1.4 Lama Tzong Khapa: I Grandi Stadi del Sentiero, Lam Rim Cen Mo

Lama Tzong Khapa

1.4 Lama Tzong Khapa: Il Grande Trattato sugli Stadi del Sentiero dell’Illuminazione, Lam Rim Cen Mo. Primo Volume. II Ed. a cura della traduttrice Ven. Tenzin Oejung, Dharamsala, India 2016. Capitolo 11 Prendere Rifugio nei Tre Gioielli. Capitolo 12 I Precetti del Rifugio. Capitolo 13 Le caratteristiche generali del Karma. Capitolo 14 Le varietà del Karma.

Capitolo 11 PRENDERE RIFUGIO NEI TRE GIOIELLI

ii) Affidarsi ai mezzi per ottenere la felicità nella prossima vita.
a’ Addestrarsi nel prendere rifugio, l’eccellente porta per accedere all’insegnamento.

1’ Le cause del prendere rifugio.
2’ Sulla base di questo, gli oggetti in cui prendere rifugio.

a” Identificare gli oggetti in cui prendi rifugio.

b” Le ragioni per cui sono degni di essere un rifugio

3’ Il modo in cui prendere rifugio

a” Prendere rifugio conoscendo le buone qualità

1” Le buone qualità del Buddha

(a) Le buone qualità del corpo del Buddha

(b) Le buone qualità della parola del Buddha

(c) Le buone qualità della mente del Buddha

(i) Le buone qualità della conoscenza

(ii) Le buone qualità della sollecitudine

(d) Le buone qualità delle attività illuminate

2” Le buone qualità dell’insegnamento

3” Le buone qualità della comunità

b” Prendere rifugio sapendo le distinzioni

1” La distinzione basata sulle loro caratteristiche distintive

2” La distinzione basata sulle loro attività illuminate
3” La distinzione basata sulla devozione
4” La distinzione basata sulla pratica

5” La distinzione basata sul ricordo

6” La distinzione basata su come essi accrescano i meriti

c” Prendere rifugio tramite l’impegno
d” Prendere rifugio rifiutando di riconoscere altri rifugi
ii)
Affidarsi ai mezzi per ottenere la felicità nella prossima vita

I mezzi per ottenere la felicità nella prossima vita sono spiegati in due parti:

1. Addestrarsi nel prendere rifugio, l’eccellente porta per accedere all’insegnamento (Capitoli 11-12)
2. Sviluppare la fede della convinzione che è la radice di ogni felicità temporanea e bontà certa (Capitoli 13-15)
a’
Addestrarsi nel prendere rifugio, l’eccellente porta per accedere all’insegnamento

Prendere rifugio è spiegato in quattro parti:
1. Le cause del prendere rifugio
2. Sulla base di questo, gli oggetti in cui prendi rifugio
3. Il modo in cui prendi rifugio
4. Una volta che hai preso rifugio, gli stadi dei precetti (Capitolo 12)

1’ Le cause del prendere rifugio

In generale ci sono molte cause. Tuttavia, per i nostri scopi, è pertinente ciò che segue. Come spiegato in precedenza, non puoi restare in questa vita, presto muori, e, dopo la morte, non hai controllo sul dove rinascerai, perché sei sotto il controllo del tuo karma. Riguardo al karma, Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva dice:

Proprio come un lampo in una nuvola oscura
Illumina momentaneamente il buio di una notte nera,
Così pure appaiono infrequentemente nel mondo, per il potere di un Buddha,

Pochi momenti di intelligenza per coltivare la virtù.

Questa virtù è sempre debole
E il peccato è ferocemente potente.

Dal momento che il karma virtuoso è debole e il karma non-virtuoso è straordinariamente potente, se contempli come si cada prontamente nei reami inferiori, sarai pieno di paura e terrore, e deciderai risolutamente di cercare un rifugio. Come dice il Mahatma Dignaga:

Alla deriva nell’oceano senza fondo dell’esistenza ciclica,

Divorato da feroci mostri marini,
Attaccamento e simili,
Da chi dovrei andare per (cercare) rifugio oggi?

In breve, le cause del prendere rifugio sono duplici: 1 la tua paura dei regni miserabili e simili, e 2 la tua convinzione che i tre gioielli possano proteggerti da essi. Perciò devi sforzarti di realizzare queste due cause, perché se esse restano mere parole, sarà così anche per il tuo rifugio, ma se sono forti e stabili, il tuo rifugio trasformerà la tua mente.

2’ Sulla base di questo, gli oggetti in cui prendere rifugio
a” Identificare gli oggetti in cui prendi rifugio
L’ Elogio in Centocinquanta Versi (Sata-pancasatka-sutra) dice:

Colui nel quale nessun difetto
Può mai esistere,
Colui nel quale tutte le buone qualità

Esistono sempre –

Se tu sei assennato,
È corretto prendere rifugio proprio in tale persona,

Lodarlo e onorarlo,
E aderire al suo insegnamento.

Perciò, se puoi distinguere un rifugio da ciò che non è un rifugio, è cosa giusta prendere rifugio nel Bhagavan Buddha, il vero rifugio. Questa citazione si applica al gioiello dell’insegnamento come pure al gioiello della comunità. Come dice Settanta Versi sul Rifugio (Trisarana-gamana-saptati), di Ciandrakirti:

Il Buddha, l’insegnamento e la comunità
Sono il rifugio per coloro che desiderano la liberazione.

b” La ragione per cui sono degni di essere un rifugio

Ci sono quattro ragioni per cui il Buddha è degno di essere un rifugio. Prima, egli ha conseguito il dominio su se stesso e raggiunto lo stato sublime di assenza di paura. Se non avesse raggiunto questo, non sarebbe in grado di protegge- re gli altri da tutte le paure, proprio come una persona che è già caduta non può aiutare qualcun altro che sia caduto. Seconda, egli è abile in tutti i modi nei mezzi di addestrare i discepoli. Se non fosse così, non sarebbe in grado di rispondere ai tuoi bisogni, anche se tu andassi da lui per avere rifugio. Terza, egli ha grande compassione. Se non la avesse, egli non ti proteggerebbe anche se tu andassi da lui per avere rifugio. Quarta, egli si compiace non delle offerte materiali ma delle offerte della pratica. Se non fosse così, non fungerebbe da rifugio per ciascuno, ma aiuterebbe solo quelli che in precedenza hanno aiutato lui.

In breve, solo colui che è libero da tutte le paure, che è abile nei mezzi per liberare gli altri dalla paura, che ha grande, imparziale compassione per ciascuno e che agisce per il benessere di ciascuno senza considerare se lo abbia beneficiato o no, (solo costui) è degno di essere un rifugio. Dal momento che solo il Buddha ha queste qualità e il divino creatore e così via non (le hanno), solo lui è il rifugio. Perciò, anche il suo insegnamento e la comunità dei suoi discepoli sono degni di essere un rifugio.

Quindi, dopo aver accertato queste cose, che sono insegnate nel Compendio delle Determinazioni, affidati ai tre gioielli con una focalizzazione univoca. Sviluppa questa certezza dal profondo del tuo cuore, perché, una volta che sei capace di fare questo, essi non possono mancare di proteggerti. Questo è vero perché ci sono due cause del tuo essere protetto: una esterna e una interna. L’Insegnante ha già realizzato completamente il fattore o causa esterna, ma tu soffri perché non hai ancora sviluppato il fattore interno, affidandoti al rifugio.

Perciò, sappi che il Buddha, mosso dalla sua grande compassione, ti assiste anche se tu non richiedi il suo aiuto; che lui non è pigro in questo e che lui, il rifugio senza rivali e propizio, resta saldo come tuo protettore personale. Riconoscendo questo, prendi rifugio in lui. La Lode in Onore di Colui Che è Degno di Onore (Varnarha-varna-stotra) dice:

Egli proclama: “Io sono amico
Tuo, di te che non hai protettore”.
Per la sua grande compassione,
È come se egli abbracciasse il mondo intero.

Oh Maestro, tu sei così compassionevole

E sollecito, e ti sforzi di agire

Amorevolmente, senza pigrizia,
Chi altro è come te?

Tu sei il protettore di tutti gli esseri viventi,

Il benefattore di ciascuno.
Gli esseri affondano perché
Non cercano la tua protezione.

Tu sei in grado di assistere perfino gli umili
Se hanno adottato correttamente il tuo insegnamento.

Nessuno diverso da te
Conosce questi insegnamenti benefici.

Tu hai veramente realizzato
Tutti i fattori esterni, o poteri.
{181} Poiché non hanno acquisito i poteri interiori,

Le persone ordinarie restano soggette alla sofferenza.

3’ Il modo in cui prendere rifugio
Ci sono quattro aspetti del prendere rifugio:

1. Conoscendo le buone qualità
2. Conoscendo le distinzioni
3. Tramite l’impegno
4. Rifiutando di riconoscere altri rifugi

a” Prendere rifugio conoscendo le buone qualità

Dal momento che prendere rifugio conoscendo le buone qualità richiede di ricordare le buone qualità del rifugio, ci sono tre suddivisioni di questo argomento:

1. Le buone qualità del Buddha
2. Le buone qualità dell’insegnamento

3. Le buone qualità della comunità

1” Le buone qualità del Buddha Queste sono spiegate in quattro parti:

1. Le buone qualità del corpo di Buddha
2. Le buone qualità della parola di Buddha

3. Le buone qualità della mente di Buddha

4. Le buone qualità delle attività illuminate

(a) Le buone qualità del corpo di Buddha

Questo implica il ricordo dei fausti segni e delle fattezze esemplari del Buddha. Ricordali come sono insegnati nel testo Elogio tramite l’Esempio (Upama-stava) [sezione della Lode in Onore di Colui Che è Degno di Onore]:

Il tuo corpo, adornato dai segni,
È meraviglioso, un elisir per gli occhi;

È come il cielo d’autunno senza nubi

Decorato da un grappolo di stelle.

Oh saggio dorato,
Meravigliosamente drappeggiato in vesti religiose –
Tu sei come il picco dorato di una montagna
Avvolto dalle nubi del levar del sole o del tramonto.

Oh protettore, neppure la luna piena
Libera dalle nubi può essere paragonata

Al radioso contorno del tuo volto
Libero dagli abbellimenti dei gioielli.

Se un’ape vedesse
Il loto del tuo volto
E un loto aperto dal sole,
Si chiederebbe quale fosse il vero loto.

I tuoi denti bianchi adornano
Il tuo viso dorato
Come puri raggi di luna d’autunno che si riversano attraverso

Gli spazi tra le montagne dorate.

Oh tu, così degno di adorazione, la tua mano destra,

Adornata dal segno della ruota,
Compie il gesto del sollievo
Per la gente terrorizzata dall’esistenza ciclica.

Oh saggio, quando cammini,
I tuoi piedi lasciano su questa terra impronte

Simili a splendidi loti –
Come può essere abbellita da giardini di loto?

(b) Le buone qualità della parola del Buddha
Rifletti sullo stile meraviglioso della parola del Buddha. Anche se ogni essere vivente nell’universo gli pone una domanda diversa nello stesso momento, egli le comprende tutte con un istante della sua saggezza. Quindi egli risponde a tutte le domande con una singola parola, che tutti gli esseri comprendono nei loro linguaggi. Il Capitolo di Colui Che Dice il Vero dice:

È così: se tutti gli esseri viventi simultaneamente

Pongono domande usando molte espressioni diverse,

Egli le comprende in un singolo momento,
E con una singola espressione dà risposte a ciascuno.

Perciò, sappi che nel mondo il Buddha
Sa come essere eloquente.
Egli gira la ruota dell’insegnamento
Che sradica la sofferenza delle divinità e degli umani.

Inoltre, ricorda ciò che è insegnato nella Lode in Centocinquanta Versi:

Il tuo volto è così accattivante;

Ascoltare la tua piacevole parola

È come vedere il nettare

Fluire dalla luna.

La tua parola, come una nuvola di pioggia,

Estingue la polvere dell’attaccamento;
Come il
garuda,
Espelle il serpente dell’ostilità.

Spesso è come un sole
Che espelle il buio dell’ignoranza.
Dal momento che rade al suolo la montagna dell’orgoglio,

È anche come il vajra.

Poiché tu vedi la verità, la tua parola non conduce mai fuori strada;

Dal momento che è senza difetti, è corretta;
Dal momento che è ben-composta, è facile da comprendere.
Le tue parole sono ben-esposte..

In principio, la tua parola
Attira le menti degli ascoltatori;

Poi, se essi vi applicano il pensiero,

Rimuove l’attaccamento e l’illusione.

Dà sollievo al bisognoso,
Protegge l’indisciplinato,
E induce il festaiolo a rinunciare –
La tua parola si conforma ai bisogni di ciascuno.

Diletta i colti,
Fa crescere le menti dei medi,
E disperde l’oscurità degli inferiori –
Questa parola è medicina per tutti gli esseri viventi.

(c) Le buone qualità della mente di Buddha
Queste sono spiegate nei termini delle buone qualità della conoscenza e delle buone qualità della sollecitudine (il prendersi cura degli altri).

(i) Le buone qualità della conoscenza

La conoscenza del Buddha contatta senza ostruzioni la natura reale e la diver- sità di tutti i fenomeni, come se fossero un frutto dhatri posto sul palmo della sua mano. Perciò, la conoscenza del Saggio comprende tutti i fenomeni, mentre la conoscenza limitata degli altri non può comprendere i vasti oggetti che sono da conoscere. Dovreste riflettere su questa conoscenza come è descrit- ta nella Lode in Onore di Colui Che è Degno di Onore:

Solo la tua sublime saggezza
Comprende tutti gli oggetti di conoscenza; Per chiunque altro diverso da te
Ci sono oggetti ancora da conoscere.

Ed anche,

Oh Bhagavan, l’intera originazione
Di tutti i tipi di fenomeni di tutto il tempo

È entro il campo della tua mente
Come un frutto
ambalan nel palmo della tua mano.

Come il vento che si muove attraversando il cielo,

La tua mente non conosce impedimenti
Riguardo ai singoli e ai molteplici

Fenomeni animati e inanimati.

(ii) Le buone qualità della sollecitudine

Allo stesso modo in cui gli esseri viventi sono vincolati senza possibilità di fuga dalle afflizioni, così il Saggio è vincolato dalla grande compassione, che perciò sorge continuamente come egli vede le sofferenze degli esseri viventi. Dovreste riflettere su questo come esposto nella Lode in Centocinquanta Versi:

Le afflizioni legano tutti
Questi esseri senza eccezione.
Tu, per affrancarli dalle afflizioni,
Sei eternamente vincolato dalla compassione.

Dovrei io rendere omaggio per prima a te,

O alla grande compassione che fa sì che tu

Rimanga nell’esistenza ciclica così a lungo

Benché ne conosca i difetti?

Anche il Capitolo su Colui Che Dice il Vero dice:

Il Supremo Saggio prova grande compassione
Quando vede gli esseri le cui menti
Sono costantemente oscurate dalla foschia scura dell’ignoranza,

Chiusi nella prigione dell’esistenza ciclica.

Ed anche:

Il Conquistatore prova grande compassione quando vede gli esseri
Le cui menti sono sopraffatte dall’attaccamento,
Che hanno grande bramosia e smaniano sempre per gli oggetti dei sensi,

E che sono caduti nell’oceano dell’attaccamento del desiderio ardente.

Colui Che Possiede i Dieci Poteri prova la compassione

Che cerca di disperdere ogni sofferenza
Quando vede le afflizioni degli esseri
Danneggiati da una moltitudine di malattie e miserie.

La compassione del Saggio sorge costantemente;

È impossibile per essa non fare così.
Il Buddha è libero dai difetti perché è interessato

Ai bisogni di tutti gli esseri viventi.

(d) Le buone qualità delle attività illuminate

Le attività illuminate di corpo, parola e mente del Buddha, essendo sia sponta- nee che incessanti, aiutano tutti gli esseri viventi. Se i discepoli sono aperti alla sua guida, il Saggio darà loro ciò che è eccellente e li condurrà fuori dalla tribolazione. Perciò, le attività del Buddha compiono di sicuro ciò che neces- sita di essere fatto. Dovreste riflettere su questo come esposto nella Lode in Centocinquanta Versi:

Tu spieghi la distruzione delle afflizioni,
Riveli l’inganno dei demoni,
Proclami la natura terrificante dell’esistenza ciclica,

E mostri la via dell’assenza di paura.

Oh Compassionevole, volendo aiutare,
Tu agisci per il bene degli esseri viventi.

Come potrebbe esserci qualcosa di benefico

Che tu non abbia fatto?

E la Lode in Onore di Colui Che è Degno di Onore dice:

C’è qualche tribolazione da cui tu non possa

Condurre lontano gli esseri viventi?
C’è qualcosa di eccellente
Che tu non possa concedere al mondo?

Ciò che precede, sintetizza brevemente il modo di riflettere sul Buddha. Se rifletterai in vari modi, anche la tua fede sorgerà in molti modi. Più rifletti, più la tua fede diventa forte e duratura. Lo stesso vale per le buone qualità degli altri due gioielli.

Quando hai ottenuto la certezza meditando in questo modo, comprenderai che le scritture e i loro commentari sono istruzioni, in quanto la maggior parte di esse insegna le buone qualità dei tre rifugi. La gente che rifiuta il fatto che la meditazione analitica sia una pratica, pensando che sia mera concettualizzazione, chiude molte delle vie di accumulazione dei meriti e di rimozione delle oscurazioni. Perciò, sii consapevole che tale rifiuto è un grande ostacolo al trarre vantaggio dal potenziale illimitato di una vita di condizioni propizie e opportunità.

Più praticherai queste cose, più la tua mente si abituerà ad esse e sarà più facile praticare ciò che hai trovato inizialmente difficile da imparare. Svilupperai la mente dell’illuminazione pensando: “Anch’io dovrei ottenere la buddhità, come il Buddha che io ricordo.” Avrai visioni del Buddha giorno e notte. Indipendentemente da quanto soffrirai alla morte, non perderai il ricordo del Buddha. Il Sutra del Re delle Concentrazioni dice:

Io ti istruisco
E tu dovresti comprendere:
Le menti della gente si assorbono in qualcosa Nella misura in cui riflettono su di essa.

Perciò, ricorda il Maestro dei Saggi come se avesse la
Postura fisica di un conquistatore e sublime saggezza illimitata.

Se familiarizzi costantemente con tale ricordo,
La tua mente si assorbirà in esso –

Desidererai la sublime saggezza di un santo essere
Sia che tu cammini, stia seduto, in piedi o coricato.
Poiché tu stesso vorrai diventare un supremo conquistatore nel mondo,

Farai anche preghiere di aspirazione all’illuminazione.

Ed anche:

Costantemente rendi lode ai buddha
Col tuo corpo, parola e mente di chiara fede.

Condizionando la tua corrente mentale in questo modo,

Vedrai il Protettore del Mondo giorno e notte.

Se dovessi patire l’avvicinarsi della morte

Per malattia e dolore,
Il tuo ricordo del Buddha non sarà perduto;

Non sarà cancellato dalla tua sofferenza.

