18 – S.S. Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: Mahamudra e kalpana

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: come affrontare i kalpana.

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche: come affrontare i kalpana.

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche, nell’ambito della pratica Mahamudra illustrare i Kalpana.

Appunti e domande del Dr. Luciano Villa e dell’Ing. Alessandro Tenzin Villa nell’ambito del Progetto “Free Dharma Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Domanda: Santità, ci potrebbe parlare dei Kalpana?

Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche

Nel corso di questa ricerca, sorgono i vari tipi di Kalpana. I Kalpana, ancora una volta, sono tutta la gamma di pensieri concettuali che concepiscono oggetti e soggetti o fanno qualsiasi tipo di ipotesi dualistica. Abbiamo già visto questi kalpana nel processo di meditazione stabilizzativa. Quando cerchiamo di concentrarci in modo univoco su un oggetto, a volte sorgono questi Kalpana. Si comincia cioè a pensare a qualcosa, e sorgono dei pensieri concettuali. Così osserviamo questi Kalpana e cerchiamo di scoprirne qualcosa. Come sono? Qual è la loro origine? Dove si formano? Dove vanno? Quali sono le loro diverse caratteristiche? A questo punto li analizziamo molto minuziosamente. Se esistono, infatti, (e chiaramente in qualche modo esistono), da che cosa nascono? Sembra che sorgono come i germogli che improvvisamente escono dalla terra. Quindi guardiamo la terra su cui sono sorti, che sembra essere la mente. Conseguentemente, se sono stati emanati dalla mente, sono della stessa natura della mente o sono diversi? Sono la mente stessa? Sono alcuni contenuti della mente? Come si presentano? Di che cosa sono fatti? Come si relazionano alla mente stessa?

Quando analizziamo la mente ed i Kalpana si evidenziano diverse possibilità. Prima di tutto, sembra ragionevole affermare che i pensieri, i Kalpana, sorgono nella mente. Se sorgono dalla mente, la prossima domanda è: sorgono contemporaneamente con la mente? In altre parole: sono la sostanza stessa della mente? L’analogia usata qui è la relazione tra il sole e la luce del sole. La luce del sole nasce dal sole, e sembra essere della sua stessa essenza, come il sole. Tuttavia, il sole è lì e la luce del sole è qui, quindi vi è una certa differenza. Se diciamo che i kalpana si riferiscono alla mente come la luce solare si riferisce al sole, poi vanno sempre insieme. Non v’è luce senza il sole e non s’è sole senza la sua luce. Essi sorgono insieme, esistono insieme, ovunque c’è l’uno c’è l’altro. In questo senso, sono inseparabili e sorgono simultaneamente. Quindi, se diciamo che la mente e Kalpana sono così, allora stiamo dicendo che ovunque ci sono kalpana vi è la mente e ovunque ci sia la mente ci sono Kalpana. In questo modo analizziamo fino ad arrivare a una conclusione, una determinazione.

