Lama Yesce: investigate la natura della mente

Lama Yesce: La meditazione rivela ogni cosa presente nella vostra mente.

Lama Yesce: La meditazione rivela ogni cosa presente nella vostra mente.

Lama Yesce: Investigate la natura della vostra mente. Alcuni Cenni di Psicologia Buddhista.

Lo studio del buddhismo non è un’arida occupazione intellettuale, oppure una scettica analisi di una dottrina religiosa o filosofica.

Al contrario, quando studiate il Dharma e imparate a meditare, voi siete il principale soggetto di studio; siete principalmente interessati alla vostra stessa mente, alla vostra autentica natura.

Il buddhismo è un metodo per controllare la mente indisciplinata, in modo da condurla dalla sofferenza alla felicità. Al momento, abbiamo tutti una mente indisciplinata, ma se possiamo sviluppare una corretta comprensione della sua caratteristica natura il controllo seguirà naturalmente, e saremo in grado di liberarci dell’ignoranza emotiva e della sofferenza che essa automaticamente provoca. Per cui, non importa se siate credenti o non credenti , cristiani, induisti oppure seguaci della scienza, bianchi o neri, orientali od occidentali, la cosa più importante da conoscere è la vostra mente, e come essa opera.

Se non conoscete la vostra mente, le vostre idee sbagliate vi impediranno di percepire la realtà. Anche se affermate di essere un praticante di questa o di quest’altra religione, se investigate in modo più profondo po treste trovare che in realtà non siete affatto ciò che credete. Fate molta attenzione. Nessuna religione è contraria al vostro desiderio di conoscere la vostra natura, ma molto spesso le persone religiose sono eccessivamente condizionate dalla storia, dalla filosofia o dalla domina della propria religione, e ignorano cosa e come sono esse stesse, ignorano il loro effettivo modo di essere. Invece di utilizzare la propria religione per ottenere le relative mete – salvezza, liberazione , libertà interiore, eterna gioia e felicità – queste persone si limitano a dei giochi intellettuali con la loro religione, come se questa fosse un bene materiale.

Cenni di Psicologia Buddhista

Senza comprendere in che modo la vostra natura interiore si evolve, come potrete mai scoprire la perenne felicità? Dove si trova la felicità duratura? Non è nel cielo o nella giungla; non la troverete nell’aria o sotto la terra. La felicità perenne si trova dentro di voi, nella vostra psiche, nella vostra coscienza, nella vostra mente. Ecco perché è così importante che voi investighiate la natura della vostra mente.

Se la teoria religiosa che imparate non serve a causare gioia e felicità nella vostra vita quotidiana, a che serve? Anche se potete dire: ‘Sono un praticante di questa o di quest’altra religione’ , esaminate ciò che avete fatto, in che modo avete agito e ciò che avete scoperto sin da quando avete seguito la vostra religione. E non abbiate timore di analizzare voi stessi in ogni dettaglio. La vostra stessa esperienza è positiva. È essenziale esaminare bene, interrogandovi su tutto quello che fate, altrimenti come potete sapere ciò che state facendo? Sono certo che già lo sapete: una fede cieca in una qualsiasi religione non potrà mai risolvere i vostri problemi.

Molte persone sono piuttosto apatiche riguardo la pratica spirituale. ‘È facile dire: vado in chiesa tutte le settimane. Questo è sufficiente per me’. Questa non è una risposta. Qual è lo scopo della vostra religione? State ottenendo le risposte che cercate o la vostra pratica è solo una burla? Voi stessi dovete esaminare la questione. Non sto criticando o sminuendo nessuno, ma dovete essere sicuri di quello che fate. La vostra pratica è illogica, inquinata da idee illusorie o è realistica? Se il vostro sentiero vi insegna ad agire e ad impegnarvi in modo corretto e vi conduce a realizzazioni spirituali come l’amore, la compassione e la saggezza, allora è ovviamente valido e di valore. In caso contrario, state solo sprecando il vostro tempo. L’inquinamento mentale provocato dalle idee sbagliate è molto più pericoloso delle droghe. Le idee distorte ed una pratica colma di errori si radicano profondamente nella vostra mente, aumentando durante la vostra vita e accompagnando la vostra mente in quella seguente. Tutto ciò è molto più pericoloso di qualche sostanza fisica.

