Buddha Sakyamuni, Kalama Sutta: O Kalama, non abbandonandosi all'odio, e non trovandosi mentalmente sopraffatto e vinto dall'odio, questa persona non prenderà la vita altrui, non ruberà, non commetterà adulterio e non racconterà bugie; inciterà anche gli altri a farne altrettanto. Gli ci vorrà molto per che ne risulti il proprio beneficio e la propria felicità?
Kalama Sutta
(Anguttara Nikaya, Tika Nipata, Mahavagga, Sutta No. 65)
L’insegnamento ai Kalama
[I Kalama di Kesaputra vanno a vedere il Buddha]
1. Così l’ho sentito. Un giorno il Bhagavan, mentre stava passando per il Kosala in compagnia di una grande folla di bhikkhu, entrò in una città dei Kalama chiamata Kesaputra. I Kalama ch’erano gli abitanti di Kesaputra si dissero: “Il Venerabile Gotama, il monaco, il figlio dei Shakyan, mentre stava vagando per il Kosala, è entrato in Kesaputra. La buona fama del Venerabile Gotama è giunta fino qui: è vero, il Bhagavan è così provetto, pienamente illuminato, dotato della conoscenza e della pratica, sublime, conoscitore dei mondi, senza pari, guida per gli uomini domabili, istruttore degli esseri divini e umani, di quel che ha chiaramente e per diretto conoscimento capito da sé. Ha lanciato il Dharma, buono all’inizio, buono nel mezzo, buono al fine, dotato del senso e della lettera, e completo in tutto; e proclama la vita santa che è perfettamente piena e perfettamente pura. Vedere gente così perfetta è difatti buono.”
2. I Kalama quindi, abitanti di Kesaputra se ne andarono laddove stava il Beato. Arrivando lì, certuni gli resero omaggio, e si sedettero di lato; altri scambiarono saluti con lui ed alla fine di una cordiale e memorabile discussione, si sedettero di lato; certuni lo salutarono alzando le loro palme giunte e si sedettero di lato; certuni annunciarono il loro nome e la loro famiglia e si sedettero di lato; certuni, senza dire niente, si sedettero di lato.
[I Kalama di Kesaputra chiedono consiglio presso il Buddha]
3. I Kalama, abitanti di Kesaputra seduti di lato dissero al Beato: “O venerabile signore, ci sono dei rinuncianti e dei brahmani che passano per Kesaputra. Non espongono e non spiegano altro che le loro proprie dottrine; quelle altrui, le disprezzano, le ridicolizzano e le mettono a pezzi. Anche altri rinuncianti e brahmani, venerabile signore, passano per Kesaputra. Continue reading »