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Vivere bene a quota 5.000: svelato il segreto dei tibetani
Lug 29th, 2010 by admin

Un gruppo di ricercatori americani ha certificato che i popoli di montagna sono geneticamente diversi dagli altri: nel corso dei secoli il loro organismo è mutato in modo da garantire la sopravvivenza della specie anche in condizioni estreme – di GIAMPAOLO VISETTI

Vivere bene a quota 5.000 svelato il segreto dei tibetani

PECHINO – Vivere in alta quota allunga e migliora la vita. Ad assicurare longevità e vecchiaia più attiva non sono solo aria pulita, cibi sani, movimento quotidiano e ritmi meno stressanti. Un gruppo di ricercatori americani ha certificato che i popoli di montagna sono geneticamente diversi dagli altri. Il loro organismo, nel corso dei secoli, ha subìto un mutamento biologico, capace di garantire la sopravvivenza della specie anche in condizioni estreme.

Lo studio dell’Università di Berkeley, pubblicato sull’ultimo numero della rivista Science, è riuscito a spiegare perché la resistenza alla rarefazione dell’aria, dove la concentrazione dell’ossigeno è inferiore fino al 40% rispetto a quella sul livello del mare, rallenta gli effetti dell’invecchiamento e migliora le prestazioni degli organi interni. La ricerca è stata effettuata in Tibet e ha messo a confronto il Dna di cinquanta abitanti dell’Himalaya con quello di altrettanti cinesi di etnia han nati in pianura. Fino ad oggi la scienza aveva già scoperto dieci geni che distinguono i due popoli. L’équipe del professor Rasmus Nielsen ne ha rilevati ora trenta, individuando per la prima volta nei discendenti di chi da generazioni si è insediato sopra i 3500 metri di quota una sorta di “umanità parallela”. La scoperta del “segreto dei tibetani” non stabilisce solo una diversità genetica, politicamente assai

delicata, tra i nativi di Lhasa e quelli di Pechino. Si estende ai 13 milioni di esseri umani che in tutto il mondo vivono fino a 5 mila metri sopra il livello del mare ed è destinata a dare nuovo impulso agli studi sulle malattie causate dalla privazione di ossigeno nel grembo materno, tra cui epilessia e schizofrenia. Read the rest of this entry »

La Cina promuoverà lo sviluppo economico delle regioni occidentali?
Lug 28th, 2010 by admin

Promessi grandiosi progetti di infrastrutture per oltre 100 miliardi di dollari. Esperti: se Pechino replica il modello dell’est, troverà analoghi problemi per inquinamento, sfruttamento, proteste sociali.

Pechino ha annunciato, all’inizio di luglio, nuovi investimenti per 100 miliardi di dollari in 23 progetti di infrastrutture “per promuovere il rapido e sano sviluppo delle aree occidentali”, rimaste arretrate rispetto alle ricche regioni costiere orientali. Esperti discutono su quale modello di sviluppo sarà perseguito.

Il divario tra le due parti del Paese ha anche ragioni storiche recenti: nel 1978 il leader Deng Xiaoping aprì la Cina allo sviluppo industriale e al commercio favorendo soprattutto le zone costiere con strade, ferrovie, centrali di energia e idroelettriche. Le regioni occidentali costituiscono il 71% del territorio, ma ospitano solo il 28% della popolazione. Sono ricche di energia e di minerali pregiati, essenziali per lo sviluppo del Paese. … Read the rest of this entry »

S.S. Dalai Lama consacra la statua di Maitreya Nubra-Ladakh
Lug 27th, 2010 by admin

His Holiness the Dalai Lama Consecrates Maitreya Statue at Disket Monastery

July 27th 2010

Nubra Valley, Ladakh, J&K, India, 26 July 2010 (tibetonline.tv) – His Holiness the Dalai Lama blessed a newly installed Maitreya statue during a ceremony at Ladakh’s Disket Monastery (Dekyi Gonpa in Tibetan) on Sunday. Read the rest of this entry »

Testimoni oculari raccontano le violenze a Lhasa del marzo 2008, di Urgen Tenzin
Lug 24th, 2010 by admin

“Di fronte alle proteste pacifiche dei tibetani, le autorità cinesi ricorrono in modo abituale ad arresti arbitrati, carcerazioni e torture"
“Di fronte alle proteste pacifiche dei tibetani, le autorità cinesi ricorrono in modo abituale ad arresti arbitrati, carcerazioni e torture”

L’ho visto con i miei occhi”. E’ un rapporto di 73 pagine redatto da giornalisti cinesi e basato sulle testimonianze di oltre 200 tibetani, che raccontano le violenze commesse da polizia ed esercito cinese durante le proteste del marzo 2008 a Lhasa e altrove. Violenze e abusi non limitati ai pestaggi dei giorni delle proteste, ma proseguiti anche dopo con arresti arbitrari su larga scala, prevaricazioni e torture sui detenuti.

