Ghesce Rabten Rinpoche: Morte e Rinascita

Ghesce Rabten Rinpoche:  Quello che dai medici occidentali è assunto come il punto di morte, non è veramente tale fino a quando la coscienza e l’energia sono dentro il corpo.

Ghesce Rabten Rinpoche: Quello che dai medici occidentali è assunto come il punto di morte, non è veramente tale fino a quando la coscienza e l’energia sono dentro il corpo.

Ghesce Rabten Rinpoche: Morte e Rinascita

Il più sottile stato di coscienza

Le coscienze del sonno, se vengono usate correttamente, sono più potenti delle coscienze ordinarie. La ragione di questo fatto è che, mentre si dorme, tutte le altre coscienze sensoriali grossolane sono assorbite: il che produce una concentrazione più profonda e una mente più potente. I benefici di tali stati mentali possono essere compresi facendo uno sforzo per analizzarli con l’intento di farne buon uso. Benché noi dormiamo e sogniamo ogni notte, ciò non ci reca alcun beneficio perché non sappiamo cosa fare di queste coscienze.
Vi sono stati di coscienza ancora più sottili degli stati di sonno e sogno ed essi si presentano nel processo della morte, quando la mente si prepara a separarsi dal corpo. Anzitutto, ai momento della morte le coscienze grossolane sensoriali sono assorbite. Poi la coscienza diventa sempre più fine e sottile. Essa diventa sottile al massimo grado prima del momento della morte e nell’attimo stesso del trapasso è estremamente potente. Durante tutto il processo vi sono vari livelli di sottigliezza mentale è quello finale è chiamato chiara luce della morte. Benché questa coscienza di chiara luce, che è estremamente sottile, sia sempre esistita entro la nostra corrente di coscienza, essa, generalmente si risveglia solo al momento della morte quando noi non siamo assolutamente in grado di esserne consapevoli. In ogni caso, vi è una possibilità di risvegliarla durante il periodo della nostra vita. Ciò è ottenuto attraverso la. pratica di una meditazione tantrica di livello molto avanzato. Per mezzo di metodi profondi, possiamo imparare a dissolvere i livelli grossolani della coscienza in un modo molto simile alla loro dissoluzione al momento della morte. E’ molto difficile da farsi tuttavia non è impossibile se si compie lo sforzo necessario. Dobbiamo essere realistici; se guardiamo dentro di noi alla nostra pratica attuale e la paragoniamo con un simile stato ideale di meditazione, possiamo facilmente . concludere che un tale traguardo è praticamente impossibile per molti di noi durante questa vita.

Il processo della morte

Il processo della morte inizia con l’assorbimento degli elementi e delle coscienze sensoriali. Successivamente la coscienza mentale diventa sempre più sottile sino a che la mente è pronta a separarsi dal corpo. Normalmente non ci fermiamo ad osservare questo processo nelle persone che stanno morendo a causa del nostro coinvolgimento emotivo ma, se teniamo a mente lo schema del processo e cerchiamo di osservare i vari stadi, arriveremo a comprenderlo pienamente.
Ora la nostra vita sembra solidamente e fermamente basata su questo corpo. Tuttavia i quattro elementi del corpo, insieme con i cinque organi sensoriali, le cinque coscienze sensoriali e i cinque aggregati, sono fenomeni composti, intrinsecamente soggetti al decadimento.

Elementi, organi sensoriali, coscienze sensoriali, aggregati: i quattro elementi sono: terra, acqua, fuoco e aria. I cinque organi sensoriali sono le basi delle coscienze: visiva, uditiva, olfattiva, gustativa e tattile. Gli organi sensoriali sono composti da una forma sottile che e situata all’interno della base sensoriale grossolana dell’occhio, orecchio, naso, lingua e pelle Le cinque coscienze sensoriali sono le cinque coscienze corrispondenti ai cinque organi sensoriali. Queste hanno la stessa natura della coscienza, che è chiara e cognitiva. I cinque aggregati sono i costituenti del complesso psico-fisico che e chiamato persona. Il corpo è il primo di questi e i rimanenti quattro sono tutti privi di forma, essi sono le sensazioni, i fattori composti, la coscienza discriminante e la coscienza primaria.

Fenomeni composti: questo termine è sinonimo di fenomeni impermanenti e di fenomeni momentanei.

Ho già spiegato prima molte volte il modo in cui il loro potere diminuisce gradualmente man mano che la morte si avvicina ma, in ogni caso lo rispiegherò brevemente. Nel momento vero e proprio della morte la prima fase riguarda la degenerazione dell’aggregato della forma. Questo fenomeno è accompagnato da un segno esterno che appare come una contrazione delle membra. Forse abbiamo osservato questa situazione nelle persone morenti ma ne ignoravamo il significato. Simultaneamente si dissolve la saggezza che percepisce i colori e le forme. A questo punto la persona morente e incapace di distinguere con chiarezza le forme visive poiché esse diventano incerte e confuse. L’elemento terra perde potere e il corpo s’irrigidisce e diviene secco significa che la persona perde il controllo sulle finzioni corporee e non ha più la forza di muoversi come desidera Ciò e facilmente visibile agli osservatori. Nello stesso tempo viene perduto il senso visivo cessa il movimento dei bulbi oculari e le palpebre non si chiudono più.

