Nagarjuna: Lode al Dharmadhatu

Nagarjuna: Quando si vede il dharmakaya in tutta la sua purezza,
si dimora nell’oceano di saggezza…

Nagarjuna: Lode al Dharmadhatu

In Sanscrito: dharma da tu tha bam

In Tibetano: chos kyi dbyings su bstod pa

Mi prostro al giovane Arya Manjusri

1. Ciò che, se non compreso,

si continua a girare nelle tre esistenze e

di sicuro permane in tutti gli esseri senzienti:

mi prostro al Dharmadhatu.

2. Quando esso viene purificato

della causa che fa girare il samsara,

il suo essere puro è il nirvana;

esso è anche il dharmakaya.

3. Così come nel burro, l’essenza che è

mescolata nel latte, non appare,

nello stesso modo, poiché è mescolato alle afflizioni mentali,

il Dharmadatu non è visibile.

4. Così come purificando il latte,

l’essenza, il burro, diventa immacolato,

nello stesso modo, purificando le afflizioni mentali,

il dharmadhatu diventa totalmente immacolato.

5. Così come una lampada al burro dentro a un vaso,

non è per niente visibile,

nello stesso modo, finché è nel vaso delle afflizioni mentali,

il dharmadhatu non è visibile.

6. Aprendo un foro in una

qualsiasi parte del vaso

attraverso di esso, da quella parte,

viene emessa la natura luminosa.

7. Nel momento in cui il samadhi vajra

rompe quel vaso,

in quel momento la sua luce

brillerà pervadendo tutto lo spazio.

8. Il dharmadhatu non è mai nato,

né mai cesserà,

è sempre privo di tutte le afflizioni;

immacolatoo all’inizio, nel mezzo ed alla fine.

9. Così come la luce del prezioso lapislazuli,

anche se è sempre chiara,

quando è all’interno della roccia,

quella luce non è chiara,

10. Nello stesso modo, oscurato dalle afflizioni mentali,

anche se Il dharmadhatu è completamente immacolato

nel samsara la sua luce non è chiara.

Nel nirvana diventa chiara luce.

11. Se l’elemento fondamentale è presente, lavorando,

i granelli d’oro potranno essere visti nel terreno.

Se manca l’elemento fondamentale, il lavoro

si esaurisce con la sola produzione di affllizioni.

12. Come i chicchi non sono considerati riso

finché sono avvolti nella buccia,

il nome di “buddha” non viene attribuito

a coloro che sono avvolti dalle afflizioni mentali.

13. Così come quando viene liberato dalla buccia,

è il riso ciò che appare,

nello stesso modo, liberandosi dalle afflizioni mentali

il dharmakaya stesso risplende perfettamente.

14. Anche se si usa comunemente

l’esempio del banano, che è privo d’essenza,

l’essenza del suo frutto è dolce

e viene mangiato. Ugualmente,

15. il samsara è privo d’essenza,

E, se si rimuove la buccia delle afflizioni mentali

il suo frutto è la Buddità stessa,

che diventa il nettare per tutti gli incarnati.

16. Poichè da tutti i semi

sorgono i frutti simili alle cause,

quale persona intelligente cercherebbe di dimostrare

che il frutto esiste senza il suo seme?

17. Proprio questo elemento diventa il seme

ed è considerato la base di tutti i fenomeni.

Purificandolo gradualmente,

si raggiungerà lo stadio della Buddità.

18. Sebbene il sole e la luna non siano macchiati,

esistono cinque veli che riescono ad oscurarli.

Si tratta di nuvole, nebbia e fumo,

ma anche del volto di Rahu e della polvere.

19. E così è anche per la mente di chiara luce.

Cinque oscurazioni riescono ad oscurarla:

desiderio, pigrizia, cattiveria,

la distrazione ed il dubbio.