Bo-do-wa disse:

Se rifletti ripetutamente sulle buone qualità del Buddha, riceverai una benedizione commisurata alla forza della tua fede e alla purezza della tua mente. Poiché ti sei guadagnato la certezza su di esse, prenderai rifugio dal profondo del tuo cuore e ti addestrerai nei precetti del rifugio. Allora ogni cosa che farai diventerà una pratica dell’insegnamento. Si dice che valutiamo la conoscenza del Buddha perfino meno di quella di un indovino. Se un indovino affidabile dice: “Io so che quest’anno non incontrerai alcun problema”, noi ci sentiamo sollevati. Se lui dice: “Quest’anno incontrerai dei problemi – fai questo e non quello”, noi ci sforziamo di seguire il suo consiglio. Se non lo facciamo, pensiamo: “Io non ho seguito il suo consiglio”, e ci preoccupiamo. Ma quando il Buddha dice: “Dovresti abbandonare questo, dovresti praticare questo”, ci affidiamo a queste ingiunzioni? Ci preoccupiamo se non le seguiamo? Oppure diciamo: “Bene, l’insegnamento dice quello, ma adesso, a causa delle circostanze, io non posso seguirlo – io devo invece fare questo”, e abbandonando completamente l’insegnamento del Buddha, andiamo diritti senza rispetto, assecondando le nostre idee?

Se non esamini la tua mente, ti compiacerai. Se non sei fuorviato dal superficiale, guarda dentro la tua mente e rifletti con attenzione: “Questa condizione è spregevole”.

Pertanto, rifletti ripetutamente sulle buone qualità del Buddha e sforzati di ottenere la certezza dal profondo del tuo cuore. Se ottieni questo, raggiungi il punto nodale della pratica del prendere rifugio, perché consegui la certezza rispetto all’insegnamento dal quale sorse il Buddha e la comunità che pratica l’insegnamento. Senza questo, non c’è pratica del prendere rifugio che trasformi la tua mente, per non citare gli altri sentieri.

2” Le buone qualità dell’insegnamento

Una volta che hai generato rispetto per il Buddha, la tua causa primaria, dovresti poi ricordare il gioiello dell’insegnamento nel modo seguente: “Il Buddha possiede illimitate buone qualità, sorte tutte dal meditare e dal realizzare sia gli insegnamenti verbali che gli insegnamenti come vengono messi in pratica. Ossia, egli realizzò la vera cessazione, eliminando con questo i difetti, e meditò sul vero sentiero, facendo nascere con ciò le buone qualità”. Il Compendio degli Insegnamenti (Dharma-samgiti) dice:

Questi Bhagavan Buddha possiedono infinite e illimitate buone qualità. Tali qualità sono nate dall’insegnamento, dalla appropriata pratica dell’insegna- mento. L’insegnamento le crea e le governa. Esse sorgono dall’insegnamento e rientrano nell’ambito dell’insegnamento. Dipendono dall’insegnamento e l’insegnamento le produce.

3” Le buone qualità della comunità

I capi dei membri della comunità sono quelle persone che sono esseri nobili. Pensa ad essi alla luce della loro consapevolezza delle buone qualità dell’insegna- mento e della loro corretta pratica di esso. Il Compendio degli Insegnamenti:

Pensa: “La comunità insegna l’insegnamento, lo pratica, e riflette su di esso. È la sfera dell’insegnamento. Essa sostiene l’insegnamento, si affida all’insegna- mento, adora l’insegnamento e si comporta secondo l’insegnamento. Ha l’insegnamento come sua sfera di attività ed è il più eccellente praticante dell’insegnamento. È naturalmente onesta e pura. È dotata delle qualità di compassione, e ha [grande] compassione. Ha sempre la solitudine come proprio campo di attività, è sempre assorta nell’insegnamento e pratica sempre la virtù”.

b” Prendere rifugio conoscendo le distinzioni
Secondo il Compendio delle Determinazioni, prendi rifugio dopo aver compreso le distinzioni tra i tre gioielli

1” Le distinzioni basate sulle loro caratteristiche distintive

Il gioiello del Buddha ha la caratteristica distintiva della piena, perfetta illuminazione. Il gioiello dell’insegnamento ha la caratteristica distintiva del sorgere dal gioiello del Buddha. Il gioiello della comunità ha la caratteristica distintiva della pratica corretta per mezzo dell’istruzione personale.

2” La distinzione basata sulle loro attività illuminate

Il Buddha ha l’attività illuminata del dare sermoni. L’insegnamento ha l’attività illuminata di focalizzarsi sullo sradicamento delle afflizioni e della sofferenza. La comunità ha l’attività illuminata dell’alimentare l’entusiasmo.

3” La distinzione basata sulla devozione

Dovreste apprezzare il Buddha come colui (che è) da venerare e servire. Dovreste apprezzare l’insegnamento come ciò che deve essere realizzato. Dovreste apprezzare la comunità come quelli con cui dovreste associarvi, perché hanno gli attributi che sono simili ai vostri.

4” La distinzione basata sulla pratica

Dovreste adorare e servire il Buddha. Dovreste familiarizzare con l’insegnamento applicandovi allo yoga. Dovreste coltivare la relazione con la comunità condividendo l’insegnamento e i beni materiali.

5” La distinzione basata sul ricordo
Dovreste ricordare le buone qualità di ciascuno dei tre gioielli recitando “Quindi il Bagawan …”.

6” La distinzione basata sul come essi accrescono i meriti

Il merito supremo viene accresciuto tramite l’influenza di entrambe le persone dell’insegnamento. Il Buddha e la comunità sono esempi di ciò che precede. Inoltre, potete accrescere i meriti in dipendenza sia da una singola persona che da molte persone. La comunità è un esempio del secondo caso, perché richiede quattro monaci.

c” Prendere rifugio tramite l’impegno

Secondo il Commentario al “Sutra sulla Disciplina (Vinaya-sutra-tika), di Dharmamitra, prendere rifugio tramite l’impegno significa sostenere il Buddha come l’insegnante del rifugio, l’insegnamento – nirvana – come l’effettivo rifugio e la comunità come coloro che ci assistono nel raggiungere il rifugio.

d” Prendere rifugio rifiutando di riconoscere altri rifugi

Prendere rifugio rifiutando di riconoscere altri rifugi significa prima di tutto comprendere le differenze di valore tra gli insegnanti buddhisti e quelli non buddhisti, tra gli insegnamenti e tra i discepoli, perché allora sosterrete solo i tre gioielli come vostro rifugio e rifiuterete gli insegnanti, gli insegnamenti e i discepoli che non concordano con essi. Le distinzioni tra gli insegnanti buddhisti e quelli non buddhisti, ecc. sono come segue.

La distinzione dell’insegnante. Il Buddha è senza difetti ed ha buone qualità perfette, ma gli insegnanti delle altre religioni sono l’opposto di questo. L’Elogio dell’Eccelso (Visesa-stava), di Udbhatasiddhasvamin, dice:

Avendo abbandonato gli altri insegnanti, Io prendo rifugio, oh Bhagavan.

di, il Bhagavan …”.

Se qualcuno chiedesse il perché, è perché

Tu non hai difetti e possiedi [tutte] le buone qualità.

Ed anche:

Più rifletto sulle
Altre tradizioni, non buddhiste,

Più grande diventa
La mia fede, oh Protettore.

Le loro menti sono state rovinate dagli errori delle attitudini

Sviluppate da coloro che non sono onniscienti.
Coloro le cui menti sono state rovinate
Non possono neppure vederti, oh Insegnante senza errore.

La distinzione dell’insegnamento. L’insegnamento del Conquistatore ti permette di raggiungere la sua meta di beatitudine tramite un sentiero gioioso. Esso arresta la corrente dell’esistenza ciclica, rimuove le afflizioni, non fuorvia coloro che desiderano la liberazione, è completamente virtuoso ed elimina i difetti. Gli insegnamenti non buddisti sono l’opposto. L’Elogio dell’Eccelso:

Il tuo insegnamento fa raggiungere
La beatitudine tramite il gioioso;
Perciò, oh Leone degli Oratori,
Gli esseri intelligenti hanno fede nella tua tradizione.

Ed anche la Lode in Onore di Colui Che è Degno di Onore dice:

La differenza tra le tue parole, oh Eroe,
E le parole degli altri è
Che le prime dovrebbero essere adottate e le seconde respinte;

Le prime purificano e le seconde contaminano.

Le prime sono strettamente realtà,
Le seconde solo insegnamenti fuorvianti –

Che altra differenza ti serve
Tra le tue parole e quelle degli altri?

Le prime sono puramente virtuose;

Le seconde creano solo ostacoli –

Quale differenza più grande potrebbe esserci

Tra le tue parole e quelle degli altri?

Le prime purificano;
Le seconde contaminano e macchiano –

Questa è la differenza, oh Protettore, tra le tue parole e quelle degli altri.

Tramite questa citazione, potete anche comprendere la distinzione della comunità.
I PRECETTI DEL RIFUGIO

4’ Gli stadi dei precetti, una volta che hai preso rifugio
a” Come appaiono nel
Compendio delle Determinazioni

1” Il primo gruppo di suddivisioni
(a) Affidarsi a persone eccellenti
(b) Ascoltare gli insegnamenti sublimi
(c) Fissare la tua attenzione correttamente su di essi
(d) Coltivare una pratica che si conformi agli insegnamenti

2” Il secondo gruppo di suddivisioni
(a) Non eccitare le facoltà sensoriali
(b) Prendere i precetti nel modo corretto
(c) Essere compassionevole verso gli esseri viventi (d)

Sforzarsi di fare offerte periodiche ai tre gioielli

b” Come essi appaiono nella tradizione orale

1” I precetti speciali

(a) I precetti proscrittivi

(b) I precetti prescrittivi

2” I precetti generali

(a) Ricordando le distinzioni e le buone qualità dei tre gioielli,
(b) Ricordando la grande gentilezza dei tre gioielli, sforzati di adorarli costantemente e offri la prima porzione del tuo cibo e bevande

(c) Stabilisci gli altri esseri viventi in questa pratica considerandoli con com passione

(d) In qualunque attività ti impegni e qualunque sia il tuo scopo, compi offerte e suppliche ai tre gioielli, abbandonando qualsiasi altro metodo mondano

(e) Dopo averne compreso i benefici, prendi rifugio tre volte di giorno e tre volte di notte

(i) I benefici come appaiono nel Compendio delle Determinazioni

(a’) Il primo gruppo di quattro

(1’) Otterrai vasti meriti
(2’) Otterrai sia gioia che suprema gioia

(3’) Otterrai concentrazione {192}
(4’) Raggiungerai purezza

(b’) Il secondo gruppo di quattro
(1’) Avrai grande protezione
(2’) Ridurrai, estinguerai e annichilirai totalmente tutte le oscurazioni derivanti da un credo scorretto

(3’) Sarai considerato tra le persone eccellenti, che realizzano genuinamente il sublime

(4’) Diletterai e riceverai l’approvazione dei tuoi insegnanti e compagni religiosi e delle divinità che traggono gioia dall’insegnamento

(ii) I benefici come appaiono nelle istruzioni personali
(a’) Sarai incluso tra i buddhisti
(b’) Diventerai degno di mantenere tutti i voti
(c’) Ridurrai ed eliminerai le oscurazioni karmiche accumulate in precedenza
(d’) Accumulerai vasti meriti
(e’) Non cadrai nei regni miserevoli
(f’) Non sarai contrastato da ostacoli umani o non umani

(g’) Realizzerai ogni cosa che desideri
(h’) Raggiungerai velocemente lo stato di Buddha

(f) Mantieni il tuo rifugio e non abbandonare i tre gioielli neppure per scherzo o se ti costa la vita.
4’
Gli stadi dei precetti, una volta che hai preso rifugio

I precetti sono spiegati in due modi:

1. Come appaiono nel Compendio delle Determinazioni

2. Come appaiono nella tradizione orale

a” Come appaiono nel Compendio delle Determinazioni Qui i precetti sono spiegati suddividendoli in due gruppi.
1”
Il primo gruppo di suddivisioni
(a) Affidarsi a persone eccellenti

Come spiegato in precedenza, ti affidi a insegnanti eccellenti quando li vedi come sorgente di tutte le buone qualità, perché hai già preso rifugio nel Buddha e per questo riconosci l’insegnante del sentiero come tuo rifugio. La pratica che si conforma a questo è l’effettiva fiducia in colui che ti insegna il sentiero.

(b) Ascoltare gli insegnamenti sublimi e

(c) Fissare la tua attenzione correttamente su di essi

Dovresti ascoltare qualsiasi cosa sia appropriata tra i sutra e simili, insegnamenti che sono sublimi perché furono spiegati dal Buddha e dai discepoli del Buddha. In aggiunta, fissa la tua attenzione su qualsiasi cosa serva per disperdere le afflizioni, perché hai già preso rifugio nell’insegnamento e ti sei così fatto carico di attualizzare sia gli insegnamenti verbali che gli insegnamenti come vengono realizzati. La pratica che si conforma a ciò è ascoltare e fissare correttamente l’attenzione sui sublimi insegnamenti.

(d) Coltivare una pratica che si conformi agli insegnamenti

Dovresti praticare in accordo con gli insegnamenti sul nirvana. Quando hai preso rifugio nella comunità, hai con ciò preso come compagni persone che sono sul sentiero del nirvana. La pratica che si accorda con questo è addestrarsi nel modo (seguito) da coloro che sono intenti alla liberazione.

2” Il secondo gruppo di suddivisioni

(a) Non eccitare le tue facoltà sensoriali

Quando le facoltà sensoriali trascinano verso gli oggetti la mente disattenta, dovresti vedere come un difetto questa eccitazione nei confronti degli oggetti sensoriali e ritirare la mente da essi.

(b) Prendere i precetti nel modo corretto
Dovresti prendere gli addestramenti esposti dal Buddha, quanti più possibile.

(c) Essere compassionevole verso gli esseri viventi

L’insegnamento del Conquistatore è contraddistinto dalla compassione. Perciò, una volta che hai preso rifugio nel suo insegnamento, dovresti anche essere compassionevole verso gli esseri viventi e abbandonare l’atto di danneggiarli.

(d) Sforzarsi di fare offerte periodiche ai tre gioielli

Ogni giorno dovresti fare offerte ai tre gioielli.
b’ Come essi appaiono nella tradizione orale

Nella tradizione orale, i precetti sono divisi in precetti speciali e precetti generali.

1” I precetti speciali
Questi sono spiegati nei termini di precetti proscrittivi e prescrittivi.

(a) I precetti proscrittivi
Il Sutra del Grande Nirvana Finale afferma:

Coloro che prendono rifugio nei tre gioielli

Si avvicinano di più ai veramente virtuosi;

Essi non prendono mai
Rifugio in altre deità.

Coloro che prendono rifugio nel sublime insegnamento

Non albergano pensieri dannosi, criminali.
Coloro che prendono rifugio nella comunità
Non si associano con filosofi non-buddhisti.

Perciò, ci sono tre precetti proscrittivi: 1 non prendere rifugio in altre deità; 2 abbandonare il danno e la malevolenza verso gli esseri viventi e 3 non dimostrarsi amico dei filosofi non-buddhisti.

Non prendere rifugio in altre divinità è spiegato come segue: dal momento che non dovresti neanche considerare come rifugio ultimo le divinità mondane come Rudra e Visnu, che bisogno c’è di parlare di naga e divinità locali che sono spiriti affamati? Mentre è improprio affidarti a questi esseri senza una fede piena nei tre rifugi, è appropriato cercare semplicemente l’aiuto di questi esseri per qualche scopo religioso temporaneo, proprio come, per esempio, cercheresti l’aiuto di un benefattore per acquisire i mezzi di sostentamento o consulteresti un dottore per la cura di una malattia.

Il secondo precetto proscrittivo comporta il trattenersi dal fare danno o ingiuria agli esseri viventi tramite il pensiero o l’azione. Questo include azioni come picchiare, legare, imprigionare, forare il naso e sovraccaricare gli umani, gli animali e così via. Il terzo precetto proscrittivo comporta non essere d’accordo con coloro che non credono nei tre gioielli come rifugio e che li ripudiano.

(b) I precetti prescrittivi

Ci sono tre precetti prescrittivi. 1 Il primo è trattare come oggetti di reverenza le immagini del Buddha, come se fossero l’Insegnante stesso, non facendo rilevare i loro difetti senza tener conto della loro qualità, e non mancare loro di rispetto o trattarle con disprezzo mettendole in luoghi disonorevoli, dandoli in pegno, ecc. La Lettera a un Amico:

Proprio come il colto adora un’immagine del Sugata,

Di qualsiasi cosa sia fatta, anche di legno…

L’Esegesi della Disciplina riferisce come Manavakapila, che calunniò in diciotto modi la comunità dei discenti e di coloro che non avevano più nulla da imparare – dicendo, per esempio: “Cosa conosci dell’insegnamento o del non insegnamento, testa di Elefante?” – rinacque come un pesce mostruoso con diciotto teste diverse, restando come animale dal tempo dell’Insegnante Kasyapa fino al tempo del Re dei Sakya [il Buddha]. Le Basi Ksudraka della Disciplina (Vinaia-ksudraka-vastu) riferisce come, dopo il nirvana dell’Insegnante Krakucchanda, il Re Carumat ordinò che fosse costruito un grande stupa. Un operaio imprecò contro di lui due volte, esclamando: “Noi non saremo mai in grado di completare uno stupa così enorme!” Più tardi, quando fu terminato con precisione, egli si pentì delle sue imprecazioni e usò le sue paghe per fare modellare una campana d’oro e metterla sullo stupa. Come risultato, rinacque come Supriyavat (“Dolce Voce”), con una brutta carnagione e un corpo minuscolo, ma con una voce meravigliosa. Pertanto, non dovresti mai cavillare sulle qualità delle immagini, disprezzare gli altri perché usano materiale eccellente per le immagini e simili o perché le fanno grandi, scoraggiare i loro artefici dal finirle e così via.

Si dice che il grande yoghi [Chang-chup-rin-chen] una volta diede una statua di Manjughosa all’Anziano perché la esaminasse. Egli chiese: “Com’è questa, è buona? Se è buona, la comprerò con le quattro monete d’oro che mi dato Rong-ba-gar-gay-wa”. L’anziano rispose: “Il corpo del venerabile Manjughosa non ha difetti, lo scultore è di medio calibro” e se la appoggiò al capo. Si dice che facesse lo stesso con tutte le immagini finite.

Il secondo precetto prescrittivo è di non mostrare mai mancanza di rispetto per gli scritti sull’insegnamento, anche per quelli composti solo da quattro parole. Inoltre, non dovreste dare in pegno i volumi delle scritture, trattarle come mercanzia, appoggiarle sul nudo suolo o in luoghi disonorevoli, trasportarle insieme alle scarpe, camminare su di esse, ecc. Trattatele con rispetto come se fossero lo stesso gioiello dell’insegnamento. Si dice che Ghesce Jen-nga-wa si alzasse in piedi con le mani giunte davanti a sé in un gesto di rispetto ogni volta che vedeva trasportare una scrittura. In età avanzata, quando non era in grado di alzarsi, congiungeva semplicemente le mani. Si dice anche che l’Anziano una volta incontrò, in Nga-ri, un praticante del mantra che inizialmente rifiutò di ascoltarlo insegnare. Tuttavia, un giorno l’Anziano vide uno scriba che sfregava la placca dei suoi denti su una pagina dell’insegnamento. Incapace di sopportare questo, egli gridò: “Eh! Non fare quello, non fare quello!”. – il risultato di ciò fu che il praticante del mantra ottenne fiducia nell’Anziano e ricevette da lui l’insegnamento. Inoltre, Sha-ra-wa disse: “Noi ci divertiamo con l’insegnamento in così tanti modi. Mostrare mancanza di rispetto per l’insegnamento e i suoi insegnanti rovina la nostra saggezza. Siamo stupidi a sufficienza adesso – non creiamo stupidità in più! Se diventiamo ancora più stupidi, cosa saremo capaci di fare?”.

