Lama Yesce: sviluppare equanimità per tutti gli esseri.

Lama Yesce. Durante iI processo della morte, la vostra coscienza continua a fluire.

Lama Yesce. Durante iI processo della morte, la vostra coscienza continua a fluire.

Lama Yesce. Perché il buddhismo mahayana ci insegna a sviluppare un sentimento di equanimità per tutti gli esseri viventi? Spesso scegliamo solo una piccola cosa, un piccolo atomo, un singolo essere vivente, pensando: ‘Questo è l’essere che fa per me: questo è il migliore’. Cosi creiamo dei valori estremisti: esageriamo grossolanamente il valore di una cosa che ci piace e disprezziamo tutto il resto. Tullo ciò non è positivo per voi, e per la vostra pace mentale. Al contrario, dovreste analizzare il vostro comporlamento: ‘Perché sto facendo tutto ciò? La mia mente irrealista, egocentrica, sta inquinando la mia coscienza’. Poi, meditando sull’equanimità, sul fatto che tutti gli esseri viventi sono egualmente uguali , dato che tutti vogliono essere felici e nessuno vuole soffrire, potete imparare ad eliminare gli estremismi: l’enorme attaccamento per una persona e l’enorme avversione per altri. In tal modo potete facilmente mantenere la vostra mente equilibrata e sana. Molte persone hanno fatto una simile esperienza.Per cui la psico logia di Buddha può essere di grande aiuto quando state cercando di gestire le frustrazioni che disturbano la vostra esistenza quotidiana. Ricordate che quando si verificano sensazioni piacevoli, il desiderio, la bramosia e l’attaccamento seguono a ruota; quando si verificano sensazioni spiacevoli, si manifestano l’avversione e la collera; e quando le sensazioni sono neutre spesso l’ignoranza e la cecità nei confronti della realtà occupano la vostra mente. Se per mezzo di questi insegnamenti potete imparare come realmente si manifestano le vostre sensazioni e come di fatto voi reagite alle stesse, la vostra vita migliorerà molto e sperimenterete grande felicità, pace e gioia. Avete delle domande?

D. Come si può riconoscere la vera natura della mente?

Lama Yesce. Per comprendere la vera natura della mente dovete comprendere le due verità: quella relativa e quella assoluta. Quando la mente ha una corretta percezione del mondo sensoriale, quel tipo di conoscenza è verità relativa. Quando la mente percepisce oltre il ‘questo-e-quello’ del dualismo, quando la sua visione è unificata, in quel momento percepite la natura assoluta della mente, totalmente pura. Nei nostri ordinari rapporti con il mondo esterno, nella vita di tutti i giorni, si manifestano sempre due cose, due aspetti di ogni situazione. Due cose creano sempre problemi. Per fare un esempio umoristico: è come con i bambini. Uno va bene, ma mettine due insieme … sapete cosa voglio dire. La stessa cosa si verifica con la mente. Noi interpretiamo il mondo dualisticamente, attraverso i nostri cinque sensi, e forniamo questa informazione alla nostra mente, che viene condizionata da tale visione, ed automaticamente entra in agitazione ed in conflitto, uno stato diametralmente opposto alla pace interiore e alla libertà. Quando riuscite a superare questo blocco, sperimenterete la perfetta, serena realizzazione della vera e assoluta natura della mente. La tua è una domanda molto importante e sono sicuro che questa breve risposta non ti ha soddisfatto . Ma è comunque una buona introduzione .

D. Quando si esamina la mente: essa dice sempre la verità?

Lama Yesce. No, talvolta la risposta arriva dalle vostre idee sbagliate. Ma non prestatevi attenzione: dovete dirvi: ‘Non sono soddisfatto della risposta che mi ha dato la me nte, ne voglio una più veritiera’. Verificate più a fondo. In questo modo, alla fine sorgerà la saggezza della vostra natura fondamentale. È bene interrogare se stessi. Se lo fate, non appena si verifica un problema,

simultaneamente appare la soluzione. Chi non si interroga, non ottiene risposta. Ma non dovete mai porre domande in modo emotivo od isterico: ‘Cos’è questo? Cos’è quello? Voglio sapere questo! Voglio sapere quello! ‘ . Al contrario, quando sorge un problema, prendetene nota. Sedetevi, riflettete. La risposta verrà, richiede solo il giusto tempo. Se non ottenete la risposta oggi, attaccate al muro il vostro quesito scritto. Talvolta le risposte arrivano attraverso le esperienze. Se la vostra domanda è molto sentita, la risposta potrà venire in sogno, come un lampo! Perché? Perché la vostra essenza fondamentale è saggezza. Non crediate di essere totalmente e irrimediabilmente ignoranti. Nella mente umana coesistono aspetti positivi e negativi.

