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Preghiere per la pace sotto l’albero della Bodhi
Dicembre 23rd, 2023 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Questo è ciò che desidero condividere con voi: dovremmo integrare l’insegnamento del Buddha dentro di noi”.

23 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Dopo la positiva conclusione dei tre giorni del Forum internazionale del Sangha, i delegati si sono riuniti questa mattina sotto l’albero della Bodhi per pregare per la pace nel mondo. Sua Santità il Dalai Lama è venuto dal monastero tibetano Ganden Phelgyeling per unirsi a loro. Raggiunto il lato ovest del Tempio della Mahabodhi, ha dapprima salutato Sakya Gongma Rinpoché e Jangtsé Chöjé Rinpoché, che erano seduti alla sua destra, quindi ha salutato la folla e poi il Ganden Tri Rinpoché che era seduto alla sua sinistra.

Dando il benvenuto a Sua Santità, agli illustri ospiti ed ai rispettati membri del Sangha, Siliing Tongkhor Rinpoché ha così esordito:

Ci siamo riuniti qui all’ombra dell’Albero della Bodhi ricordando che è qui che il Buddha raggiunse l’illuminazione. Traiamo forza dagli insegnamenti che diede, che rimangono rilevanti ed attuali. In mezzo alle infinite sfide che il mondo deve affrontare, concentriamoci sullo scopo condiviso di portare conforto, compassione ed un senso di unità a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Nelle sacre vicinanze di questo antico tempio possano le nostre preghiere trascendere i confini risuonando come un appello alla pace, alla compassione ed alla guarigione. Bodhgaya, dove secoli fa ebbe luogo l’illuminazione, è un faro per un futuro più luminoso ed un mondo più compassionevole.

Mentre uniamo le nostre mani in preghiera, possa questo incontro portare all’umanità una forza duratura, e possano le benedizioni che invochiamo oggi portare conforto a molti e diffondersi come delle onde in tutto il mondo. Possano le nostre preghiere essere colme della saggezza che ha avuto origine qui”.

Il Ven Mahayano Aun ha annunciato che in questa occasione le preghiere saranno cantate dai rappresentanti di 11 comunità Sangha delle tradizioni Pali e Sanscrita. “Siamo tutti seguaci dello stesso Buddha”, ha aggiunto, “possano le nostre preghiere contribuire alla pace ed all’armonia tra tutti gli esseri viventi”.

Prima Sua Santità e poi Sakya Gongma Rinpoché, Jangtsé Chöjé Rinpoché, il Venerabile Abate del Tempio Reale Tailandese di Bodhgaya, il Ganden Tri Rinpoché ed il Vice Sangharaja del Myanmar sono stati invitati ad accendere una lampada di saggezza per conferire un’apertura di buon auspicio all’incontro.

Il presidente del Consiglio Buddista Internazionale (IBC) a Bodhgaya, Geshé Ngawang Tenzin Gyatso ha quindi tenuto un discorso di benvenuto.

A nome del Consiglio Buddista Internazionale vi do il benvenuto in questa terra di illuminazione. Prima di tutto, permettetemi di esprimere profonda gratitudine a Sua Santità il Dalai Lama per averci benedetto con la sua presenza e per aver presieduto questo incontro. Do il benvenuto anche ai Sangharaja provenienti da diversi paesi. Il Forum Internazionale del Sangha, così come l’incontro di oggi, che realizza la visione di Sua Santità, sono stati coordinati dal rappresentante del Sud-Est asiatico dell’Ufficio di Sua Santità il Dalai Lama.

Il nostro obiettivo principale è stato quello di stabilire un dialogo continuo ed una collaborazione tra le varie comunità buddiste appartenenti alle tradizioni Pali e Sanscrita. Questo è un giorno di gioia e felicità poiché assistiamo ai membri di queste tradizioni che pregano insieme per il benessere di tutta l’umanità.

Ancora una volta ringrazio Sua Santità per aver impartito il vero insegnamento del Buddha e per aver ringiovanito il mondo intero rivelando l’antica saggezza dell’India radicata nella compassione e nella saggezza. Possa l’insegnamento del Buddha rimanere a lungo nei nostri cuori e possano tutti i nostri maestri vivere a lungo ed in buona salute”.

Sono seguite le preghiere per la pace universale cantate dai membri del Sangha provenienti da India, Sri Lanka, Tailandia, Myanmar, Bangladesh e Cambogia, che hanno tutti pregato in Pali. I monaci di Taiwan recitavano il “Sutra del cuore” in cinese. I monaci provenienti da Corea, Giappone e Vietnam cantavano il “Sutra del cuore” nelle rispettive lingue battendo un pesce di legno per mantenere il ritmo. Infine, i monaci tibetani hanno recitato la “Preghiera dei Tre Continuum” e il verso seguente:

Possa esserci felicità nel mondo, possano i raccolti essere abbondanti,

Incrementare la produzione di cereali; possa fiorire la spiritualità;

Possiamo noi ottenere tutta la felicità ed i benefici

E soddisfare tutti i nostri più sentiti desideri.

Prima di cantare il “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 in tibetano, hanno recitato questa “Lode a Prajnaparamita” di Rahula:

Omaggio alla Perfezione della Saggezza,

Madre di tutti Budda dei tre tempi,

Che va oltre le parole, inconcepibile, inesprimibile,

Non prodotta e senza ostacoli, della natura dello spazio,

Il dominio oggettivo della saggezza autoconsapevole.

Per concludere con questo verso conclusivo:

Con la venuta del Buddha nel mondo

L’insegnamento risplende luminoso come il sole

I custodi dell’insegnamento sono armoniosi come fratelli

Attraverso di loro possa l’insegnamento fiorire a lungo.