Urgen Tenzin, direttore esecutivo del Centro tibetano per i diritti umami e la democrazia (Tchrd), spiega ad AsiaNews come il rapporto è la conferma delle violenze subite nel marzo 2008. “Dimostra che i tibetani non fanno propaganda [quando denunciano soprusi e violenze], nel Tibet occupato le autorità cinesi hanno scatenato continue campagne politiche e nuove norme per sottoporre i tibetani a un controllo statale sempre più intenso in materia di diritti umani e libertà fondamentali. Il rapporto ‘L’ho visto con i miei occhi’, scritto da cinesi han e da avvocati, registra la brutalità scatenata contro genere innocente e conferma le notizie già fornite da noi”. Di fronte alle proteste pacifiche dei tibetani, le autorità cinesi ricorrono in modo abituale ad arresti arbitrati, carcerazioni e torture, ci sono state repressioni sui monasteri buddisti tibetani e sui conventi di suore e operazioni violente con gravi episodi, per le proteste pacifiche”. Read the rest of this entry »

Con Twitter il Dalai Lama dialoga con i cinesi
Lug 23rd, 2010 by admin

hh_twitterIn migliaia pongono domande al leader tibetano, che parla della sua successione, dell’autonomia del Tibet, della sua cultura. Mostrando un Tibet molto diverso da quello della propaganda ufficiale e cercando un dialogo con la popolazione cinese.
Il 19 luglio il Dalai Lama ha risposto alle domande dei cinesi su Twitter, sul suo nuovo blog twitter:@dalailamacn. Mentre Pechino rifiuta qualsiasi dialogo con il leader tibetano in esilio, egli continua a cercare il colloquio con la popolazione cinese, per far conoscere la situazione del Tibet e per favorire la coesistenza pacifica e paritaria dei diversi gruppi etnici.
Con una votazione sono state scelte 10 domanda, su 326 domande proposte da 1.543 internauti. Moderatore è stato lo scrittore Wang Lixiong, che già aveva organizzato il primo analogo dialogo su internet il 21 maggio scorso. Dalle domande è emerso  un grande desiderio nella popolazione cinese di comprendere sia la persona del 75enne leader buddista in esilio, sia la situazione tibetana.  LEGGI LE RISPOSTE DI SUA SANTITA’ – … Read the rest of this entry »

Membri di una famiglia tibetana incarcerati, torturati e condannati dalla polizia cinese
Lug 11th, 2010 by admin

Lhasa: polizia cinese in assetto antisommossa in azione.

Lhasa: polizia cinese in assetto antisommossa in azione.

Sono tre fratelli e tre cugini della famiglia Samdrup, perseguitati dalla polizia locale della prefettura di Chamdo, nella Regione autonoma tibetana. Gli arresti sono avvenuti in meno di un anno.

Pechino (AsiaNews/Tchrd) – In meno di un anno la polizia cinese ha arrestato, torturato e condannato alla prigione o alla “rieducazione-tramite-lavoro” tre fratelli e tre cugini della stessa famiglia tibetana. Lo rivela il Centro tibetano per i diritti umani e la democrazia (Tchrd) che parla di sentenze ingiustificate e vendetta personale da parte di ufficiali della polizia locale ai danni di sei membri della famiglia Samdrup del villaggio Gonjo County, nella prefettura di Chamdo, Regione autonoma tibetana. I primi ad essere arrestati sono Jigme Namgyal e Rinchen Samdrup, direttori di una ong ambientalista. I due fratelli hanno accusato membri della polizia locale di caccia illegale di alcuni animali in via d’estinzione. Il 7 agosto del 2009 sono stati arrestati. Jigme è stato condannato in novembre a 21 mesi di “rieducazione-tramite-lavoro” con l’accusa di “danneggiamento della stabilità sociale”, per avere raccolto informazioni sull’ambiente e averle condivise con “la cricca del Dalai Lama”. … Read the rest of this entry »

Arrestati 30 tibetani per proteste contro le estrazioni minerarie
Lug 11th, 2010 by admin

Dimostrazione contro lo sfruttamento minerario del Tibet.
Dimostrazione contro lo sfruttamento minerario del Tibet.