Se questo non è abbastanza corretto, allora cerchiamo un’altra possibilità. Diciamo che forse i kalpana sorgono solo in presenza di determinate condizioni favorenti. Forse non li si trova sempre ovunque ci sia la mente. Possiamo dire che è come un bastoncino d’incenso e il fumo: la mente è come il bastoncino d’incenso ed i Kalpana sono come il fumo. Spesso si trovano insieme, ma non sono necessariamente insieme. Ci vuole una condizione che contribuisca per far sorgere il fumo dall’l’incenso. E la condizione favorente è il fuoco. Se si rimuove o si spegne il fuoco dell’incenso, il fumo uscirà più. Analogamente, se l’incenso è esaurito, quindi non potrà far fumo, anche se vi è abbondanza di fuoco. In questo caso, il rapporto tra i due dipende contribuendo condizioni. Quindi, analizziamo la mente, vediamo se c’è qualche tipo di condizione che fa nascere dalla mente il kalpana, senza il quale non si genererebbe.
E’ utile osservare le diverse analogie che illustrano le possibili relazioni tra la mente ed il suo contenuto concettuale. Un altro esempio è lo specchio e il riflesso nello specchio, che sono chiaramente di natura diversa. Le immagini non sono inerenti nello specchio, ma nascono nello specchio quando si verificano le situazioni favorenti. La condizione favorente è un oggetto visibile in prossimità dello specchio. Se è presente l’oggetto, allora sarà riflesso nello specchio, se non lo è, non sarà riflesso. Inoltre, anche se l’oggetto viene riflessa nello specchio, la riflessione ne rappresenta solo un angolatura. Se ci si sposta in un altro angolo e si guarda quello stesso specchio, non vedrete l’oggetto riflesso in esso.
Quindi, il fenomeno dipende non solo dalla presenza dell’oggetto, ma anche dall’angolo di visione prospettica.
Quindi, forse, il rapporto tra la mente ed i Kalpana sono così: i kalpana appaiono nella mente solo quando qualche oggetto, qualche stimolo, è in una qualche prossimità della mente. Ed anche allora, i kalpana appaiono alla mente solo da una certa prospettiva. Se si guarda alla mente nello stesso momento da una prospettiva diversa, forse il kalpana non appare nemmeno. Ancora un altro esempio è quello della luna riflessa nell’acqua. Quando la luna splende nel cielo ed abbiamo una pozza d’acqua, si può vedere il riflesso della luna in quell’acqua. Il riflesso è come i Kalpana. Se si prendono dieci o dodici ciotole, e li si riempie tutte con l’acqua, si vedrà poi che la luna risulta riflessa dieci o dodici volte, a seconda del numero di specchi d’acqua che avete e dove siete collocati.
Quindi la domanda è: sono la mente e i Kalpana in quello stesso rapporto? Si possono avere molti Kalpana da un solo stimolo? Qui, l’acqua è come la mente. Se si dispongono di diversi specchi d’acqua allora si possono contemporaneamente avere molte immagini della luna. Se si dispone di uno stimolo od un oggetto, possono molti kalpana sorgere contemporaneamente? Sarebbe come avere un oggetto e veder sorgere nella mente il pensiero: “Oh, questo è bello” ed altri pensieri derivanti da questo stesso stimolo stesso come: “Questo è buono”, “Questo è grande,” e così via.

Tutti i diversi tipi di concetti che possono sorgere in relazione ad uno stimolo, certamente possono sorgere in mente, ma possono nascere contemporaneamente come la luna si riflette in diversi specchi di acqua? Questa è una domanda fondamentale. La funzione della mente è come degli specchi d’acqua, che possono contenere immagini distinte? Questo non sembra essere il caso. Di solito, se avvertiamo che qualcosa è buono, allora quel concetto, quel Kalpana, attira la nostra attenzione. Subito si può dire: “Oh no, non va bene,” ma è un momento successivo, non simultaneo. La teoria che la mente ha pensieri simultanei è problematico.
Un’altra analogia che serve come base per l’analisi è che la mente e i Kalpana sono legati in una relazione simile a quella della madre col bambino, la madre rappresenta la mente ed il bambino è il Kalpana. Così si potrebbe dire che i kalpana nascono nella mente come un bambino nasce da una madre. Se la relazione è di questo tipo, allora possiamo guardare a varie possibilità. Una volta che il bambino è nato, la madre ed il bambino possono entrambi coesistere. Una volta che i Kalpana sono prodotte dalla mente, possono coesistere? Cosa facciamo se il bambino muore e la madre sopravvive? Può la mente proseguire mentre i kalpana vengono recisi o persi? C’è un’altra possibilità: che il bambino viva e la madre muoia. In questo caso, non si dovrebbe più avere la mente, ma il Kalpana continuerà. Questa è un’altra possibilità che deve essere analizzata e testata per accertatene la validità.
Quindi si dovrebbe determinare come la mente ed i Kalpana si rapportano in termini di movimento. Se sono la stessa cosa, sono uguali in sostanza? Sembra che vi sia una differenza. E’ questo aspetto della differenza vero o falso? Questo deve essere determinato. In altre parole: la mente proietta i Kalpana? Sono un qualcosa che viene prodotto e proiettato verso l’esterno? Oppure, al contrario, i kalpana derivano veramente da qualcosa che è là fuori per essere fatti propri dalla mente? Sono i Kalpana una funzione della mente, come un’attività in cui la mente si impegna? Questi aspetti devono essere determinati in modo molto chiaro per comprendere la natura della mente e dei suoi contenuti.
Questo, quindi, è il primo di quattro categorie di indagine, vale a dire, guardare la mente in termini di Kalpana, i modelli di pensiero che sorgono nella mente, cosa sono, e come interagiscono tra loro.

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