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La cittadinanza onoraria del Comune di Fano al Dalai Lama
Feb 24th, 2018 by admin

Sia Santità il Dalai Lama Tenzin Gyatso

Fano (PU) – Nel 2018 ricorre il 510° anno dalla fondazione dell’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino e per l’occasione sono tantissime le iniziative promosse dall’ateneo ducale che ha ufficialmente invitato il Dalai Lama Tenzin Gyatso, per celebrare i festeggiamenti in presenza di tale altissima personalità portatrice di parole di pace e tolleranza in tutto il mondo, e insignirlo con il Sigillo ufficiale dell’Università degli Studi di Urbino, la più alta onorificenza dell’Università.

Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione proposta dalla consigliere Lucia Tarsi poi sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, che come oggetto aveva il conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Fano al Dalai Lama, Tenzin Gyatso, per l’altissimo esempio di pace e tolleranza che rappresenta e per questo tale richiesta sarà formalmente inviata nei prossimi giorni al magnifico Rettore, Prof. Vilberto Stocchi.

La mozione verte sul fatto che esiste un antico e profondo legame tra il Tibet e la città di Fano, la quale ha dato i natali, nel 1674, ai padri cappuccini Domenico da Fano e Giovanni da Fano, al secolo Francesco Magnanini e Giovan Battista Lombardi, che furono tra i primi occidentali a raggiungere Lhasa nel 1709. Read the rest of this entry »

Lhasa: contrastanti notizie sull’incendio divampato al Tsuglakhan
Feb 23rd, 2018 by admin

22 febbraio 2018. A distanza di giorni dall’incendio divampato a Lhasa nel complesso dello Tsuglakhan restano incerte e contrastanti le notizie su quale degli edifici religiosi che lo compongono sia andata a fuoco.

Le immagini pervenute da Lhasa la sera del 17 febbraio mostrano alte fiamme levarsi dal tetto di una delle cappelle dello Tsuglakhan, il complesso monastico di cui fa parte il Jokhang, il tempio buddhista risalente al 7°secolo che ospita la famosa statua del dodicenne Jowo Buddha Sakyamuni portata in Tibet, secondo la tradizione, dalla moglie cinese del re tibetano Songtsen Gampo. A fronte delle primissime e drammatiche notizie che davano per certo l’incendio della cappella del Jokhang, i siti di informazione Phayul e TibetNet hanno reso noto che le fiamme non sono divampate nel Jokhang ma in una cappella ad esso adiacente, presumibilmente quella di Lhamo Khang situata al piano superiore dell’edificio accanto al tempio principale.

Nonostante la smentita, la notizia che le autorità cinesi, pur avendo provveduto a domare le fiamme, avevano chiuso al pubblico e ai pellegrini il tempio del Jokhang e avevano diffidato i tibetani dal diffondere qualsiasi immagine riguardante l’incendio, ha per giorni alimentato interrogativi e speculazioni su dove effettivamente il fuoco sia divampato e sull’entità dei danni. Secondo alcune ricostruzioni le fiamme potrebbero essersi sviluppate al secondo piano del Jokhang danneggiando, anche se solo parzialmente, la famosa statua dello Jowo Buddha dietro la quale sembra sia stato appeso un drappo giallo presumibilmente a nascondere il guasto provocato dall’incendio. Una fonte tibetana ha fatto sapere che è stato vietato a chiunque l’accesso al secondo piano dell’edificio. Read the rest of this entry »

Tibet: la Cina ordina ai tibetani di denunciare le “forze separatiste”
Feb 15th, 2018 by admin

Una circolare diramata dalle autorità cinesi della cosiddetta Regione Autonoma ordina ai tibetani di spiare e riferire all’Ufficio di Pubblica Sicurezza ogni “attività criminale compiuta da forze separatiste”.