In Tibet, in un sottodistretto di Namling, nella prefettura di Shigatse, 30 tibetani hanno lanciato sassi contro dieci veicoli di sicurezza cinesi e sono stati arrestati. Le proteste dei civili sono cominciate quando, in aprile, una compagnia cinese ha avviato nel territorio dei lavori di imprecisata “estrazione mineraria”, compromettendo le falde acquifere e impedendo il pascolo degli animali. “I tibetani della zona sono disperati e si sono appellati alle autorità locali per fermare le attività di estrazione” ha rivelato una fonte. “Hanno spiegato quanto le operazioni stiano danneggiando le condizioni ambientali del territorio”. LEGGI TUTTO … Read the rest of this entry »

Tributo mondiale d’auguri per il 75° Compleanno del Dalai Lama
Lug 9th, 2010 by admin

Sua Santità il Dalai Lama sorride benevolmente durante le celebrazioni per il suo 75° compleanno, a sinistra vediamo Sua Santità Gyalwa Karmapa.
Sua Santità il Dalai Lama sorride benevolmente durante le celebrazioni per il suo 75° compleanno, a sinistra vediamo Sua Santità Gyalwa Karmapa.

Il 6 luglio 2010 Sua Santità il 14° Dalai Lama del Tibet ha compiuto 75 anni, centinaia di migliaia, anzi milioni, di persone in tutto il mondo gli fanno gli auguri e celebrano il settantacinquesimo compleanno del Dalai Lama, leader spirituale del buddismo tibetano in esilio a Dharamsala, nel nord dell’India. Nonostante la pioggia, circa 5mila sostenitori si sono riuniti davanti al tempio himalayano di McLeod Ganj, dove il Dalai Lama vive dal 1959, quando fu costretto a fuggire dal Tibet in seguito alla sollevazione repressa nel sangue dal governo cinese, vedi le immagini http://dalailama.com/gallery/album/0/73 . A Washington DC, la Presidente del Congresso Nancy Pelosi ha salutato il Dalai Lama per il suo 75 ° compleanno come “un uomo di pace e di saggezza” e ha esortato la Cina a dialogare seriamente con lui sul problema del Tibet. “Sua Santità ha espresso la volontà di visitare la Cina e ad impegnarsi direttamente con i funzionari d’alto livello. E mia sincera speranza che Pechino inviti Sua Santità in Cina per reali trattative”, ha aggiunto in un comunicato. Read the rest of this entry »

Dalai Lama: il problema della successione non mi preoccupa.
Lug 9th, 2010 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Non esiste un’istituzione legata al nome di Buddha né a quello di Nagarjuna. Restano gli insegnamenti, non le organizzazioni. Resteranno i miei pensieri, i miei libri, non l’istituzione”.

Sua Santità il Dalai Lama: “Non esiste un’istituzione legata al nome di Buddha né a quello di Nagarjuna. Restano gli insegnamenti, non le organizzazioni. Resteranno i miei pensieri, i miei libri, non l’istituzione”.

In un’intervista concessa all’emittente NDTV all’indomani del suo settantacinquesimo compleanno, il Dalai Lama ha dichiarato che forse è troppo presto per affrontare il problema della sua successione, problema che, in tutto il mondo, preoccupa sia tibetani sia i loro sostenitori. “Non ho fretta di designare il mio successore”- ha detto Tenzin Gyatso – “Del resto, come ho ricordato più volte, il regime comunista cinese, per ragioni puramente politiche, sembra più interessato al problema dell’istituzione del Dalai Lama che alla mia persona”. “Da un punto di vista pratico, sono in buona salute e potrei vivere altri 10 o 20 anni…” Read the rest of this entry »

Nepal, la polizia impedisce manifestazioni per il compleanno del Dalai Lama
Lug 7th, 2010 by admin

Il governo nepalese blocca le cerimonie pubbliche dei buddisti nel giorno dell’anniversario della nascita del Dalai Lama.

