La storia delle quaglie 

Il saggio leader capì il piano del cacciatore per prendere le quaglie

Il saggio leader capì il piano del cacciatore per prendere le quaglie.

La storia delle quaglie.

Vi fu un tempo in cui molte quaglie vivevano insieme in una foresta. La più saggia di esse era il loro leader.

Vicino alla stessa foresta viveva un uomo che si guadagnava la vita prendendo le quaglie e vendendole. Ogni giorno lui ascoltava il richiamo del leader che chiamava le altre quaglie. Dai e dai questo cacciatore di uccelli, imitando il richiamo, fu capace di chiamare le quaglie. Sentendo la nota le quaglie pensavano che fosse il loro leader che le chiamava. Quando si furono riunite insieme, il cacciatore gettò la sua rete su di esse e poi si recò nella città, dove presto vendette tutte le quaglie che aveva preso.

Il saggio leader capì il piano del cacciatore per prendere le quaglie. Così chiamò a raccolta gli uccelli e disse loro, “Questo cacciatore sta catturando molti di noi in tale modo, noi dobbiamo farlo smettere. Io ho pensato ad un piano, che è questo: La prossima volta che il cacciatore getta una rete su di voi, ognuno deve mettere la Sua testa attraverso uno dei piccoli buchi della rete. Poi, tutti insieme dovrete volare via fino al cespuglio più vicino. Così potrete liberarvi della rete sul cespuglio e sarete liberi”.

Le quaglie dissero che il piano era buono e che la prossima volta che il cacciatore avesse gettato la rete su di loro, lo avrebbero messo in atto.

Il giorno dopo, il cacciatore tornò e chiamando gli uccelli li radunò insieme. Poi gettò la rete su di loro. Le quaglie alza-rono la rete e volarono via con essa fino al più vicino cespuglio dove la lasciarono. Poi andarono volando dal loro leader per dirgli che il suo piano aveva funzionato bene.

Il cacciatore si proccupò quando la sera trovò la sua rete sulle spine e se ne tornò a casa a mani vuote. Il giorno dopo successe la stessa cosa, ed anche il successivo. Sua moglie era adirata perché lui non portava più soldi a casa, ma il cacciatore disse, “Il fatto è che le quaglie ora stanno lavorando insieme. Quando la mia rete è su di loro, esse volano via con lei, lasciandola poi su un cespuglio spinoso. Ma nonappena le quaglie cominceranno a litigare tra di loro io sarò in grado di prenderle ancora”.

Non molto tempo dopo, una delle quaglie vedendo sul terreno del cibo, scese per errore sulla testa di un’altra. “Chi è che cadde sulla mia testa?” strillò adirata la seconda quaglia. “Sono stata io; ma non volevo. Non ti arrabbiare”, disse la prima quaglia, ma la seconda quaglia era ormai adirata e le disse brutte cose.

Presto tutte le quaglie presero parte a questa disputa. Quando il cacciatore venne quel giorno a gettare la sua rete su di esse, questa volta le quaglie anziché volare via con essa, si misero a questionare, “Adesso alza tu la rete!”, l’altra di rimando disse, “No! Alzala tu!”. “Cercate di alzarvi tutte”, dissero le quaglie che erano all’altro lato. “No, non lo facciamo!” dissero le prime, “Cominciate voi e poi lo faremo anche noi!”, ma nessuna cominciò da nessuna parte.

Quindi le quaglie continuarono a litigare, e mentre stavano litigando il cacciatore le prese tutte nella sua rete. Lui le portò in città e le vendette per un buon prezzo.

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