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Sua Santità il Dalai Lama incontra una delegazione del SEE Learning
Agosto 11th, 2023 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Non abbiamo bisogno di concentrarci su ciò che potrebbe dividerci. Ciò di cui abbiamo bisogno invece è un senso di unità dell’umanità, una consapevolezza di come siamo tutti uguali. Dobbiamo impegnarci a costruire l’armonia in tutto il mondo.

10 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato questa mattina 30 dirigenti del team SEE Learning in Ladakh, che gli hanno comunicato che, dal lancio del programma in Ladakh poco più di un anno fa, hanno formato 500 insegnanti per implementare la formazione sociale, emotiva ed etica nelle scuole locali. Ieri, 150 insegnanti di Leh e Kargil si sono incontrati per discutere la loro esperienza di lavoro nel programma. Il loro portavoce ha ringraziato Sua Santità per aver avuto la visione di incoraggiare lo sviluppo del SEE Learning.

“Sono felice di conoscervi”, ha detto loro Sua Santità. “Quando noi tibetani ci siamo rifugiati in esilio in India, abbiamo scoperto la democrazia operante e che ci sono persone su cui la religione ha poca attrazione. Certo, la pratica religiosa può essere molto utile, ma è anche vero che le persone usano la religione come scusa per alimentare i conflitti.

Nella mia vita ho ricevuto insegnamenti appartenenti alle tradizioni Sakya, Kagyu e Nyingma, così come alla tradizione Geluk, e li pratico tutti. Ma la religione non è per tutti, e, ciò che è importante, è trovare modi per incoraggiare le persone a sviluppare, su base laica, qualità positive come l’amore e la compassione.

Sin dalla nostra nascita siamo nutriti dall’affetto di nostra madre. Formiamo con lei un legame naturale che non ha nulla a che fare con la religione. In un certo senso questa esperienza di amore ed affetto è colorata dall’attaccamento, ma in altri è semplicemente una risposta naturale.

Nonostante l’enorme numero di persone che sono morte violentemente durante la prima e la seconda guerra mondiale, oggi ci sono persone che sembrano essere spinte dal bisogno di combattere, anche se questo provocherebbe una terza guerra mondiale. Persistono nello sviluppo di armi potenti, ignari del fatto che se usano armi nucleari, anche loro saranno distrutti. Se non ci sforziamo di costruire la pace, l’intera umanità ne soffrirà.

Indipendentemente dal fatto che le persone seguano o meno una pratica religiosa, tutti abbiamo bisogno di amore e compassione. La moralità di base deriva da questo. In effetti, le guerre si combattono per mancanza di amore e compassione.

Sono un praticante buddista, ma cerco di assumere istruzioni per sviluppare amore e compassione e presentarle in un contesto secolare. L’attuazione dell’etica laica ci consente di costruire e migliorare l’esperienza di compassione ed affetto che apprendiamo dalle nostre madri. Guardate gli animali, si mostrano affetto reciproco senza l’intervento della religione. Allo stesso modo, i bambini rivelano affetto reciproco indipendentemente dalla religione, dalla nazione o dalla razza a cui appartengono. I bambini mostrano un’aperta cordialità che gli adulti farebbero bene ad emulare.

Non abbiamo bisogno di concentrarci su ciò che potrebbe dividerci. Ciò di cui abbiamo bisogno invece è un senso di unità dell’umanità, una consapevolezza di come siamo tutti uguali. Dobbiamo impegnarci per costruire l’armonia in tutto il mondo. Come esseri umani abbiamo tutti lo stesso tipo di volto con due occhi, un naso ed una bocca. Se dovessimo incontrare qualcuno con un terzo occhio, sarebbe davvero strano.

Quando noi tibetani siamo entrati in esilio e abbiamo incontrato tutti i tipi di persone diverse, abbiamo scoperto che eravamo proprio come loro. Anche se abbiamo affrontato grandi difficoltà a causa dell’invasione comunista cinese, oggi, mentre il popolo cinese sta subendo inondazioni diffuse, possiamo solo provare compassione e preoccupazione per loro. Tali disastri sono un sintomo della crisi climatica. Come segno della mia solidarietà con il popolo cinese, spero di poter fare una donazione per i soccorsi.

