Jetsun Milarepa: Uomini nobili e fortunati!
Non è certo che questa vita è ingannevole?
Non è certo che le ricchezze sono [solo] illusioni?
Non è certo che il samsara è [anche] il nirvana?
Non è certo che la felicità è un sogno?
Non è certo che elogi e insulti sono [come] echi?
Non è certo che le apparenze sono la natura della mente?
Non è certo che la propria mente è Buddha?
Non è certo che il Buddha è il Dharmakaya?
Non è certo che il Dharmakaya è la realtà assoluta?
Se lo capite, qualunque cosa si manifesti è contenuta nella mente.
Osservate la mente giorno e notte!
Se si guarda la mente, non la si vede.
Rimanete nella dimensione del non vedere!Io stesso, nella Mahamudra,
per natura eccellente ed inconcepibile,
rimango assorto in uno stato in cui la coscienza non afferra nulla;
non distinguendo fra meditazione e post-meditazione;
qualunque cosa si manifesti è vuota di natura propria;
non c’è più differenza tra ciò che è oggetto di attenzione e ciò che non lo è.
[Così] assaporo il non nato.
Rispetto a questo [tipo di meditazione]. Le meditazioni che fanno uso del pensiero [concettuale],
la meditazione della Karmamudra,
la meditazione di nadi, prana e bindu,
la recitazione sulle quattro sublimi virtù, e così via,
sono solo metodi per entrare nel Grande Veicolo:
anche se li si medita con particolare attenzione,
non eliminano la radice dell’attaccamento e dell’avversione.
Le manifestazioni sono la natura della propria mente;
sappi che la natura della mente è vacuità!
Quando comprensione ed esperienza non sono separate,
tutte le accumulazioni di virtù, consistenti nell’etica, in offerte e così via,
sono compiute e interamente incluse in quelle.
Fonte http://buddhismo.forumfree.it/?t=58162152 che si ringrazia devotamente per la sua grande gentilezza.