Tutti noi , religiosi e non, orientali e occidentali, vogliamo tutti essere felici. Ognuno di noi desidera la felicità, ma il punto è: stiamo cercando nel posto giusto? Forse la felicità è qui, ma voi la state cercando li’. Siate certi di cercare la felicità dove può essere trovata.

Noi consideriamo l’insegnamento di Buddha più simile alla psicologia e alla filosofia che alla religione, come essa viene abitualmente considerata dalle persone. Molta gente sembra pensare che la religione sia in gran parte una questione di credo. Ma, se la vostra pratica religiosa si fonda principalmente sulla fede, a volte una semplice domanda scettica da parte di un amico: ‘Per carità, cosa stai facendo?’ – può distruggerla completamente: ‘Oh, tutto quello che ho fatto è stato un errore!’. Per cui, prima di impegnarvi in un sentiero spirituale, siate sicuri di sapere esattamente cosa state facendo. La psicologia buddhista insegna che l’attaccamento emotivo per il mondo sensoriale ha origine da sensazioni mentali e fisiche. I vostri cinque sensi forniscono informazioni alla vostra mente, producendo così varie sensazioni, che nel loro complesso si possono classificare in tre gruppi: piacevoli, spiacevoli e neutre. Queste sensazioni sorgono a causa di stimoli mentali o fisici.

Quando sperimentiamo sensazioni piacevoli ne deriva un attaccamento emotivo, e quando tali sensazioni piacevoli terminano sorge la bramosia, il desiderio di provarle di nuovo. La natura di questo tipo di mente è l’insoddisfazione, che disturba la nostra pace mentale poiché la sua natura è agitazione. Quando sperimentiamo sensazioni spiacevoli, automaticamente proviamo repulsione e cerchiamo di sbarazzarcene; sorge avversione, che di nuovo disturba la nostra pace mentale. Quando sperimentiamo sensazioni neutre, né piacevoli né spiacevoli, ignoriamo cosa avviene e non vogliamo percepire la realtà. Per cui, ogni sensazione che proviamo nella nostra vita quotidiana – piacevole, spiacevole o neutra – ci disturba a livello emotivo e quindi non vi è più né equilibrio né equanimità nella nostra mente. Per cui, analizzare in tal modo le vostre sensazioni non ha nulla a che vedere con il credere, non è cosi? Questa non e’ una questione orientale o delle montagne himalayane. Riguarda voi stessi; appartiene a voi. Non potete rifiutare quello che dico, affermando: ‘Non provo alcuna sensazione’. È molto semplice, non è così? Inoltre, molte delle nostre azioni negative sono semplicemente le reazioni alle sensazioni che proviamo. Esaminate voi stessi.

Quando vi sentite bene, a vostro agio, come risultato di un contatto con persone o con oggetti sensoriali, analizzate precisamente come vi sentite, perché vi sentite bene. La sensazione piacevole non si trova nell’oggetto esteriore, vero? È nella vostra mente. Sono certo che possiamo essere tutti d’accordo sul fatto che la sensazione piacevole non è fuori di voi. Quindi, perché vi sentite così? Se provate a sperimentare in questo modo, potrete scoprire che felicità e gioia, sconforto e infelicità e sensazioni neutre sono tutte dentro di voi. Scoprirete che voi stessi siete principalmente responsabili delle sensazioni che sperimentate, e che non potete incolpare gli altri per come vi sentite: ‘Lui mi rende infelice; lei mi rende infelice; questa cosa mi rende infelice’. Non potete incolpare la società dei vostri problemi, sebbene sia ciò che facciamo costantemente, non è così? Non è una cosa realistica. Quando realizzate l’autentico processo evolutivo dei vostri problemi mentali non darete più la colpa ad alcun altro essere vivente per il modo in cui vi sentite. Questa realizzazione costituisce l’inizio di una buona comunicazione e del rispetto nei confronti degli altri. Normalmente, siamo privi di consapevolezza; agiamo in modo inconsapevole, per cui automaticamente manchiamo di rispetto agli altri e ti danneggiamo. Non ci importa nulla; semplicemente lo facciamo, e questo è tutto.