Come praticanti buddisti preghiamo:

Possano tutti gli esseri senzienti avere la felicità

E le cause della felicità.

Possano tutti gli esseri senzienti essere liberi dalla sofferenza

E dalle cause della sofferenza.

E anche se abbiamo solo una vaga idea di cosa significano tutti gli esseri senzienti, possiamo almeno prendere in considerazione tutti gli esseri su questa terra.

Come ho detto, provo grande simpatia per il popolo cinese alle prese con queste inondazioni e spero che abbia il coraggio di superare le sfide che deve affrontare. Le nostre scritture menzionano che il mondo alla fine sarà distrutto dall’acqua, dal fuoco o dal vento ed il riscaldamento globale sembra indicare il fuoco.

Quando sono arrivato per la prima volta in Ladakh, uno dei miei compagni era angosciato di quanto fossero aride le colline. A causa dei costanti sforzi che avete fatto piantando alberi e così via, le cose sono cambiate.

A Dharamsala ed in altri luoghi delle pianure dell’India in questo periodo dell’anno è umido e piove. Quando vengo in Ladakh mi rendo conto che il clima è secco e la temperatura moderata. Sono anche grato per l’affetto che mi avete dimostrato. Grazie.”

Alla domanda sulla differenza tra empatia e compassione, Sua Santità ha spiegato che la compassione consiste nell’impegnarsi per liberare gli altri dalla sofferenza e che ci sono tre tipi di sofferenza: la sofferenza della sofferenza, la sofferenza del cambiamento e la sofferenza che pervade il ciclo dell’esistenza. Ha aggiunto che finché ci troviamo sotto l’influenza del karma e delle illusioni, soffriremo. Queste sono le circostanze dalle quali cerchiamo di trovare la libertà.

Ha ribadito d’aver meditato per anni sulla mente del risveglio di bodhicitta e sulla saggezza che comprende la vacuità. Di conseguenza, ha fatto esperienza del cammino dell’accumulazione ed attende con impazienza di raggiungere il cammino della preparazione. Al di là de quale c’è il sentiero della visione, il raggiungimento della vera cessazione ed il primo terreno del Bodhisattva. Da lì si tratta di ascendere i sentieri ed i terreni fino al raggiungimento della Buddità. Quando vedi che è davvero possibile raggiungere questo obiettivo, ciò genera la grande fiducia di rendere la vita umana degna di essere vissuta.

Alla domanda su cosa si può fare per ridurre l’abuso di droghe, Sua Santità ha risposto che questo è un problema che deriva da una visione ristretta, le persone che si rivolgono alla droga non vedono altra soluzione ai loro problemi e sono attratte dalla gratificazione a breve termine data delle droghe. I giovani hanno bisogno di vedere la loro vita in un contesto più ampio. Genitori ed insegnanti farebbero bene a consigliare una visione più ampia ed estesa di ciò che possono fare.

Infine, a Sua Santità è stato chiesto quale consiglio darebbe a un insegnante SEE Learning che sta appena iniziando il programma. Ha suggerito che in materia di istruzione non è necessario introdurre idee religiose come l’esistenza di vite passate e future. È molto più importante concentrarsi su problemi più immediati, qui ed ora, facendo dell’etica laica la base per superare i problemi.

Sua Santità ha osservato d’essersi impegnato a coltivare per tutta la vita la mente del risveglio di bodhichitta, così come una visione della vacuità, ma riconosce che questo tipo di esperienza non è per tutti. Tutte le sue conquiste interiori sono state il risultato di uno sforzo.

Ha sottolineato che pregare Chenrezig, l’incarnazione della compassione, è un mezzo per realizzare la crescita interiore. Allo stesso modo rivolgerci a Manjushri può aiutarci a migliorare la nostra intelligenza e saggezza dissipando l’oscurità dell’ignoranza dalle nostre menti.

Ha notato che un numero crescente di scienziati moderni in questi giorni sta prestando attenzione ed imparando da ciò che la tradizione del Nalanda ha da insegnare sul funzionamento della mente e delle emozioni.

Infine ha ringraziato i delegati per essere venuti a trovarlo.


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