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Sua Santità il Dalai Lama: Morale ed Etica, Oggi e Domani
Aprile 3rd, 2021 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “La tradizione buddista tibetana è unica per l’importanza che attribuisce all’uso della ragione. È una tradizione completa. Comprende i valori umani fondamentali.

2 aprile 2021. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina Janis Martins Skuja della Società Lettone per il Tibet ha dato il benvenuto a Sua Santità il Dalai Lama in un webinar organizzato da una gruppo di persone ed organizzazioni degli Stati baltici.

Sua Santità ha risposto:

Ho visitato più volte gli Stati baltici. Uno dei motivi per cui ho visitato più di recente la Lettonia è stato per conferire insegnamenti ai buddisti russi. È successo che una volta, dopo aver insegnato ad un gruppo di russi a Delhi, uno di loro mi disse che c’erano molte persone in Russia che vi vorrebbero partecipare, ma che non potevano permettersi di venire in India. Mi sono commosso. Abbiamo esaminato la possibilità di conferire i miei insegnamenti in Lettonia, che era più facile da raggiungere per i russi. I lettoni ed i loro funzionari hanno sostenuto l’idea e si sono presi cura di me molto bene, cosa per cui desidero esprimere il mio profondo apprezzamento.

Ora, per quanto riguarda la morale e l’etica, secondo le varie tradizioni religiose, l’etica nasce dalla fede. Tuttavia, possiamo anche fare riferimento all’etica laica. Questa riguardano l’intera umanità. Tutti i sette miliardi di esseri umani in vita oggi sono essenzialmente uguali e dobbiamo vivere insieme.

In passato siamo stati coinvolti in guerre e violenze. Abbiamo speso tempo, impegno e denaro per sviluppare armi, cosa molto nefasta. Eppure siamo animali sociali. Gli scienziati sottolineano che dipendiamo dalla comunità in cui viviamo ed abbiamo una naturale preoccupazione per i membri della nostra comunità. Sono la fonte della nostra felicità.

“A volte il nostro senso di preoccupazione per la comunità più ampia s’è affievolito e ci siamo concentrati su un gruppo più ristretto in termini di” noi “e” loro “. Questo ci ha portato a combatterci e ad ucciderci a vicenda. Ma oggi non ci sono motivi per pensare a “noi” ed a “loro”. Tutti i sette miliardi di noi non solo devono vivere insieme, ma dobbiamo aiutarci a vicenda. Da questo punto di vista, l’etica implica il prendersi cura dell’intera umanità qui e ora. Non si tratta di Dio o del Buddha, significa considerare tutti gli esseri umani come nostri fratelli e sorelle. Si tratta di coltivare il buon cuore.

In questi giorni, oltre ai nostri problemi generali, dobbiamo fare i conti con minacce come il riscaldamento globale che ci riguarda tutti. In tali circostanze è importante che impariamo a vivere insieme felici e pacifici. Non abbiamo bisogno, ad esempio, di sviluppare armi ancora più sofisticate o più potenti. Dobbiamo vivere in pace, consapevoli dell’unicità dell’umanità.

E credo che le persone degli Stati baltici, Lettonia, Lituania ed Estonia, abbiano un grande potenziale per promuovere un ampio riconoscimento della fratellanza umana. Quando ero bambino ho imparato a conoscere il mondo esterno dai libri e riviste illustrati ed ero consapevole di come una nazione più grande avesse sfruttato gli Stati baltici. Le cose sono cambiate ed alla fine ho potuto visitarli.

Quello che voglio sottolineare è che l’etica radicata in un senso di unità dell’umanità è una fonte di felicità. La guerra è obsoleta. Anche le armi sono obsolete e sono uno spreco di denaro e di risorse. Ho anche la sensazione che i paesi più piccoli possano avere maggiori opportunità di quelli più grandi per contribuire alla pace effettiva del mondo “.