Il terzo precetto prescrittivo è di non svilire o disprezzare mai i membri della comunità, i rinuncianti, o coloro che possiedono meramente i simboli di un praticante della virtù [qualcuno che sia vestito da monaco o da monaca ma non abbia voti]. Né dovreste fare ciò con i meri simboli [parte delle vesti] di questi praticanti. Non dividete mai in alcun modo voi stessi dagli altri in fazioni opposte e non considerate gli altri come nemici. Trattate sempre i membri della comunità con rispetto, come se fossero lo stesso gioiello della comunità.

Coloro che dimorano nella foresta, desiderando le buone qualità, Non dovrebbero investigare i difetti degli altri. Non dovrebbero pensare: “Io sono superiore, io sono il migliore” –

Tale arroganza è la radice di ogni indisciplina.

Non disprezzate i monaci inferiori,
O non raggiungerete la liberazione per un eone.

Così è la via di questo insegnamento.

Noi dovremmo addestrarci nella pratica come il prezioso Insegnante [Drom-don-ba] e Nal-jor-ba-chen-bo, che, se vedevano un semplice frammento di veste gial- la sul sentiero, non vi camminavano sopra, ma lo ripulivano dalla polvere e lo portavano in un posto pulito. Questo perché gli esseri viventi ci rispetteranno tanto quanto noi rispettiamo i tre gioielli. Il Sutra del Re delle Concentrazioni:

Otterrete un risultato simile

Ai tipi di karma che compiete.

2” I precetti generali

Ci sono sei precetti generali:
1. Ricordando le distinzioni e le buone qualità dei tre gioielli, prendi rifugio
ripetutamente;
2. Ricordando la grande gentilezza dei tre gioielli, sforzati di adorarli costantemente e offri la prima porzione del tuo cibo e bevande;
3. Stabilisci gli altri esseri viventi in questa pratica considerandoli con compassione;
4. In qualunque attività ti impegni e qualunque sia il tuo obiettivo, compi offerte e suppliche ai tre gioielli, abbandonando ogni altro metodo mondano;

5. Dopo averne compreso i benefici, prendi rifugio tre volte durante il giorno e tre volte di notte;
6. Mantieni il tuo rifugio e non abbandonare i tre gioielli, neanche per scherzo o se ti costa la vita.
(a)
Ricordando le distinzioni e le buone qualità dei tre gioielli, prendi rifugio ripetutamente

Come spiegato in precedenza, dovreste ripetutamente tenere a mente le differenze tra i non-buddhisti e i buddhisti, le distinzioni tra i tre gioielli e le buone qualità dei tre gioielli.

(b) Ricordando la grande gentilezza dei tre gioielli, sforzati di adorarli costantemente e offri la prima porzione del tuo cibo e bevande

Il Sutra del Re delle Concentrazioni:
Benché ottengano il cibo per merito dei buddha,

Gli infantili non ripagano la loro gentilezza.

Pertanto, conoscendo che tutta la felicità temporanea e la bontà certa che sperimenti, simboleggiate dal cibo, sono dovute alla gentilezza dei tre gioielli, dovresti fare offerte con l’intenzione di ripagare la loro gentilezza.

Riguardo alle offerte, ci sono: (1) le azioni dell’offerta e (2) le attitudini. Le prime di queste includono i seguenti dieci tipi:

1) Offerte al corpo di Buddha significa offerte all’effettiva incarnazione del Buddha come forma.

I precetti del rifugio

Il Grande Trattato sugli stadi del sentiero

2) Offerte agli stupa significa offerte agli stupa e simili per amore del Buddha.

3) Offerte a un oggetto percepito significa le offerte ai due summenzionati, come sono manifesti alle tue facoltà sensoriali.

4) Offerte a un oggetto non percepito si riferisce alle offerte fatte a un buddha o ai suoi stupa che non sono effettivamente presenti e (che sono) fatte per amore di tutti i Buddha e di tutti gli stupa. Anche le offerte fatte per amore del Buddha a una o più immagini e stupa, dopo il suo nirvana, sono considerate offerte a un oggetto non percepito. Quando fai offerte a uno dei due, un Buddha non percepito o i suoi stupa non percepiti, tu stai anche facendo offerte a entrambe gli oggetti percepiti, perché la realtà o la vacuità di uno di essi è la realtà di tutti loro. È una norma fare offerte, sia agli oggetti percepiti che a quelli non percepiti, con il pensiero: “Io faccio offerte a tutti i Buddha dei tre tempi e agli stupa delle dieci direzioni dell’universo illimitato”. Si dice che fare offerte a un oggetto percepito produca una vasta riserva di meriti e a un oggetto non percepito una riserva più grande; fare offerte a tutti i Buddha e a tutti gli stupa produce una riserva molto più vasta di quella. Per cui è importante che quando fai offerte a un singolo Buddha o alla sua immagine, e così via, tu ricordi l’indivisibilità della realtà e proietti il pensiero che stai facendo offerte a tutti loro.

5) Offerte fatte da te stesso sono le offerte fatte manualmente da te. Non farle fare da altri per pigrizia, indifferenza o trascuratezza.

6) Offerte che aiuti gli altri a fare si riferisce alle offerte che tu, per compassione, fai fare a qualcun altro. Questo avviene quando hai qualche piccola cosa da offrire e pensi: “Questi esseri viventi sofferenti, che hanno pochi meriti e niente da dare, otterranno felicità facendo queste offerte”. Inoltre, i meriti delle offerte fatte sia da te stesso, che dagli altri che hai aiutato a fare offerte, sono condivisi da entrambi, essendo la differenza nella misura dei risultati meritori di questi tre simile alla prece- dente discussione della quarta sezione.

7) Offerte di ricchezza e servizi sono le offerte a un Buddha o al suo stupa consistenti in regali di rivestimenti in stoffa, cibo, biancheria, sedili, medicine, articoli di necessità personale, incenso, polveri aromatiche e unguenti, ghirlande di fiori, musica e vari tipi di lampade. C’è anche l’offerta di parole rispettose, prostrazioni, alzarsi prima dell’altro, le mani congiunte rispettosamente, una varietà di lodi, omaggio con le membra e la testa che toccano il suolo, e circumambulazioni. Inoltre, possono essere dati doni inesauribili come i campi, così come offerte di gioielli, orecchini, braccialetti e simili. Quantomeno, ci sono offerte di campane, monete d’argento, rocchetti di filo.
8)
Vaste offerte significa le offerte della ricchezza e dei servizi di cui sopra per una lunga durata. Inoltre, esse hanno sette qualità: di essere copiose, eccellenti, percepite e non percepite, fatte sia da sé stessi che da altri, ed essere offerte con profondo diletto, fervente aspirazione e col merito di essere dedicate alla perfetta illuminazione.

9) Offerte non contaminate dalle afflizioni sono le offerte con sei qualità: esse sono fatte (1) manualmente da te stesso, non delegandole ad altri per disprezzo, trascuratezza o pigrizia; (2) rispettosamente; (3) senza distrazione; (4) libere da afflizioni nel senso che non sono mescolate ad attaccamento e simili; (5) senza l’aspettativa di ricevere ricchezza e servizi dai re e simili che hanno fede nel Buddha; e (6) con gli appropriati accompagnamenti materiali. Appropriati accompagna- menti materiali include tutto ciò che è esente da cose inappropriate, così come (include) gli atti appropriati tipo il cospargere qualcosa di unguento medicinale bala (ba-bla), immergere qualcosa nel burro chiarificato, bruciare la fragrante resina gugul, offrire i fiori bianchi di arka, e così di seguito. Se non hai preparato queste offerte materiali da solo né le hai richieste ad altri, dovresti dilettarti di tutte le offerte appropriate (fatte) ai Tathagata che esistono in ogni punto dell’universo, immaginare che siano vaste e diffuse e gioire che altri le offrano. [150] Avendo fatto questa grande offerta smisurata, con poca difficoltà metterai insieme le accumulazioni necessarie per raggiungere l’illuminazione. Sforzati costantemente di fare questo con una mente contenta e felice. Come dicono il Sutra della Nuvola di Gioielli e Il Gruppo dei Tre Sigilli (Tri-samaya-vyuha), puoi anche dare fiori di nessuno, frutta, alberi, gioielli e simili.

10) Offerte della pratica comporta ricordare: i quattro incommensurabili; il quadruplice compendio dell’insegnamento [(1) tutti i fenomeni composti sono impermanenti, (2) tutte le cose contaminate sono miserevoli, (3) tutti i fenomeni sono privi di sé, e (4) il nirvana è beatitudine e pace]; i tre rifugi e le perfezioni; ammirare la profonda vacuità e fissarsi su di essa senza concettualizzazione; disciplinare la tua mente tramite i voti della disciplina etica; meditare sui fattori di illuminazione e sforzarsi per essi; le perfezioni e i quattro modi per riunire discepoli; tutto al minimo per il tempo che occorre per mungere una mucca [da dieci a quindici minuti].

Fare questi dieci tipi di offerte ai tre gioielli è fare un’offerta completa.
Il secondo aspetto delle offerte, le attitudini, è come segue. Quando fai questi dieci tipi di offerte, ci sono sei attitudini che renderanno incommensurabile il risultato anche di una piccola offerta a uno qualsiasi dei tre gioielli. Dovresti fare le offerte pensando che

(1) non c’è campo più alto di buone qualità;
(2) non c’è benefattore più alto;
(3) egli è il migliore di tutti gli esseri viventi;
(4) egli è estremamente raro, come un fiore di
udumvara
(5) dal momento che solo un buddha appare in un universo di tre miliardi di sistemi di mondi, egli è l’unico e
(6) egli è il fondamento di tutto il bene mondano e sovramondano. Io ho scritto su questi dieci tipi di offerte e sei attitudini come appaiono in
Livelli del Bodhisattva.

Dovresti sempre fare la migliore offerta possibile. Nelle occasioni benaugurali e nelle festività, fai offerte buone in modo speciale, al meglio delle tue abilità. Inoltre, dal momento che devi costantemente mangiare e bere, offri sempre la prima porzione del tuo cibo e delle tue bevande. Se fai questo senza fallo, metterai insieme una grande accumulazione di meriti. Pertanto, dal profondo del tuo cuore, offri sempre la prima porzione di qualsiasi cosa consumi, anche l’acqua.

Inoltre, Sha-ra-wa affermò:

Non offrire cose come formaggio dolce ammuffito e foglie ingiallite, ma usa ciò che hai di buono. Offrire la prima porzione del tè non è di beneficio se è fatto come quando si toglie la polvere.

Un sutra dice:

Per esempio, mettere semplicemente dei semi su un campo fertile non funzionerà se non saranno piantati effettivamente nella stagione (giusta). Perciò è appropriato piantare continuamente i semi della felicità temporanea e della bontà certa nel corso di tutte e quattro le stagioni, nel campo fertile che dà origine a ogni felicità temporanea e alla bontà certa in questa e nelle vite future – ma tu dissoda questo campo con l’aratro della fede.

Se non fai questo, sarai estremamente povero di meriti. Per cui, come dice la Lode in Onore di Colui che è Degno di Onore:

Non esiste un campo dei meriti

Come te nei tre mondi –
Tu sei il supremo ricevente di doni,
Il puro che rende pura una fila di monaci.

Proprio come l’altezza e l’ampiezza

Del firmamento non hanno limiti,

(Così) non c’è limite alla fruizione

Dell’aiutare o del danneggiare te.

Dal momento che la nostra pratica è tale che non possiamo neppure pensare a un supremo campo di meriti come possiamo pensare a un campo ordinario, dovremmo sempre sforzarci di fare offerte ai tre gioielli. Facendo così, il potere della nostra mente rispetto agli stadi del sentiero crescerà come risultato della forza delle radici di virtù cresciute in questo eccellente campo di meriti. Perciò, se il potere della nostra mente è così debole che non possiamo ritenere (nella memoria) le parole quando studiamo, comprendere il significa- to quando riflettiamo, o ottenere conoscenza quando meditiamo, dovremmo affidarci al potere del campo dei meriti. Questa è un’istruzione personale. In questo filone, anche Sri Matrceta dice:

Dipendendo da te, [Bhagavan]
La mia mente, benché debole, si è allargata
Come un fiume nella stagione delle piogge,
Raggiungendo una grande abilità nel comporre opere poetiche.

Viene insegnato che le offerte non sono determinate dagli oggetti materiali, ma dalla tua fede. Perciò, se non hai possessi materiali da offrire, allora le offer- te di mandala e acqua, o di cose non detenute in proprietà e così via, saranno sufficienti se hai fede. Alcuni hanno possessi ma sono incapaci di darli via, citando il verso: Poiché non ho meriti, io sono molto povero; non ho altra ricchezza per le offerte”. Questo è, come disse Bo-do-wa, paragonabile a una persona cieca che cerchi di imbrogliare una persona vedente lasciando cadere una pochino di incenso di cattiva qualità in una coppa maleodorante, dicendo: “Questa è acqua profumata con legno di sandalo e canfora”.

Pu-chung-wa disse: “Prima davo incenso scadente con un odore acuto. Poi sono riuscito ad avere, per offrirli, lunghi bastoncini di incenso dal dolce odore, fatti con quattro sostanze. Ora offro akaru, turuska aromatici e cose del genere”. Perciò, se non apprezzi le piccole offerte e non le fai, la tua intera vita passerà in quel modo. Tuttavia, se fai lo sforzo più serio per stadi, cominciando con piccole cose, le condizioni aumenteranno. Dovresti praticare come faceva Pu-chung-wa. Si dice che in un’occasione egli preparò un incenso del valore di ventidue medaglie d’oro.

I grandi esseri che hanno ottenuto il controllo sulle cose materiali emanano molte centinaia di migliaia di corpi, ciascuno dei quali a sua volta emana centinaia di migliaia di mani. Visitando tutti i regni dei Buddha, essi fanno offerte ai Conquistatori per molti eoni. Possono fare tutto questo, mentre gli altri si accontentano di piccoli conseguimenti che sembrano buoni e dicono: “Io non mi aspetto l’illuminazione tramite il compiere offerte”, questa è l’insensatezza di coloro che si sono esposti poco agli insegnamenti. Perciò, noi dovremmo fare come si dice nel Sutra della Nuvola di Gioielli:

Studia una qualsiasi delle vaste offerte ed atti di servizio nei sutra come questi. Con suprema determinazione senza riserve, dedica sinceramente queste offerte ed atti di servizio davanti ai Buddha e ai Bodhisattva.

(c) Stabilisci gli altri esseri viventi in questa pratica considerandoli con compassione

Questo significa che dovresti usare tutti i mezzi disponibili per stabilire con sollecitudine gli altri esseri viventi nella pratica del prendere rifugio.

(d) In qualunque attività ti impegni e qualunque sia il tuo proposito, compi offerte e suppliche ai tre gioielli, abbandonando qualsiasi altro metodo mondano

In qualunque attività ti impegni e qualunque sia il tuo proposito, affidati e fai ciò che concorda con i tre gioielli, come il fare loro delle offerte. Ma non fare mai ciò che non concorda con i tre gioielli, come l’affidarsi alla religione Bon. Affidati sempre ai tre gioielli.

(e) Dopo averne compreso i benefici, prendi rifugio tre volte di giorno e tre volte di notte

I benefici del prendere rifugio sono spiegati per prima in accordo al Compendio delle Determinazioni e poi secondo le istruzioni personali.

(i) I benefici come appaiono nel Compendio delle Determinazioni Questi sono spiegati in due gruppi di quattro.

(a’) Il primo gruppo di quattro

(1’) Otterrai vasti meriti

Come dice il Dharani del Colpo del Tamburo Immortale (Chi med rnga sgra’i gzungs):

Il Bhagavan Buddha è inconcepibile.
Anche il sublime insegnamento è inconcepibile.

La nobile comunità è inconcepibile.
Per coloro che hanno fede nell’inconcepibile
È inconcepibile anche la fruizione.

Anche il Compendio delle Perfezioni (Paramita-samasa) afferma:

Se il merito del prendere rifugio assumesse una forma,
Perfino questi tre regni sarebbero troppo piccoli per contenerla –

La conca di una mano non può misurare
Il grande oceano, il deposito dell’acqua.

(2’) Otterrai sia gioia che suprema gioia

La Collezione di Versi Indicativi afferma:

Quelli che, ricordando il Buddha

Durante il giorno e la notte,
Prendono rifugio in lui,
Ottengono il vantaggio di essere umani.

Dovreste applicare questo anche agli altri due gioielli. Perciò, colui che si affida a questi tre rifugi diventa più gioioso al pensiero: “Io ho realmente ottenuto qualcosa degna di essere ottenuta”.

(3’) Otterrai la concentrazione e

(4’) Raggiungerai la purezza
Sarai liberato mediante l’addestramento nella concentrazione e nella saggezza.

(b’) Il secondo gruppo di quattro
(1’) Avrai grande protezione

I precetti del rifugio

Questo sarà spiegato più tardi.

(2’) Ridurrai, estinguerai, e annichilirai totalmente tutte le oscurazioni derivanti da un credo scorretto

Ridurrai e rimuoverai il cattivo karma accumulato a causa del tuo credere in cattivi insegnanti, insegnamenti e amici e del considerarli come rifugi.

(3’) Sarai considerato tra le persone eccellenti, che realizzano genuinamente il sublime

Sarai incluso tra le persone eccellenti.
(4’)
Diletterai e riceverai l’approvazione dei tuoi insegnanti e compagni

religiosi e delle divinità che traggono gioia dall’insegnamento

Compiacerai i tuoi insegnanti e compagni religiosi. Come si dilettano le divinità? Esse cantano elogi a tali persone, pensando gioiosamente: “La persona chiamata così e così, che, come noi, ha preso rifugio, morirà e rinascerà qui. Poiché lui o lei ha preso rifugio ed è divenuto stabile in esso, lui o lei sarà nostro compagno/a”.

(ii) I benefici come appaiono nelle istruzioni personali
Come spiegato nelle istruzioni personali, i benefici del prendere rifugio sono in numero di otto.

(a’) Sarai incluso tra i buddhisti

In generale, c’è una quantità di modi per distinguere i buddhisti dai non-buddhisti. Comunque, dal momento che è ampiamente riconosciuto che l’Anziano e Santipa li distinguono secondo il rifugio che {204} cercano, dovreste considerare come buddhisti coloro che hanno ottenuto il loro rifugio e non lo hanno abbandonato. Perciò, per essere incluso inizialmente tra i buddhisti, devi riconoscere, dal profondo del tuo cuore, i tre gioielli come tuo insegnante e così via. Senza questo, non sei incluso tra i buddhisti, a prescindere da quale virtù tu abbia coltivato.

