9 – Il Dhammapada: La vecchiaia

 Dhammapada 156: Chi non ha rispettato la disciplina e da giovane non ne ha fatto tesoro giace come un arco spezzato, rimpiangendo il passato.

Dhammapada 156: Chi non ha rispettato la disciplina e da giovane non ne ha fatto tesoro giace come un arco spezzato, rimpiangendo il passato.

La vecchiaia

146

Qual è il motivo per il quale si ride, si gioisce,

quando tutto è preda delle fiamme?

Avvolti dalle tenebre, non cercate una luce?

147

Volgete lo sguardo verso questa figura colorata,

questo corpo ricoperto di ferite,

tenuto insieme, malandato, pieno di fantasie, nel quale

non esiste forza, che è privo di stabilità!

148

Questo corpo è logoro, pieno di malattie, fragile:

questo coacervo putrescente

è in disfacimento; infatti la vita è contigua alla morte.149

Quale piacere può esservi

nel guardare queste ossa grigie, simili alle zucche

che si gettano via in autunno.

150

La fortezza è fatta di ossa, ricoperta di carne e sangue;

al suo interno trovano asilo

vecchiaia, morte, arroganza e mistificazione.

151

Anche gli splendidi carri reali finiscono in rovina, come

il corpo si appropinqua alla vecchiaia.

La virtù degli uomini buoni non invecchia mai. Questo

gli uomini buoni dicono ai buoni.

152

L’uomo privo di saggezza invecchia come un bue;

si accrescono le sue carni, non il suo sapere.

153

Ho trasmigrato in più esistenze, sperimentando

la vita quale dolore che si rinnova,

alla ricerca di chi ha costruito la casa, senza trovarlo.

154

Oh artefice, ora che ti ho scoperto, non costruirai più

una nuova casa! Tutte le travi sono infrante, la volta è infine

crollata; liberata dal ciclo degli impulsi indisciplinati,

la mente ha finalmente estinto ogni attaccamento.

155

Chi non ha rispettato la disciplina e da giovane

non ne ha fatto tesoro perisce

come un vecchio airone in un lago senza pesci.

156

Chi non ha rispettato la disciplina e da giovane

non ne ha fatto tesoro giace come un arco spezzato,

rimpiangendo il passato.