2 Nagarjuna: Commentario alla mente dell’illuminazione, 60 – 112
60 Questa ruota con 12 anelli
gira sulla strada del samsara
Non asseriamo che al di fuori da questa
gli esseri possono sperimentare i frutti delle loro azioni.
61 Così come in dipendenza dello specchio
appare l’immagine completa del proprio volto
il volto non si è spostato nello specchio
eppure senza esso non c’è immagine.
62 Nello stesso modo gli aggregati si ricompongono,
nascendo in una nuova esistenza,
eppure i saggi comprendono sempre
che nessuno nasce in una nuova esistenza.
63 In breve, da fenomeni che sono vuoti
sorgono fenomeni vuoti.
il Vittorioso ha detto che agente, azione e risultati,
e chi li sperimenta, sono convenzionali.
64 Come il suono del tamburo
e anche il germoglio, nascono da un insieme
asseriamo che il mondo esterno dell’origine dipendente
è come un sogno o un’illusione.
65 Che i fenomeni nascano da cause
non è mai in contraddizione;
poiché la causa è vuota di causa
si capisce che è priva di produzione.
66 La non produzione di tutti i fenomeni
è chiaramente insegnata come vacuità;
in breve è spiegato
che i cinque aggregati sono tutti i fenomeni.
67 Spiegando la verità in accordo,
non si elimina il convenzionale.
Se è diverso dal convenzionale
non è la verità intesa.
68 Si insegna che il convenzionale è la vacuità
e la vacuità stessa è convenzionale.
È quindi certo che senza l’uno l’altro non sorgono,
come ‘prodotto e impermanente’.
69 Il convenzionale sorge dalle azioni e dalle emozioni distruttive
e le azioni sorgono dalla mente.
La mente è accumulata dalle impronte.
La libertà dalle impronte è felicità.
70 La mente felice è pacifica,
la mente pacifica non è disturbata.
L’assenza di disturbo è capire la verità,
comprendendo la verità si ottiene la libertà.
71 Viene descritta come realtà ultima e limite della realtà
come priva di segni e verità ultima.
Viene anche descritta come
la suprema mente dell’illuminazione e vacuità.
72 Quelli che non capiscono la vacuità
non sono la base per la liberazione.
Questi esseri ignoranti vagheranno
nella prigione dell’esistenza dei sei tipi di esseri
73 Quando questa vacuità
è così meditata dagli yogi,
senza dubbio in loro sorgerà
la mente unita al beneficio altrui.
74 Per quegli esseri che mi hanno
beneficiato in passato
come miei genitori o amici,
mi sforzerò per ripagare la loro gentilezza.
75 Per quegli esseri che sono scottati
dal fuoco delle emozioni distruttive nella prigione dell’esistenza,
dal momento che ho causato le loro sofferenze,
è giusto che dia loro felicità.
76 Se i risultati desiderabili e indesiderabili
delle rinascite in esistenze fortunate o sfortunate
avvengono dall’aiutare gli esseri
e dal danneggiarli,
77 Se lo stato supremo della Buddhità
sorge dipendendo dagli esseri senzienti,
non c’è da meravigliarsi che
tutte le vite degli dei e degli umani
78 come quelle sperimentate da Brhama, Indra e Rudra
e dai Guardiani del mondo,
se non fossero indotte dal beneficiare gli altri
questi tre tipi di migratori non esisterebbero.
79 Le varie sofferenze che
gli esseri senzienti sperimentano
come esseri infernali, preta e animali
sorgono dal danneggiare gli altri.
80 Fame, sete e attaccarsi l’un l’altro
e l’agonia della tortura
sono difficili da evitare e non hanno fine:
questi sono i frutti del danneggiare gli altri.
81 Lo stato di Buddha e la mente dell’illuminazione
e le rinascite fortunate,
e le rinascite sfortunate,
sappi che le fruizioni delle azioni degli esseri sono di due tipi.
82 Sostieni gli altri con tutto il possibile,
proteggili come faresti con il tuo corpo.
Il distacco per gli altri esseri senzienti
va evitato con forza come se fosse veleno.
83 Non è forse a causa del loro distacco
che gli uditori ottengono il risveglio minore?
I Buddha completi ottengono l’illuminazione
perché non abbandonano mai gli esseri senzienti.
84 Quindi considerando l’evidenza
dei frutti della azioni di beneficio e non benefiche,
come potrebbe chiunque rimanere anche un solo istante
attaccato solo al proprio beneficio?
85 Ha come salda radice la compassione,
e sorge dal germoglio della mente dell’illuminazione:
l’illuminazione è il risultato solo dell’altruismo
ed è ciò che coltivano i figli dei vittoriosi.
86 Quando diventa salda con la pratica,
sono preoccupati dalle sofferenze degli altri,
rinunciano alla beatitudine della concentrazione
e si gettano perfino nelle profondità degli inferni insopportabili.
87 Questo è meraviglioso e degno di lode,
questa è la via suprema del sublime.
Non meraviglia che essi donano
i loro corpi e le loro ricchezze.
88 Coloro che capiscono questa vacuità dei fenomeni
sono anche conformi alle azioni e ai loro risultati.