(b’) Diventi degno di mantenere tutti i voti L’Auto-commentario al Tesoro della Conoscenza dice:

Coloro che prendono rifugio entrano per la porta che conduce a prendere tutti i voti. Anche Settanta Versi sul Rifugio, di Ciandrakirti, dice:

Oh praticanti laici, prendere rifugio nei tre gioielli è la base per gli otto voti. Il significato inteso da questo passaggio è che rendi ferma la tua aspirazione al nirvana prendendo rifugio, e che i tuoi voti sorgono da questo.
(c’)
Ridurrai ed eliminerai le ostruzioni karmiche accumulate in precedenza

Nella sezione in cui insegna che prendere rifugio rimuove i peccati, il Compendio degli Addestramenti dice:

Qui dovreste prendere come esempio la storia edificante del maiale.

Pertanto, proprio come il dio che stava per rinascere come maiale evitò tale nascita prendendo rifugio, così pure tu elimini la condizione per rinascere in un regno miserabile prendendo rifugio. Di conseguenza è detto:

Coloro che prendono rifugio nel Buddha

Non vanno nei regni miserabili.
Dopo aver abbandonato la forma umana,

Essi assumono i corpi delle divinità.

Lo stesso insegnamento si applica al prendere rifugio nell’insegnamento e nella comunità: alcuni peccati accumulati in precedenza vengono ridotti e alcuni sono eliminati.

(d’) Accumulerai vasti meriti
Questo è stato spiegato in precedenza.
(e’)
Non cadrai nei reami miserevoli
Dovresti comprendere questo dalla spiegazione precedente.

(f’) Non sarai contrastato da ostacoli umani o non umani Come si dice in un sutra:

Le persone che sono terrorizzate
Cercano rifugio per la massima parte nelle divinità delle

Montagne, foreste, templi
E degli alberi dei luoghi sacri.

Tali rifugi non sono i preminenti;
Tali rifugi non sono supremi.
Se ti affidi a tale rifugio
Non sarai libero da tutta la sofferenza.

Se prendi rifugio nel Buddha,

Nell’insegnamento e nella comunità,

Vedrai con saggezza
Le quattro nobili verità,

La sofferenza, l’origine della sofferenza,

Il corretto superamento della sofferenza

E il felice ottuplice nobile sentiero
Che conduce al nirvana.

Questo è il rifugio preminente,

Questo è il rifugio supremo.
Se ti affidi a tale rifugio,
Sarai libero da tutta la sofferenza.

Qui dovresti usare come esempi le storie sul non-buddhista che aveva padronanza sulla fune magica e così via.

(g’) Realizzerai ogni cosa che desideri
Se, prima di intraprendere un’attività religiosa, fai offerte ai tre gioielli, prendi rifugio e poi preghi di avere successo, la porterai a termine con facilità.

(h’) Raggiungerai velocemente la buddhità
Il Sutra Richiesto da un Leone (Simha-pariprccha-sutra) dice:

Tramite la fede superi la mancanza di condizioni propizie.

Perciò, colui che ottiene un tipo speciale di condizioni propizie, incontra il rifugio e si addestra nel sentiero speciale, raggiungerà la buddhità senza indugio.

Ogni giorno, ricorda i benefici nel modo di cui sopra. Poi prendi rifugio tre volte durante il giorno e tre volte durante la notte.

(f) Mantieni il tuo rifugio e non abbandonare i tre gioielli, neppure per scherzo o se ti costa la vita

Inevitabilmente perderai il tuo corpo, la tua vita e le tue risorse. Ma se tu abbandoni i tre gioielli a favore di questi, soffrirai in continuazione per molte vite. Perciò, dovresti ripetutamente fare voto che, qualunque cosa accada, non abbandonerai il tuo rifugio, neppure pronunciando le parole per scherzo.

Gli insegnanti del passato hanno detto che c’è un precetto che dovresti pra- ticare prendendo rifugio nel Tathagata di qualunque direzione in cui tu stia andando. Non ho visto la fonte di questo.

Io ho presentato i sei precetti generali in conformità al modo in cui appaio- no nel Commentario sui Punti Difficili della “Lampada per il Sentiero dell’Illuminazione”, di Atisha. Tra i precetti speciali, i primi tre sono spiegati nei sutra, gli altri tre nei Sei Aspetti del Prendere Rifugio (Sad-anga-sarana-gamana), di Vimalamitra:

Un’immagine, un verso, o
Un frammento scartato di veste gialla:
Per fede e credo, consideralo come se fosse il Maestro;
Non negare per sbaglio alcunché di ciò che egli ha detto,

Appoggialo piuttosto sulla sommità del tuo capo;
Guarda le persone pure e impure come se fossero nobili.

Riguardo ai precetti tratti dal Compendio delle Determinazioni, le massime di Ga-ma-pa affermano: “Neu-sur-ba non insegnò questi [precetti del prende- re rifugio], ma lui ed io li abbiamo ricevuti da Gon-ba-wa”. Essi appaiono nella presentazione degli stadi del sentiero trasmessi da Gon-ba-wa tramite Lum-ba-wa.

Come il contravvenire questi precetti causi l’indebolimento e l’abbandono del rifugio è spiegato nel modo che segue. Alcuni asseriscono che se violi sei dei precetti – i primi tre precetti speciali, più i precetti del prendere costantemente rifugio, non abbandonando il rifugio neanche per (salvare) la tua vita e facendo offerte ai tre gioielli – tu hai abbandonato il rifugio. Altri includono gli ultimi tre precetti speciali e affermano che il contravvenire ai nove precetti costituisce l’abbandono del rifugio. Il contravvenire i restanti precetti indebolisce il tuo rifugio.

Tuttavia, un effettivo abbandono del rifugio significa che hai contravvenuto il precetto di non abbandonare il rifugio neanche per (salvare) la tua vita. Similmente, anche se non abbandoni i tre gioielli, se segui sia questi che un insegnante, un insegnamento e una comunità che sono contrari ad essi, tu contravvieni il precetto di non riconoscere altri rifugi. Dal momento che non ti stai completamente affidando al rifugio, tu lo hai abbandonato. Io penso che se non avvengono queste due, le altre contravvenzioni dei precetti sono solo contravvenzioni, ma non cause di abbandono del rifugio.

Stando così le cose, prendere rifugio è la porta principale per l’insegnamento del Buddha. Se prendi rifugio in un modo che trascende le mere parole, non sarai sconfitto dagli ostacoli esterni e interni, perché ti affidi al potere più alto. Dal momento che le buone qualità si sviluppano facilmente e si deteriorano con difficoltà, esse possono solo continuare a crescere. Perciò, è estremamente importante, come spiegato in precedenza, sostenere i rifugi tramite il timore della sofferenza, il ricordo delle buone qualità dei rifugi e così via, e fare uno sforzo per non trasgredire i precetti.

Domanda: Per cui, quando generi paura tramite la consapevolezza della morte e il pensiero che, dopo la morte, rinascerai in un regno miserabile, il rifugio che ti protegge da questo sono i tre gioielli. Tu li mantieni come tuo rifugio e non contravvieni i loro precetti. Comunque, in che modo il rifugio ti protegge?

Io, il Tathagata, l’Insegnante,
Ti rivelo
Il sentiero che arresta i dolori dell’esistenza;

Tu devi seguirlo.

Perciò, il Buddha è colui che insegna il rifugio e la comunità ti assiste nel completare il rifugio, ma il reale rifugio è il gioiello dell’insegnamento, perché una volta che lo hai ottenuto sei liberato dalla paura. Riguardo a questo, il gioiello dell’insegnamento ultimo è definito come la realizzazione della crescita gradua, le di due cose, l’eliminazione di una mera porzione di difetti da parte del praticante principiante e la sua conoscenza che produce una mera porzione di buone qualità. Questo non è qualcosa che appaia accidentalmente.

Risposta: La Collezione di Versi Indicativi afferma:

Capitolo 13 LE CARATTERISTICHE GENERALI DEL KARMA

b’ Sviluppare la fede della convinzione, che è la radice di ogni felicità temporanea e della bontà certa

1’ Riflettere sul karma e i suoi effetti in generale a” Il vero modo in cui riflettere in generale

1” La certezza del karma
2” L’amplificarsi del karma
3” Non si sperimentano gli effetti delle azioni non compiute

4” Le azioni che hai compiuto non periscono.

A questo punto conosci a fondo le classificazioni delle virtù e delle non virtù, così come i loro effetti. La tua pratica deve perciò essere di mettere giustamente da parte le non virtù e adottare le virtù. Questo perché non arresterai le cause delle rinascite miserevoli a meno che tu non rifletta esaurientemente sui due tipi di karma e i loro effetti, e poi metta giustamente da parte le non virtù e adotti le virtù. Perciò, tu potresti aver paura dei reami miserevoli e tuttavia non essere in grado di sfuggire a ciò che temi.

Di conseguenza, al fine di essere protetto dai reami miserevoli nel momento in cui devi sperimentare gli effetti, devi trattenere la mente dall’impegnarsi nelle non virtù nel momento in cui stai creando le cause. Questo, a sua volta, dipende dal raggiungere la convinzione circa il karma e i suoi effetti.

b’ Sviluppare la fede della convinzione, che è la radice di ogni felicità temporanea e della bontà certa

La seconda parte della spiegazione sul come ottenere felicità nella prossima vita, sviluppare la fede della convinzione riguardo al karma e ai suoi effetti, consiste nel riflettere sul karma e i suoi effetti in generale (Capitoli 13-14) e nel dettaglio (Capitolo 14).

1’ Riflettere sul karma e i suoi effetti in generale Questa spiegazione è divisa in:

1. Il vero modo in cui riflettere in generale
2. Riflettere sulle distinzioni tra le varietà di karma (Capitolo 14)
e i suoi effetti implica quattro punti:

1. La certezza del karma
2. L’amplificazione del karma
3. Non si sperimentano gli effetti di azioni non compiute

4. Le azioni che hai compiuto non periscono.

1” La certezza del karma

Tutta la felicità nel senso di sensazioni di benessere – sia degli esseri ordinari che di quelli nobili, includendo anche i minimi piaceri come il levarsi di una fresca brezza per un essere nato in un inferno – deriva dal karma virtuoso accumulato in precedenza. È impossibile che la felicità sorga da karma non-virtuoso.

Tutta la sofferenza, nel senso di sensazioni dolorose, inclusa perfino la minima sofferenza che si manifesta nella corrente mentale di un arhat, sorge dal karma non-virtuoso accumulato in precedenza. È impossibile che la sofferenza sorga da karma virtuoso. La Preziosa Ghirlanda:

Dalle non virtù discendono tutte le sofferenze

E, allo stesso modo, tutti i reami miserevoli.

Dalla virtù derivano tutti i reami felici
E le gioie in tutte le rinascite.

Di conseguenza, felicità e sofferenza non intervengono in assenza di cause, né sorgono da cause incompatibili, come il divino creatore o un’essenza primordiale. Piuttosto, la felicità e la sofferenza in generale, derivano da karma virtuoso e non- virtuoso, e le varie felicità e sofferenze particolari sorgono individualmente, senza neppure la minima confusione, da vari particolari casi di questi due tipi di karma. Raggiungere la conoscenza certa del fatto che il karma e i suoi effetti sono definiti o non fallaci è ciò che viene chiamato il corretto punto di vista per tutti i buddhisti ed è lodato come il fondamento di ogni virtù.

2” L’amplificarsi del karma

Un effetto di immensa felicità può sorgere anche da un piccolo karma virtuoso. Un effetto di immensa sofferenza può sorgere anche da un minuscolo karma non-virtuoso. Quindi, la causazione [karmica] interna sembra implicare un’amplificazione che non si riscontra nella causazione esterna. Inoltre, si dice nella Collezione dei Versi Indicativi:

Come un veleno che sia stato ingerito,
Il commettere anche solo un piccolo peccato

Crea nelle nostre vite a venire
Grande paura e terribile sfacelo.

Come il grano matura in un (raccolto) abbondante,

Così pure la creazione di un piccolo merito

Conduce a grande felicità nelle vite future
E sarà anche immensamente significativa.

Maturate la certezza di come grandi effetti possano sorgere da piccole azioni studiando le narrazioni di eventi passati presentati nei testi come le Basi della Disciplina, il Sutra del Saggio e dello Stolto (Dama-murkha-sutra) e il Sutra delle Cento Azioni (Karma-sataka-sutra). Per esempio, ci sono le storie tratte da la Base della Disciplina circa il mandriano Nanda e la rana colpita dal suo bastone, l’oca, il pesce, le cinquecento tartarughe, i cinquecento spiriti affamati, il contadino e i cinquecento tori e, dal Sutra del Saggio e dello Stolto, i resoconti di Suvarnadevata, Suvarnavasu e Hastipala. [160]

Inoltre, ci sono coloro che sono parzialmente scivolati in queste quattro cose – disciplina etica, rituali, mezzi di sostentamento e visione filosofica. Ossia, non sono scivolati per nulla nell’ultima, ma non hanno completamente realizzato forme pure delle prime tre. Il Buddha disse che tali persone nasceranno come naga. Domande dei Re Naga dell’Oceano (Sagara-naga-raja-pariprccha) dice:

Bhagavan, all’inizio dell’eone io vivevo nel grande oceano e il Tathagata Krakucchanda era al mondo. In quel tempo, i naga e i loro figli e figlie all’interno del grande oceano erano diventati pochi e anch’io avevo un seguito ridotto. Ora, Bhagavan, {212} i naga e i loro figli e figlie all’interno del grande oceano sono incalcolabili e il loro numero non conosce limiti. Oh Bhagavan, quali sono le cause e le condizioni di questo?”

E il Bhagavan disse: “Oh Signore dei Naga, ci sono stati quelli che avevano rinunciato al mondo ed erano entrati nella disciplina, l’insegnamento ben esposto, ma che non perfezionarono completamente la pura disciplina etica. Non furono completamente perfetti in quanto i loro rituali si erano deteriorati, i loro mezzi di sostentamento si erano deteriorati e la loro disciplina etica si era deteriorata. Tuttavia, la loro visione era corretta. Essi non sono nati tra gli esseri viventi degli inferni. Dopo la morte, essi sono rinati nei luoghi in cui nascono i naga.

Inoltre, si dice che durante la continuazione dell’insegnamento dell’Insegnante Krakucchanda, novecentottanta milioni di capifamiglia e rinuncianti nacquero come naga per via del decadimento dei loro rituali, mezzi di sostentamento e disciplina etica. Durante la continuazione dell’insegnamento dell’Insegnante Kanakamuni, ce n’erano seicentoquaranta milioni. Durante la continuazione del- l’insegnamento dell’Insegnante Kasyapa, ce n’erano ottocento milioni. Durante la continuazione dell’insegnamento del nostro Insegnante, novecentonovanta milioni sono nati o rinasceranno come naga. Anche dal momento in cui il nostro insegnante è passato in nirvana, quelli, tra i quattro tipi di seguaci, che commettono peccati e la cui disciplina etica degenera rinascono come naga. [161]

Nondimeno, si dice che, benché la loro pratica non sia pura, dopo la loro morte come naga e il passaggio a una nuova vita, essi rinasceranno come divinità o come umani per il potere della loro conservata convinzione nell’insegnamento. Eccetto quelli che sono entrati nel Mahayana, tutti loro passeranno in nirvana durante gli insegnamenti di coloro che diventeranno dei buddha in questo eone propizio.

Perciò, consolida la certezza che anche le più sottili delle azioni virtuose e non- virtuose ti seguono come ombre e producono sia grande felicità che grande sofferenza. Quindi, sforzati di coltivare anche la più sottile delle virtù e di eliminare anche il più sottile dei peccati e delle infrazioni. La Collezione di Versi Indicati- vi:368

Proprio come le ombre degli uccelli che stanno

Nel cielo si muovono insieme ad essi,
Gli esseri sono seguiti da
Ciò che di giusto e di sbagliato hanno fatto.

Proprio come viaggiano tra le sofferenze quelli che,
Avendo poche provviste,
Si mettono per strada, 
{213}

(Così) gli esseri viventi che non hanno coltivato un buon karma

Viaggiano verso regni miserevoli.

Proprio come viaggiano con felicità quelli che,
Avendo preparato molte provviste,
Si mettono per strada,
(Così) gli esseri viventi che hanno coltivato un buon karma

Viaggiano verso i regni felici.

Ed anche:

Non disdegnare neppure il più piccolo peccato,

Pensando che non procurerà danno;
È mediante l’accumulazione di gocce d’acqua
Che un grande recipiente si riempie gradualmente.

E inoltre:

Non pensare che il commettere
Anche un minimo peccato non ti seguirà.
Proprio come un grande recipiente viene riempito

Dalla caduta di gocce d’acqua,
Così uno stolto viene riempito dai peccati

Accumulati un poco per volta.

Non pensare che la coltivazione
Anche di una minima virtù non ti seguirà.

Proprio come una grande pentola viene riempita

Dalla caduta di gocce d’acqua,
Così pure le persone risolute vengono riempite

Dalle virtù accumulate un poco per volta.

Ancora, la Ghirlanda di Storie delle Nascite:

Assuefacendosi al karma virtuoso e non-virtuoso
Gli umani si abituano a queste azioni.
Benché tu possa ignorare questi argomenti,
In altre vite sperimenterai i loro effetti, come un sogno. [
162]

Coloro che non si addestrano nella generosità, nella disciplina etica e così via,

Possono anche avere buoni lignaggi famigliari, buoni corpi e salute
E possono avere grande potere o enorme ricchezza,
Ma non troveranno felicità nelle vite future.

Quanto a quelli il cui lignaggio familiare e così via sono inferiori, ma che non sono attaccati al peccato

E che hanno qualità tipo la generosità e la disciplina etica,
La loro felicità crescerà nelle vite future
{214} In modo certo come è certo che i monsoni dell’estate riempiranno l’oceano.

Una volta che hai sviluppato la certezza che il karma virtuoso e non-virtuoso Danno origine alla felicità e alla sofferenza nelle vite al di là,
Elimina i peccati e applica lo sforzo alle azioni virtuose.
Tu senza fede, fai quello che vuoi.

3” Non si sperimentano gli effetti di azioni non compiute

Se non hai accumulato il karma che è la causa di un’esperienza di felicità o di sofferenza, non sperimenterai in alcun modo la felicità o la sofferenza che è il suo effetto. Coloro che godono i frutti delle innumerevoli collezioni ammassate dall’Insegnante non hanno bisogno di aver accumulato tutte le cause di questi effetti, ma hanno bisogno di accumularne una porzione.

4” Le azioni che hai compiuto non periscono

Coloro cha hanno fatto azioni virtuose e non-virtuose hanno creato effetti piacevoli e spiacevoli. Come dice Elogio dell’Eccellente, di Udbhatasiddhasva-min:

I brahmini dicono che virtù e peccato
Possono trasferirsi ad altri, come dare e ricevere un regalo.
Tu [oh Buddha] hai insegnato che ciò che uno ha fatto non perisce

E che non si incontrano gli effetti di ciò che non si è fatto.

