7- Il Dhammapada: Il male

Dhammapada 118: Se un uomo compie il bene, ripeta ancora la buona azione e in essa trovi compiacimento. L'accumulo di bene, infatti, è fonte di felicità.

Dhammapada 118: Se un uomo compie il bene, ripeta ancora la buona azione e in essa trovi compiacimento. L'accumulo di bene, infatti, è fonte di felicità.

Il male

116

E’ necessario che l’uomo si avvicini

sempre più al bene e si adoperi per preservare

la propria mente dalla malvagità.

La mente di colui che compie

buone azioni di malavoglia, infatti, si diletta nel male.

117

Se un uomo compie qualche azione malvagia,

eviti di ripetere ancora la cattiva azione,

non si compiaccia nel peccato.

L’accumulo di male, infatti, è fonte di dolore.

118

Se un uomo compie il bene,

ripeta ancora la buona azione e in essa

trovi compiacimento.

L’accumulo di bene, infatti, è fonte di felicità.

119

Anche chi compie azioni peccaminose

vive bene fino a che il male compiuto non giunge

a maturazione: quando la cattiva azione matura,

il peccatore prova (ogni tipo di) male.

120

Chi compie il bene vive male fino a che

le sue buone azioni non maturano: quando giungono

a maturazione, l’uomo buono prova (ogni tipo di) bene.

121

Nessuno valuti poca cosa il male compiuto,

pensando “Non mi verrà sopra!”.

Anche un orcio,si riempie con l’acqua che cade

goccia a goccia. Lo stolto si riempie di peccato,

anche se lo ammucchia un poco alla volta.

122

Nessuno valuti poca cosa il bene compiuto pensando

“Non mi verrà sopra!”.

Anche un orcio si riempie con l’acqua che cade goccia a

goccia. L’uomo saggio si riempie

di bene, anche se lo ammucchia un poco alla volta.

123

Similmente a un mercante che,

recando molte ricchezze e disponendo di poca compagnia,

evita una strada pericolosa

e come chi ama la vita evita il veleno, così bisogna evitare

di compiere cattive azioni.

124

Chi non ha ferite sulla mano può con quella mano

toccare il veleno:

il veleno non penetra dove non esiste ferita; né esiste

peccato per chi non lo compie.

125

Il male ricade su quello stolto

che offende un essere puro e innocente, come polvere

impalpabile gettata controvento.

126

C’è chi nasce nuovamente in un utero; chi compie cattive

azioni finisce all’inferno;

chi compie buone azioni finisce in paradiso; chi si è liberato

da ogni attaccamento si annulla nel nirvana.

127

Non in cielo, non in mezzo

al mare e nemmeno se ci si addentra in una caverna

montana, in tutto il mondo

non si conosce un posto nel quale la morte non sia in

grado di annientare i mortali.

128

Non in cielo, non in mezzo al mare e nemmeno

se ci si addentra

in una caverna montana, in tutto il mondo non si conosce

un posto che la morte non sovrasti.