parte interiore e recitare migliaia e migliaia di mantra è di grande beneficio.
Non si può continuare ad ascoltare, ascoltare e non produrre nessun cambiamento. Ascoltare tanti insegnamenti e poi in voi non è prodotto alcun cambiamento è come se fosse la solita musica, questo non deve accadere, non va bene. Mi permetto di farvi questo discorso da amico perché, dopo undici anni che io sono qui, vi considero come la mia famiglia.
Per dirla con un esempio dalla cultura tibetana: è come se il contenitore del burro non tenesse il burro, è come se il contenitore mangiasse il burro, questo non deve avvenire.
Gli insegnamenti e i consigli dei maestri sono preziosi e vanno preservati, come nell’analogia dell’indossare un bell’abito e sopra ci poniamo un bell’ornamento: insieme diventano ancora più stupendi. Allo stesso modo il Dharma non ha limiti, non si deve dire: ora basta, ho praticato abbastanza. No, non basta, dovete aggiungere sempre di più e solo allora troverete la strada giusta. Vi consiglio di guardare un po’ meno televisione e cercare di pregare e recitare più mantra. Anche i grandi peccatori ascoltando gli insegnamenti possono purificare, qualcuno dice: io sono un peccatore, ormai basta non prego più, tanto ormai … e rimanda a dopo, a dopo…
Queste parole sono sia il mio consiglio sia il mio pensiero, io ho quasi ottant’anni e non ho un paese libero ma ho il centro, ho degli amici, siete voi, siete la mia famiglia.
Se io finora sono stato in questo centro, lo devo a Tenzin Rabga che mi ha tanto aiutato, senza di lui non sapevo neanche prendere la cornetta del telefono in mano e dopo di lui, grazie anche a Sonam Thutop che mi aiuta, questo centro va migliorando. Questo centro è cresciuto, è migliorato, grazie soprattutto a loro due. Bisogna portare a compimento quest’opera e impegnarsi a trovare benefattori e sponsor per il centro.
Tenzin Rabga è andato in Tibet non per passare una bella vacanza ma l’ho mandato io per seguire la scuola e l’ospedale, e continuare questi progetti come promesso a Sua Santità il Dalai Lama e, se potete, aiutate anche voi Tenzin Rabga. D’inverno la situazione è molto difficile, la temperatura arriva anche a meno 30 – 40 gradi, non è facile a volte lavorare in quelle condizioni ma gli ho dato questa responsabilità e lui sta seguendo bene.
Ora, alla mia età, se riesco, finché posso, resto al centro Ewam e non vado da altre parti ma se non ce la faccio, allora ritorno al monastero e spero di poter chiamare un altro grande maestro per continuare su questa strada.
Quando verrà Dagri Rinpoce bisogna impegnarsi a rispettare questo grande maestro.
Come sapete, sono stato in India, dove ho potuto fare il ritiro di Hayagriva e quello delle piogge insieme a tremila monaci, sono stato molto fortunato.
Ho avuto l’opportunità di fare delle offerte ai monaci, per la lunga vita di Sua Santità il Dalai Lama e per la vostra salute, in particolare il centro Ewam e l’Istituto Lama Tzong Khapa sono nella lista delle mie preghiere e offerte al monastero a Sera. Grazie a voi posso fare queste cose che diventano un’occasione di pratica anche da parte vostra.
Ringrazio tutti, il direttore del centro Ewam è venuto in precedenza a salutarmi perché oggi non poteva essere presente, Massimo, Bruno, Mimmo, Alessandra, Marcello e tutti voi che vi siete impegnati, i monaci e le monache, ringrazio proprio tutti, sono molto contento e pregherò per la salute di tutti voi, affinché cresca il Dharma e per la felicità di tutti gli esseri.
Kensur Ciampa Tegciok maestro residente a Pomaia non sta tanto bene e non è stato in grado di venire a questa cerimonia e mi ha inviato un libro, un testo prezioso. Kensur Ciampa Tegciok. è stato per parecchi anni abate del monastero di Sera Jhe, un abate molto speciale e un grande maestro. Anche Ghesce Tenzin Tenphel, discepolo di mio fratello Ghesce Tasci Bum, ha degli impegni è non riuscito ad esserci.
Auguro a tutti voi di vivere il più a lungo possibile e cerchiamo di rivolgere le nostre preghiere in questa direzione.
Traduzione a cura di Lobsang Jinpa e Damiana Filì con la revisione di Sonam Thutop e Thubten Sonam.