La perfetta rinascita umana

LA PERFETTA RINASCITA UMANA

Da tempo senza inizio fino al presente, in tutte le mie innumerevoli vite precedenti, sono morto e rinato nel ciclo del samsara, i sei reami di sofferenza. Ora ho ottenuto una rinascita umana perfetta che ha diciotto attributi: le otto libertà e le dieci ricchezze.

Che cos’è la perfetta rinascita umana?

Le otto libertà (tib. d’äl wa gyä)

Si tratta di condizioni di esistenza libere dagli otto stati sfavorevoli in cui gli esseri non hanno la possibilità di praticare il Dharma.

Libertà dalla nascita:

  1. negli inferni (tib. nyal wa; scr. narak),

  2. come spirito famelico (tib. yi d’ag; scr. preta),

  3. come animale (tib. d’ü dro),

  4. come deva dalla lunga vita (tib. lha tse ring po).

Sebbene nato come essere umano, essere libero dall’essere:

  1. un barbaro (tib. la lor) in un terra priva di religione,

  2. sordo (tib. wön ba),

  3. eretico (in preda a visioni errate) (tib. log ta chän), o

  4. nato in un periodo privo degli insegnamenti di un buddha, quando nessun buddha è disceso (tib. yül t’a k’ob).

Se nascessi nei tre reami inferiori – dei narak, dei preta e degli animali – non avrei la libertà di praticare il Dharma a causa dell’inimmaginabile sofferenza e della profonda ignoranza che dovrei sperimentare continuamente.

Nel reame dei deva dalla lunga vita non avrei la libertà di praticare il Dharma per via di essere continuamente distratto dagli oggetti dei sensi dei supremi piaceri samsarici, oppure per via di rinascere come deva privo di discriminazione, inconscio dalla nascita fino alla morte.

Se fossi un barbaro, non avrei occasione di incontrare il Dharma. Se fossi sordo, non potrei comunicare correttamente con gli altri, non potrei ascoltare gli insegnamenti e non potrei prendere l’ordinazione. Se fossi un eretico, non crederei nel Dharma – nell’esistenza delle vite passate e future, del karma, delle verità ultima e relativa e non avrei fede nei tre gioielli: queste visioni errate non danno libertà di praticare il Dharma.

Se nascessi in un periodo senza Buddha o privo dei suoi insegnamenti non avrei la libertà di praticare il Dharma perché non potrei trovarlo.

Le dieci ricchezze (doti) (tib. jor pa chu)

Si tratta di fortune ottenute che danno la possibilità di praticare il Dharma perfettamente:

  1. La nascita come essere umano.

  2. La nascita nel centro di un paese religioso.

  3. La nascita con organi perfetti.

  4. Evitare di creare o di far creare agli altri le cinque azioni estreme negative: uccidere la madre, uccidere il padre, uccidere un arhat, ferire un tathagata o causare discordie tra il Sangha.

  5. Aver fede nella pratica del Dharma, nelle tre divisioni degli insegnamenti: vinaya, sutra e abhidharma.

  6. La nascita durante un periodo non oscuro.

  7. Gli insegnamenti sono mostrati dal Buddha o dai suoi seguaci.

  8. L’esistenza di insegnamenti sperimentati – esistono tuttora le realizzazioni dello stesso Buddha.

  9. Seguire il sentiero degli insegnamenti del Buddha.

  10. Ricevere la gentilezza e la compassione degli altri, ad esempio aiuto per la pratica di Dharma: aiuto per le necessità temporali come cibo e vestiti da un benefattore, e insegnamenti da un Guru compassionevole.

In che modo e’ utile questa perfetta rinascita umana?

Questa perfetta rinascita umana è estremamente utile perché mi dà la possibilità di ottenere i miei scopi sia temporali che ultimi, mi permette di creare molto merito, in un periodo molto breve. Pertanto:

  1. E’ una possibilità perfetta di porre fine alla sofferenza continua, senza inizio del legame alla ruota della vita e di ottenere l’illuminazione. La perfetta rinascita umana rende possibile l’illuminazione mediante il completamento della raccolta di merito:

    1. in tre incalcolabili grandi eoni,

    2. in otto grandi eoni,

    3. in questa stessa vita, aumentando la sua lunghezza tramite la pratica cooperante di sutra e tantra,1

    4. in questa stessa vita, anche se breve, mediante la pratica del tantra,

    5. in dodici anni o persino in tre anni.