Inoltre, l’aspetto della forma corporea diminuisce, diminuiscono la radianza e la forza, e il corpo diventa pallido ed esangue. Così si completa il primo stadio del processo della morte.
Durante il secondo stadio degenera l’aggregato delle sensazioni e la persona moribonda sperimenta la perdita della sensibilità fisica. Si dissolve anche la saggezza convenzionale dell’eguaglianza, il che significa che la persona moribonda è incapace di sperimentare sensazioni di piacere, sofferenza o neutrali. In questo momento cessa di funzionare l’organo del senso uditivo, tutti i suoni cessano e si ferma anche il ronzio nelle orecchie, per la prima volta dalla nascita. Simultaneamente l’elemento acqua diminuisce il suo potere e tutti i liquidi come l’urina e il sangue si asciugano. Al terzo stadio l’aggregato della discriminazione degenera e si dissolve la saggezza discriminante. Questo è un fattore mentale che ci rende capaci di distinguere il padre dalla madre, i tavoli dalle sedie, e così via. Appena essa si ritira, la persona morente è incapace di distinguere, di riconoscere, di etichettare gli oggetti e i concetti. Ora l’elemento fuoco diminuisce di forza e il corpo diventa freddo. Indipendentemente da quante coperte lo coprano, il corpo non si riscalderà, perché il suo calore sta estinguendosi dall’interno. Poi la coscienza gustativa si assorbe e il respiro diviene aritmico. Generalmente l’espirazione diviene più forte e l’inspirazione diviene più debole fino a quando il respiro cessa completamente.
Poi, nel quarto stadio, degenera l’aggregato dei fattori composti, cessano tutti i movimenti corporei interni e si dissolve la saggezza dell’azione. Questa è la saggezza che ci rende capaci di progettare e comprendere le cose da farsi. Quando essa si assorbe, la persona moribonda viene a mancare del potere dell’intenzione. Anche la lingua si contrae e diventa dura; essa perde flessibilità, non può emettere alcun suono articolato e perde il senso del gusto. L’elemento aria diminuisce. Anche se la persona desidera pregare, non è più in grado di farlo.
A questo punto del processo della morte sono già state assorbite non solo le coscienze dei livelli grossolani, ma sono state anche assorbite le coscienze di tipo molto sottile. Ora la. mente ha raggiunto un livello sottilissimo che viene chiamato consapevolezza primordiale.
Se vogliamo sviluppare uno stato di mente positivo prima della morte, come la mente altruistica dell’illuminazione, o fede nei buddha, dobbiamo farlo prima che si assorbano i livelli di coscienza più grossolani, quando la mente è ancora ardua e flessibile. L’assorbimento di tutti i livelli di coscienza più grossolani comprende l’assorbimento sia degli stati mentali positivi che di quelli negativi. Questo stato sottile e di natura neutrale. Possiamo allora chiedere “Quale importanza può avere una mente positiva se proprio nel momento in cui la mente si separa dal corpo, essa non può più conservare la sua positività?” E’ vero che proprio in quel momento nessuna precedente attività positiva o negativa può avere in effetto diretto ma, subito dopo, la mente prende un aspetto la cui natura è di nuovo più grossolana e sorgono nuovamente questi due tipi di coscienza In dipendenza dal precedente stato mentale, la nuova mente grossolana sarà positiva oppure negativa. Possiamo provare questo fatto con un allegoria tratta dalla nostra esperienza Se ci addormentiamo con una mente positiva, benché poi diventiamo completamente inconsci, se sorgono sogni, essi saranno m accordo con questo stato positivo della mente. E’ vero pure l’opposto! Vi sono dieci suddivisioni generali delle energie sottili del corpo che sostengono la coscienza. Esse ora si sono dissolte insieme con i livelli grossolani di coscienza e la mente si trova nel suo stato più sottile, accompagnata dall’energia più sottile. Queste due sono inseparabili. La mente sottile e l’energia sottile esistono ancora nel corpo parecchio tempo dopo che le finzioni corporee esterne sono cessate. Quello che dai medici occidentali è assunto come il punto di morte, non è veramente tale fino a quando la coscienza e l’energia sono dentro il corpo, si dice che la persona non è ancora morta. A questo punto la persona moribonda sperimenta una visione di luce pallida come il cielo notturno illuminato dalla luce lunare. Al tempo del concepimento il nostro corpo si è formato dall’unione delle cellule dei nostri genitori. Dalla nascita sino al momento della morte esiste, alla sommità del nostro capo, una cellula bianca che è collegata alla cellula originale ricevuta da nostro padre. Talvolta vediamo certe divinità buddhiste che tengono nella mano un cranio. Questo in sanscrito è chiamato kapala e questa parola ha una speciale etimologia. Ka si riferisce alla beatitudine, pala significa tenere o proteggere. Questo contiene proprio l’essenza del corpo e possiede anche la natura della beatitudine, così viene chiamato contenitore della beatitudine, cioè Kapala.
Durante la nostra vita, il canale centrale è bloccato da nodi e ostruzioni. Al momento della morte il canale centrale diviene libero da tutti blocchi e la cellula bianca arriva al centro del cuore. Sorge allora la visione bianca. Segue un’esperienza ancora più sottile, la cui natura è una specie di bagliore rosso scuro. Ciò è dovuto alla cellula rossa che normalmente è situata ai centro dell’ombelico e ora sta salendo al cuore lungo il canale centrale. Questa è derivata dalla cellula materna da cui è cresciuto il nostro corpo e normalmente è collocata al centro dell’ombelico a causa dei nodi nel canale centrale, proprio come succede alla cellula bianca. La cellula bianca cade perché la sua natura limpida ha tendenza a fluire verso il basso; benché la cellula rossa sia sangue e sia un fluido, nondimeno ha la natura del fuoco e tende a salire. Possiamo noi stessi vedere la ragione per cui si afferma che il sangue ha la natura del fuoco: quelle persone che soffrono di alta pressione sanguigna sperimentano un’alta temperatura corporea. Inoltre un tale problema origina secchezza alla gola e alla bocca, insieme a febbre e dolori agli occhi e alla testa.
La dissoluzione dei livelli grossolani di coscienza non implica una sparizione o estinzione di questi fenomeni; piuttosto essi sono assorbiti nel livello più sottile della mente e trattenuti lì in condizione latente: si assorbono in se stessi divenendo impronte mentali. Più tardi, oppure quando le condizioni sono favorevoli, si risveglieranno manifestandosi come coscienza. Così, allo stesso modo in cui le coscienze più grossolane si assorbono in quelle più sottili, vi è un processo parallelo della dissoluzione delle energie più grossolane del corpo in quelle più sottili.
L’ultimo livello di. energia è la base su cui esiste la coscienza più sottile. Questa energia non è l’aria che respiriamo, ma è un elemento mobile molto sottile che è inseparabile dai vari livelli di coscienza. Benché inseparabili, essi non sono della stessa natura, proprio come l’acqua e il latte, mescolati assieme sono inseparabili, ma di natura differente. Paragonata con la nostra coscienza ordinaria di veglia, la coscienza che sperimenta la visione rossa è ancora più sottile e ancora più
concentrata.
La visione rossa è seguita da una visione scura questo non è un oscuramento totale o una forma di incoscienza, ma è semplicemente una visione molto più scura della visione bianca o rossa che è ancora più sottile. E’ seguita dalla vera incoscienza.
Poco dopo la mente si risveglia in un’esperienza che è estremamente chiara e simile allo spazio senza forma o colore particolare. Quella è la coscienza più sottile che possiamo sperimentare, la chiara luce della morte (la consapevolezza primordiale).