Il dettagliato documento elenca ventidue attività illegali oggetto di denuncia. Di queste, tre fanno diretto riferimento al leader religioso tibetano e impongono che alle autorità sia immediatamente riferita ogni azione effettuata da “bande criminali legate alle forze separatiste del Dalai Lama”. La circolare rilasciata dall’Ufficio di Pubblica Sicurezza della “Regione Autonoma” invita i tibetani a tenersi lontani dalle “forze del male” della cricca del Dalai Lama che potrebbero usare i templi e le attività religiose per “confondere e incitare” la popolazione contro il partito comunista e il governo.

Wang Xiaobin, un ricercatore dell’Istituto Cinese di Tibetologia con sede a Pechino, ha affermato che “il gruppo che fa capo al Dalai Lama continua ad interferire negli affari interni della Cina controllando i templi, le attività dei Lama e degli stessi “Buddha Viventi” nel tentativo di propagare la cosiddetta ‘via di mezzo’ che in realtà è solo un invito al separatismo della nazione ed è lesiva dei diritti del governo”. “Le forze ostili e alcuni intellettuali che affermano di voler preservare la lingua locale – prosegue Wang – tentano invece di diffondere l’idea che la lingua cinese sta minacciando la cultura tibetana, ma l’estremismo etnico è un’ideologia dalle conseguenze imprevedibili”. Read the rest of this entry »

La torcia olimpica firmata dal Dalai Lama va all’asta
Feb 11th, 2018 by admin

Sua Santità il Dalai Lama autografa la torcia olimpica

A poche ore dall’inizio dei XXIII giochi olimpici invernali torna all’asta la torcia olimpica del Dalai Lama. Nel 2006, anno dei giochi invernali di Torino, il Dalai Lama autografò la fiaccola olimpica e vi scrisse un messaggio di pace. La torcia fu poi venduta per beneficenza, e orapiù di dieci anni dopo, torna all’asta per finanziare un nuovo progetto di aiuto alla comunità tibetana.

L’asta, visibile a questo link, inizierà in concomitanza con l’apertura dei prossimi giochi invernali, il 9 febbraio, e si concluderà il 24 Febbraio. La storia di questa torcia olimpica è davvero incredibile: nel marzo 2006 la torcia viene portata in India da una spedizione di tedofori d’eccezione. Raggiunta la città di Dharamsala la spedizione incontra il Dalai Lama, qui in esilio. Il maestro supremo del buddismo tibetano, oltre ad autografare la fiaccola, vi scrive una dedica dal significato molto importante: “Prego perché tutti gli esseri senzienti vivano in felicità”. La spedizione promette allora al Dalai Lama di portare la fiaccola in vetta al Makalu (8.450 m) per poi metterla all’asta e raccogliere i fondi utili a costruire una scuola per i bambini tibetani in esilio a Dharamsala. La fiaccola viene portata da Tom Perry, lo scalatore scalzo famoso in tutto il mondo per le sue salite e discese a piedi nudi, per 140 km fino al campo base del Makalu (c.a. 4.870 m). Read the rest of this entry »

Monaco tibetano rilasciato con disabilità per le torture subite in una prigione cinese
Feb 10th, 2018 by admin

Un monaco tibetano che ha scontato sei anni di prigione in Cina è stato rilasciato il mese scorso con disabilità permanenti  a causa di torture subite in  carcere.

Ghesce Tsewang Namgyal, un monaco del monastero di Draggo(Sichuan), ha subito lesioni  irreversibili ad una gamba e alla parte inferiore del corpo, e non può camminare senza supporto. È stato rilasciato il 24 gennaio.