Nel rispondere alle domande del pubblico di tutti e tre gli Stati baltici, Sua Santità ha espresso preoccupazione per i suoi fratelli e sorelle che hanno sofferto in molti modi durante la pandemia di Covid-19. Ha espresso grande ammirazione per il modo in cui i medici e gli infermieri si sono presi cura di coloro che erano loro affidati. Ha aggiunto che, come monaco buddista, prega ogni giorno che i malati si riprendano e che la pandemia cessi. Rivolge le sue preghiere soprattutto alla dea Tara e ne recita il mantra.

Alla domanda su come le persone possono imparare a trasformarsi, Sua Santità ha osservato che gli esseri umani hanno cervelli particolarmente agili. Dobbiamo, ha suggerito, non usarli più per soffermarci sulle divisioni tra “noi” e “loro”. Dobbiamo garantire che l’istruzione parli maggiormente dei valori umani fondamentali, coltivando l’interesse per l’umanità nel suo insieme.

L’educazione moderna ha obiettivi in gran parte materiali, ma possiamo imparare utilmente dall’antica conoscenza indiana sul funzionamento della mente e delle emozioni. In questa comprensione sono incluse la non violenza e la compassione, che potremmo incorporare fruttuosamente nel nostro attuale sistema educativo.

Molti scienziati oggi stanno prendendo in considerazione l’importanza della salute mentale e si stanno interessando ai metodi per raggiungere la tranquillità. Parte di questo coinvolge l’igiene emotiva, un correlato mentale dell’igiene fisica con cui proteggiamo la nostra salute. Il che implica imparare ad affrontare emozioni distruttive come la rabbia e la paura. Implica inoltre la generazione di emozioni costruttive come la gentilezza e la compassione “.

Sua Santità ha osservato che in passato molti luoghi erano dominati da una presenza militare. Tuttavia, oggi, mentre la democrazia significativamente continua a crescere e con essa un’autentica preoccupazione sociale, le cose stanno migliorando. Molte persone desiderano ridurre il divario tra ricchi e poveri. Gli individui si assumono sempre più la responsabilità del benessere di tutti.

Le persone si basano sui propri sentimenti ed esperienze per decidere quando agire, piuttosto che aspettare che gli altri diano ordini od istruzioni. I sentimenti fanno parte della mente. L’antica conoscenza indiana, come preservata dalla tradizione Nalanda, offre spiegazioni dettagliate sul funzionamento della mente e delle emozioni. È riprodotta in molti buoni libri che possiamo studiare per imparare come diventare individui più pacifici e dalla mente calma.

Sua Santità ha accennato all’enorme crescita delle fonti di informazione oggi disponibili a chiunque abbia uno smartphone. Ha messo in guardia dall’essere indotti in errore da informazioni distorte e dai pericoli di una libertà di parola irresponsabile. Ha aggiunto che, quando le persone diventeranno più istruite e più perspicaci, coloro che propinano informazioni distorte saranno messi alla berlina e disonorati. Anche le grandi nazioni, ha osservato, possono mentire.

Che ci piaccia o no, ha detto, poiché dobbiamo vivere insieme su questo pianeta, dobbiamo renderci conto che differenze come la fede, il colore della carnagione o la razza sono secondarie rispetto al fatto che siamo tutti esseri umani. A causa di questa fondamentale uguaglianza, dobbiamo ridurre ed eliminare il divario tra ricchi e poveri. Abbiamo bisogno che la società sia basata su principi morali.

“Sono ottimista”, ha osservato Sua Santità, “che le cose stanno cambiando in meglio”.

Interrogato sul ruolo del cristianesimo e del buddismo nel 21° secolo, Sua Santità ha invitato a non nutrire troppa fiducia nei vecchi modi di pensare. Ha osservato che quando di questi tempi conferisce insegnamenti sul buddismo, non si limita a ripetere ciò che è stato detto in passato. È lieto di aver assunto una visione più scientifica, alla luce della ragione. Questo non influisce sul messaggio centrale di amorevole gentilezza. Per i cristiani, Dio, come un padre compassionevole, è il creatore, rendendo così i suoi figli, tutti gli esseri umani, fratelli e sorelle.