Un ‘opportunità per un grande sviluppo

Un meditatore che sia ben familiarizzato con la vacuità userà questo livello sottile di coscienza per favorire quella meditazione. In questo modo sarà per lui possibile trasformare la morte e l’esistenza nello stadio intermedio fra morte e rinascita. Per fare questo dobbiamo avere una comprensione precisa e corretta della vacuità e una grande familiarità, così da poter entrare facilmente in meditazione su di essa. Un tale meditatore vedrà molta somiglianza fra questa esperienza che ha la caratteristica di essere vuota di forma e l’esperienza di vacuità di esistenza inerente di tutti i fenomeni.

Fenomeni dotati di inerente esistenza: essi non esistono. Tuttavia essi sono concepiti come esistenti dalla concezione perturbatrice dell’ignoranza, questa e’ la causa radice di tutte le altre concezioni perturbatrici.

Colui che sperimenta una morte piena di pace e graduale, sperimenterà anche la chiara luce della morte e rimarrà persino assorbito in essa per due o tre giorni; ma senza alcuna comprensione o esperienza del significato della vacuità, si tratterà solo di un’esperienza ordinaria ed egli sarà incapace di farne un buon uso.

Il momento vero della morte

Vi è una ragione per non spostare il corpo di una persona quando il respiro si è fermato. La coscienza sottile esiste ancora nel corpo e può rimanere là per alcuni giorni, assorbita in questo stato. Il più piccolo movimento può causare la separazione della mente dal corpo e l’entrata nello stadio intermedio. Appena comincia questo stadio, la mente più grossolana che ha assunto la natura delle impronte mentali, ora si manifesta di nuovo come coscienza
Quando la coscienza sottile si separa dalle cellule bianca e rossa unite ai centro del cuore, le due metà di questo seme si separano ancora una volta. La goccia bianca discende e lascia il corpo attraverso gli organi sessuali, invece la goccia rossa sale e fuoriesce attraverso le narici. In molti casi si può osservare questo fenomeno. Dipende dalla posizione del corpo e dalla causa precisa della morte.