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His Holiness the Dalai Lama: A Special Message for Covid-19 outbreak
Mar 31st, 2020 by admin

My dear brothers and sisters,

I am writing these words in response to repeated requests from many people around the world. Today, we are passing through an exceptionally difficult time due to the outbreak of the coronavirus pandemic.

In addition to this, further problems confront humanity such as extreme climate change. I would like to take this opportunity to express my admiration and gratitude to governments across the world, including the Government of India, for the steps they are taking to meet these challenges.

Ancient Indian tradition describes the creation, abiding and destruction of worlds over time. Among the causes of such destruction are armed conflict and disease, which seems to accord with what we are experiencing today. However, despite the enormous challenges we face, living beings, including humans, have shown a remarkable ability to survive. Read the rest of this entry »

Consigli per reclusi da virus. Meditiamo
Mar 15th, 2020 by admin

Il Dalai Lama propone da tempo di introdurre nelle scuole del mondo non già la religione, ma un insegnamento su come gestire le proprie emozioni fin dall’infanzia.

Consigli per reclusi da virus. Meditiamo

di Raimondo Bultrini

Chi riesce a risiedere il più a lungo possibile in quello spazio vuoto tra un pensiero e l’altro non è più in meditazione ma in contemplazione, non fissa più un oggetto o un pensiero separato da sé stesso, ma percepisce la perfetta unità dell’uno e del tutto, oltre lo spazio e il tempo.
LA MEDITAZIONE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
MANUALE NON BREVE DI CONSULTAZIONE
Leggo i preziosi consigli dei miei colleghi di Repubblica per aiutare i lettori con le loro conoscenze ed esperienza in campo culturale e artistico ad affrontare e passare con svago e meno angoscia questo periodo di forzata clausura. Tra le offerte di letture, musica e intrattenimento manca pero’ un elemento secondo me importante, la chance di imparare come convivere con possibili altri periodi di maggiore reclusione come questo, o – se vogliamo – in maggiore forzata intimità con noi stessi. Read the rest of this entry »

10 marzo, il 61° anniversario dell’insurrezione di Lhasa
Mar 10th, 2020 by admin

Sua Santità il Dalai Lama fugge da Lhasa per evitare di cadere in mano dei cinesi e trova rifugio in esilio in India.

Oggi 10 marzo, ricorre il 61° anniversario dell’insurrezione di Lhasa, un evento drammatico nella storia del Tibet. L’intera popolazione di Lhasa insorse contro l’occupazione militare cinese e nella repressione che ne seguì, 87.000 tibetani vennero brutalmente uccisi. Dal 1959, i Tibetani in tutto il mondo ricordano il 10 marzo come la giornata dell’Insurrezione Nazionale Tibetana e chiedono al mondo attenzione, conoscenza e solidarietà.
La questione tibetana non riguarda dunque solo il destino del Tibet e del suo popolo ma anche quello di ciascuno di noi.
Lunga vita a Sua Santità il Dalai Lama, uomo di pace, esempio di compassione e saggezza e a tutti i preziosi Maestri che preservano questa cultura millenaria e la diffondono a beneficio di tutti gli esseri.

10 Marzo
Pubblichiamo, dal libro “Lontano dal Tibet” di Carlo Buldrini la cronaca di quel drammatico mese di marzo 1959 che ha segnato per sempre la storia del Tibet contemporaneo.

Lhasa, 28 febbraio 1959. Continuano gli arrivi di centinaia di profughi nella capitale del Tibet. Giungono dalle province orientali di Amdo e di Kham. In queste zone, cinque anni fa, iniziò uno scontro armato tra le popolazioni locali e l’Esercito popolare di liberazione cinese. Amdovani e khampa si opposero in massa al programma di “riforme democratiche” imposte dal governo di Pechino. I monasteri diventarono i centri della resistenza tibetana. Nel febbraio del 1956, i due monasteri di Changtreng e Lithang, con dentro migliaia di rifugiati civili, vennero bombardati dagli aerei da guerra cinesi. Ci furono più di tremila morti. Dopo questi bombardamenti, la ribellione dei khampa si estese a tutto il nord-est del paese. L’Armata rossa di Mao Zedong la represse nel sangue. Migliaia di profughi khampa cercarono rifugio nel Tibet centrale. A Lhasa, da mesi, scarseggiano i viveri e i generi di prima necessità. Le truppe di occupazione cinesi presenti nella capitale sono stimate superare le ventimila unità. Le famiglie di profughi che hanno trovato rifugio a Lhasa o nelle sue immediate vicinanze sono più di quindicimila. Read the rest of this entry »

Dichiarazione del Presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana in occasione del 61° anniversario della Giornata della Rivolta Nazionale Tibetana
Mar 10th, 2020 by admin

Nel marzo del 1959Sua Santità il Dalai Lama fu costretto a fuggire in circostanze estremamente difficili. Prego che Sua Santità possa tornare presto nella sua casa; la casa dove i tibetani dentro e fuori il Tibet saranno riuniti e la libertà di base ripristinata nel loro paese. Bhod Gyalo!

Dichiarazione del Presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana in occasione del 61° anniversario della Giornata della Rivolta Nazionale Tibetana

Il 10 marzo 1959, il popolo tibetano si ribellò contro l’occupazione illegale di un Tibet, uno stato sovrano, da parte della Cina.

Con i pugni in aria, i tibetani inondarono le strade di Lhasa gridando: “Bhodkyi dhakpo bhodmi yin!” “Il Tibet appartiene ai tibetani!”

Sua Santità il 14 ° Dalai Lama del Tibet descrive il 10 marzo 1959 come il “il più importante giorno che la città di Lhasa abbia mai vissuto”. Nel suo libro di memorie “La mia terra, il mio popolo” continua dicendo:

Mi sentivo come se fossi in piedi tra due vulcani, ognuno dei quali poteva esplodere in qualsiasi momento. Da una parte c’era la veemente, inequivocabile, unanime protesta del mio popolo contro il regime cinese, dall’altra c’era la forza armata di un occupante potente e aggressivo.”

I cinesi risposero alle pacifiche manifestazioni tibetane con la forza bruta. L’allora consigliere generale indiano a Lhasa riferì che l’Esercito di Liberazione del Popolo cinese aveva scatenato tutta la sua “artiglieria, mortai, mitragliatrici e tutti i tipi di armi automatiche” su tibetani indifesi.

Siamo qui, uniti come un solo popolo, nel 61°anniversario di quel giorno, per rendere omaggio alle figlie coraggiose e ai figli del Tibet e per trarre ispirazione dai loro sacrifici nella nostra lotta per ripristinare la libertà e la pace in Tibet. Negli ultimi 60 anni i tibetani all’interno del Tibet sono stati compatti nella loro lotta contro l’occupazione illegale del nostro paese.

Qual è oggi per la gente comune tibetana la vita sotto il dominio cinese?

Il recente “Rapporto Freedom House” del 2020, ha dichiarato, per il quinto anno consecutivo, che il Tibet è la seconda regione meno libera del mondo, dopo la Siria. Read the rest of this entry »

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