5 marzo – Il 1° marzo le autorità indiane hanno chiesto ai ministri e funzionari del governo centrale e dei governi locali di non partecipare agli eventi organizzati dall’Amministrazione Centrale Tibetana all’interno della campagna “grazie India.
Nel gennaio del corrente anno, il governo tibetano in esilio ha lanciato la campagna “Thank you India” con la quale intende organizzare nell’arco di tutto il 2018 una serie di eventi in segno di ringraziamento per la disponibilità e l’ospitalità offerta dal governo di New Delhi agli esuli tibetani (nella foto il momento del lancio della campagna – 19 gennaio 2018). Nonostante il 2 marzo il Ministro degli Esteri indiano abbia dichiarato che nulla è cambiato nella posizione del governo nei confronti del Dalai Lama, “un rispettato leader religioso del tutto libero di esercitare le sue attività in India”, il Segretario di Gabinetto P.K. Sinha non ha negato l’esistenza della circolare e delle disposizioni restrittive in essa contenute, motivate “dal momento molto delicato dei rapporti dell’India con la Cina”. In una nota, Sinha dichiara di comprendere la difficile situazione dell’Amministrazione Centrale Tibetana a fronte dei numerosi eventi già pianificati sia a New Delhi sia in altri stati indiani con la presenza del Dalai Lama e di alte cariche istituzionali del paese ospite.
Il 3 marzo, il presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana, Lobsang Sangay, ha lasciato Dharamsala diretto a New Delhi per una serie di incontri ufficiali con rappresentanti e dignitari del governo indiano. Sonam Norbu Dagpa, segretario del Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali del governo tibetano in esilio, ha dichiarato che la visita non è legata alla presa di posizione delle autorità della capitale indiana.
Fonti: Tibet Net – Phayul
A Dharamsala e non a Delhi gli eventi commemorativi “Thank you India”
6 marzo 2018. E’ giunta oggi notizia che gli eventi organizzati dall’Amministrazione Centrale Tibetana per ricordare i sessant’anni dall’arrivo in India del Dalai Lama e dei profughi tibetani si terranno a Dharamsala anziché nella capitale indiana. Ne ha dato notizia Ngodup Dhongchung, rappresentante del Dalai Lama a Delhi. “Alcune persone ne saranno dispiaciute” – ha dichiarato Ngodup all’Hindustan Times – ma siamo ospiti dell’India e questo paese è sempre stato generoso con noi”.
L’Amministrazione Centrale Tibetana aveva programmato per il 1°aprile un grande evento presso il Thyagaraja Stadium di New Delhi e un incontro interreligioso presso il Mahatma Gandhi Memorial a Rajghat, il 31 marzo, alla presenza di illustri nomi della politica indiana. Un altro evento dovrebbe tenersi a fine mese in Arunachal Pradesh per ricordare l’arrivo del Dalai Lama a Tezpur, in India, nel 1959.
Il cambio della località, che Dharamsala ribadisce non avere un legame diretto con la visita di Lobsang Sangay a Delhi, mette in sordina e ridimensione l’importanza delle manifestazioni e conferma il cambiamento della posizione del governo indiano nei confronti della comunità tibetana. La circolare diramata dal Segretario di Gabinetto P.K. Sinha il 1°marzo faceva specifico riferimento alle tensioni in questo momento esistenti tra Cina e India e l’improvviso cambio di programma voluto dal presidente Modi è chiaramente finalizzato al tentativo di stabilizzare le relazioni con Pechino.
Fonti: Tibet Net – Phayul
http://www.italiatibet.org/2018/03/05/no-delle-autorita-indiane-alla-partecipazione-di-rappresentanti-governativi-agli-eventi-organizzati-dalla-cta/