Sua Santità ha detto che, a suo avviso, la tradizione tibetana include ancora troppi rituali privi di significato. Ha ribadito che, per quanto le loro opinioni filosofiche possano divergere, il messaggio centrale di tutte le tradizioni religiose è l’importanza della amorevole gentilezza. Dove c’è amorevole gentilezza, naturalmente ne scaturisce il perdono. Essere di buon cuore rende felici le persone, fa felici le famiglie e la comunità. E la formazione alla gentilezza del buon cuore può essere inclusa nell’istruzione generale.

A chi chiedeva come affrontare le sfide e le difficoltà della vita, Sua Santità ha risposto d’aver seguito il consiglio di un maestro indiano del passato, che consigliava di analizzare il problema, per scoprire se poteva essere risolto. Se c’è una soluzione, questa è la strada da seguire. Se non c’è soluzione alcuna ed il problema non può essere superato, la cosa migliore è lasciarlo stare ed accettare la situazione così com’è.

Rispondendo ad una domanda sul vero scopo della vita, Sua Santità ha dichiarato che un fattore chiave è trovare la pace della mente, che contribuisce alla felicità ed alla buona salute. È importante riconoscere che emozioni come la rabbia e la paura distruggono la pace mentale, mentre la compassione e la preoccupazione per gli altri la rafforzano. Pertanto, vale la pena scoprire come affrontare la rabbia e come aumentare l’altruismo. Dobbiamo usare la nostra intelligenza. Una fonte possono essere i testi religiosi, ma i loro consigli possono essere applicati anche in modo oggettivo e secolare.

Uldis Budrikis, un parlamentare lettone e presidente del gruppo per il sostegno del Tibet al parlamento lettone, ha ringraziato Sua Santità per il suo messaggio di speranza e tranquillità. A nome della Società lettone per il Tibet ha detto a Sua Santità che ha molti amici in Lettonia e negli stati baltici che comprendono la lotta del popolo tibetano e come è stato privato della libertà. Ha espresso sostegno per l’apertura al dialogo per garantire una vera autonomia per il Tibet. Ha ringraziato Sua Santità per aver fatto suonare la campana della pace e per i suoi sforzi per rendere il mondo un posto migliore.

Nella sua risposta, Sua Santità ha spiegato:

Sebbene mi sia ritirato da ogni responsabilità politica, rimango impegnato nella conservazione della cultura tibetana, che è una cultura buddista. Nel settimo secolo, l’imperatore tibetano, nonostante gli stretti legami con l’imperatore cinese, scelse di progettare una forma di scrittura tibetana modellata non sui caratteri cinesi, ma sull’alfabeto indiano Devanagari. Un secolo dopo, l’allora sovrano tibetano invitò dall’India un grande filosofo e logico, Shantarakshita, per introdurre il buddismo in Tibet, stimolando la traduzione in tibetano della letteratura buddista, dei veri insegnamenti del Buddha e dei trattati dei maestri indiani epigoni. Questa è la base della tradizione che continuiamo a mantenere viva.

La tradizione buddista tibetana è unica per l’importanza che attribuisce all’uso della ragione. È una tradizione completa. Comprende i valori umani fondamentali.

Mi impegno anche a preservare l’ecologia de Tibet. Poiché l’altopiano tibetano è la fonte dei principali fiumi dell’Asia, che fornisce acqua a milioni di persone, la conservazione dell’ambiente naturale del Tibet, comprese le sue foreste, è fondamentale.

Dal 1974 noi tibetani non cerchiamo l’indipendenza, e da parte mia ho espresso la volontà di restare con la Repubblica popolare cinese, che può finanziare lo sviluppo, mentre noi possiamo offrire loro insegnamenti buddisti. Tuttavia, dobbiamo godere di una significativa autonomia. Credo che alla fine lo stretto controllo autoritario si sgretolerà, ma il buddismo sopravviverà.

“Apprezzo la vostra amicizia ed il vostro sostegno, grazie.”

Traduzione da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=14633 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Cioeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama. Guarda il video originale in inglese  https://www.dalailama.com/videos/morals-and-ethics-today-and-tomorrow ed il video tradotto in italiano da Fabrizio Pallotti, che ringraziamo per la sua gentilezza http://it.dalailama.com/videos/morale-ed-etica-oggi-e-domani, https://www.facebook.com/DalaiLamaItaliano/videos/283696606743627


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