Molte persone, anche alcuni psicologi, sembrano pensare che possiate eliminare l’emozione del desiderio colmo di bramosia semplicemente sostituendo l’oggetto della medesima: se soffrite perche vostro marito o vostra moglie vi ha lascia ti, prendere un altro marito o un’altra moglie potrà risolvere il vostro problema. Questo e’ impossibile.

Senza comprendere la caratteristica natura delle vostre sensazioni piacevoli, spiacevoli o neutre non scoprirete mai la natura dei vostri stati e atteggiamenti mentali, e senza scoprirlo non potrete mai mettere fine ai vostri problemi emotivi.

Ad esempio, il buddhismo afferma che dovreste provare compassione e amore per tutti gli esseri viventi. Come potreste mai provare anche solo un sentimento di equanimità nei confronti di tutti gli esseri, se la mente ignorante e dualistica opera così intensamente dentro di voi? Non è possibile, poiché emotivamente siete troppo estremisti. Quando vi sentite felici perché avete provato una sensazione piacevole mediante il con fatto con un particolare oggetto, esagerate grossolanamente ciò che considerate le qualità dell’oggetto, letteralmente pompando il più possibile le vostre emozioni al riguardo. Ma dovete sapere che la vostra mente non può rimanere ‘sospesa’ in tal modo. È l’mpermanenza transitoria per cui naturalmente molto presto vi ritrovate di nuovo giù. Allora, automaticamente, la vostra mente, priva di equilibrio, diventa depressa. Dovete comprendere con molta attenzione quanta energia sprechiate alla ricerca di sensazioni mentali, oppure cercando di sfuggire alle medesime.

Siamo sempre troppo estremisti; dobbiamo trovare una via di mezzo. Se analizzate un poco più a fondo, potrete anche scoprire che le sensazioni sono responsabili di ogni conflitto esistente al mondo. Ad esempio: partendo da due bambini che litigano per un pezzo di dolce, sino a due enormi nazioni che lottano per la loro esistenza, qual è il motivo del loro conflitto? La ricerca di sensazioni piacevoli. Anche bambini troppo piccoli per parlare lottano perché vogliono essere felici.

Tramite la meditazione potete facilmente comprendere la verità di tutto ciò. La meditazione rivela ogni cosa presente nella vostra mente; tutta la vostra spazzatura, ogni vostro lato positivo; tutto è percepibile per mezzo della meditazione. Ma non pensate che meditazione significhi solo sedere sul tappeto nella posizione del loto, a non far nulla. Essere consapevoli, attenti a tutto ciò che fate (camminare, mangiare, bere, parlare) è meditazione.

Prima comprenderete questo, più rapidamente realizzerete che voi stessi siete responsabili delle vostre azioni, che voi stessi siete responsabili delle sensazioni felici che desiderate e delle sensazioni spiacevoli a cui volete sfuggire, e che nessun altro vi controlla.

Quando sorge una sensazione piacevole e poi, come è nella sua propria natura, essa termina, facendovi sentire frustrati perché la desiderate ancora, questa situazione non è stata creata da Dio, da Krishna, da Buddha o da qualsiasi altra entità esteriore. Le vostre stesse azioni sono i responsabili della situazione. Non è forse facile da comprendere? La mente debole pensa, ‘Oh, lui mi ha fatto star male, lei mi fa’ sentire in modo orribile’. Questa è la mente debole all’opera, una mente che cerca sempre di incolpare qualcuno o qualcosa. In effetti. ritengo che esaminare le vostre esperienze quotidiane per comprendere come sorgono le vostre sensazioni mentali e fisiche sia una cosa meravigliosa da farsi. In tal modo imparate costantemente; non vi è neppure un momento in cui non stiate apprendendo qualcosa. In questo modo, mediante l’applicazione della vostra stessa conoscenza derivante dalla saggezza potrete scoprire che la realizzazione della pace e della gioia infinite si trova dentro di voi. Sfortunatamente, la mente debole non possiede molta energia di conoscenza, frutto della saggezza; dovete nutrire questa energia all’interno della vostra mente.

Christchurch, Nuova Zelanda 14 giugno 1975

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