  2. posso diventare un grande bodhisattva, ottenendo la conoscenza infinita.

  3. posso diventare un arhat, un essere supremo che ha ottenuto la cessazione completa della sofferenza.

  4. posso sviluppare bodhicitta, il desiderio di diventare un buddha per il bene degli altri.

  5. posso ottenere altre realizzazioni, come la vera compassione o la mente della completa rinuncia.

  6. potrei diventare il re di molti universi grazie alle realizzazioni.

  7. benché distinti dai precedenti benefici nel Dharma, possono risultare anche benefici mondani, come diventare la persona più ricca del mondo per aver creato buon karma per essere stato generoso ed aver donato con abbondanza agli altri.

Questa perfetta rinascita umana dà anche molte altre possibilità, secondo i miei interessi. Potrei diventare un ministro, un erudito, un medico, un giudice, un grafico, un istruttore di sci, un barista, un portiere d’albergo, un segretario, ecc. Potrei condurre una vita libera e felice senza nessun possedimento, cosa impossibile per quelle persone che credono che tutto il piacere deriva solo dalle condizioni materiali e dai fenomeni esterni.

Effettivamente alcuni di questi esseri profondamente ignoranti e confusi credono realmente che ciò che hanno fatto in sogno o sotto l’effetto di droghe sia reale.

Sprecare questa veramente preziosa rinascita umana è molti milioni di volte peggio che perdere degli universi pieni di gioielli preziosi, perché:

  1. Rende vane le innumerevoli vite impiegate cercando di ottenere questa preziosa rinascita, che è stata il risultato del buon karma, creato mediante la moralità e la generosità. Queste virtù sono state praticate principalmente nei reami umani nel corso di molte vite precedenti, ognuna delle quali è stata il risultato di molte altre.

  2. Vanifica l’opportunità presente di ottenere l’illuminazione e di ottenere tutte le altre realizzazioni.

  3. Vanifica la possibilità di migliori vite future, in cui potrei avere l’ottenimento di realizzazioni e dell’illuminazione, ponendo fine a tutta la sofferenza.

Innumerevoli gioielli, tanti quanti potrebbero essere contenuti in innumerevoli universi, non potrebbero mai avere il valore di questa presente rinascita perfetta. Se tutti i gioielli che ho posseduto in tutte le mie vite passate potessero colmare uno spazio infinito, che bene farebbe ciò? Se realmente penso profondamente in merito posso vedere che nessuna felicità reale ne verrebbe, perché sarebbe inutile per controllare questa mente negativa.

Dobbiamo verificare le nostre esperienze precedenti o metterci nella posizione di un uomo ricco per vedere come i possedimenti materiali non possono aiutare a porre termine alla sofferenza. È importante vedere in profondità e sentire la nostra esperienza di tali situazioni.

Ci sono spiriti detti naga, abitanti nel regno animale, che sono molto ricchi e possiedono molti depositi di gioielli. (Gli spiriti naga hanno i corpi metà umani e metà animali, o di altre forme; possono vedere gli esseri umani ma la maggior parte degli esseri umani non può vederli.) Noi stessi abbiamo avuto l’esperienza di possedere tali depositi di gioielli innumerevoli volte; abbiamo posseduto abbastanza gioielli da riempire uno spazio infinito, tuttavia nessuna sofferenza è stata curata. Nel narak, il reame con la più grande sofferenza, ci sono esseri con esperienze simili.

Gli otto dharma mondani

    1. Bramosia per i piaceri dei sei sensi.

    2. Bramosia di essere liberi da ciò che è spiacevole.

    3. Bramosia di udire parole o suoni dolci, che compiacciono l’ego.

    1. Bramosia di non udire parole o suoni sgradevoli.

    2. Bramosia di ottenere cose materiali.

    3. Bramosia di evitare di perdere o di non ottenere cose materiali.

    4. Bramosia per la lode e l’ammirazione personale.

    5. Bramosia di evitare diffamazione, biasimo e critiche personali.

Se uso questa preziosa rinascita umana solo per ottenere gli otto dharma mondani o i supremi piaceri samsarici, spinto dal pensiero autogratificante, continuerò sempre a girare nei sei reami samsarici di inimmaginabile sofferenza, così come ho fatto da tempo senza inizio in tutte le mie vite precedenti. L’inizio di queste vite non è visto nemmeno dalla mente onnisciente di un Buddha, figuriamoci dalle menti degli esseri ordinari, e se io continuo a impegnarmi per queste cose continuerò a soffrire nella ruota del samsara.

