Meditazione di Autoguarigione

meicine-buddhaMeditazione di Autoguarigione

Cerchiamo d’assumere una buona posizione, anzi una corretta posizione, la postura corretta di meditazione: osserviamo il nostro corpo dal di dentro. Troviamone i punti di tensione: e lasciamoci andare.

Partiamo dal capo. Rilassiamo i muscoli del viso, iniziando dalla fronte, rilassiamo le nostre mandibole, rilassiamo le labbra, posiamo dolcemente la lingua sulla volta del palato, rilassiamo le braccia, lasciamole leggermente discoste: la mia mente mi osserva.

Rilassiamo il collo, le spalle, scendiamo lungo gli arti superiori fino alla punta delle dita.

Procediamo nello stesso modo rispetto all’addome, al torace, ai glutei, alle gambe fino alla punta delle dita dei piedi: il mio corpo lentamente e progressivamente si rilassa, fino a sentirsi sprofondare nel cuscino.

La mia colonna vertebrale è ritta: mette in contatto la terra col cielo.

Iniziamo a neutralizzare la nostra mente: meditiamo sul respiro.

Così la nostra mente si rende recettiva.

Sviluppo una piena motivazione altruistica, sviluppo le mie buone qualità mentali per essere di beneficio agli altri esseri, nessuno escluso e quindi per noi stessi.

Ritorniamo ad osservare il nostro respiro.

Abituiamoci ad essere sensibili al continuo della nostra mente, al suo incessante cambiamento.

Quando ci accorgiamo che stiamo per cadere nelle distrazioni, lasciamole fluire e riportiamo l’attenzione al respiro. Non appena c’accorgiamo d’essere impegnati in pensieri discorsivi che riguardano il futuro, i nostri progetti, i nostri desideri, il passato: riportiamo l’attenzione della nostra mente al respiro.

Immaginiamo ora d’avere alla nostra sinistra nostra madre, e alla nostra destra nostro padre: essi sono nei loro momenti migliori, ben vestiti e rilassati: essi meditano con noi.

Di fronte a noi ci sono le persone antipatiche, quelle persone che vorremmo evitare: esse guardano rilassate verso di noi. Osserviamo i loro volti, il modo in cui sono vestiti.

Alle nostre spalle ci sono tutti i nostri amici, le persone simpatiche, che cerchiamo, le persone con cui vorremmo essere sempre in contatto. Osserviamo i loro vestiti, quanto sono rilassati, attorno a loro vi sono centinaia, migliaia, milioni, anzi miliardi di persone sconosciute. Sono esseri che semplicemente non abbiamo avuto modo di conoscere, come quelli che incontriamo in bus al mattino, o sul treno, o in una qualsiasi via o piazza. Verso tutti costoro nutriamo sensazioni neutrali. Pensiamo, e rendiamocene conto, che non c’è nessuna differenza tra noi e loro, perché tutti desiderano la felicità e non vogliono la sofferenza.

Pensiamo come sarebbe meraviglioso se tutti fossero liberi dalla sofferenza e fossero pervasi dalla beatitudine.

Entriamo in questa sfera: esprimiamo il desiderio di liberare dalla sofferenza tutti gli esseri che ci circondano.

Grazie alla forza di questa esortazione, appaiono di fronte a noi due leoni dallo sguardo determinato: reggono un trono adorno di fantastici gioielli, sopra di esso v’è un fiore di loto dai petali vibranti completamente spalancati con delle striature rosse, simbolo della rinuncia alla sofferenza.

Sopra al fiore di loto v’è un bianco disco lunare posto orizzontalmente, come un cuscino leggermente discosto dal fiore di loto. Il disco solare è di colore oro, sopra di esso appare Buddha Sakiamuni, il saggio dal corpo dorato dotato dei 32 segni principali ed 82 segni secondari, ha i capelli neri corvini, con riccioli che girano in senso orario ed un batuffolo di peli al centro delle sopracciglia, simbolo del terzo occhio, le sue ciglia sono particolarmente lunghe.

Il Buddha guarda soddisfatto alla nostra meditazione.

Ogni essere attorno a noi ha di fronte un piccolo Buddha dall’aspetto lieto e contento, seduto nella posizione del loto, avvolto nei tre vestiti da monaco, ha grandi padiglioni auricolari, tiene in grembo una ciotola per l’elemosina, come quella usata dai monaci. Con la mano destra tocca la terra. Sui palmi delle mani e sulle piante dei piedi si notano delle ruote del Dharma. Egli è avvolto da un aura di luce di beatitudine.

Prendiamo rifugio in Lui. Ci affidiamo al maestro Buddha che rappresenta tutte le nostre qualità realizzate.