20. Così come il fuoco può pulire un panno sporco,

macchiato da impurità e sporcizia,

quando viene messo nel fuoco

le impurità bruciano, ma non il tessuto,

21. Ugualmente per la mente di chiara luce,

che è sporca di desiderio e così via, il fuoco

della saggezza trascendentale brucia le afflizioni mentali,

ma non la sua chiara luce.

22. Riguardo la vacuità, insegnata nei Sutra

dal Vittorioso, sono tutti

per fermare le afflizioni mentali,

non per fare deperire quell’elemento.

23. Proprio come l’acqua al centro della terra

giace perfettamente pulita,

anche la saggezza trascendentale dentro le afflizioni mentali

allo stesso moodo rimane immacolata.

24. Il dharmadhatu non è il sé.

Non è nemmeno uomo o donna.

Ed essendo al di là di tutto ciò che è percepibile,

come puo essere designato il sè?

25. Tutti i fenomeni privi di desiderio,

non hanno i referenti “uomo o donna”.

Per pacificare coloro che sono accecati dal desiderio,

si usano i termini maschio e femmina.

26. Impermanente, sofferenza e vuoto:

Tre attività che purificano la mente.

Il supremo purificatore della mente

è che i fenomeni non esistono intrinsecamente.

27. Così come un bambino nel grembo di una donna incinta

è lì, ma non visibile,

allo stesso modo, quando è coperto dalle afflizioni mentali,

il dharmadhatu non è visibile.

28. Dal pensare “io” e “mio”

per la ragione del discriminare i nomi,

nascono quattro concetti

anche per gli elementi ed i loro derivati.

29. Anche le preghiere dei Buddha

non hanno nè aspetto nè caratteristiche,

la realtà permanente di buddha dotata

di consapevolezza riflessiva che si applica individualmente

30. Così come le corna sulla testa dei conigli

non esistono, se non come designazione,

nello stesso modo, anche tutti i fenomeni

non esistono se non come designazioni.

31. Poiché non sono fatti di atomi solidi,

le corna dei buoi non possono essere viste.

Anche le corna dei buoi non si possono vedere!

Poiché non esistono nemmeno piccoli atomi.

Come si può immaginare che esista qualcosa fatto di atomi?

32. Poiché il sorgere è un evento dipendente

e la cessazione è un evento dipendente,

non c’è una sola cosa che esista:

come può l’ingenuo credere che esista?

33. Utilizzando esempi come le corna dei conigli

e dei buoi, il Così Andato ha dimostrato

che tutti i fenomeni non sono altro che la Via di Mezzo.

34. Così, come si vedono le forme del sole, della luna e delle stelle

Riflesse in recipienti di acqua perfettamente limpida,

così è il compimento dei segni e delle caratteristiche.

35. Ciò che è virtuoso all’inizio, nel mezzo e alla fine,

non inganna ed è caratterizzato dalla costanza,

Ed è libero dal sé proprio in questo modo.

Come si può pensare che sia “io” o “mio”?

36. Proprio come per l’acqua, durante l’estate,

si parla di qualcosa di caldo,

e della stessa acqua, durante la stagione invernale,

si parla come di qualcosa di freddo,

37. Coloro che sono intrappolati nella rete delle afflizioni

sono indicati con l’etichetta di “esseri senzienti”;

gli stessi, quando sono liberati dagli stati afflitti,

sono venerati come “buddha”.

38. Quando l’occhio e la forma assumono la loro giusta relazione,

le apparenze appaiono senza sfocature!

Poiché queste non sorgono né cessano,

Sono il dharmadhatu, anche se si immagina che siano altrimenti!

39. Quando il suono e l’orecchio assumono

la loro giusta relazione, si verifica una coscienza libera dal pensiero.

Questi tre sono in essenza il dharmadhatu,

libero da altre caratteristiche,

ma diventano ‘udire’ quando si pensa concettualmente.

40. Dipendendo dal naso e da un odore, si sente l’odore!

E, come nell’esempio della forma, non c’è né nascita né cessazione,

ma, in dipendenza dall’esperienza della coscienza del naso,

Si pensa che il dharmadhatu sia l’odore!