Solitamente mi spavento per le minime malattie fisiche transitorie come raffreddori o emicranie, per la sofferenza dal caldo o dal freddo, o per il dolore di uno stomaco troppo pieno o vuoto; trovo queste cose realmente insopportabili e cerco di farle finire con tutti i tipi di mezzi temporali.

D’altro canto, non sono per niente impaurito dalle maggiori sofferenze che ho sperimentato nelle vite passate – quelle della rinascita e della morte e molte altre sofferenze inesprimibili dei sei reami samsarici, che sono causate da bramosia, ignoranza ed odio. Non pensare o preoccuparsi per queste sofferenze, cercare di arrestare solo quelle del momento, genera soltanto la causa per ulteriore sofferenza futura. Tale modo di agire è estremamente insensato e assurdo – come quello di una persona pazza. Posso avere pensieri ed azioni umani, tuttavia mi comporto come uno sciocco animale.

Shantideva ha detto:

La perfetta rinascita umana, la più difficile da trovare e una base notevolmente favorevole,

è, tuttavia, ottenuta cogliendo l’opportunità.

Se, mentre si ha la saggezza per conoscere cosa praticare e cosa evitare,

si conduce ancora se stessi al narak, ci si sta espressamente rendendo ignoranti.

Se mi preoccupo così tanto per qualunque sofferenza e malattia momentanea, perché non mi preoccupo per la sofferenza tremenda e continua delle mie vite future; perché non mi preoccupo e non provo ad eliminare la causa vera della sofferenza?

Impiegare questa rinascita umana perfetta desiderando soltanto gli otto dharma mondani e impegnandomi per il godimento dei piaceri samsarici è come scambiare universi pieni di gioielli con escrementi. Ma persino questa cosa molto sporca è molto più utile dell’attaccamento – può essere usata sia dalla gente che dagli animali.

Più voglio e godo degli otto dharma mondani e dei maggiori piaceri samsarici, più genero confusione e rimango ignorante.

E’ facile ottenere la perfetta rinascita umana?

  1. La causa della perfetta rinascita umana

Questa rinascita umana perfetta è estremamente difficile da acquisire perché la causa che porta questo risultato – la pratica della moralità e della generosità – è estremamente difficile da generare.

È quasi impossibile praticare queste azioni virtuose se non sono umano, e perfino allora non è facile. In primo luogo, dovrei essere nato nel continente meridionale piuttosto che negli altri mondi umani perché gli esseri umani qui sono più sensibili e quindi vedono la sofferenza più facilmente, inoltre hanno il vantaggio di poter praticare il Tantra, essendo dotati dei sei prerequisiti fisici per tale pratica: tre di questi vengono dal padre ossa, midollo e sperma e tre dalla madre pelle, carne e sangue.

Ci sono molti altri fattori in questione nella creazione della moralità e della generosità. Per esempio, se ho delle visioni errate e credo che non ci sia una cosa come la legge del karma, non applico sforzo per raccogliere i meriti. Se sono handicappato fisicamente, mi manca per esempio un arto o sono sordomuto, oppure sono ritardato mentalmente, non posso praticare perfettamente queste due azioni virtuose.

Per determinare efficacemente il risultato della rinascita umana perfetta dovrei capire che è causata e cosa ne è la causa: devo capire il karma e i suoi risultati. Molti ne parlano ma, non riconoscendo la natura vera della mente, hanno grossolane idee sbagliate circa la pratica della moralità e della generosità. Anche coloro che hanno una conoscenza corretta del karma trovano che queste pratiche siano difficili da seguire correttamente.

Così devo sapere come praticare correttamente. Molta gente pensa che sacrificare altri esseri senzienti agli dei sia il giusto modo per alleviare la propria sofferenza e trovare la felicità per se stessi rinascendo in paradiso. In effetti, il risultato di tali azioni è la rinascita nei livelli del narak più bassi nel più breve tempo possibile.