Per di più, il Sutra del Re delle Concentrazioni afferma:
Inoltre, una volta che hai commesso un’azione, ne sperimenterai gli effetti;

E non sperimenterai gli effetti di ciò che altri hanno fatto. In aggiunta, la Base della Disciplina dice:

Il karma non perisce
Neppure in cento eoni.
Quando arrivano le circostanze e il momento

Gli esseri sicuramente sentono i suoi effetti.

Capitolo 14  LE VARIETÀ DEL KARMA {215}

b” Riflettere sulle distinzioni tra le varietà di karma
1” L’insegnamento principale dei dieci sentieri dell’azione

2” La determinazione degli effetti delle azioni

(a) Le azioni non-virtuose e i loro effetti
(i) Gli effettivi sentieri delle azioni non-virtuose

(ii) Distinzioni del peso

(a’) I pesi dei dieci sentieri dell’azione non-virtuosa
(b’) Una breve discussione dei criteri per le azioni potenti

(1’) La forza nei termini del recipiente (2’) La forza nei termini del supporto (3’) La forza nei termini degli oggetti (4’) La forza nei termini dell’attitudine

(iii) Un’esposizione degli effetti
(a’) Effetti di fruizione
(b’) Effetti causalmente concordanti

(c’) Effetti ambientali

(b) Le azioni virtuose e i loro effetti

(i) Le azioni virtuose
(ii) Gli effetti delle azioni virtuose

(c) Una presentazione di altre classificazioni del karma
(i) La distinzione tra karma progettante e karma completante
ii) Il karma il cui risultato sperimenterai di sicuro o solo con probabilità

2’ Riflettere sul karma e i suoi effetti in dettaglio

a” Gli attributi delle fruizioni
b” Gli effetti delle fruizioni
c” Le cause delle fruizioni

{216} b” Riflettere sulle distinzioni tra le varietà di karma

La presentazione delle distinzioni tra le varietà di karma ha due parti:

1. L’insegnamento principale dei dieci sentieri dell’azione 2. La determinazione degli effetti delle azioni
1” L’insegnamento principale dei dieci sentieri dell’azione

Domanda: [163] Dato che ho accertato la causalità di felicità e sofferenza come spiegato in precedenza, ho compreso che il karma aumenta, che non incontrerò i risultati di azioni che non ho fatto, e che le azioni che ho fatto non periranno: su quale sorta di karma ed effetti dovrei sviluppare inizialmente la certezza? Quali dovrei adottare e quali dovrei mettere da parte?

Risposta: In generale, puoi concludere che ci sono tre modi di impegnarsi nella buona e nella cattiva condotta: fisicamente, verbalmente e mentalmente. Benché non tutte le virtù e le non virtù di questi tre modi siano incluse entro i dieci sentieri dell’azione, tuttavia il Buddha, il Bhagavan, riassumendo i punti chiave, insegnò che le più ovvie, o comuni, tra le virtù e le non virtù sono i dieci sentieri delle azioni virtuose e non-virtuose. Egli insegnò che le basi estremamente grandi per un’azione malfatta sono i dieci sentieri dell’azione non-virtuosa. Egli vide che, quando abbandoni queste dieci, adotti le azioni virtuose e che i punti più importanti di queste azioni virtuose sono anch’essi in numero di dieci. Perciò, egli insegnò dieci sentieri dell’azione virtuosa. Il Tesoro della Conoscenza:

Sistematizzando i più ovvii tra di essi,
Il Buddha disse che i sentieri dell’azione

Virtuosa e non-virtuosa sono dieci.

E la Esegesi della Disciplina Vinaya-vibhanga dice:

Se pratichi questi tre sentieri dell’azione,
Sorvegliare la tua parola, essere controllato mentalmente,

E non commettere non-virtù fisiche,
Porterai a termine il sentiero insegnato dal Saggio.

Conoscendo i dieci sentieri delle azioni non-virtuose e i loro effetti, trattieniti perfino dall’essere motivato a commetterle. Quindi pratica i sentieri dell’azione delle dieci virtù, in cui il tuo corpo, parola e mente non sono per nulla mescolati ai sentieri dell’azione non-virtuosa. Questa pratica è indispensabile come base per tutti e tre i veicoli così come per la realizzazione dei due scopi degli esseri. Per cui, il Conquistatore la elogiò ripetutamente da molte prospettive. {217}

Le Domande dei Re Naga dell’Oceano Sagara-naga-raja-pariprccha afferma:

Quelle che ho chiamato virtù sono la radice principale delle perfezioni di tutte le divinità e degli umani. Esse sono le radici principali dell’illuminazione degli sravaka e dei pratyekabuddha. Esse sono la radice principale dell’insuperata, perfetta illuminazione. E quali sono queste radici principali? Esse sono le dieci azioni virtuose. [164] Ed anche:

Per esempio, oh Signore dei Naga, tutti i villaggi, le città, municipalità, distretti, nazioni e palazzi dei Re; tutta l’erba, i boschi, le erbe medicinali e gli alberi; tutti i frutti del lavoro, tutte le riserve di semi, la crescita di tutti i raccolti, la loro aratura, l’erpicatura e la produzione: ogni cosa poggia sulla terra. La loro sorgente è la terra. Allo stesso modo, oh Signore dei Naga, questi sentieri delle dieci azioni virtuose sono le sorgenti della nascita divina o umana, del raggiungere la meta delle pratiche virtuose degli apprendisti e di quelli che non hanno più da apprendere, dell’illuminazione di un pratyekabuddha, di tutti gli atti di un bodhisattva, e di tutte le qualità di un Buddha.

Perciò Ciandrakirti, nel Commentario sulla “Via di Mezzo,Madhyamakavatara, riassunse il significato della lode del Buddha nel Sutra sui Dieci Livelli (Dasabhumika-sutra) per la disciplina etica in cui si eliminano le dieci non-virtù:

Per gli esseri ordinari, per quelli nati dalla parola del Buddha,

Per quelli le cui nature sono certamente auto-illuminate,

o figli dei conquistatori,
Non ci sono cause di bontà certa
O di stato elevato, al di fuori della disciplina etica.

Sorveglia ripetutamente la tua disciplina etica mantenendo un senso di restrizione. Ci sono alcuni che non hanno tale restrizione neanche riguardo a una singola pratica di disciplina etica, tuttavia dicono ugualmente: “Io sono un praticante del Mahayana”. Questo è veramente disonorevole. Il Sutra di Ksitigarbha afferma:

Per mezzo di questi dieci sentieri di virtù diventerai un Buddha. Tuttavia, ci sono quelli che, per tutta la loro vita, non mantengono neppure minimamente un singolo sentiero di azione virtuosa, ma che dicono cose di questo tipo: “Io sono un praticante Mahayana; cerco l’insuperabile, perfetta illuminazione”. Tali persone sono grandi ipocriti e bugiardi. Essi ingannano il mondo alla presenza di tutti i bhagavan Buddha, e predicano il nichilismo. Quando muoiono, sono confusi e precipitano indietro. [165]

Dovreste intendere che “precipitano indietro” è un sinonimo di prendere una rinascita completamente miserevole.

{218} 2” La determinazione degli effetti delle azioni
Per la determinazione degli effetti delle azioni ci sono tre parti:

1. Le azioni non-virtuose e i loro effetti
2. Le azioni virtuose e i loro effetti
3. Una presentazione delle altre classificazioni del karma

(a) Le azioni non-virtuose e i loro effetti Queste sono spiegate in tre parti:

1. I veri sentieri delle azioni non-virtuose

2. Distinzioni del peso
3. Un’esposizione degli effetti

(i) Gli effettivi sentieri delle azioni non-virtuose

I dieci sentieri delle azioni non-virtuose sono i seguenti:

1. Uccidere
Che cos’è uccidere? Il Compendio delle Determinazioni insegna questo in cinque categorie – la base, la percezione, l’attitudine, l’afflizione e la conclusione. Tuttavia puoi condensare i tre di mezzo nella categoria dell’attitudine e aggiungere la categoria dell’esecuzione per dare una presentazione, condensata in quattro categorie, di ciascuno dei sentieri dell’azione – base, attitudine, esecuzione e culmine. (La prima categoria è letteralmente la “base”, benché il riferimento sia chiaramente all’oggetto dell’azione – nel senso di quella persona o cosa verso la quale l’azione è diretta. La terza categoria – esecuzione – riferisce al commettere effettivamente l’azione.) Tale presentazione è facile da comprendere, e non c’è contraddizione tra di essa e ciò che si proponeva l’insegnamento di Asanga.

Tra queste, la base dell’uccidere è un essere che sia vivo. Inoltre, il Livelli degli Atti Yogici Yoga-carya-bhumi, aggiunge la qualificazione “altro”, come in “un altro essere vivente”. Questo in considerazione dei casi di suicidio, e quando c’è un peccato di commissione che manchi del culmine. (Perché ci sia il culmine, la vittima deve morire davanti all’uccisore, come menziona Tsong-Kha-pa di seguito.)

Riguardo ai tre aspetti dell’attitudine – percezione, motivazione e afflizione – la percezione è di quattro tipi:

(1) percepire che un essere vivente (la base) è un essere vivente;
(2) percepire che un essere vivente non è un essere vivente;
(3) percepire che ciò che non è un essere vivente non è un essere vivente;

(4) percepire che ciò che non è un essere vivente è un essere vivente.

La prima e la terza percezione sono accurate, mentre la seconda e la quarta sono erronee.

In alcuni casi, può esserci una motivazione specifica. Per esempio, una persona potrebbe pianificare di uccidere solo uno chiamato Devadatta, e lui o lei commette l’assassinio. Tuttavia, se questa persona scambia {219} Yajnadatta per Devadatta e lo uccide in vece sua, non c’è un effettivo peccato. (Quando Tsong-kha-pa dice “non c’è effettivo peccato”, egli sta dicendo che non c’è un’infrazione completa, con tutti i suoi aspetti adempiuti. L’azione darà comunque origine a effetti negativi per chi l’ha perpetrata.) Per cui, tale azione di uccidere richiede un’accurata percezione. Se al momento dell’esecuzione l’assassino ha una motivazione generale, perché pensa che, indipendentemente da ciò che accade, lui o lei ucciderà, non è necessaria una percezione accurata. Sappi che è così per qualsiasi delle restanti nove azioni non-virtuose.

L’afflizione è uno qualsiasi dei tre veleni mentali, e la motivazione è il desiderio di uccidere. [166] Quanto all’esecuzione, non fa differenza che coloro che compiono l’azione la facciano direttamente o che la facciano compiere da altri. La natura dell’esecuzione è uccidere per mezzo di un’arma, un veleno, un sortilegio o cose del genere.

Il culmine è la morte di un altro in conseguenza dell’esecuzione, o in quel momento o in un altro momento. Inoltre, il Tesoro della Conoscenza dice:

Se l’assassino muore prima o nello stesso momento della vittima
Non c’è effettiva infrazione, dal momento che l’assassino ha allora assunto un’altra
vita.

Io concordo.

2. Rubare

La base del rubare è qualcosa posseduta da un altro.
Tra i tre aspetti dell’attitudine, la percezione e l’afflizione sono le stesse di cui sopra. La motivazione è il desiderio di prendere la cosa di un’altra persona anche se lui o lei non te l’ha data.

Quanto all’esecuzione, l’esecutore è come prima. La natura dell’esecuzione nell’atto del rubare è o di rapinare con la forza o di sottrarre con sotterfugio: essi sono equivalenti. Inoltre, sia che la gente si dedichi all’inganno per quanto riguarda i debiti e gli obblighi o che prenda ciò che non è dato con altri mezzi fraudolenti; sia che agisca per il proprio interesse o per l’interesse altrui o per danneggiare un altro: questi (comportamenti) sono tutti considerati rubare, alla stessa stregua Yoga-carya-bhumi-nirnaya-samgraha.

Quanto al culmine, il Compendio delle Determinazioni dice: “spostandola in un altro luogo”. Mentre ci sono molti casi che sono incompatibili con il significato di questo passaggio, muovere la cosa dal suo posto originario a un altro è puramente un’illustrazione. Nel caso di cose come i campi, non è possibile muoverli, tuttavia devi essere in grado di fissare un culmine. Perciò, in tal caso il culmine è pensare che li hai acquistati. Inoltre, se fai in modo che altri rapinino o li spingi a rubare, è sufficiente che l’altra persona abbia quel pensiero. È come il caso in cui uno viene {220} ucciso senza che tu lo sappia, ma da una persona mandata da te. Quando la vittima muore, quello che ha indotto l’assassino a uccidere incorre nell’effettivo peccato.

3. Scorretta Condotta Sessuale

Ci sono quattro basi possibili della scorretta condotta sessuale: una persona con cui non dovresti avere rapporti, parti inappropriate del corpo, luoghi inappropriati e tempi inappropriati. Quelle (persone) con cui non si dovrebbero avere rapporti, nel caso degli uomini sono le donne con cui non dovresti accoppiarti, tutti gli uomini e gli eunuchi. Il Compendio delle Determinazioni si riferisce al primo: [167]

Quelle indicate nei sutra – come tua madre, e quelle protette dalle madri – sono “quelle con cui non dovresti avere rapporti”.

Il significato di questo è come disse il dotto Asvaghosa Dasakusala-karma-patha-nirdesa (Spiegazione dei Dieci Sentieri Virtuosi dell’Azione):

Quelle con cui non dovresti accoppiarti”
Sono quelle di un altro, quelle che hanno insegne religiose,

Quelle sotto la protezione della famiglia o di un re,
Una prostituta che sia stata presa da un altro,
E quelle imparentate con te,
Queste sono quelle con cui non dovresti accoppiarti.

Quelle di un altro” sono le mogli di altri. “Quelle che hanno insegne religiose” sono le donne rinuncianti. “Quelle protette dalla famiglia” sono quelle che non sono ancora diventate spose e sono protette dai congiunti come i loro padri, che sono protette da uno suocero o da una suocera, che sono protette da un custode o che – in assenza di questi – sono protette anche da se stesse. “Quelle protette da un re” o da un suo rappresentante, sono quelle riguardo alle quali è stata formulata una legge punitiva. La riga che afferma che il sesso con una prostituta per cui ha pagato un altro è scorretta condotta sessuale mostra che non c’è scorretta condotta sessuale nell’affittare una prostituta per se stessi. Anche il Grande Anziano insegnò questo in un modo simile.

Uomini”, i secondi nella lista di quelli con cui non dovresti avere rapporti, si riferisce sia a se stessi che ad altri.

Parti del corpo inappropriate sono le parti del corpo diverse dalla vagina. Il maestro Asvaghosa dice:

Cosa sono le parti inappropriate del corpo?
La bocca, l’ano, i polpacci o
Le cosce pressate tra di loro e la mano in movimento.

Questo concorda con ciò che dice il Grande Anziano (Le parole che Tsong-kha-pa mette in bocca al Grande Anziano (jo bo chen po), usualmente Atisha, si trovano nel Dasakusala-karma-patha-nirdesa stesso):

{221} Le “parti inappropriate del corpo” sono la bocca, l’ano, gli orifizi anteriori o posteriori di un ragazzo o una ragazza e la tua stessa mano.

Luoghi inappropriati sono aree come quelle in vicinanza dei guru, per esempio; un luogo dove c’è uno stupa; alla presenza di molta gente; e in luoghi dissestati o duri che sono dannosi per la persona con cui stai avendo il rapporto. Il maestro Asvaghosa dice Dasakusala-karma-patha-nirdesa:

In questo caso, luoghi inappropriati
Sono i posti del sublime insegnamento,
Degli
stupa, immagini e simili, e dei bodhisattva;
E le vicinanze di un abate, un precettore o dei propri genitori.

Non abbiate rapporti in questi luoghi inappropriati. [168]

Anche il Grande Anziano insegnò questo.
Tempi inappropriati sono quando una donna è mestruata, quando è alla fine del tempo di una gravidanza, quando ha un infante da allattare, quando sta osservando i voti di un giorno, e quando ha una malattia che rende inappropriati i rapporti sessuali. Il rapporto sessuale è anche inappropriato quando è eccessivo in quantità. La quantità appropriata è di avere rapporti fino a cinque volte per notte. Il maestro Asvaghosa dice:

In quel caso, i tempi inappropriati sono quando

Una donna è mestruata, gravida,
Ha un infante, non ne ha voglia,
È sofferente od è infelice e così via,

O sta mantenendo per un giorno il voto in otto parti.

Di nuovo, il Grande Anziano è simile ad Asvaghosa, con la differenza che egli dice che le ore del giorno sono un tempo inappropriato.

Dato che le tre basi – rapporto sessuale usando parti inappropriate del corpo, in un luogo inappropriato, o in un tempo inappropriato – diventano scorretta condotta sessuale anche nei confronti delle tua stessa moglie, è sicuramente vero che essi diventano scorretta condotta sessuale nei riguardi di altri.

Tra i tre aspetti della categoria dell’attitudine – percezione, motivazione e afflizione – si parla della percezione nel Compendio delle Determinazioni e nei testi sulla disciplina. Il Compendio delle Determinazioni Yoga-carya-bhumi-nirnaya-samgraha dice che la “percezione di questo come quello” deve essere accurata. Tuttavia, il Buddha, nei testi sulla disciplina, dice che per quanto riguarda la trasgressione cardinale della lascivia è la stessa cosa sia nel caso di percezione erronea che nel caso di (percezione) accurata.

L’Auto-commentario al Tesoro della Conoscenza spiega che se hai avvicinato la moglie di un altro con la percezione che sia tua {222} moglie, questo non diventa un effettivo sentiero dell’azione non-virtuosa. Vasubandhu presenta due sistemi riguardo al rapporto (che avviene) con la percezione che la moglie di una persona sia la moglie di una terza persona – uno in cui il rapporto diventa un sentiero di azione non-virtuosa e uno in cui non lo diventa.

L’afflizione è uno qualsiasi dei tre veleni mentali. La motivazione è il desiderio di accoppiarsi, dovuto alla lascivia. Quanto all’esecuzione, il Compendio delle Determinazioni Yoga-carya-bhumi-nirnaya-samgraha afferma che perfino se si inducono altre persone a commettere scorrette azioni sessuali, l’istigatore di tali azioni incorre pure lui nel misfatto della scorretta condotta sessuale. Ad ogni modo, l’Autocommentario al Tesoro della Conoscenza spiega che tale istigazione non è un effettivo sentiero dell’azione. Dovreste esaminare se la spiegazione di Asanga possa significare che tale istigazione sia un errore che non costituisce un effettivo sentiero dell’azione.

Il culmine è l’unione sessuale delle due parti.

4. Mentire [169]
Le otto basi del mentire sono ciò che è visto, udito, distinto e conosciuto, così come i quattro opposti di questi [quello non visto, ecc.]. Mentire è quando un’altra persona, colui che riceve la bugia, comprende il significato della bugia.

Dei tre aspetti della categoria dell’attitudine – percezione, afflizione e motivazione – la percezione include il travisare una percezione, ad esempio ciò che hai visto come qualcosa che non hai visto, o rappresentare in modo distorto ciò che non hai visto come qualcosa che hai visto. Le afflizioni sono i tre veleni mentali. La motivazione è il tuo desiderio di distorcere la tua percezione.

