Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cosa sono le Quattro Nobili Verità?
Le Quattro Nobili Verità sono fatti essenziali che delineano un sentiero per superare i nostri problemi. Questo è il primo insegnamento del Buddha, il quale offre la struttura per tutti gli altri insegnamenti buddhisti.
La Prima Nobile Verità: vera sofferenza
La prima verità è che, in generale, la vita sia insoddisfacente. Dalla nascita alla morte, ci sono molti momenti gioiosi, ma non durano mai a lungo, e ci sono pure molti periodi sgradevoli:
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Infelicità – malattia, delusione, solitudine, ansia, e insoddisfazione sono tutti facili da riconoscere e comprendere. Spesso non dipendono nemmeno dall’ambiente in cui ci troviamo – potremmo essere con il nostro migliore amico e mangiare il nostro cibo preferito, ma potremmo ancora essere infelici.
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Felicità di breve durata – qualunque cosa di cui godiamo, davvero non dura mai o non ci soddisfa, e in breve tempo si tramuta in infelicità. Quando sentiamo molto freddo, andiamo in una stanza calda, solo per provare che infine il calore diventi così insopportabile da voler nuovamente dell’aria fresca. Sarebbe fantastico se questa felicità durasse per sempre, ma il problema è che non dura mai.
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Problemi che si ripetono sempre – la cosa peggiore è che i modi in cui affrontiamo gli alti e bassi della vita semplicemente creano più problemi. Per esempio, siamo in una cattiva relazione e il modo in cui agiamo semplicemente la sta rendendo peggiore. Ci separiamo, ma poi siccome abbiamo rinforzato le nostre cattive abitudini, ripetiamo gli stessi schemi nella nostra relazione successiva. Anche quella finisce male.
La Seconda Nobile Verità: la vera causa della sofferenza
La nostra infelicità e felicità di breve durata non sorgono semplicemente dal nulla, ma provengono da un vasto assortimento di cause e condizioni. Fattori esterni, come la società in cui viviamo, fungono da condizioni per l’insorgenza dei nostri problemi; ma per quanto riguarda la causa effettiva, il Buddha ci ha insegnato di osservare le nostre stesse menti. Le nostre emozioni disturbanti – odio, invidia, avarizia e così via – ci spingono impulsivamente a pensare, parlare e agire in modi fondamentalmente autodistruttivi.
Il Buddha vide ancora di più in profondità e scoprì la vera causa che è all’origine persino di questi stati emotivi: il modo in cui comprendiamo la realtà. Questo comprende l’inconsapevolezza e la confusione riguardo agli effetti di lungo termine del nostro comportamento, e un forte malinteso su come noi esistiamo e su come gli altri e il mondo esistano. Invece di vedere l’interconnessione di ogni cosa, tendiamo a pensare che le cose esistano tutte per conto loro, indipendenti da fattori esterni.
La Terza Nobile Verità: il vero arresto della sofferenza
Il Buddha indicò che non abbiamo bisogno di tollerare questo, poiché se possiamo sradicare la causa, allora il risultato non sorgerà. Se eliminiamo la nostra confusione sulla realtà, i problemi non saranno più in grado di tornare. Non stava semplicemente parlando di uno o due dei nostri problemi – il Buddha disse che bloccheremo totalmente la creazione di nuovi problemi.
La Quarta Nobile Verità: il vero sentiero della mente
Per eliminare la nostra ingenuità e inconsapevolezza, dobbiamo esaminare cosa li ostacoli direttamente:
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Pianifica per il lungo termine, invece di lanciarti in modo poco lungimirante verso la gratificazione immediata.
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Prendi in considerazione il contesto più ampio, invece di focalizzarti su un piccolo aspetto della vita.
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Considera le conseguenze delle nostre azioni sul resto delle nostre vite e sulle generazioni future, invece di fare soltanto ciò che è facile per noi ora.
A volte, di fronte alle delusioni della vita, sentiamo che l’unica via per tirare avanti consista nel distrarci ubriacandoci o riempiendoci di porcherie, senza pensare alle conseguenze di lungo periodo. Se ne facciamo un’abitudine, ci sono seri rischi per la salute che non solo mettono in pericolo le nostre vite, ma potrebbero avere anche effetti disastrosi sulle nostre famiglie. All’origine di questo c’è l’idea che siamo totalmente separati dalle conseguenze delle nostre azioni. Il più forte avversario della nostra confusione pertanto è:
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Realizzare che siamo intimamente interconnessi con il resto dell’umanità e del pianeta, e comprendere che le nostre fantasie su come esistiamo non corrispondano alla realtà.
Se possiamo abituarci a questa intuizione mediante la meditazione ripetuta, noi infine elimineremo tutta la confusione che sostiene le nostre vuote proiezioni.
Tutti noi vogliamo essere felici, eppure per qualche motivo la felicità continua ad eluderci. L’approccio del Buddha per trovare la felicità – delineato nelle Quattro Nobili Verità di cui sopra – è universale e tuttora rilevante 2500 anni dopo che il Buddha le ha insegnate per la prima volta.
Non è necessario diventare un buddhista per ottenere benefici dall’uso delle Quattro Nobili Verità per affrontare i nostri problemi di tutti i giorni. È impossibile che le cose vadano sempre nel modo che vogliamo, ma non c’è nessuna ragione per diventare depressi e perdere la speranza. Le Quattro Nobili Verità contengono al loro interno ogni cosa di cui abbiamo bisogno per trovare una felicità autentica e per rendere le nostre vite davvero significative.
In breve, la vera sofferenza deve essere riconosciuta; la vera causa della sofferenza deve essere eliminata; il vero arresto della sofferenza dev’essere conseguito; e il vero sentiero della mente deve essere realizzato.
Traduzione italiana a cura di Claudio Li Calzi https://studybuddhism.com/it/punti-essenziali/cos-e/cosa-sono-le-quattro-nobili-verita