Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è il karma?
Il karma si riferisce agli impulsi mentali, basati sui nostri precedenti schemi comportamentali, che ci spingono ad agire, parlare, e pensare nel modo che facciamo. Le nostre abitudini aprono percorsi neurali nei nostri cervelli che, quando stimolati dalle giuste circostanze, ci fanno ripetere i nostri schemi ordinari di comportamento. Per farla semplice, proviamo la voglia di fare qualcosa, e poi la facciamo in modo compulsavo.
Il karma è spesso frainteso come destino o predestinazione. Quando qualcuno è ferito o perde molti soldi, le persone potrebbero dire, “Bè, che sfortuna, questo è il loro karma”.
Questo è simile all’idea della volontà di Dio: qualcosa che non possiamo capire o su cui non abbiamo nessun controllo. Questa non è affatto l’idea buddhista del karma. Il karma si riferisce agli impulsi mentali che ci fanno urlare contro le persone quando ci irritano, o che ci fanno aspettare finché non siamo abbastanza calmi per affrontare il problema. Si riferisce anche agli impulsi che ci portano abitualmente a slogarci una caviglia quando scendiamo per le scale, o a scendere con attenzione.
Fumare è un buon esempio di come funzioni il karma, perché quando ci fumiamo una sigaretta, essa agisce come potenziale per fumarne un’altra. Più fumiamo, più forte diventa la tendenza di continuare a fumare fino a quando, senza neanche pensarci, gli impulsi karmici ci portano compulsivamente ad accendere. Il karma spiega da dove proviene la sensazione e l’impulso a fumare, vale a dire dall’abitudine accumulatasi in precedenza. Il fumo crea non soltanto l’impulso a ripetere l’azione, ma influenza anche, per esempio, i potenziali fisici di avere un cancro nel corpo, a causa del fumo. Qui, sia l’impulso che l’insorgenza del cancro sono risultati delle nostre precedenti azioni compulsive, e sono note come la “maturazione del karma”.
Cambiare le nostre abitudini
Il karma ha senso perché spiega da dove provengono le nostre sensazioni e impulsi, e perché a volte ci sentiamo felici e qualche volta infelici. Tutto ciò sorge come risultato dei nostri schemi comportamentali. Pertanto, quello che facciamo e che ci accade non sono predeterminati. Non c’è nessuna sorte o destino.
“Il Karma” è un termine di forza attiva, il quale indica che gli eventi futuri sono nelle vostre mani. – Il XIV Dalai Lama
Sebbene spesso ci sentiamo come se fossimo schiavi delle nostre abitudini – dopo tutto, il nostro comportamento abituale è basato su percorsi neurali ben stabiliti – il Buddhismo dice che è possibile superarle. Abbiamo la capacità di cambiare e formare percorsi neurali nuovi di zecca, durante tutta la nostra vita.
Quando ci viene in mente una sensazione di fare qualcosa, c’è uno spazio prima che l’impulso karmico ci spinga ad agire. Non mettiamo in atto immediatamente qualunque sensazione sorga – dopo tutto abbiamo imparato ad andare al gabinetto! Nello stesso modo, quando sorge la sensazione di dire qualcosa che fa male, possiamo scegliere, “La dico o no?”. Potremmo provare un sollievo temporaneo nell’esprimere la nostra irritazione urlando contro qualcuno, ma avere l’abitudine di urlare contro gli altri è uno stato mentale infelice. Noi tutti sappiamo che risolvere i conflitti attraverso il dialogo sia uno stato molto più felice, più pacifico. Quest’abilità di distinguere tra azioni costruttive e distruttive è ciò che davvero differenzia gli esseri umani dagli animali – questo è il nostro grande vantaggio.
Detto questo, non è sempre facile scegliere di astenersi da azioni distruttive. Diventa più facile quando abbiamo abbastanza spazio nelle nostre teste per essere consapevoli delle sensazioni che sorgono, e questo è il motivo per cui l’addestramento buddhista ci incoraggia a sviluppare la ritenzione mentale. [Vedi: Cos’è la meditazione?] Quando rallentiamo, diventiamo molto più consapevoli di cosa stiamo pensando e di cosa stiamo per dire o fare. Cominciamo ad osservare, “Sento di dire qualcosa che ferirà qualcuno. Se lo dico, provocherà difficoltà. Quindi non lo dirò”. In questo modo, possiamo scegliere. Quando non siamo consapevoli, di solito abbiamo una tale scarica di pensieri e sensazioni che mettiamo in atto compulsivamente qualunque cosa ci venga in mente, causandoci problemi senza fine.
Prevedere il tuo futuro
Possiamo prevedere cosa potremmo provare in futuro sulla base del nostro comportamento karmico precedente e attuale. Nel lungo termine, le azioni costruttive determinano risultati felici, mentre quelle distruttive creano conseguenze indesiderate.
Il modo in cui un’azione karmica specifica maturi dipende da molti fattori e condizioni. Quando lanciamo una palla in aria, possiamo prevedere che cadrà per terra. Tuttavia, se l’afferriamo, non cadrà per terra. In modo simile, sebbene possiamo prevedere in base alle azioni precedenti cosa avverrà in futuro, non è qualcosa di assoluto, a cui siamo destinati, o scolpito nella pietra. Altre tendenze, azioni e circostanze influenzano la maturazione del karma. Se siamo obesi e continuiamo a mangiare grandi quantità di porcherie, possiamo prevedere con un’alta probabilità di avere il diabete in futuro, ma se seguiamo una dieta ferrea e perdiamo molti chili, potremmo non ammalarci affatto.
Quando sbattiamo il piede, non abbiamo bisogno di credere nel karma o nella causa e nell’effetto per provare dolore: semplicemente avviene in modo naturale. Se cambiamo le nostre abitudini e accumuliamo abitudini benefiche, l’esito sarà positivo a prescindere dalle nostre credenze.
Traduzione italiana a cura di Claudio Li Calzi https://studybuddhism.com/it/punti-essenziali/cos-e/cos-e-il-karma