Il Ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo di meditazione, dove era chiamato Gen Dubtop, il detentore dei Siddhi.
Ven. Ghesce Yesce Tobten: Lo yoga della divinità.
Il punto fondamentale dello ‘yoga della divinità’ consiste nel cercare di rendere se stessi il più simile possibile alla Divinità; tuttavia non possiamo rendere simile ad una divinità il nostro corpo che è umano; e poiché abbiamo vari livelli di coscienza e diversi stati mentali non possiamo trasformare in divinità tutti i livelli di coscienza e tutte le situazioni mentali.
Esistono tre principali categorie di tantra: il Kriya, il Ciarya e lo Yogatantra.
Nel primo, il Kriya, si tende a produrre la particolare trasformazione della saggezza che comprende la vacuità. In questo caso la normale coscienza si trasforma in una coscienza che comprende la vacuità ed in seguito questa coscienza che comprende ormai la vacuità si trasforma nella Divinità. In altre parole, nel livello più alto, il più sottile stato che esista di coscienza, si trasforma nella natura della vacuità ed è solo a questo punto che acquista la natura della Divinità.
Nei due Sentieri del Sutra e del Tantra il concetto di vacuità è lo stesso. Vi è invece una differenza riguardo a quale tipo di coscienza realizza la vacuità, dal momento che esistono due livelli di coscienza: uno grossolano ed uno più sottile. Prima di tutto è importante realizzare la consapevolezza della vacuità, in seguito portare questa trasformazione nella coscienza che ha realizzato la vacuità, infine, sarà questo stesso livello di coscienza che ha acquisito la natura della vacuità ad operare la trasformazione nella divinità stessa.
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