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Lhasa, Pechino ha mandato al patibolo altri quattro tibetani
Ott 23rd, 2009 by admin

Tibet: proteste contro Pechino

Tibet: proteste contro Pechino

Lhasa, Pechino ha mandato al patibolo altri quattro tibetani
Secondo il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia, la sentenza di morte è stata emessa l’8 aprile. Non si fermano i massacri contro l’etnia, dopo le proteste del 14 marzo dello scorso anno. La Corte intermedia del Popolo di Lhasa, capitale del Tibet, ha eseguito lo scorso 20 ottobre la condanna a morte comminata l’8 aprile contro quattro tibetani per la loro presunta partecipazione alle proteste di massa avvenute lo scorso anno nella città. La condanna è stata eseguita immediatamente ai danni di Lobsang Gyaltsen, Loyak, Penkyi e un quarto di cui non si conosce il nome. La sentenza è stata supervisionata ed approvata dal comune. I media cinesi non hanno riportato in alcuna forma la notizia, resa pubblica dal Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia. Read the rest of this entry »

Tibet, scoperto un enorme giacimento di metano fra i ghiacci
Ott 17th, 2009 by admin

Il Potala, il Palazzo del Dalai Lama a Lhasa

Il Potala, il Palazzo del Dalai Lama a Lhasa

Tibet, scoperto un enorme giacimento di metano fra i ghiacci
Potrebbe rappresentare l’indipendenza energetica della Cina. Ma gli idrati di metano, conosciuti anche come “ghiaccio che brucia”, sono anche uno degli agenti più inquinanti al mondo. Nella tundra tibetana “è nascosto il segreto per l’indipendenza energetica della Cina, che vede aprirsi la strada verso uno sviluppo ecosostenibile e senza petrolio”. Lo ha dichiarato ieri un rappresentante del ministero cinese per la Terra e le risorse, che ha spiegato: “Sotto i ghiacci di Tibet e Qinghai i nostri geologi hanno trovato il più grande giacimento sotterraneo  di idrati di metano”. Il combustibile, noto come “ghiaccio che brucia”, è caratteristico del sottosuolo cinese: per forma e spessore, assomiglia all’acqua solidificata. Ma se viene bruciato, sprigiona energia pulita: il metano è infatti un combustibile pulito, che emette diossido di carbonio e acqua. Read the rest of this entry »

Tibetani e indiani in marcia contro i 60 anni di violenze della Cina
Ott 1st, 2009 by admin

I festeggiamenti per i 60 anni della Repubblica popolare cinese sono la celebrazione di “60 anni di violenze, bugie e oppressioni contro i popoli del Tibet, del Turkestan orientale e della Cina”. È quanto affermano i leader del Congresso dei giovani tibetani (Cgt)

I festeggiamenti per i 60 anni della Repubblica popolare cinese sono la celebrazione di “60 anni di violenze, bugie e oppressioni contro i popoli del Tibet, del Turkestan orientale e della Cina”. È quanto affermano i leader del Congresso dei giovani tibetani (Cgt)

La massiccia presenza dell’esercito cinese in Tibet costituisce una minaccia “alla sovranità e all’economia dell’India”. La politica di Pechino verso le minoranze “sbagliata e disastrosa”. I festeggiamenti per i 60 anni della Repubblica popolare cinese sono la celebrazione di “60 anni di violenze, bugie e oppressioni contro i popoli del Tibet, del Turkestan orientale e della Cina”. È quanto affermano i leader del Congresso dei giovani tibetani (Cgt), gruppo in esilio che lotta per i diritti della popolazione, mentre migliaia di indiani e tibetani, uniti, protestano a New Delhi contro le “violente repressioni” perpetrate da Pechino. Come già avvenuto in occasione dei Giochi olimpici, il Partito comunista ha messo in scena uno spettacolo “per migliorare l’immagine della Cina nel mondo” e conquistare il ruolo di “leader negli affari globali”, ma la sfilata di “armi e tecnologia” militare durante la parata mostrano il vero volto del Paese: “un avvertimento al mondo Read the rest of this entry »

Sessant’anni di tirannia: le proteste dei tibetani. Decine d’arresti in Tibet ed in Nepal
Ott 1st, 2009 by admin

Le proteste dei tibetani a Delhi

Le proteste dei tibetani a Delhi

Mentre Pechino celebrava i sessant’anni della fondazione della Repubblica Popolare, in diverse parti del mondo i tibetani hanno inscenato manifestazioni di protesta per denunciare i soprusi e l’arroganza della Cina.
A New Delhi, la polizia indiana ha arrestato ventuno tibetani che, sventolando bandiere a lutto e avvolti nel vessillo tibetano, si erano riuniti di fronte all’ambasciata cinese, nella zona di massima sicurezza di Chanakyapuri. Gli attivisti, tutti appartenenti al
Tibetan Youth Congress, hanno cercato di oltrepassare il muro di cinta dell’ambasciata (nella foto l’arresto di un tibetano). “Si sono arricchiti succhiando il sangue del popolo”, ha dichiarato un manifestante ai giornalisti. Un altro tibetano ha così affermato: “Noi del Tibetan Youth Congress non possiamo stare a guardare, i cinesi arrivano persino a cercare pretesti per attaccare l’India, il paese che per noi è un esempio e per il quale siamo disposti anche a sacrificare le nostre vite”. Read the rest of this entry »

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