41. La natura della lingua è la vacuità!

Anche la sfera del gusto è il vuoto!

Questi sono in sostanza i dharmadhatu!

E non sono le cause della coscienza del gusto.

42. L’essenza del corpo puro,

Le caratteristiche dell’oggetto toccato,

La coscienza tattile libera da condizioni:

queste sono chiamate dharmadhatu.

43. I fenomeni che appaiono alla coscienza mentale,

il principale di tutti, vengono concettualizzati e poi sovrapposti.

Quando si abbandona questa attività,

si sa che i fenomeni sono privi di essenza di sé.

Sapendo questo, deve meditare sul dharmadhatu

44. Così come tutto ciò che viene visto,

udito o annusato assaggiato, toccato e immaginato,

Quando gli yogi li comprendono in questo modo,

tutte le loro meravigliose qualità vengono portate a compimento.

45. Le porte della percezione negli occhi,

nelle orecchie e nel naso, nella lingua, nel corpo e nella porta mentale!

Tutte queste sei sono assolutamente pure.

La stessa purezza di queste coscienze

è la caratteristica che contraddistingue la vacuità.

46. Vedi come la mente ha due aspetti:

Può essere mondana, può trascendere il mondo.

Dall’aggrapparsi al sé nasce il samsara!

Quando c’è consapevolezza di sé, c’è la consapevolezza del sé.

47. La cessazione del desiderio è il nirvana!

Così come la fine della stupidità e della rabbia!

La cessazione di questi è la buddità stessa, il rifugio degli esseri nobili.

48. O si procede con la conoscenza o si procede senza:

il samsara ed il nirvana hanno entrambi origine nel corpo.

O si è vincolati dal proprio pensare!

Oppure, se si conosce la vera natura, si è liberi.

49. L’illuminazione non è né vicina né lontana!

Non si allontana né viene da te!

Proprio lì, nella gabbia delle sue afflizioni, o la vedrài o non la vedi.

49. Restare nella luce della saggezza trascendentale

Condurrà alla pace, la più sublime che ci sia;

esaminare se stessi è la via per dimorare!

Questo viene insegnato in molti testi di sutra.

50. Le forze, tutte e dieci, assistono gli esseri ordinari

come la benedizione della luna piena.

Ma finché sono presi dalle afflizioni,

gli esseri non riusciranno a vedere i presenti.

51. Come coloro che nel reame dei preta

vedono il mare prosciugarsi davanti ai loro occhi,

così coloro che sono nella morsa dell’ignoranza

pensano che i Buddha non esistano.

52. Per gli esseri inferiori e per coloro che hanno meno meriti,

non importa cosa facciano i conquistatori trascendenti,

è come posare un gioiello prezioso

Nelle mani di qualcuno che non ha mai saputo vedere.

53. Per gli esseri che hanno accumulato meriti sufficienti,

i segni sono radiosi di luce splendente!

Tutti e trentadue ardono di gloria brillante:

esseri come questi, alla presenza dei Buddha, dimorano.

54.Questi protettori con i corpi supremi,

benchè dimorano per molti kalpa,

Tuttavia, per domare i discepoli,

appaiono in contraddizione con la sfera ultima.

55. Vedendo con certezza l’oggetto della mente

ed impegnandosi in questo con comprensione,

con la pura consapevolezza primordiale che investiga,

si dimora sui terreni dei Bodhisattva.

56. La magnifica dimora dei potenti signori,

Il bellissimo dominio di Akanistha,

E la coscienza, le tre cose insieme

possono essere fuse in una sola, posso dire.

57. Agli immaturi offre una conoscenza totale,

Ai nobili offre varietà,

Ai grandi l’immortalità

È la causa dell’estensione degli eoni.

59. È ciò che custodisce il regno esterno degli esseri,

e preserva anche la loro vita attraverso innumerevoli kalpa;

è ciò che fa sì che la vita persista in tutti gli esseri viventi;

60. Questa è la causa innesauribile;

dei risultati inesauribili

per la particolare assenza di aspetto

si entra perfettamente nella saggezza.

