Meditazione camminata

Meditazione camminata

Nelle quattro basi della consapevolezza, come stabilito nel famoso Satiphatthana Sutta https://www.sangye.it/altro/?p=8596 il Buddha offre quattro posizioni per praticare la meditazione:

Un monaco sa, quando cammina,

“Sto camminando”;

sa, quando è in piedi,

“Sono in piedi”;

sa, quando è seduto,

“Sono seduto”;

sa, quando è sdraiato,

“Sono sdraiato”;

o proprio come il suo corpo è disposto

quindi lo sa.

La meditazione camminata è spesso descritta come una meditazione in movimento.

In questa pratica, ponete tutta la vostra attenzione sul processo del camminare, dallo spostamento del peso nel vostro corpo alla meccanica del posizionamento del piede. La meditazione camminata è parte integrante della vita di ritiro in molte tradizioni e viene utilizzata per compensare e spostare l’energia della pratica seduta. È un ponte per integrare la pratica nella vita quotidiana e per molte persone può essere più accessibile di una pratica seduta.

Trova uno spazio libero dove puoi camminare in linea retta per circa 3 metri. Questa breve distanza a piedi rappresenta l’istruzione data nella tradizione Theravada. Altri preferiscono camminare per distanze maggiori. Porta la tua attenzione ai tuoi piedi e sposta lentamente il peso da un lato all’altro e da davanti a dietro. Stare a piedi nudi può portare più consapevolezza alla postura che deve assumere il corpo per creare equilibrio.

Entrando nella quiete fisica, solleva la sommità del capo, fai scorrere le spalle verso il basso e lontano dalle orecchie e solleva il petto con dignità ed orgoglio, come se fossi un re od una regina. Puoi stringere le mani dietro la schiena, tenerle davanti al corpo o lasciare che le braccia penzolino liberamente di lato.

Sollevando la gamba destra, osserva la ridistribuzione del peso nel tuo corpo. Poni la tua attenzione su ciò che deve fare il lato sinistro del corpo per sostenere tutto il tuo peso: allarga le dita dei piedi. Estendi la gamba destra in avanti, appoggia il tallone a terra e la pianta del piede. Mentre il tuo peso si sposta in avanti, nota come il tallone del tuo piede sinistro inizia a sollevarsi. Fai oscillare la gamba sinistra in avanti e ripeti.

L’aggiunta di segnali verbali è un ottimo modo per stabilire la sincronizzazione ed il ritmo all’interno del corpo. Quando la mente inizia a vagare, usa un semplice segnale verbale come “sollevare, muovere, posizionare” come promemoria per riportare la mente al corpo. Incorporare un gatha, un breve verso per supportare la pratica, è una tecnica comune utilizzata nelle comunità di Thich Nhat Hanh. Eccone uno che potrebbe essere usato per la meditazione camminata:

(Inspirando) “Sono arrivato”; (Espirando) “Sono a casa”.

(Inspirando) “Nel qui”;

(Espirando) “Ed ora”.

(Inspirando) “Io sono solido”;

(Espirando) “Sono libero.”

(Inspirando) “In the ultimate”; (Espirando) “Io abito”.

Quando arrivi alla fine del tuo breve percorso a piedi, fermati completamente e fai un respiro. Gira di un quarto del percorso, magari prendendo un altro respiro, poi girati completamente tutto intorno, guardando da dove sei appena venuto. Ricomincia con la ricerca della postura e l’equilibrio. Di nuovo solleva, sposta e posiziona il piede.

All’inizio di questa pratica, potresti notare che i tuoi passi sono molto calcolati e robotici. Vedi se puoi iniziare a trovare più fluidità quando colleghi il respiro con il movimento, magari lasciando andare le frasi e permettendo che questa sia una pratica completamente incarnata. Inizia con una sessione di circa dieci minuti, aumentando lentamente fino a 30-45 minuti.

Quando sei arrivato alla fine della tua pratica, stai fermo, vedendo dove c’è energia nel corpo e cosa è fermo. Notare cosa è salito in cima e cosa è stato lasciato andare.

https://www.lionsroar.com/how-to-practice-walking-meditation/?goal=0_1988ee44b2-3c8efb811f-21829169&mc_cid=3c8efb811f&mc_eid=19ed81f35d