D. Il buddhismo parla costantemente del karma. Di cosa si tratta?

Lama Yesce: Karma? Voi siete il karma, ecco tutto. È molto semplice. In effetti ‘ karma’ è una parola sanscrita che significa causa ed effetto. Ad esempio, ieri è accaduto qualcosa nella vostra mente e oggi ne sperimemate l’effetto. La vostra vita, i vostri genitori, il vostro ambiente sono tutti risultati del karma. Ogni giorno, in ogni momento, qualsiasi cosa facciate, all’interno della vostra mente opera la causa e l’effetto, di continuo. Finché avrete questo corpo, coinvolti nel mondo sensoriale, discriminando tra questo e quello, tra buono e cattivo, la vostra mente automaticamente creerà del karma. Il karma sono le esperienze compiute con il vostro corpo e mente. Le vostre esperienze di felicità o di infelicità mentali e fisiche sono l’ effetto di particolari cause, ma questi stessi effetti diventano la causa di futuri risultati. Una azione produce una reazione: questo è il karma. Sia le filosofie orientali sia la scienza moderna spiegano che ogni materia è interrelata con tutto il resto; se riuscite a comprendere questo punto, comprenderete come opera il karma. Ogni tipo di esistenza, interiore ed esteriore, non si verifica accidentalmente, per caso; l’energia di tutti i fenomeni interiori ed esteriori è interdipendente. Il karma non è filosofia, è l’equivalente a buddhista della scienza occidentale. Esso spiega le basi della vita: forma, colore, sensazione, percezione, discriminazione, e così via. Spiega cosa siete e il rapporto tra tutto ciò e la vostra mente. Il karma è la spiegazione scientifica buddhista del termine evoluzione; ‘Se succede questo, quello sarà il risultato’. Così, benché karma sia una parola sanscrita, in pratica voi siete karma e state vivendo nei confini del karma. La vostra energia è il risultato di energia precedente, e la stessa determina ulteriori reazioni, che si susseguono e così, mentalmente e fisicamente, la vita scorre. Karma non è un qualcosa a cui dove te credere. Che ci crediate o meno la natura innata del vostro corpo e della vostra mente vi fanno sperimentare un ciclo continuo. Proprio come la combinazione dei quattro elementi produce un risultato spontaneo, in accordo alle circostanze ambientali, questo vaIe per la vostra mente, che agisce e reagisce al contatto del mondo sensoriale. L’anno scorso avete gustato della cioccolata, ma da allora non avete potuto più procurarvene; così a causa della memoria della precedente esperienza ora sentite una grande voglia di cioccolato. Questa reazione è karma: la precedente esperienza è la causa, il vostro desiderio attuale è l’effetto.

D. Ha parlato a lungo di piacere e felicità, e nella mia mente sto cercando di chiarire la differenza tra questi due. Sono la medesima cosa? È possibile provare attaccamento per il piacere ma non per la felicità?

Lama Yesce. Piacere e felicità sono la stessa cosa, e noi proviamo attaccamento per entrambi. È possibile sperimentare il piacere senza provare attaccamento per esso: questo è ciò a cui dovremmo puntare. Dovremmo godere delle nostre sensazioni di felicità comprendendo la natura del soggetto , la nostra mente, dell’oggetto del piacere e delle nostre sensazioni. Chiunque abbia raggiunto il nirvana e’ in grado di fare tutto ciò.

D. Vorrei chiarire il significato buddhista del termine mediazione. È corretto interpretarlo come ‘osservare l’attività della propria mente’?

Lama Yesce. Sì, è possibile intendere il termine in questo senso. Come ho detto in precedenza, la meditazione buddhista non significa necessariamente sedere a gambe incrociate con gli occhi chiusi. Semplicemente osservare come la tua mente reagisce al mondo sensoriale mentre fai qualsiasi cosa – camminare, parlare, fare compere e così via – può essere realmente una perfetta meditazione, che porta perfetti risultati.

Domanda. A proposito delle rinascita, cos’è che rinasce?

Lama Yesce. Quando muori, la tua coscienza si separa dal corpo, entra nello stato intermedio e da questo stato nasce in un’altra forma fisica. Definiamo tutto ciò rinascita. L’energia mentale e l’energia fisica sono differenti. L’energia fisica è estremamente limitata, ma l’energia mentale è dotata di una costante continuità.

D. E. possibile che la coscienza si sviluppi nello stato intermedio, oppure la mente può evolversi solo durante la vita?

Lama Yesce. Durante iI processo della morte, la vostra coscienza continua a fluire proprio come l’elettricità, che proviene dal generatore ma si diffonde di continuo attraverso differenti edifici e differenti apparecchi elettrici. Per cui è possibile che la coscienza si sviluppi nello stato intermedio.

D. Quando si recitano i mantra, a volte è possibile concentrarsi su uno qualsiasi degli organi del corpo fisico, oppure ci si concentra solo sulla mente? E possibile concentrarsi sui chakra, i centri di energia?

Lama Yesce. E’ possibile. Ma dovete ricordare che vi sono metodi differenti per scopi differenti. Non pensate che Buddha abbia insegnato solo una cosa. Nel buddhismo, ci sono migliaia e migliaia, forse innumerevoli metodi di meditazione, e tutti vengono spiegati per accordarsi alle varie inclinazioni e necessità degli infiniti esseri viventi.

D. La coscienza che si sviluppa durante la nostra vita e che lascia il corpo quando moriamo è parte di una coscienza suprema? Ad esempio, è parte di Dio o di una coscienza universale?

Lama Yesce. No, è una mente molto semplice e ordinaria, che è la diretta continuità della mente che avete ora, in questo mo mento. La differenza è che dopo la morte la vostra mellle si è separata dal corpo e ne sta cercando un altro. Questa mente dello stato intermedio è sotto il controllo del karma, ed è agitata, confusa e colma di conflitti. Non vi è ragione di definirla elevata o suprema.

Christchurch, Nuova Zelanda 14 giugno 1975

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