61. Non si deve pensare che l’illuminazione sia lontana,

né pensare che sia vicina;

quando i sei di tipi dii oggetti, non appaiono,

si conosce il perfetto così com’è.

62. Proprio come il latte e l’acqua,

mescolati insieme,

presenti nello stesso contenitore,

l’anatra beve prima il latte e non l’acqua,

63. Nello stesso modo, coperta dalle afflizioni,

Anche se la saggezza trascendentale è presente in questo corpo,

gli yogi colgono la saggezza trascendentale

e non colgono l’ignoranza.

64. Finché si concepisce “io” e “mio”

l’esterno appare e si designa,

vedendo i due non sè

Il seme del samsara viene distrutto.

65. Lo stato al di là della sofferenza dei Buddha

è la purezza eterna, il fondamento delle virtù.

Gli immaturi designano dualmente,

E gli yogi rimangono senza questi due.

66. Le difficili attività del dare e della moralità

per il bene degli esseri senzienti,

con la pazienza si compie il bene di tutti,

Questi tre fanno espandere l’elemento.

67. Con l’applicazione dell’entusiasmo in tutti i Dharma,

immergendo la mente nel samadhi meditativo,

affidandosi sempre alla saggezza,

anche questi espandono l’illuminazione.

68. La saggezza dotata di metodo,

Preghiere di aspirazione che purificano,

dimorando con certezza nel potere, la saggezza,

Questi quattro Dharma fanno espandere l’elemento.

69. Non impegnarti nella bodhicitta”; sono parole molto negative.

Ma, se non ci fossero bodhisattva da sviluppare,

Senza i Bodhisattva il dharmakaya non sorge.

70. Chi getta via il seme della canna da zucchero,

ma vuole assaporarne la dolcezza

senza il seme dello zucchero,

non avrà alcuno zucchero.

71. Quando qualcuno apprezza i semi della canna da zucchero,

li mantiene bene e fa in modo che crescano,

può raccogliere un raccolto dello zucchero dolcissimo!

Proprio come ciò che avviene in questo modo,

72. Dal mantenere perfettamente la Bodhicitta,

rimando vicini e sviluppandola,

sorgono gli arhat e i pratyeka-buddha,

così come i buddha perfettamente illuminati.

73. Proprio come i semi di riso e di altre piante

sono trattati dal contadino con grande cura,

coloro che aspiranoo al grande veicolo

sono protetti dalle loro guide.

74. Proprio come nel quattordicesimo giorno di luna calante

la luna è appena visibile,

Nello stesso modo, anche chi aspira al Mahayana

vede un pò del corpo supremo di Buddha

76. Proprio come durante i 15 giorni di luna crescente

la luna è diventata piena momento dopo momento,

Così, coloro che dimorano sui terreni

vedono lo sviluppo graduale.

77. Con la costante intenzione ed aspirazione

per Buddha, Dharma e Sangha

dopo avere fatto perfettamente sorgere

questa mente diventa sempre irreversibile.

78. Abbandonando le quattro azioni negative

e praticando le quattro azioni positive,

In quel momento si ottiene con certezza il Gioioso.

79. C che Ciò che è stato contaminato in tutti i tempi

Dalle macchie della passione e così via

Ed è puro [ora], senza macchie,

Questo si chiama “L’Inossidabile”.

80. Una volta che si abbandona la rete delle afflizioni,

risplende una saggezza immacolata

e con la sua luce purifica tutte le tenebre oltre ogni limite,

eliminandole, e quindi è la chiara luce.

81. Brilla sempre di luce pura;

La consapevolezza primordiale, che elimina le distrazioni,

è impregnata di luce che brilla da ogni lato!

Questo bhumi è quindi conosciuto come “radioso”.

82. Poiché la consapevolezza, le arti ed i mestieri,

la varietà di concentrazioni meditative,

E le afflizioni mentali difficili da purificare completamente

sono stati sconfitti, questo è “difficile da superare”.