L’esecuzione è indicare qualcosa attraverso la parola, attraverso la scelta di non parlare, o attraverso il gesto. Inoltre, quanto al proposito, si dice che sia lo stesso sia che tu parli per il tuo scopo o nell’interesse di altri. In questo caso si dice che anche l’indurre altri ad impegnarsi nei tre tipi di parola – mentire, parole che dividono o parole che offendono – equivale a farlo voi stessi. Il Tesoro della Conoscenza e l’Auto-commentario, di Vasubandhu, spiegano che tutte e quattro le non-virtù vocali costituiscono sentieri dell’azione quando spingi gli altri a compierle. I testi sulla disciplina dicono che devi parlare tu stesso per incorrere in un’infrazione completa.

Il culmine di una bugia è (costituito da) la comprensione da parte di qualcun altro. L’Auto-commentario al Tesoro della Conoscenza spiega che se nessuno comprende le parole, il proferirle è allora solo l’azione non-virtuosa del parlare insensato. Rispetto a questo, le parole che dividono e il linguaggio offensivo sono simili.

{223} 5. Le parole che dividono
Le basi delle parole che dividono sono gli esseri viventi che sono compatibili o incompatibili (tra di loro). Dei tre aspetti della categoria dell’attitudine, la percezione e l’afflizione sono come sopra. La motivazione è il desiderio che gli esseri viventi che sono compatibili (tra loro) siano separati o il desiderio che gli esseri viventi che sono incompatibili restino tali.

L’esecuzione è l’espressione della tematica che può essere o piacevole o spiacevole e che può essere o vera o falsa. Puoi parlare di questi argomenti o per i tuoi fini o per quelli di altri.

Il culmine interviene quando un altro comprende le parole divisorie che sono state dette. Come dice il Compendio delle Determinazioni Yoga-carya-bhumi-nirnaya-samgraha: La conclusione di questo sentiero dell’azione è quando coloro che devono essere divisi intendono le parole divisorie”.

6. Le parole che offendono

La base delle parole offensive è un essere vivente in cui puoi generare ostilità. Dei tre aspetti della categoria dell’attitudine, la percezione e le afflizioni sono come in precedenza. La motivazione è il desiderio di parlare in modo offensivo. [170]

L’esecuzione è dire qualcosa di spiacevole, che può essere o vero o falso, riguardo alle deficienze del lignaggio famigliare, del corpo, della disciplina etica o del comportamento di qualcun altro.
Quanto al culmine, il
Compendio delle Determinazioni dice: “La conclusione è il parlare in modo offensivo a quella persona”. L’Autocommentario al Tesoro della Conoscenza spiega che il significato di questo è che la persona a cui vengono dette le parole offensive deve comprenderle.

7. Il parlare insensato

La base del parlare insensato è parlare di un argomento non significativo. Dei tre aspetti dell’attitudine, la percezione è come segue. Benché Asanga dica niente più che “una percezione di quello come quello”, qui parlare insensato significa che tu stesso percepisci l’argomento del quale vuoi parlare e quindi parli. Non c’è da coinvolgere qualcun altro che lo comprenda.

L’afflizione è una qualsiasi delle tre. La motivazione è il desiderio di fare osservazioni arbitrarie, sconnesse. L’esecuzione è intraprendere il discorso fatto di parole insensate. Il culmine è avere completato un’esternazione di parole insensate.

Inoltre, il parlare insensato ha sette basi:

(1) parlare di lotte, trovare difetti, dispute e divisioni; {224}
(2) parole tipo la trasmissione e recitazione di testi con la mente che si diletta dei trattati dei non-buddhisti o del veicolo del mantra dei brahmini;
(3) espressioni di debolezza, come il lamentarsi;
(4) parlare di risate, giochi, intrattenimenti o di godimenti;
(5) parlare di novità (relative a) tumulti, come le novità che riguardano i re, i ministri, le nazioni e i ladri;
(6) parlare come un ubriacone o un alienato;
(7) la conversazione di chi tiene un modo scorretto di sostentamento.

Le parole sconnesse, irreligiose e senza senso sono le parole emesse alla rinfusa, quelle che rivelano afflizioni o sono proferite ridendo, cantando o vedendo attori e così via.

Ci sono due sistemi riguardo ai primi tre difetti vocali: uno asserisce che essi sono parole insensate e l’altro che non lo sono. Comunque, ciò che io ho affermato qui è in linea col primo.

8. Bramosia

Le basi della bramosia sono la ricchezza o i possessi di un altro. Dei tre aspetti dell’attitudine, la percezione è percepire che la base è quello che è. [171] L’afflizione è una qualsiasi delle tre. La motivazione è il desiderio di appropriarsi della ricchezza o della proprietà.

L’esecuzione è sforzarsi (di attuare) quel proposito voluto. Il culmine è pensare della ricchezza e simili: “Possa diventare mia”. Asanga descrive questo come: “la determinazione che la cosa diventerà tua”. Perché questa sia bramosia completa, occorrono cinque qualità:

(1) avere una mente eccessivamente attaccata alle tue risorse;
(2) avere una mente di attaccamento che vuole accumulare risorse;
(3) avere una mente di forte desiderio dovuta al comprendere o sperimentare le cose buone degli altri, la loro ricchezza e così via;
(4) avere una mente invidiosa, che pensa che qualunque cosa appartenga a un altro dovrebbe essere tua;
(5) avere una mente che, a causa della bramosia, è sopraffatta dalla sfrontatezza e dall’oblio riguardo alla determinazione di essere liberi dai difetti della bramosia.

Se una qualsiasi di queste cinque menti non è presente, non c’è effettiva bramosia. I Livelli degli Atti Yogici dice di applicare questi cinque a tutte le dieci non virtù.

{225} Quanto al modo in cui un’azione potrebbe costituire bramosia non completa, la bramosia è di quel tipo quando dà luogo ai seguenti desideri:

(1) il pensiero: “Oh, quanto sarebbe bello se il maestro della casa diventasse mio servo e le cose potessero essere in qualunque modo io le desiderassi”;

(2) un tale pensiero anche nei confronti di sua moglie e dei suoi figli, ecc. e dei suoi possessi fisici, come il cibo e così via;
(3) il pensiero: “Oh, come sarebbe bello se gli altri sapessero che io ho buone qualità come l’essere spassionato, solitario, perseverante, colto e generoso”;

(4) il pensiero: “Come sarebbe bello se i re e i ministri e i quattro tipi di seguaci del Buddha mi rispettassero ed io ottenessi i generi di necessità come il cibo e le vesti”;
(5) sviluppare desiderio, pensando: “Oh, possa io rinascere in futuro come divinità e godere dei cinque oggetti sensoriali delle divinità, e possa io rinascere, dai mondi degli esseri feroci e di Visnu, come una divinità nel Cielo del Controllo sulle Emanazioni degli Altri [la più alta delle sei regioni divine del regno del desiderio]”; [
172]

(6) sviluppare desiderio per i possessi dei genitori, figli, servi e simili, o i possessi dei tuoi compagni praticanti religiosi.

9. Malevolenza

La base, la percezione e le afflizioni sono le stesse come nel caso delle parole che offendono. La motivazione è il desiderio di fare cose come il colpire gli altri, avere pensieri del tipo: “Come sarebbe bello se loro fossero uccisi o feriti e se le loro risorse andassero in rovina, o in modo naturale o tramite un’altra persona”.

L’esecuzione è avere tale pensiero. Il culmine è la determinazione o la decisione di fare cose come il percuotere. Inoltre, è completa se sono presenti le seguenti cinque attitudini, ed è incompleta se non lo sono. Le cinque sono:

(1) un’attitudine di ostilità guidata da un’apprensione reificante delle caratteristiche delle cause di danno e dei fenomeni in relazione ad esse;

(2) un’attitudine impaziente per via del non essere paziente con coloro che ti danneggiano;

(3) {226} un’attitudine risentita basata sulla ripetuta, impropria attenzione e consapevolezza delle cause della tua rabbia;

(4) un’attitudine di invidia che pensa: “Come sarebbe bello se i miei nemici fossero picchiati o uccisi”;

(5) un’attitudine dominata dalla mancanza di vergogna per la tua malevolenza e dall’oblio della determinazione di essere libero dai suoi difetti.

Le attitudini di semplice malevolenza sono come segue. Nei limiti in cui rifletti: “Qualcuno mi ha danneggiato o mi sta danneggiando”, e pensi a come recare danno a chiunque stia facendo o abbia fatto un danno a te: tutto questo è malevolenza. Altri esempi di semplice malevolenza sono il desiderio che i parenti, le risorse o la virtù di qualcun altro, ecc. possano deteriorarsi in questa vita e il desiderio che qualcun altro possa andare in un regno miserevole in una vita futura.

10. Visioni Errate

Le basi delle visioni errate sono gli oggetti esistenti. Dei tre aspetti dell’attitudine, la percezione è il percepire come se fosse vero il significato di una negazione erronea dell’esistenza di un oggetto esistente. L’afflizione è uno qualsiasi dei tre veleni mentali. La motivazione è il desiderio di negare l’esistenza di un oggetto esistente.

L’esecuzione è l’inizio di tale attitudine. [173] Inoltre, tale esecuzione è di quattro tipi: negazione erronea delle cause, effetti, attività ed entità esistenti. Negazione erronea delle cause è pensare che il comportamento giusto o sbagliato non esista e così di seguito. Negazione erronea degli effetti è pensare che la fruizione di questi tipi di comportamento non esista.

La negazione erronea dell’attività è di tre tipi:
(1) La negazione erronea delle attività di piantare e conservare i semi è pensare che non ci siano padri e madri.
(2) La negazione erronea delle attività di andare e venire è pensare che non ci siano vite precedenti e future.
(3) La negazione erronea dell’attività della nascita è pensare che gli esseri viventi non possano avere nascita spontanea.

Il quarto tipo di esecuzione della visione errata, la negazione erronea delle entità esistenti, è pensare che gli arhat e simili non esistano.

Il culmine è la certezza di aver negato qualcosa. Una visione errata completa è associata a queste cinque attitudini:

(1) un’attitudine di confusione dovuta al non conoscere con esattezza gli oggetti di conoscenza;

(2) un’attitudine violenta, dovuta al dilettarsi nei peccati;
(3)
{227} un’attitudine che opera continuamente nel modo sbagliato a causa del ponderare insegnamenti impropri;
(4) un’attitudine che è menomata a causa della negazione erronea che pensa che le cose tipo i doni, le offerte religiose, le offerte bruciate e il giusto comportamento non esistano;
(5) un’attitudine che, a causa di queste visioni errate, è dominata dall’assenza di vergogna e dall’oblio riguardo alla determinazione di essere liberi dai loro difetti.

Se questi cinque non sono presenti, una visione errata non è completa.
Benché sia sicuramente vero che ci sono altre visioni errate, solo questa è chiamata “visione errata”, perché è la più grande di tutte le visioni errate in quanto è mediante questa visione errata che recidi tutte le tue radici di virtù. Inoltre, è questa visione errata che contribuisce a farti commettere qualunque peccato tu voglia.
Rispetto a queste dieci non-virtù, tu puoi intraprendere l’atto di uccidere, le parole offensive e la malevolenza con uno qualsiasi dei tre veleni mentali, ma porti questi (atti) al culmine con l’ostilità. Puoi cominciare a rubare, (intraprendere) la scorretta condotta sessuale e la bramosia con uno qualsiasi dei tre veleni mentali, ma li porti al culmine solo con l’attaccamento. Quanto al mentire, alle parole che dividono e alle parole insensate, tu puoi sia intraprenderle che portarle al culmine con uno qualsiasi dei tre veleni mentali. Puoi incominciare (ad avere) la visione errata con uno qualsiasi dei tre veleni mentali, ma la porti al culmine solo con l’illusione. [
174]

Tra queste dieci, le intenzioni sono azioni (in sanscrito karma), ma non sono sentieri dell’azione (in sanscrito karma-patha). Le sette azioni non-virtuose di corpo e parole sono non solo azioni ma anche sentieri dell’azione, perché il corpo e la parola sono le basi dell’operazione voluta. Le tre non-virtù mentali, bramosia e così via, sono sentieri dell’azione ma non sono azioni.

(ii) Distinzioni del peso

Le distinzioni del peso sono spiegate in due parti.
1. I pesi dei dieci sentieri dell’azione non-virtuosa

2. I criteri per le azioni potenti

(a’) I pesi dei dieci sentieri dell’azione non-virtuosa

Ci sono cinque cause che rendono pesante un’azione. Secondo l’esempio del- l’uccidere, esse sono come segue. Le azioni dell’uccidere che sono pesanti a causa dell’attitudine sono quelle fatte con forme intense dei tre veleni mentali.

{228} L’uccidere che è pesante per via dell’esecuzione include:

(1) l’uccidere con una mente che prova piacere (nel farlo) e l’essere contenti di aver tolto una vita, di togliere una vita (nel presente), o di togliere una vita nel futuro;

(2) impegnarti tu stesso nell’azione, fare in modo che altri se ne incarichino e approvarlo;

(3) farlo con una mente che si compiace quando vede una cosa del genere, e farlo dopo prolungata premeditazione e preparazione;

(4) farlo costantemente e diligentemente, e ogni volta uccidere in gran quantità;

(5) uccidere la tua vittima con la tortura;
(6) uccidere dopo aver terrorizzato la vittima nell’eseguire azioni inappropriate;
(7) uccidere quando la tua vittima è debole, sofferente o svuotata di risorse, o mentre la vittima sta gemendo, o sta pietosamente proferendo dei lamenti.

L’uccidere che è pesante per l’assenza di un antidoto è quello che viene compiuto:

(1) quando non si prende alcun precetto sulla base di un giorno;
(2) quando non si fanno cose tipo osservare i voti per un giorno nei giorni di luna nuova, o nell’ottavo, quattordicesimo o quindicesimo giorno del mese; quando non si è occasionalmente generosi, non si collezionano meriti, non si parla dell’insegnamento, non si rende omaggio; quando non ti alzi nel momento in cui una persona rispettabile arriva alla tua presenza, non premi le palme delle mani in (segno di) rispetto, o non hai un’attitudine di venerazione;

(3) quando non ci si vergogna di tanto in tanto, non ci si sente imbarazzati, o quando non prevale la contrizione;

(4) quando non si è raggiunto o lo stato di liberazione dall’attaccamento per i valori materiali del mondo, oppure la chiara conoscenza dell’insegnamento.

L’uccidere che è pesante a causa dell’aggrapparsi al perverso è quello che si compie facendo affidamento su qualsiasi tipo di visione errata. [175] Per esempio, ci sono persone che uccidono per il desiderio di essere religiosi, riponendo fiducia nelle visioni di coloro che fanno sacrifici animali. Essi pensano che non ci sia errore nel massacrare il bestiame, perché il Signore di Tutti gli Esseri li ha creati perché fossero usati.

L’uccidere che è pesante a causa della sua base è il togliere la vita di un animale grande, di un umano, di un feto, dei tuoi genitori, di tua zia o zio, di una persona come un guru, un amico stretto, un discente, un bodhisattva, un arhat, o un pratyekabuddha. Si tratta di uccidere pesante a causa della {229} base anche quando tu sai che un Tathagata non può essere ucciso e provochi la fuoruscita di sangue da un Buddha con l’intenzione di danneggiarlo.

L’uccisione che viene compiuta con l’opposto di queste cinque cause è un’uccisione leggera. Dovresti comprendere che il peso delle restanti nove azioni non-virtuose è simile a quello dell’uccidere, eccetto per le basi, che sono come segue.

Il rubare è pesante per via della sua base se comporta il prendere in grande quantità, o prendere cose buone; o se è rubare dopo aver ingannato quelli che si fidano di te; o rubare ai miseri, alle persone impoverite, ai rinuncianti, o ad altri praticanti buddhisti; o se comporta rubare ciò che è di valore elevato; o rubare ciò che appartiene ai discenti, agli arhat, ai pratyekabuddha, alla comunità o agli stupa.

La scorretta condotta sessuale pesante per via della sua base è giacere con coloro con cui non dovresti avere rapporti: tua madre, i suoi parenti, le mogli di uomini che sono tuoi amici stretti, le monache, le monache in prova, o le novizie femmine. Quanto alla parte del corpo inappropriata, la scorretta condotta sessuale pesante per la sua base è il rapporto orale. Se si considera il tempo inappropriato, è il rapporto con una persona che sta osservando il voto per un giorno, una donna gravida alla fine della gestazione, o una malata. Se si considera il luogo inappropriato, è il rapporto nella vicinanza di uno stupa o entro il recinto della comunità.

Il mentire che è pesante per via della sua base è il dire bugie con molte finalità, col desiderio di illudere e ingannare; dire bugie a coloro che ti hanno aiutato – dai genitori ai Buddha, alle persone buone e agli amici; e dire bugie che danno origine a una o più delle tre azioni pesanti: uccidere, rubare e scorretta condotta sessuale. Dire una bugia al fine di spaccare la comunità è la più pesante tra tutte queste. [176]

Il parlare che crea discordia che è pesante per via della sua base è quel parlare che separa coloro che sono stati amici per lungo tempo, gli insegnanti, i genitori, i genitori e i loro figli o la comunità e (anche) il parlare separativo che fa nascere azioni pesanti: le tre azioni fisiche.

Il parlare offensivo che è pesante per via della sua base è dire parole offensive ai genitori e simili, o a qualcuno tipo un guru; dire parole offensive con bugie false e imprecise e sgridare, criticare o rimproverare direttamente.

Il parlare insensato che è pesante per via della sua base è come segue. Il peso del parlare insensato delle altre tre azioni non-virtuose vocali, mentire e così via, è come sopra. Le altre azioni del parlare insensato che sono pesanti per via delle loro basi includono il parlare insensato basato sul lottare, il trovare difetti, le dispute e le divisioni; le attività quali il leggere i trattati dei non- buddhisti con un’attitudine {230} di attaccamento e ridicolizzare, rimproverare aspramente o parlare in modo inappropriato nei confronti dei genitori, dei congiunti e di un soggetto tipo un guru.

La bramosia che è pesante per via della sua base, include il desiderare le offerte fatte alla comunità e agli stupa e, a causa dell’arroganza circa le tue buone qualità, desiderare di ricevere profitto e servizi, per la tua conoscenza, dai re e simili o da compagni religiosi dotti.

La malevolenza che è pesante per via della sua base, include la malevolenza diretta verso i genitori, i congiunti, i guru, quelli senza difetti, i poveri, i sofferenti, i miserevoli e coloro che hanno fatto qualcosa di sbagliato contro di te ma che te lo confessano dal profondo del cuore.

Le visioni errate che sono pesanti per via delle loro basi sono il respingere tutti i dogmi religiosi fondamentali (questo è più pesante perfino delle altre visioni errate) e anche la visione secondo cui nel mondo non ci sono né arhat, coloro che hanno raggiunto la realtà, né coloro che sono penetrati nella realtà. Sappi che le visioni errate opposte a queste sono leggere Yoga-carya-bhumi.
I
Livelli degli Atti Yogici parla di sei modi in cui le azioni sono pesanti:

(1) il condizionamento: azioni motivate da forme intense dei tre veleni mentali o dalla loro assenza;

(2) l’assuefazione: fare frequentemente o abituarsi ed essere profondamente coinvolto in azioni virtuose o non-virtuose per molto tempo; [177]

(3) la natura: in quanto tra le tre azioni fisiche e le quattro vocali le prime sono più pesanti di quelle seguenti e tra le tre azioni mentali le ultime sono più pesanti delle prime;

(4) la base: azioni che aiutano o danneggiano gli esseri come il Buddha, l’insegnamento, la comunità e i guru;

(5) il fissarsi su fattori incompatibili: perché fin quando vivi adotti completamente le azioni non-virtuose e non coltivi la virtù neanche una volta;

(6) sradicamento dei fattori sfavorevoli: avendo eliminato il gruppo di non-virtù, ti liberi dall’attaccamento e coltivi le azioni virtuose.