È essenziale che sia la moralità che la generosità siano generate. Poiché la rinascita nei reami superiori principalmente dipende dal comportamento morale, la pratica della generosità da sola non può portare questo risultato.

Guru Shakyamuni, colui dotato del controllo supremo, disse:

L’essere a cui manca una gamba non può seguire la strada.

Similmente, non si può raggiungere la liberazione senza la pratica della moralità.

Chandrakirti disse:

Chi rompe la gamba dei precetti e rinasce come un animale

non riceve i godimenti una volta che il risultato della generosità è esaurito.

Similmente, è insufficiente praticare solo la moralità. La povertà e la difficoltà che ne deriva di soddisfare i bisogni temporali possono ostacolare notevolmente la pratica del

Dharma. Se ora difetto dei godimenti materiali è a causa della mia precedente pratica imperfetta della generosità. Anche chi è ricco e famoso, se è molto avido e incapace di generare la generosità, non può ricevere una rinascita umana perfetta malgrado la conservazione della moralità pura. Inoltre, un essere inferiore può godere dei risultati della generosità, ma non pratica mai la generosità perché è troppo ignorante.

  1. La rarità della perfetta rinascita umana

Posso capire come la rinascita umana perfetta sia difficile da ottenere considerando il modo in cui gli esseri senzienti sono distribuiti nei sei regni samsarici.

La vasta maggioranza degli esseri senzienti è nel narak. Così il numero di rinascite superiori è minore del numero delle rinascite inferiori e il numero delle rinascite umane perfette è il più piccolo di tutti.

  1. Analogie che illustrano la difficoltà di ottenere la perfetta rinascita umana

La probabilità di ottenere la preziosa rinascita umana perfetta è simile a quella che ha una tartaruga cieca, che nuota in un vasto oceano ed emerge soltanto una volta ogni cento anni, di far passare la sua testa attraverso un piccolo anello dorato che galleggia da qualche parte sulla superficie.

È più difficile di quanto sia possibile che restino attaccati dei semi lanciati contro una parete di vetro, o che, versando una manciata di semini di mostarda sulla punta di un ago, ve ne resti uno.

In che modo dovremmo rendere altamente significativa la nostra perfetta rinascita umana?

Dovremmo usare questa rinascita per liberarci dal samsara ottenendo l’illuminazione o lo stato di un nobile bodhisattva o di un arhat. Per lo meno dovremmo essere completamente sicuri di evitare una rinascita inferiore.

Tuttavia, questi risultati non possono essere raggiunti senza superare molte difficoltà del corpo e della mente. Per ottenere tutte le realizzazioni dobbiamo purificare tutte le negatività: ciò non è facile, tuttavia è estremamente meritevole.

La maggior parte di noi trascorre l’intera vita nell’inseguimento della comodità temporale, lavorando duramente a caro prezzo. Considerate i presidenti, i soldati e i mercenari, quelli nelle spedizioni e missioni scientifiche, per esempio gli astronauti, le molte persone che vivono poveramente ecc. Tutti trascorrono e rischiano le loro vite per niente. Tutte le loro azioni hanno come risultato una grande e continua sofferenza nelle vite future. La loro intera vita è vuota e termina così.

In particolare se esaminiamo quanta sofferenza e la sua causa abbiamo sperimentato da tempo senza inizio, possiamo capire che siamo in grado di abbandonare l’attaccamento alle comodità momentanee della vita temporale e che è necessario e di gran valore per il successo della preziosa pratica del Dharma, che cessa tutti i problemi.

  1. Gli insegnamenti dei sutra richiedono una pratica graduale senza iniziazione, impegnarsi nei dieci terreni, seguire il sentiero delle perfezioni del bodhisattva. Gli insegnamenti tantrici sono come una scorciatoia, permettono di raggiungere l’illuminazione senza passare attraverso i dieci terreni dei sutra, ma richiedono comunque la vera comprensione e la pura pratica degli insegnamenti basilari dei sutra.

  2. Il momento di tempo più breve è postulato in un sessantacinquesimo di uno schiocco di dita

Estratto da Wish-fulfilling Golden Sun (pp. 44-50) di Lama Zopa Rinpoce. Tradotto in italiano da Aurora Maggio, Istituto Lama Tzong Khapa, Pomaia, gennaio 2011.