83. include i tre i tipi di illuminazione

perfetti e completi,

avendo esaurito nascita e morte

questo terreno si chiama Il manifesto.

84. Poiché il suo dispiegamento in tutti i suoi aspetti

è una rete di luce brillante

e poiché ha attraversato l’oceano della palude del samsara,

si chiama Andato lontano.

85. Guidato definitivamente dai Buddha,

entra nell’oceano di saggezza trascendentale

spontaneamennte e senza sforzo

e non è affetto dai demoni.

86. Poiché questo yogi ha perfezionato le ragioni perfette

che fannno fiorire l’insegnamento del Dharma

questo terreno si chiama intelligenza eccellente.

87. Il corpo a questo punto è fatto di consapevolezza primordiale,

come un cielo incontaminato sono protetti dai buddha!

Fa sorgere ovunque la nuvola del Dharma.

88. Dimora nelle qualità dei buddha!

Fruendo completamente delle qualità

permanendo qui perfettamente

viene chiamato corpo supremo del Dharma.

89. La liberazione dalle impronte è inconcepibile,

le impronte del samsara sono concepibili.

Egli è totalmente inconcepibile.

Chi potrebbe avere la capacità di capirlo?

90. Al di là dell’esprimibile a parole

non è un oggetto dei sensi,

realizza la coscienza mentale.

Mi prostro a tutti loro.

91.Entrandoo gradulamente in questo sistema,

i famosi figli dei Buddha

con la “nuvola del dharma” trascendentale

vedono la relatà della vacuità.

92. Non appena la mente

è stata completamente purificata,

e ci si libera dalla gabbia del Samsara,

dimoranno perfettamente sul grande loto.

93. Preziosi petali luminosi,

Ognuno dotato di pistilli stupendi,

molti loti che ruotano in tutti i modi.

95. Saturi dei dieci poteri

con manifesta assenza di paura

le inconcepibili qualità dei Buddha

non degenerano nell’assenza di elaborazione.

96. Con la mano di sole

la gemma immacolata brillante

I Buddha conferiscono l’iniziazione al figlio del cuore,

questa è il conferimento di tutte le iniziazioni.

97. I grandi yogi che che qui dimorano,

guardano con occhi divini gli esseri mondani,

che sono inferiori, poichè oscurati,

spaventati e distratti dalla sofferenza.

98. E dopo averli visti,

i raggi di luce dei loro corpi risplendono,

senza il minimo sforzo, e aprono le porte

a tutti coloro che vagano nell’oscurità della loro confusione.

99. Coloro che hanno raggiunto il nirvana con rimanenza

credono di aver raggiunto il nirvana che è senza rimanenza.

Il nirvana che si raggiunge in questa tradizione

è la liberazione della mente da qualsiasi difetto.

100. L’essenza degli esseri senzienti che è priva di natura

È la sfera che si incontra su questo piano.

Vedere questo è la bodhicitta reale,

Il dharmakaya immacolato.

101. Quando si vede il dharmakaya in tutta la sua purezza,

si dimora nell’oceano di saggezza,

e, come una moltitudine di gioielli,

da qui compie il bene degli esseri.

L’Elogio al Dharmadhatu, composto dal grande Acharya Nagarjuna, è stato completato.

In collaborazione con il Khenpo indiano Krishna Pandita, è stato tradotto (dal sanscrito al tibetano) da Lotsawa Tsultrim Gyalwa e tradotto in italiano da Lotsawa Fabrizio Pallotti Champa Pelgye per gli insegnamenti del Buddha Baghawan Dalai Lama a Bodhagaya, alla fine del 2023.

Questa traduzione è solo un primo draft completato velocemente e certamente pieno di errori, per luso esclusivo durante gli insegnamenti di Sua Santita a Bodhgaya. La traduzione definitiva sarà pubblicata nellambito di un lavoro più ampio, che include altri lavori di Nagarjuna e il commentario di Sua Santita“. Fabrizio Pallotti.