5 – Il Dhammapada: L’Arhat

Dhammapada 96: Serena è la mente, serene sono le parole, serena è l'azione di colui che ha raggiunto la liberazione per mezzo della retta conoscenza e si è pacificato nell'intimo.

Dhammapada 96: Serena è la mente, serene sono le parole, serena è l'azione di colui che ha raggiunto la liberazione per mezzo della retta conoscenza e si è pacificato nell'intimo.

L’Arhat

90

Non esiste più arsura per chi ha terminato la sua strada,

che non prova sofferenza, che si è liberato in tutti i sensi,

che si è affrancato da ogni tipo di legame.

91

(L’Arhat) si accinge con la mente ben raccolta

a intraprendere la strada e non si rallegra di rimanere

nella propria abitazione: come cigni

che hanno abbandonato il loro specchio d’acqua,

essi abbandonano la loro abitazione e la loro famiglia.

92

Di quanti non possiedono ricchezze,

che sanno quale sia il cibo (consentito), che conoscono

la vacuità e la liberazione privi di condizionamenti,

di questi è difficile seguire la strada, come accade

per (chi osservi) quella degli uccelli nel cielo.

93

Di quanti hanno distrutto ogni tipo di attaccamento,

che si sono liberati dell’esigenza di possedere,

che conoscono il vuoto e la liberazione

privi di condizionamenti, di questi è difficile seguire

la strada, come accade (per chi osservi) quella

degli uccelli nel cielo.

94

Colui i cui sensi sono stati assoggettati al pari

di cavalli perfettamente domati dal proprio conducente,

che ha lasciato da parte orgoglio e adesione

alle cose del mondo, per un tale (uomo)

perfino gli dei provano sentimenti di invidia.

95

Similmente alla terra, egli non viene toccato

dal turbamento; similmente a una stabile soglia

è un fedele di questo tipo; egli è come un limpido specchio

lacustre; la vita e la morte non esistono per lui.

96

Serena è la mente, serene sono le parole,

serena è l’azione di colui che ha raggiunto la liberazione

per mezzo della retta conoscenza

e si è pacificato nell’intimo.

97

Colui che si è liberato dalla credulità,

che conosce ciò che non è stato creato, che ha reciso

tutti i vincoli, che ha soppresso ogni tipo di tentazione,

che ha ricusato ogni brama,

costui è in verità il sommo tra gli esseri umani.

98

Nel villaggio oppure nella foresta,

sul mare profondo o sulla terra asciutta, dovunque

conducano la propria esistenza gli Arhat,

quello è davvero un luogo ridente.

99

Incantevoli sono le foreste, dove l’uomo rozzo

non prova godimento: in questi luoghi troveranno

allegrezza coloro che sono privi di passioni,

di certo non coloro che ricercano il piacere.