Per la forza di questo affidarsi, e del rifugio, si genera un candido raggio di luce bianca emanato dal chakra della corona del capo del Buddha, la luce bianca entra nel nostro capo, lo svuota, scioglie in bianco candore tutto ciò che in esso è contenuto: tessuti ossei, cerebrali, vasi sanguigni, ecc.

Ora il capo diventa leggero: la nostra tranquillità aumenta: s’incrementa in noi il senso di pace.

Siamo molto soddisfatti di questa situazione e ne ricaviamo gioia: ogni disturbo o malattia degli organi contenuti nel nostro capo immediatamente svaniscono.

Sono libero da qualsiasi disturbo a livello del mio capo e mi rallegro.

Come per effetto d’una calamita, dal chakra della gola del Buddha s’emana luce rossa che svuota completamente il nostro collo d’ogni struttura materiale, questa luce ci dona il potere della guarigione da ogni malattia in questa zona: dal mal di gola, dalla tonsillite, dalla laringite, dalla tracheite, dalle affezioni tiroidee e linfatiche. Il risultato derivante è l’incremento del chakra dell’ombelico.

L’energia del piacere che provo fa sì che, dal suo chakra ombelicale, il Buddha di fronte a me inizia ad emanare un raggio di luce gialla al nostro chakra dell’ombelico: il fascio di luce gialla oltrepassa la nostra cute all’altezza dell’ombelico e si trasforma in una sfera gialla che si espande, facendo svanire tutti gli organi addominali, svuotandone completamente la cavità. Ora il mio addome è vuoto, splendente d’una fulgida luce gialla che mi comunica benessere ed incrementa la mia sensazione di piacere. Tutti i disturbi e le malattie addominali scompaiono, in quest’attimo guarisco di qualsiasi problema digestivo, epatico, renale e relativo agli organi contenuti nella cavità addominale. Sono molto contento di stare bene!

La mia lietezza, come una calamita, richiama un fascio di luce verde dal chakra segreto di Buddha Sakyamuni, la luce verde entra nel mio corpo, assume l’aspetto d’una piccola sfera verde che si dirige al mio chakra segreto: la sfera verde s’espande, smaterializza la cavità pelvica da ogni organo, svuotando completamente (fino alla punta dei piedi) la parte inferiore del mio corpo: ora, dalla zona segreta in giù il mio corpo è vuoto e risplende d’una intensa luce verde. Qualsiasi affezione o disturbo a livello pelvico (genitale, alla vescica, al retto) e alle gambe subito scompare: percepisco una sensazione di grande benessere e d’intenso piacere.

Istantaneamente, le differenti parti del mio corpo dai diversi colori si fondono in semplice luce chiara, che pervade completamente il nostro corpo.

Contempliamo ora il nostro corpo completamente vuoto, pervaso di chiara luce.

Se proviamo un dolore o un fastidio di qualsiasi intensità in una parte del nostro corpo, sciogliamo questo disturbo o tensione nello splendore della chiara luce.

D’un tratto al nostro chakra del cuore appare un fiore di loto bianco, leggermente screziato di rosso: osserviamo che il medesimo fenomeno accade a tutti gli esseri di fronte a noi. Ora i leoni s’assorbono nel trono, che s’assorbe nel fiore di loto, il quale a sua volta, s’assorbe nel santo corpo di Buddha Sakyamuni: la sua luminosità del color dell’oro aumenta d’intensità ed il suo corpo si fa piccolo fino ad assumere le dimensioni d’un pollice. Il suo splendore dorato continua ad intensificarsi.

In quest’istante il corpo del Buddha si posiziona sulla cima del mio capo, ne discende con la leggerezza d’una piuma, penetra nel mio corpo cavo e vuoto che si posa stabilmente sul fiore di loto sorretto dal disco lunare.

Dal chakra del cuore di Buddha s’emana una luce infinita al nostro chakra del cuore, i raggi di luce s’irradiano nelle 10 direzioni, purificando tutti gli ambienti e rendendo brillante e splendente ogni zona del mondo e dell’universo. Ovunque vi sono sofferenze o guerre giunge la pace, gli animi si pacificano esteriormente ed interiormente. Tutti gli esseri si separano dalla sofferenza.

Ora i raggi di luce si riassorbono dal nostro cuore a quello di Buddha.

Dedichiamo i meriti di questa meditazione augurando a tutti gli esseri di realizzare lo stato di Buddha che unisce compassione e saggezza, auspicando la pace nel mondo ed in tutti noi.

Terminata questa meditazione, avvertiamo il grande incremento d’energie che s’è generato in noi!

Simbolismo dei 5 colori, che rappresentano i 5 Dyani Buddha.

Colore dei chakra

Difetto mentale

Antidoto

Bianco, corona del capo

ignoranza

saggezza discriminativa che realizza la vacuità

rosso-gola

attaccamento

equanimità

blu-cuore

odio

amore

giallo-ombelico

avarizia

generosità

verde-segreto

gelosia

rallegrarsi