Questo è più meraviglioso di ciò che è meraviglioso.
Questo è più straordinario di ciò che è straordinario.
89 Coloro che desiderano salvare gli esseri senzienti,
anche se sono rinati nelle paludi dell’esistenza,
non sono inquinati dalle macchie dei suoi eventi
come i petali del loto nato dall’acqua.
90 I figli dei Vittoriosi come Samantabhadra e gli altri
hanno bruciato il legno delle emozioni distruttive
con il fuoco della saggezza della vacuità.
Tuttavia rimangono umidi di compassione.
91 Coloro che sono posseduti dalla compassione
mostrano gli atti di passare, nascere, i divertimenti
la rinuncia del reame, le pratiche ascetiche,
il grande risveglio e la sconfitta dei demoni.
92 Girano la ruota del Dharma
entrano nel mondo degli dei
e nello stesso modo mostrano l’atto di passare
al di là dei legami della sofferenza.
93 Manifestandosi come Brahma, Indra e Vishnu
e nella forme terrifiche di Rudra
compiono la danza di natura compassionevole
che agisce per pacificare i migratori.
94 Anche se, per quelli che sono stanchi sulla strada dell’esistenza
per farli riposare, hanno insegnato le due saggezze
che conducono al grande veicolo, non sono la verità ultima.
95 Finché non vengono esortati dai Buddha,
gli uditori rimarranno
nel corpo di saggezza
controllati e inebriati dalla concentrazione.
96 Quando vengono esortati in varie forme
diventano attaccati al beneficio altrui
e, accumulando le raccolte di meriti e saggezza,
otterranno il completo risveglio del Buddha.
97 Dal momento che ci sono i due tipi di impronte
queste impronte sono chiamate semi.
Quando i semi incontrano le condizioni,
producono il germoglio del samsara.
98 Lo ha rivelato il salvatore del mondo,
in accordo alle impronte della mentalità degli esseri,
in modi diversi per le persone diverse,
con metodi svariati.
99 Con la differenza di vasto e profondo
in alcune occasioni sono caratterizzate da entrambe
benché siano stati insegnati questi approcci diversi
sono ugualmente vuoti e non duali.
100 I Darani ed i terreni
e anche le perfezioni dei Buddha
gli onniscienti hanno insegnato che sono
gli aspetti della mente dell’illuminazione.
101 Coloro che compiono il beneficio altrui in questo modo,
costantemente con il corpo parola e mente,
dibattono la dialettica della vacuità
e non sono discussioni nichiliste.
102 I grandi esseri non risiedono
nel samsara e nel nirvana.
Perciò i Buddha hanno insegnato
il Nirvana che non dimora.
103 L’unico sapore della compassione è il merito,
il sapore della vacuità è l’eccelso.
Coloro che lo bevono per realizzare
lo scopo personale e altrui, sono i figli dei Vittoriosi.
104 Prostrati con tutto te stesso.
Sono sempre degni di onore nei tre universi,
queste guide del mondo risiedono
come rappresentanti dei Buddha.
105 È detto che questa mente dell’illuminazione
è suprema nel Grande Veicolo.
Sforzandoti nell’equilibrio meditativo
genera questa mente dell’illuminazione.
106 Per compiere il beneficio altrui e personale
non ci sono altri metodi nel mondo.
Tranne la mente dell’illuminazione,
fino ad ora i Buddha non hanno visto nessun altro mezzo.
107 Il cumulo di meriti che si ottiene
dalla mera generazione della mente dell’illuminazione
se prendesse forma
strariperebbe dalla sfera della spazio.
108 L’accumulo dei meriti
della persona che per un istante
medita la mente dell’illuminazione,
è immensurabile anche per i Vittoriosi.
109 La mente preziosa libera da emozioni distruttive
è il gioiello più unico e eccellente.
Non può essere danneggiato o rubato
dai ladri quali i demoni delle emozioni distruttive.
110 Così come le aspirazioni dei Buddha
e dei Bodhisattva sono fermissime,
nello stesso modo coloro che si immergono
nella mente dell’illuminazione la devono tenere stabile nei pensieri.
111 Con meraviglia, sforzati in questo
così come è stato spiegato.
In questo modo realizzerai
le attività di Samantabhadra.
112 Per i meriti immensi che ho accumulato con questa azione,
avendo lodato la mente dell’illuminazione che è osannata dai Vittoriosi eccellenti,
possano tutti gli esseri senzienti sommersi dalle onde dell’oceano del samsara,
percorrere il sentiero attraversato dal leader degli umani.
Il Commentario alla Mente dell’Illuminazione, composto dal grande maestro Nagarjuna, è qui concluso.
Tradotto e curato dal Sanscrito in Tibetano dall’abate Indiano Gunakara e dal traduttore Tibetano Rapsi Shenyen. In seguito è stato corretto dall’abate Indiano Kanakavarma e dal traduttore Tibetano Patsap Nyima Drak.
Tradotto e curato dal Tibetano in Italiano da Fabrizio Pallotti Champa Pelgye © il 6 novembre 2014 sulla base del testo originale in Tibetano espresso nel Tengyur.