Non è in grado di camminare normalmente e le persone nella contea di Draggo hanno timore di parlare apertamente delle sue condizioni “,  una fonte tibetana in esilio che ha desiderato mantenere l’anonimato  a riferito a RFA

Ghesce Tsewang è stato arrestato il 23 gennaio 2012, in seguito a una manifestazione pacifica a Draggo durante il nuovo anno lunare. La manifestazione pacifica di massa da parte dei tibetani è stata brutalmente soffocata con l’ausilio munizioni caricate con proiettili veri e sei persone sono  morte dal fuoco delle autorità cinesi. Read the rest of this entry »

Sua Santità il Dalai Lama: Sutra del Diamante, conclusione dell’insegnamento
Feb 10th, 2018 by admin

23 gennaio 2018 Bodhgaya, Bihar, India – Anche questa mattina, l’arrivo di Sua Santità il Dalai Lama al Kalachakra Maidan è stato accompagnato da una folla festosa. Una volta salito sul palco e preso posto sul trono, i praticanti hanno intonato il Sutra del Cuore in cinese. Il Dalai Lama ha poi dato inizio ai rituali preparatori per l’iniziazione di Sarasvati che aveva deciso di conferire. Ha ricordato che nel corso di quest’ultimo ciclo di insegnamenti a Bodhgaya, persone delle più diverse provenienze hanno recitato il Sutra del Cuore nella loro lingua madre all’inizio di ogni sessione. Una cinquantina di anni fa, ha aggiunto, gli occidentali hanno iniziato a visitare l’Asia, e l’India in particolare, sviluppando un grande interesse per l’antica saggezza indiana al punto che molti di loro sono poi diventati buddhisti.

Per questa ragione, in occasione dell’ultimo insegnamento, il Sutra del Cuore sarà recitato in inglese. “Dal momento che le tradizioni religiose sono state di beneficio per gli esseri umani, tutte meritano il nostro rispetto” ha esordito il Dalai Lama “ed è davvero molto triste quando la religione diventa un pretesto per creare conflitti e violenza. E’ quindi fondamentale impegnarsi nel preservare l’armonia tra le varie tradizioni religiose.

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His Holiness the Dalai Lama Expresses Sadness about Taiwan Earthquake
Feb 10th, 2018 by admin

Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – In a letter he wrote to the President of Taiwan Ms. Tsai Ing-wen today, His Holiness the Dalai Lama expressed sadness over the loss of life and extensive devastation caused by a strong earthquake that struck Hualien city last night.

I understand that every effort is being made to rescue the injured and provide relief to those affected by this tragedy,” he added. “I offer condolences to Your Excellency and to the families who have lost loved ones.” https://www.dalailama.com/news/2018/his-holiness-the-dalai-lama-expresses-sadness-about-taiwan-earthquake

Mercedes-Benz si scusa con la Cina per aver citato una frase del Dalai Lama in un post pubblicitario
Feb 8th, 2018 by admin

La casa automobilistica Mercedes-Benz si è pubblicamente scusata con la Cina per aver citato una frase del Dalai Lama in un’immagine pubblicitaria postata su Istagram.

L’immagine postata da Mercedes su Istagram mostra una delle prestigiose automobili del marchio tedesco parcheggiata in riva al mare. Nella parte superiore della fotografia viene citata la seguente frase del Dalai Lama: “Look at the situations from all angles, and you will become more open” (valuta le situazioni da ogni prospettiva e diventerai più aperto). Il post con le parole del leader religioso tibetano, che Pechino considera un pericoloso separatista, è stato immediatamente oggetto di dure critiche mosse soprattutto dai collaboratori e dipendenti cinesi della compagnia. La casa automobilistica non solo ha prontamene rimosso l’immagine pubblicitaria ma, in data 6 febbraio, si è affrettata a pubblicare nel suo sito ufficiale su Weibo una dichiarazione in cui presenta al popolo cinese le sue più sincere scuse. Read the rest of this entry »

Il teatro della Royal Court di Londra censura opera sul Tibet causa timori di reazioni negative di Pechino
Feb 6th, 2018 by admin

Il teatro della Royal Court è stato accusato di censura da un drammaturgo indiano, Abhishek Majumdar, il quale sostiene che la sua produzione di una nuova opera importante sul Tibet contemporaneo è stata censurata a causa dei timori di una reazione negativa del governo cinese.

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