La Lettera a un Amico Suhrl-lekha dice:

I cinque tipi di azioni virtuose e non-virtuose
Che sorgono dalla persistenza, dall’ossessione, dalla mancanza di rimedio,

E le fondamenta principali della virtù
Sono enormi; tra di esse, sforzati di coltivare la virtù.

{231} Ossia, ce ne sono cinque tipi perché le “fondamenta principali della virtù” sono divise in fondamenta che hanno virtù, come i tre gioielli, e fondamenta che danno assistenza, come i tuoi genitori.

(b’) Una breve discussione dei criteri per le azioni potenti
La forza delle azioni è spiegata nei termini dei quattro aspetti: ricevente, supporto, oggetti e attitudine.

(1’) La forza nei termini del ricevente

C’è forza nelle azioni dirette verso i tre gioielli, i guru, quelli che sono come guru, i genitori e simili perché, benché tu non diriga intensi pensieri verso di loro e faccia loro solo un piccolo danno o aiuto, il misfatto e il merito che ne conseguono sono grandi. Inoltre, la Consapevolezza dell’Insegnamento Eccellente Sad-dharmanusmrty-upasthana afferma:

Anche se prendi qualcosa di piccolo dal Buddha, dall’insegnamento o dalla comunità, l’errore sarà grande. Comunque, se offri qualche sostanza simile che sia più grande di quella che hai sottratto loro, rimuoverai il karma del rubare al Buddha e all’insegnamento. Tuttavia, non esiste una rimozione del karma di rubare alla comunità senza sperimentarne il risultato, a causa del peso del ricevente.

Se hai rubato qualcosa che costituisce un mezzo di sostentamento della comunità, cadrai in una rinascita come essere che vive in un grande inferno. [178] Se hai rubato qualcosa che non è un mezzo per il loro sostentamento, rinascerai in quella regione, in un inferno adiacente all’Inferno Implacabile, come l’Inferno del Grande Buio Nero.

In particolare, se coloro che non si curano della propria disciplina etica dovessero usare materiale della comunità – anche solo una foglia, un fiore o un pezzo di frutto – rinascerebbero come esseri che vivono in un grande inferno. Dopo lungo tempo, si libererebbero di questo inferno. Tuttavia, rinascerebbero poi in un luogo selvaggio arido e sterile, come animali senza mani o gambe, oppure come spiriti affamati ciechi, senza mani o gambe. Sperimenterebbero allora la sofferenza per molti anni. Il Sutra dell’Essenza del Sole (Surya-garbha-sutra) menziona grandi pericoli come questi.

Inoltre, il Buddha disse che non puoi neppure usare qualcosa tipo un fiore dedicato alla comunità o a un monaco. Per di più, non puoi darlo a un capofamiglia e per il capofamiglia sarebbe sconveniente utilizzarlo. Il misfatto è proprio grande. Il Sutra dell’Essenza del Sole Arya-surya-garbha-nama-vaipulya-sutra afferma:

{232} Non dare ai capifamiglia
Ciò che è stato dedicato alle comunità spirituali,

Sarebbe meglio tagliare le tue membra
Con rasoi affilati.

Quelli al di fuori della comunità
Non dovrebbero usare cose provenienti dall’interno di essa,

Sarebbe meglio mangiare un pezzo di ferro
Come una lingua di fuoco fiammeggiante.

Quelli che sono capifamiglia
Non devono usare le cose della comunità,

Sarebbe meglio prendere e mangiare
Un fuoco di dimensioni simili al Monte Meru.

Quelli che sono capifamiglia
Non dovrebbero usare le cose della comunità,

Sarebbe meglio essere sbudellati
E issati su un palo.

I capifamiglia non dovrebbero trascorrere una notte

In una dimora della comunità –

Sarebbe meglio entrare
In una casa piena di tizzoni ardenti.

All’interno della comunità, le persone che sono bodhisattva sono riceventi estremamente potenti per quanto riguarda le attività virtuose o non virtuose. Il Sutra del Sigillo dell’Impegnarsi nello Sviluppare il Potere della Fede (Sraddha-baladhanavatara-mudra-sutra) dice che per una persona è un peccato incommensurabilmente più grave arrabbiarsi e voltare le spalle a un bodhisattva, dicendo: “Io non guarderò questa persona malvagia”, che arrabbiarsi e mettere in una prigione tetra tutti gli esseri viventi delle dieci direzioni. [179] Inoltre, afferma che, se una persona dovesse disprezzare un bodhisattva qualsiasi, questo sarebbe un peccato incommensurabilmente più grande di quello di chi ruba tutto ciò che appartiene a tutti gli esseri viventi di Jambudvipa. Di nuovo, dice che se qualcuno dovesse avere malevolenza o rabbia per un bodhisattva, che si diletta nel Mahayana, e parlare in modo sgradevole a tale bodhisattva, sarebbe un peccato incommensurabilmente più grande di quello di chi demolisce o brucia tanti stupa quanti sono i grani di sabbia del Fiume Gange.

Inoltre, il Sutra del Sigillo dell’Impegnarsi nei Destini Certi e Incerti (Niya-taniyata-mudravatara-sutra) parla di qualcuno che guardi con fede a un bodhisattva (che si diletta nel Mahayana) e che, volendo guardare a tale bodhisattva con fede chiara, ne proferisca le lodi. Questa persona accumulerebbe {233} meriti incommensurabilmente più grandi di quelli di uno che desse amorevolmente gli occhi a tutti gli esseri viventi delle dieci direzioni dopo che essi li hanno persi e che liberasse tali esseri viventi dall’incarcerazione, stabilendoli nella beatitudine di un monarca universale o Brahma.

Di nuovo, il Sutra sulla Magia della Pace Finale (Prasanta-viniscaya-pra-tiharya-sutra) parla di qualcuno che facesse una piccola cosa come ostruire l’azione virtuosa di un bodhisattva del dare una sola manciata di cibo ad un animale. Tale persona commetterebbe un peccato incommensurabilmente più grande di quello di qualcuno che uccidesse tutti gli esseri viventi di Jambudvipa, o rubasse tutti i loro beni. Perciò prendi veramente sul serio questo soggetto.

(2’) La forza nei termini del supporto

Benché anche un piccolo blocco di ferro discenda sul fondo di un corpo d’acqua, la stessa sostanza usata per fare un vaso, sia pure largo, galleggia in cima. Analogamente, il Buddha disse, i peccati commessi da quelli che non possiedono la conoscenza e da quelli che la possiedono sono pesanti e leggeri allo stesso modo. Il Sutra del Grande Nirvana Finale spiega la ragione di questo:

Proprio come la mosca che sia attaccata al muco del naso non può districarsi, così gli ignoranti non possono districarsi neanche da piccole mancanze. Inoltre, non possono fare azioni virtuose, perché non hanno rimorso. Anche se hanno azioni virtuose precedenti, essi le contaminano con i peccati, perché nascondono i loro errori. Le cause dello sperimentare la fruizione di una non-virtù nella vita presente sono perciò trasformate in cause di grande sofferenza e diventano cause per sperimentare un inferno veramente rigoroso. [180]

Questa (situazione) è simile a quando si mette una manciata di sale in poca acqua, per cui diventa difficile bere quell’acqua; oppure a quando una persona prende a prestito una moneta d’oro da un’altra ma non riesce a rimborsarla, per cui sprofonda in un debito e soffre.

Inoltre, anche lievi cause di fruizione nel presente matureranno in un inferno in cinque modi: essere ignoranti, avere piccole radici di virtù, avere peccati pesanti, non avere provato rimorso e non avere eseguito una purificazione, e non avere coltivato inizialmente la virtù.

Perciò, il Buddha disse che le non-virtù sono leggere per chi possiede conoscenza e si rammarica delle precedenti azioni non-virtuose, si trattiene da future azioni non-virtuose, non nasconde i suoi peccati e compie azioni virtuose come rimedio per le azioni non-virtuose. Tuttavia, le non-virtù sono pesanti per quelli che pretendono di possedere conoscenza e non compiono queste azioni ma le sminuiscono e si impegnano coscientemente in azioni non-virtuose.

{234} Il Sutra del Cumulo di Gioielli (Ratna-rasi-sutra) parla di un bodhisattva che ha rinunciato alla vita di capofamiglia reggendo lo stoppino di una lampada rivestito da un’insignificante quantità di burro di fronte a uno stupa. Il merito accumulato per questo (atto) è poi paragonato all’ingresso nel Mahayana di tutti gli esseri viventi nell’universo di tre miliardi di sistemi di mondi, in possesso del regno di un monarca universale e facendo ciascuno un’offerta a uno stupa del Buddha con lampade al burro i cui recipienti fossero della dimensione di un oceano e i cui stoppini fossero della taglia del Monte Meru. Afferma che perfino questo non uguaglierebbe la centesima parte del merito suddetto. Questo è un caso in cui l’attitudine, la mente dell’illuminazione e il destinatario, lo stupa, non sono diversi, ma c’è una spiccata differenza nell’oggetto offerto. Comunque, questo è chiaramente un caso che esemplifica la forza nei termini del supporto [il voto]. Seguendo la linea del ragionamento di questo passaggio, è evidente che, per quanto riguarda la coltivazione del sentiero da parte di chi non ha il supporto di un voto, da parte di chi lo ha e, all’interno dell’avere un voto, il supporto del possedere uno, due o tre voti, l’ultimo avrà un progresso più rapido del primo. È anche chiaro che, quando le persone come i capifamiglia praticano qualcosa come la generosità, ci può essere una grande differenza nella forza delle radici di virtù prodotte. Questa differenza deriva dal fatto che agiscano all’interno di un voto, come ad esempio il voto per un giorno, o che agiscano senza un voto. [181]

Il Sutra sul Superamento della Disciplina Etica Difettosa (Duhsila-nigraha-sutra) parla di un monaco che non osserva la disciplina etica ma che si drappeggia nella bandiera di un saggio [l’abito da monaco]. (L’espressione tibetana per “vesti da monaco” è qui drang srong gi rgyal mtshan, letteralmente “la bandiera della vittoria del saggio”). La non-virtù in cui incorre un tale monaco quando gode per un solo giorno di ciò che un donatore gli ha dato con fede è di gran lunga maggiore dei peccati che un essere umano afflitto dalle dieci non-virtù accumulerebbe nell’arco di un centinaio di anni. Il Buddha sta dicendo che questo è un caso (che descrive) la forza del peccato dal punto di vista del supporto.

Anche l’Esegesi della Disciplina parla di entrambi: quelli che hanno una disciplina etica difettosa e quelli che hanno allentato (l’aderenza) ai loro precetti:

Per coloro che hanno una disciplina etica difettosa
O che non applicano correttamente a sé stessi delle restrizioni

È di gran lunga meglio mangiare pezzi di ferro infuocati
Che mangiare le elemosine della loro regione.

Uno dei detti del Prezioso Insegnante Drom-don-ba afferma che, paragonati ai peccati che sono in relazione con l’insegnamento, i peccati delle dieci non-virtù sono insignificanti. Pare che sia questo il caso.

{235} (3’) La forza nei termini degli oggetti

Tra il fare doni agli esseri viventi, il dono dell’insegnamento è ampiamente superiore al dono di cose materiali. Tra le offerte ai Buddha, l’offerta della pratica è ampiamente superiore all’offerta di cose materiali. Seguendo questi esempi, comprendi gli altri.

(4’) La forza nei termini dell’attitudine

Il Sutra del Cumulo di Gioielli menziona tutti gli esseri viventi nell’universo di tre miliardi di sistemi di mondi; ciascuno di essi nell’atto di fare uno stupa grande come il Monte Meru e di rendere omaggio ad esso in tutte le azioni per dieci milioni di eoni. Dice che molto più grande del merito derivante da questo è il merito di un bodhisattva che lanci solo un singolo fiore verso uno stupa, con un’attitudine impregnata dal desiderio di raggiungere l’onniscienza. Comprendi che, allo stesso modo, dalla prospettiva delle differenze di attitudini quali il focalizzarti su mete superiori o inferiori, o il focalizzarti sull’interesse tuo o su quello degli altri, ci sono variazioni nella quantità di merito che accumuli. La quantità varia anche dalla prospettiva della forza o della debolezza della tua attitudine, se è breve o durevole, e così via.

Riguardo al compiere azioni sbagliate, le attitudini afflitte che sono forti e durevoli hanno forza maggiore e, tra queste, l’odio è veramente potente. Impegnarsi negli Atti del Bodhisattva:

Tutto il buon comportamento,
Generosità, offerte ai
sugata e cose simili,

Accumulato per mille eoni [182]
Viene distrutto da un singolo momento di odio.

Per di più, la rabbia verso i compagni spirituali e, ancora di più, verso i figli dei conquistatori è veramente pesante. Il Sutra del Re delle Concentrazioni:

Quando le persone hanno malevolenza una verso l’altra
L’erudizione e la disciplina etica non possono proteggerle dalla sua fruizione,

La concentrazione non le protegge, né lo può il vivere in solitudine;
La generosità non le protegge, né (lo possono) le offerte ai Buddha.

Impegnarsi negli Atti dei Bodhisattva:

Se tu dovessi albergare pensieri nocivi
Verso un tale figlio del conquistatore, un benefattore,

Resteresti nell’inferno per eoni numerosi
Quanto quei pensieri, così ha detto il Saggio.

{236} (iii) Un’esposizione degli effetti

(a’) Effetti di fruizione

Ciascuno dei dieci sentieri dell’azione dipende dalla base dei tre veleni mentali che si presentano con tre forze: piccola, media e grande. Perciò, ci sono tre effetti a fruizione per ciascuna azione. Nei Livelli degli Atti Yogici si dice che attraverso ciascuna delle tre forme grandi delle dieci non-virtù – uccidere e così via – rinascerai negli inferni; attraverso ciascuna delle dieci forme medie rinascerai come spirito affamato, e attraverso ciascuna delle dieci forme minori rinascerai come animale. Il Sutra sui Dieci Livelli, tuttavia, parla degli effetti per le forme piccole e medie in ordine inverso.

(b’) Effetti causalmente concordanti
Anche quando rinasci dai regni miserevoli come umano, [sperimenti ancora gli effetti delle azioni non-virtuose] come segue:

[come effetto causale concordante dell’uccidere] una vita breve;

[come effetto del rubare] la mancanza di risorse;
[dalla scorretta condotta sessuale] una sposa intemperante;

[dal mentire] molta calunnia;

[dalla parola che separa] perdita di amicizie;
[dalla parola che offende] udire parole spiacevoli;
[dal parlare insensato] gli altri che non ascoltano le tue parole;
e [dalla bramosia, dalla malevolenza e dalle visioni errate] rispettivamente, predominanza dell’attaccamento, dell’ostilità e della confusione.

Il Capitolo di Colui Che Dice il Vero Satyaka-parivarta e il Sutra sui Dieci Livelli affermano entrambi che ciascuna delle dieci azioni non-virtuose ha due effetti. Essi dicono che, anche se sei nato come umano, tuttavia:

[come risultato dell’uccidere] avrai una vita breve e molte malattie;
[come risultato del rubare] avrai poche risorse e le risorse che avrai saranno spartite con altri;

[come risultato della scorretta condotta sessuale] i tuoi aiutanti saranno disordinati o indegni di fiducia, e avrai una sposa litigiosa;
[come risultato del mentire] gli altri ti calunnieranno alla grande e ti inganneranno;
[come risultato della parola che separa] i tuoi aiutanti non faranno progressi e si
comporteranno male;
[come risultato della parola che offende] udrai parole spiacevoli e litigiose; [
183] {237}

[come risultato del parlare insensato] le tue parole non saranno rispettate o comprensibili e la tua fiducia non sarà incrollabile;
[come risultato della bramosia] avrai grande attaccamento e non ti accontenterai;

[come risultato della malevolenza] andrai alla ricerca di ciò che non è benefico e non cercherai ciò che è benefico e danneggerai gli altri e gli altri danneggeranno te;
[come risultato delle visoni errate] avrai visioni non buone e sarai disonesto.

I guru del passato asseriscono che provare piacere nell’uccidere e così via, anche una volta che tu sia nato come umano, sono effetti comportamentali concordanti causali, e gli effetti citati sopra sono effetti esperienziali concordanti causali.

(c’) Effetti ambientali

A causa dell’azione non-virtuosa dell’uccidere, le cose dell’ambiente esterno, come il cibo e le bevande, medicine e frutti, avranno poca forza, saranno inefficaci, avranno poca potenza e potere, o indurranno malattie, essendo difficili da digerire. Per cui, la maggior parte degli esseri viventi morirà senza vivere la durata prevista della propria vita. Gli effetti ambientali del rubare sono che avrete pochi frutti, i frutti non saranno perfetti, cambieranno o saranno parzialmente rovinati. Ci saranno gravi siccità o precipitazioni torrenziali. I frutti si seccheranno o spariranno. Gli effetti ambientali della scorretta condotta sessuale sono di vivere dove ci sono escrementi e urina, fango, sudiciume, cose sporche, molti cattivi odori, miseria e mancanza di comodità.

Gli effetti ambientali del mentire sono che qualsiasi lavoro facciate nei campi o sulle barche non si svilupperà; non ci sarà armonia tra i vostri lavoratori e per la maggior parte questi saranno disonesti; e voi sarete spaventati e avrete molte cause per aver paura. Gli effetti ambientali delle parole che separano sono che vi troverete in un luogo accidentato, scavato nella roccia, diseguale e difficile da attraversare; e sarete spaventati e avrete molte cause per avere paura. Gli effetti ambientali delle parole offensive sono che vi troverete in un luogo pieno di tronchi, spine, grandi rocce, pietre appuntite e molti mattoni rotti; privo di cascate, laghi o pozze d’acqua; (un luogo che) è accidentato, grigiastro, arido, salato, sterile, abominevole ed (abitato) da animali pericolosi; [184] e avrete molte cause per avere paura. Gli effetti ambientali delle parole insensate sono che vi troverete in un posto dove gli alberi da frutta non danno frutti, danno frutti nel tempo sbagliato o non danno frutti al momento giusto; quelli immaturi sembrano maturi, le radici non sono forti; {238} gli alberi non durano a lungo; non ci saranno molti agi come i parchi, gli stagni e avrete molte ragioni per avere paura.

Gli effetti ambientali della bramosia sono che tutte le cose eccellenti si deterioreranno e diminuiranno ogni anno, ogni stagione, mese e perfino ogni giorno e non cresceranno. Gli effetti ambientali della malevolenza sono che vi troverete dove ci sono epidemie, incidenti e malattie infettive; litigi e molte contese con le armate degli avversari; leoni, tigri e simili; serpenti velenosi, scorpioni e molte lucciole; e yaksa nocivi, rapinatori e simili. Gli effetti ambientali delle visioni errate sono che vi troverete in un ambiente in cui le sorgenti delle risorse migliori e principali spariranno; dove le cose sporche sembreranno essere le più pure e l’infelicità sembrerà essere beatitudine; e dove non avrete casa, protezione o rifugio.