Nel giorno del 75esimo compleanno della massima autorità buddista, il governo di Kathmandu ha schierato ingenti forze di polizia per evitare manifestazioni pubbliche di sostegno e celebrazione dell’evento. Già ieri i funzionari pubblici e politici erano stati esortati a non partecipare a nessuna delle cerimonie pubbliche che si fossero svolte in occasione della ricorrenza. A questo scopo numerosi agenti sono stati schierati a presidio delle zone della capitale in cui i tibetani buddisti sono più presenti. Nonostante questi provvedimenti non sono mancate celebrazioni dell’evento nel distretto di Lalitpur, all’interno dei campi profughi dove vive la comunità di religiosi. La polizia ha fermato alcuni dei sostenitori tibetani nella capitale e coloro che si dirigevano verso i monasteri e le zone di preghiere presenti all’interno del campo dei rifugiati. I provvedimenti nepalesi sono stati presi nell’interesse del governo di Kathmandu a preservare i rapporti con la Cina che vede nel monaco buddista e in chi lo sostiene una pericolosa fonte di separatismo che mira all’indipendenza della regione del Tibet dal governo di Pechino.

La Lunga Marcia dei lavoratori cinesi
Lug 5th, 2010 by admin

di Claudio Tecchio 

“But safeguarding your own rights is always legitimate … if people are oppressed they must rebel. This is only natural.”

a worker at Foshan Fengfu

Da alcuni anni nella Repubblica Popolare Cinese si registrava un costante aumento dei conflitti sociali, tanto nei centri urbani quanto nelle campagne.

Gli espropri generalizzati di terreni coltivati da contadini poveri e le sempre più frequenti demolizioni su aree da lottizzare avevano infatti provocato rabbiose reazioni sfociate spesso in violente manifestazioni contro i simboli locali del potere comunista. … Read the rest of this entry »

Himalaya, fra 20 anni oltre un miliardo le vittime dei cambiamenti climatici
Lug 4th, 2010 by admin

Nel distretto di Solukhumbu, alle pendici dell’Himalaya, centinaia di abitanti dei villaggi situati intorno al lago glaciale Imja (nella foto) hanno abbandonato le loro case per l'esondamento del bacino.
Nel distretto di Solukhumbu, alle pendici dell’Himalaya, centinaia di abitanti dei villaggi situati intorno al lago glaciale Imja (nella foto) hanno abbandonato le loro case per l’esondamento del bacino.

di Kalpit Parajuli AsiaNews. Lo rivela lo studio di una società di ricerca indiana, che ha previsto il drastico calo dei bacini idrici dell’area Himalayana. Per i ricercatori la produzione di frumento e riso di Cina e India diminuirà fino al 50%. In Nepal, migliaia di persone hanno già abbandonato le loro terre per mancanza di cibo e rischio di inondazioni provocate dallo scioglimento dei ghiacci. Nei prossimi 20 anni oltre 1,3 miliardi di persone saranno colpite dalla siccità. I bacini idrici himalayani e i fiumi che attraversano  Bangladesh, Cina, India e Nepal subiranno una riduzione della portata pari a oltre 275 miliardi di metri cubi d’acqua, per lo scioglimento dei ghiacciai e l’inquinamento. Lo rivela uno studio del Strategic Foresight Group, società di ricerca indiana. Il documento, pubblicato lo scorso 28 giugno, mostra scenari inquietanti. Secondo i ricercatori  nei prossimi 20 anni la produzione di frumento e riso di Cina e India diminuirà fino al 50%, per le più frequenti siccità, mentre la domanda di cibo della popolazione aumenterà del 20%.  “La disponibilità di acqua dolce – afferma il rapporto – cadrà in tutti e quattro i Paesi a causa dei cambiamenti climatici, diminuzione delle precipitazioni e altri fattori di disturbo naturale, come l’inquinamento”. Entro il 2050 oltre 200 milioni di persone dovranno spostarsi dalla regione himalayana per mancanza di acqua e cibo. Secondo i media nepalesi il processo di spopolamento dell’area himalayana è già iniziato. Il quotidiano Gorkha Patra, ha calcolato che oltre 10mila persone hanno abbandonato le loro terre per la diminuzione del raccolto dovuta allo scioglimento precoce delle nevi e all’irregolarità delle piogge monsoniche. Read the rest of this entry »

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