Bhikkhu Pragyadeep, segretario generale del Consiglio buddista internazionale di Bodhgaya, ha espresso parole di ringraziamento:

Sua Santità il Dalai Lama ed ospiti – monaci, monache e laici provenienti da 33 paesi diversi – oggi ci siamo riuniti sotto l’albero della Bodhi, l’unico testimone dell’illuminazione di Siddhartha Gautama. Questa è la prima volta che rappresentanti di così tanti paesi si riuniscono qui all’ombra dell’Albero della Bodhi. Ci auguriamo che in futuro ci saranno molte più assemblee simili.

È Sua Santità che ha spiegato il Buddismo in modo tale da suscitare grande interesse. Grazie ai vostri sforzi molte persone in diverse parti del mondo stanno prestando attenzione a ciò che ha insegnato il Buddha. La vostra presenza rende vivo il Buddismo. Pertanto, preghiamo che Sua Santità possa vivere a lungo.

Molti studiosi tra i rappresentanti di 33 paesi hanno presentato dei documenti alla conferenza, pieni di conoscenza ed intelligenza sulla coscienza e così via. Vi ringraziamo per l’ispirazione che ci avete dato.”

Il Ven Mahayano Aun ha espresso la speranza che, con un impegno condiviso per il Dharma e un’aspirazione collettiva per la pace nel mondo, le preghiere pronunciate oggi possano diffondere amore, saggezza e compassione in tutto il mondo, portando tutti gli esseri senzienti a vivere in pace ed armonia.

Possano tutti i nostri sforzi contribuire al fiorire dell’insegnamento del Buddha”, ha aggiunto, “e possano tutti gli esseri trovare pace e felicità. Questo conclude le nostre preghiere per il mondo sotto il sacro Albero della Bodhi”.

Sua Santità ha espresso una richiesta improvvisata di parlare all’assemblea:

Tutti noi, compresi voi, amici del Dharma qui riuniti, sappiamo che l’aspetto unico dell’insegnamento del Buddha è che tratta dell’origine dipendente: pratityasamutpada. Quando l’unisci all’aspirazione di raggiungere il nirvana, o liberazione, percorri i sentieri degli Arhat e dei Realizzatori Solitari. Ma quando la combini con la mente del risveglio di bodhicitta, il tuo percorso conduce alla Buddità.

Nella tradizione dei maestri di Nalanda, come Nagarjuna, s’è dimostrato che dovremmo esaminare l’insegnamento del Buddha alla luce della ragione, non basandoci esclusivamente sulla fede. Sono nato nel remoto nord-est del Tibet, ma sono venuto a Lhasa per studiare il Dharma con i miei tutori. Usando la mia intelligenza attraverso lo studio e la ragione ho scoperto quanto fossero profonde le istruzioni del Buddha. Nella mia pratica quotidiana mi concentro sulla bodhicitta e sulla comprensione della vacuità. Quindi posso dirvi che l’insegnamento del Buddha non è solo vasto e profondo, ma è anche pratico ed efficace in termini di sviluppo interiore.

Come indicato dal mantra del ‘Sutra del Cuore’, aspiriamo a raggiungere la Buddità seguendo i cinque sentieri. Non ci limitiamo semplicemente a dire preghiere, dobbiamo seguire la direzione mostrata da Nagarjuna ed altri, ed esaminare l’insegnamento in termini di ragione e logica. Ho acquisito una buona esperienza sia di bodhicitta che di vacuità, tanto che posso dire di aver raggiunto il percorso dell’accumulazione e spero di raggiungere il percorso della preparazione.

Dalla mia esperienza ho imparato quanto siano pratici gli insegnamenti del Buddha. Se li integri nella tua mente, vedrai il loro effetto, che alla fine porterà al raggiungimento della Buddità. In altre parole, gli insegnamenti del Buddha sono vasti e profondi.

Io stesso sono un seguace del Buddha. Ho studiato i suoi insegnamenti, ma li ho anche meditati. Attraverso lo studio e la pratica ho acquisito esperienza di quanto siano vasti e profondi. Come persona con tale esperienza, essendo qui in questo luogo sacro dove il Buddha raggiunse l’illuminazione, mi sento molto fortunato.

Nessuno di noi vuole soffrire. Tutti vogliamo essere felici. Ma coloro che coltivano le cause della felicità attraverso la pratica concreta del sentiero sono pochi. Ricorda, il Buddha ci ha detto che gli Illuminati non lavano via le azioni malsane con l’acqua, e non rimuovono le sofferenze degli esseri con le loro mani, né trapiantano la propria realizzazione negli altri. È insegnando la verità della talità, rivelando la realtà così come l’hanno sperimentata ed i mezzi per pacificare le menti inquiete, che liberano gli esseri. Inoltre ha affermato: “Tu sei il padrone di te stesso”.

Posso vedere come ci liberiamo delle emozioni negative, le cause della sofferenza, applicando gli insegnamenti dentro di noi. Posso sentire l’impatto che il Dharma ha avuto sulla mia mente. Se anche tu pratichi, se studi e pratichi, vedrai come ciò porta alla pace della mente. Quando capirai come si possono domare le afflizioni mentali, vedrai come possiamo raggiungere l’obiettivo finale dell’illuminazione seguendo il sentiero.

Questo è ciò che desidero condividere con voi: dovremmo integrare l’insegnamento del Buddha dentro di noi. Grazie.”

Prima bozza di traduzione, salvo errori ed omissioni, da https://www.dalailama.com/news/2023/prayers-for-peace-under-the-bodhi-tree del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Choeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama, nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Guarda l’Insegnamento di Sua Santità tradotto in inglese da Tenzin Tzepag https://www.dalailama.com/videos/world-peace-prayer


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