(b) Le azioni virtuose e i loro effetti

(i) Le azioni virtuose

I Livelli degli Atti Yogici dice che le azioni virtuose includono le azioni fisiche di quelli che riflettono sui difetti dell’uccidere, del rubare e della scorretta condotta sessuale ed hanno un’attitudine virtuosa. Essi hanno anche portato a buon fine l’opera di imporsi correttamente restrizioni rispetto a queste azioni non-virtuose ed hanno portato al culmine questa restrizione. Afferma che lo stesso si può dire per le quattro azioni vocali e per le tre azioni mentali, in quanto la differenza è nel sostituire “azioni vocali” e “azioni mentali” ad “azioni fisiche”.

Perciò, applica a ciascuna delle dieci azioni i quattro aspetti di: base, attitudine, esecuzione e culmine. Questo è illustrato nel seguente esempio del sentiero dell’azione dell’abbandonare (l’atto di) uccidere. [185] La base dell’abbandonare l’atto di uccidere è un altro essere vivente. L’attitudine è vedere i difetti dell’uccisione e desiderare di abbandonarla. L’esecuzione è l’attività di essersi correttamente trattenuti dall’uccidere. Il culmine è l’azione fisica di completare la corretta restrizione. Comprendi allo stesso modo anche le altre.

(ii) Gli effetti delle azioni virtuose

Ci sono tre tipi di effetti: fruizionali, concordanti causalmente e ambientali. L’effetto fruizionale è che, mediante azioni virtuose rispettivamente piccole, medie e grandi, nasci come umano, come una deità del regno del desiderio, o come una deità in uno dei due regni più alti. Dovreste considerare gli effetti causalmente concordanti e ambientali come l’opposto di quelli delle azioni non-virtuose.

{239} Il Sutra sui Dieci Livelli Dasa-bhumika-sutra dice che coloro che hanno coltivato queste dieci (azioni virtuose) per paura dell’esistenza ciclica e senza [grande] compassione, ma seguendo le parole degli altri, conseguiranno il frutto di uno sravaka. Ci sono quelli che non hanno [grande] compassione o dipendenza dagli altri e che desiderano diventare Buddha loro stessi. Se hanno praticato le dieci azioni virtuose tramite la comprensione del sorgere dipendente, conseguiranno lo stato di pratyekabuddha. Quando quelli che hanno un’attitudine di espansione coltivano queste dieci tramite la [grande] compassione, i mezzi abili e grandi preghiere di aspirazione, non abbandonando alcun essere vivente in alcun modo, e focalizzandosi sulla saggezza estremamente vasta e sublime di un Buddha, essi conseguiranno il livello di un bodhisattva e tutte le perfezioni. Praticando queste attività in larga misura in tutte le occasioni, essi conseguiranno tutte le qualità di un Buddha.

In questo modo, ho spiegato i due insiemi di dieci sentieri dell’azione insieme ai loro effetti. Ho spiegato ogni cosa che non è chiara in altri testi secondo il significato voluto dai Livelli degli Atti Yogici e dal Compendio delle Determinazioni.

(c) Una presentazione di altre classificazioni del karma Le altre classificazioni del karma sono presentate in due parti:

1. Le distinzioni tra karma progettante e karma completante.
2. Karma il cui risultato sperimenterai di sicuro o solo probabilmente.

(i) La distinzione tra karma progettante e karma completante

Benché il karma che progetta una rinascita in un regno felice sia virtuoso e il karma che progetta una rinascita in un regno miserevole sia non-virtuoso, non c’è una tale certezza rispetto al karma completante. [186] Le azioni non-virtuose creano anche nei regni felici effetti come l’avere membra, dita, o organi dei sensi incompleti; e avere un colore sgradevole, una vita breve, molte malattie e povertà. Inoltre, le azioni virtuose creano ricchezza completa anche per gli animali e gli spiriti affamati.

Stando così le cose, ci sono quattro lati della relazione tra l’essere progettato e l’essere completato. Tra le vite che sono il risultato di karma virtuoso progettante ci sono sia i risultati del karma virtuoso completante che quelli del karma non-virtuoso completante. Tra le vite che sono il risultato del karma non-virtuoso progettante ci sono entrambe i risultati, da karma completante non-virtuoso {240} e da karma completante virtuoso. Il Compendio della Conoscenza (Abhidharma-samuccaya), di Asanga, dice:

Comprendi che le azioni virtuose e non-virtuose progettano e portano a completa- mento la nascita nei regni felici e nei regni miserevoli. Il karma progettante progetta una fruizione. Il karma completante è quello tramite il quale, in una rinascita, sperimenti il voluto e il non-voluto.

Il Tesoro della Conoscenza spiega che una singola azione progetta una singola rinascita e non progetta molte rinascite. Ci sono molte azioni completanti, ma molte azioni progettanti non progettano un singolo corpo. Il Tesoro della Conoscenza:

Una progetta una rinascita;
Quelle che determinano il completamento sono molte.

Il Compendio della Conoscenza Abhidharma-samuccaya:

C’è un karma in cui una singola azione progetta un corpo.

C’è un karma in cui una singola azione progetta molti corpi.

C’è un karma in cui molte azioni progettano un singolo corpo.

C’è un karma in cui molte azioni progettano molti corpi.

Il commentario spiega i quattro tipi di karma di Asanga, rispettivamente, come un singolo istante di un’azione che nutre il seme della fruizione solo di una singola vita; un’azione che nutre un seme della fruizione di molte vite; molti istanti di un’azione che nutrono più e più volte un seme solo per un singolo corpo; e molte azioni mutuamente dipendenti che nutrono ripetutamente i semi per i molti corpi di una serie di vite successive.

(ii) Il karma il cui risultato sperimenterai di sicuro o solo con probabilità

Il Livelli degli Atti Yogici Yoga-carya-bhumi:

Il karma il cui risultato sperimenterai di sicuro è quello compiuto coscientemente e accumulato. Il karma il cui risultato non sei sicuro di sperimentare è quello compiuto coscientemente ma non accumulato. [187]

Lo stesso testo espone la distinzione tra aver compiuto un karma e avere accumulato un karma:

Cos’è il karma che hai compiuto? Un’azione a cui hai pensato o che hai coscientemente messo in movimento o fisicamente o con la voce.

Esso continua:

{241} Il karma che hai accumulato è quello non incluso tra i seguenti dieci tipi di azioni: (quelle) fatte in sogno; quelle fatte inconsapevolmente; quelle fatte inconsciamente; quelle fatte senza intensità o non continuamente; quelle fatte per errore; quelle fatte per dimenticanza; quelle fatte senza volerlo; quelle eticamente neutre per natura; quelle sradicate tramite il rammarico e quelle sradicate con un rimedio.

Il karma che hai accumulato è costituito dalle azioni rimanenti, quelle non incluse in questi dieci tipi di azioni. Il karma che non hai accumulato è costituito proprio dai dieci tipi di azioni indicate sopra.

Il Compendio delle Determinazioni presenta quattro combinazioni tra il karma fatto e il karma accumulato. L’uccisione che è un karma compiuto ma non accumulato è considerata nei seguenti casi: quella fatta inconsapevolmente, quella fatta in sogno, quella non fatta intenzionalmente, quella che un’altra persona ti ha costretto a fare contro la tua volontà, quella fatta solo una volta e di cui si è provato rammarico, quella molto attenuata per aver assunto il voto di abbandonare l’atto di uccidere, dopo aver superato il desiderio di uccidere per mezzo di una profonda comprensione dei suoi difetti, quella di cui indebolisci il seme col separarti dall’attaccamento alle cose del mondo prima che cominci la sua fruizione, e quella il cui seme hai effettivamente distrutto con un sentiero di eliminazione sovramondano.

L’uccidere che è karma accumulato ma che non hai compiuto è quello (rappresentato) dal caso seguente: tu investighi e analizzi per lungo tempo per uccidere un essere vivente, ma non lo uccidi. L’uccidere che è karma compiuto ed accumulato è quello considerato in tutti gli atti di uccidere non inclusi nelle precedenti due combinazioni. L’uccidere che è un karma che non hai né compiuto né accumulato è qualunque (tipo) non sia incluso nei tre precedenti.

Comprendi anche allo stesso modo, come appropriate, le azioni non-virtuose dal rubare alle parole insensate. Le tre azioni mentali non-virtuose non hanno la seconda combinazione. [188] All’interno della prima combinazione, non ci sono azioni mentali che siano fatte non intenzionalmente, né ce n’è alcuna di quelle che qualcun altro ti ha costretto a commettere.

Dal punto di vista del tempo in cui si sperimenta un risultato, ci sono tre tipi di certezza di sperimentare i risultati del karma: sperimentarlo qui ed ora; spe- rimentarlo dopo avere preso una rinascita, e sperimentarlo in un altro tempo.

Il karma che sperimenti qui ed ora è l’effetto di azioni che maturano proprio nella vita in cui fai le azioni. In Livelli degli Atti Yogici, sono menzionati otto di tali tipi di karma:

(1) {242} azioni non-virtuose [che hai fatto] con un’attitudine predominante [di attaccamento] nel curarti del tuo corpo, risorse ed esistenza;

(2) azioni virtuose [che hai coltivato] con un’attitudine predominante di non curarti di questi;
(3) allo stesso modo, [azioni non-virtuose che hai fatto con un’attitudine
di] forte malevolenza verso gli esseri viventi;
(4) [azioni virtuose che hai coltivato con un’attitudine di] profonda com
passione e volontà di aiutare;
(5) [azioni non-virtuose che hai fatto con] grande animosità verso i tre
gioielli, i guru e simili;
(6) [azioni virtuose che hai coltivato con] un’attitudine di fede profonda
e credendo in questi;
(7) azioni non-virtuose [che hai fatto] con un’attitudine di inimicizia
verso coloro che ti hanno aiutato, come i genitori e i guru, e con un’attitudine di non ripagarli di quello che hanno fatto;
(8) azioni virtuose [che hai coltivato] con una forte attitudine di deside
rio di ripagare coloro che ti hanno aiutato.

Il karma che sperimenterai dopo che sarai rinato è l’effetto delle azioni che sperimenterai nella seconda [la prossima] vita. Il karma che sperimenterai in altri tempi è l’effetto delle azioni che matureranno nella o dopo la terza vita.

Il modo in cui maturano i molti karma virtuosi e non-virtuosi che esistono nella tua corrente mentale è il seguente:

(1) Qualunque karma sia il più pesante maturerà per primo.
(2) Se i pesi sono uguali, qualunque karma si sia manifestato al momen
to della morte maturerà per primo.
(3) Se anche questo è lo stesso, maturerà per primo qualunque karma a 
cui tu ti sia abituato in modo preponderante.
(4) Se anche questo è lo stesso, qualunque karma tu abbia prodotto per
primo maturerà al più presto.
Come citato nell’
Auto-commentario al Tesoro della Conoscenza:

Quanto alle azioni che danno luogo all’esistenza ciclica,
Ci sono quelle che sono pesanti, quelle che sono vicine,
Quelle a cui sei abituato e quelle che hai fatto per prime.
Tra queste, le prime (le azioni pesanti) matureranno prima (delle altre).

2’ Riflettere sul karma e i suoi effetti in dettaglio

{243} È sicuramente vero che acquisirai un buon corpo e una buona mente abbandonando le dieci azioni non virtuose. Nondimeno, se tu mettessi le cause per un corpo e una mente pienamente qualificati, questo accelererebbe la coltivazione del sentiero come nient’altro potrebbe fare. [189] Perciò, cerca una vita del genere.

a” Gli attributi delle fruizioni

Ci sono otto fruizioni: durata della vita eccellente, colore eccellente, lignaggio eccellente, potere eccellente, parole degne di fiducia, fama di grande potere, essere un maschio e avere forza. Eccellente durata della vita è quando un karma progettante virtuoso (derivante) da una vita precedente progetta una vita di lunga durata e tu vivi per la durata di tempo che era progettata. Colore eccellente è avere un corpo eccellente per via del suo bel colore e della sua forma, piacevole a guardarsi perché non hai facoltà sensoriali incomplete; ed essere bello/a in quanto ben proporzionato/a. Lignaggio eccellente è essere nato con un buon lignaggio, che è stimato e famoso nel mondo. Potere eccellente è (avere) grandi risorse, abbondanza di associati stretti, come i parenti, e molti aiutanti. Parole degne di fiducia sono le parole che gli esseri viventi accetteranno perché ci si può fidare (del fatto) che non illuderai gli altri fisicamente o con la parola e che sarai un testimone autorevole in tutte le dispute. Fama di grande potere è essere onorato da una grande moltitudine di esseri a motivo della tua fama e grande acclamazione dovuta alla tua sicura generosità e al pos- sesso di buone qualità come la perseveranza. Essere un maschio significa avere un organo maschile. Avere forza è, per il potere del karma precedente, sperimentare in modo naturale poco danno, nessuna malattia, e grande entusiasmo derivante dalle circostanze di questa vita.

Inoltre, la prima, eccellente durata della vita, è vivere in un regno felice, colore eccellente è il corpo. La terza, lignaggio eccellente, è la nascita. La quarta, potere eccellente, è risorse e aiutanti. La quinta, parole degne di fiducia, è esse- re un’autorità nel mondo. La sesta, fama di grande potere, è fama riguardo a tale potere. La settima, essere un maschio, è avere le capacità (potenziali) per tutte le buone qualità. L’ottava, forza, è avere potere nelle tue attività.

b” Gli effetti delle fruizioni
Ci sono otto effetti delle fruizioni:

1) L’effetto della eccellente durata della vita è che accumuli molto karma virtuoso per molto tempo, nel senso che lavori per il bene di te stesso e degli altri. [190]

2) {244} L’effetto del colore eccellente è che al solo vederti i discepoli si compiacciono e si radunano attorno a te. Essi ascoltano quindi le tue parole e vogliono mettere in atto le tue istruzioni.

3) L’effetto del lignaggio eccellente è che le persone mettono in atto le tue istruzioni senza mancare di rispetto.

4) L’effetto del potere eccellente è che, attraverso l’azione del dare, raduni gli esseri viventi e quindi li fai maturare.

5) L’effetto delle parole degne di fiducia è che, mediante le parole gentili, un comportamento mirato, ed essendo uno i cui obiettivi sono gli stessi di quelli dei discepoli, tu raduni gli esseri viventi e li fai maturare.

6) L’effetto della fama di grande potere è che, poiché hai aiutato e assistito gli altri in tutte le attività, essi ripagano la tua gentilezza ed ascoltano immediatamente le tue istruzioni.

7) L’effetto di essere un maschio è che avrai la capacità (potenziale) per tutte le buone qualità, una capacità per tutte le azioni abili per via dell’aspirazione e dello sforzo, e una capacità di ampia saggezza, la discriminazione degli oggetti di conoscenza. Inoltre, non avrai paura nelle adunanze e non avrai capovolgimenti od ostacoli, sia che ti accompagni a tutti gli esseri viventi, parli a loro, goda con essi delle risorse, o che dimori in isolamento.

8) L’effetto della forza è che, poiché non sei disilluso riguardo al benessere tuo o degli altri e sei stabile nel tuo grande entusiasmo per essi, otterrai il potere del discernimento e quindi avrai rapidamente la conoscenza superiore.

c” Le cause delle fruizioni
Ci sono otto cause delle fruizioni:

1) La causa della durata eccellente della vita è di non danneggiare gli esseri viventi e l’applicazione di un’attitudine non-violenta. Inoltre, si dice che:

Liberando quelli che si avvicinano al luogo in cui saranno uccisi,

E anche dando vita ad altri,
E allontanando il male dagli esseri viventi,
Acquisirai una vita di lunga durata.

Prendendoti cura del malato,
Dando medicine a un malato tramite un dottore,
E non danneggiando gli esseri viventi con bastoni,

Blocchi di terra, e cose simili, sarai esente da malattie.

2) La causa del colore eccellente è dare luce, come le lampade al burro, e nuove vesti. Inoltre, si dice che

{245} Affidandoti alla gentilezza
E dando gioielli avrai una buona forma fisica.

Il risultato dell’essere esenti dalla gelosia

Si dice sia la buona fortuna.

3) La causa del lignaggio eccellente è prima superare l’orgoglio e poi rendere omaggio, e così via, ai guru e simili e rispettare gli altri come se tu fossi il loro servitore. [191]

4) La causa del potere eccellente è dare cibo, vesti e così via a coloro che li richiedono; anche quando non sono richiesti, dare tale assistenza; e dare a quelli che soffrono e ai riceventi che hanno buone qualità ma non possessi.

5) La causa delle parole degne di fiducia è l’abitudine di abbandonare le quattro non-virtù della parola.

6) La causa della fama di grande potere è il fare preghiere di aspirazione per acquisire buone qualità virtuose in futuro, facendo offerte ai tre gioielli e facendo offerte ai genitori, agli sravaka, pratyekabuddha, abati, maestri e guru.

7) La causa dell’essere un maschio è il dilettarsi degli attributi di un maschio, la mancanza di diletto per le cose femminili e vederne gli svantaggi, fermare il desiderio ardente di coloro che vogliono rinascere in corpi femminili, e liberare coloro i cui organi maschili saranno mozzati.

8) La causa della forza è realizzare ciò che non può proprio essere fatto da altri, dare assistenza per ciò che può essere fatto con la tua collaborazione, e dare cibo e bevande.

Se queste otto cause sono dotate da tre cause – [attitudine pura, applicazione pura e ricevente puro] – le loro fruizioni saranno notevoli. Tra le tre cause, ci sono due tipi di attitudine pura – diretta verso di sé e diretta agli altri. Le due attitudini pure dirette verso di sé sono:

(1) non sperare nella fruizione, che è il dedicare all’insuperabile illuminazione le virtù sorte dalle cause da te create;

(2) potere intenso, che è conseguire le cause dal profondo del tuo cuore. Le due attitudini pure dirette agli altri sono:

(1) abbandonare gelosia, competitività e disprezzo quando vedi compagni praticanti dell’insegnamento che sono meglio, uguali o inferiori a te, e ammirarli; {246} anche se sei incapace di fare quanto sopra, discernere molte volte ogni giorno che devi farlo.

Ci sono due tipi di applicazione pura – diretta verso di sé e diretta verso gli altri. La pura applicazione diretta verso di sé è applicare te stesso a coltivare la virtù per lungo tempo, senza interruzione e con grande intensità. La pura applicazione diretta ad altri è fare in modo che coloro che non hanno adottato i voti e altre promesse lo facciano, lodare quelli che hanno preso tali impegni cosicché possano dilettarsi in essi, farli continuare e fare in modo che non li abbandonino. Il campo puro è chiamato così perché questi due – l’attitudine e l’applicazione – sono simili a un campo nel senso che danno effetti numerosi e buoni. [192]

Io ho spiegato questi tre sulla base di un commentario che integra ciò che Asanga dice in Livelli del Bodhisattva.