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1-Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Bodhgaya su “Elogio al Dhammadhatu” di Nagarjuna
Dicembre 29th, 2023 by admin

29 dicembre 2023. Bodhgaya, Bihar, India – Questa mattina un velo di nebbia gelida si stendeva su Bodhgaya mentre Sua Santità il Dalai Lama compiva il breve viaggio dal monastero tibetano di Gaden Phelgyeling al Kalachakra Ground. La strada era fiancheggiata da sostenitori sorridenti, inclusi i batteristi del Ladakh, che Sua Santità salutò mentre passava.

Appena varcato il cancello del luogo d’insegnamento, Sua Santità si è fermato davanti ad una nuova statua in pietra del Buddha, commissionata dal Comitato di Gestione del Tempio di Bodhgaya (Bodhgaya Temple Management Committee BTMG), i cui membri erano lì ad accoglierlo. Supportato dai monaci del monastero di Namgyal, Sua Santità ha cantato dei versi per consacrarne l’immagine, scanditi dal lancio in aria di manciate di petali di fiori a titolo di benedizione.

Sua Santità è sceso dal golf cart proprio sul bordo del palco davanti al trono, da dove ha salutato sia a destra, a sinistra e di fronte, la folla di 50.000 persone, di cui circa 15.000 provenienti da più di 50 paesi del mondo. Voltandosi salutò la statua del Buddha dietro il trono. Ha salutato Sakya Gongma Rinpoché, Sakya Trizin e gli altri membri della famiglia Sakya. Dal lato opposto ha salutato Ganden Tri Rinpoché e Jangtsé Chöjé Rinpoché, nonché il Presidente del Parlamento tibetano ed il Sikyong Penpa Tsering.

Una volta che Sua Santità si è assiso, un gruppo di monaci Theravada si riunì davanti a lui per cantare il “Mangala Sutta” https://www.sangye.it/altro/?p=1868 in pali. Al che è seguita una recitazione cadenzata del “Sutra del Cuore” https://www.sangye.it/altro/?p=6098 e da un’offerta del mandala in tibetano. Nel frattempo sono stati offerti tè e pane a tutti.

Qualunque sia il tipo di discorso che verrà tenuto”, ha esordito Sua Santità rivolgendosi alla folla, “è importante verificare innanzitutto la nostra motivazione. Questo vale sia per l’insegnante che per l’insegnato. Dovremmo evitare le Otto Preoccupazioni Mondane o Otto Dharma Mondani (Desiderio di fama – Infelicità o angoscia alla perdita di fama, Desiderio di piaceri mondani – Infelicità o angoscia alla perdita di piaceri mondani; Desiderio di profitti materiali – Infelicità o angoscia alla perdita di profitti materiali; Desiderio di lodi – Infelicità o angoscia alla perdita di lodi).

Il Maestro non dovrebbe né essere egoista né limitarsi a cercare la pace. I discepoli non dovrebbero lasciarsi assorbire dai piaceri di questa vita. Tutti dovrebbero cercare di avvantaggiare gli altri.

Reciteremo la presa di rifugio e la generazione della mente del risveglio di bodhicitta. Il Buddha, il Dharma e il Sangha sono gli oggetti di rifugio ed il motivo per cui ci rivolgiamo a loro è per raggiungere l’insuperabile illuminazione per poter condurre tutti gli esseri senzienti alla liberazione.

Dopo aver conosciuto l’insegnamento del Buddha Shakyamuni, è bello riconoscere che qualunque cosa abbia insegnato era radicata nella sua stessa esperienza. Aveva superato tutte le afflizioni mentali e gli ostacoli alla conoscenza, che ne sono i residui. Come è scritto nel “Continuum Sublime” (Uttaratantra): “Tutti gli esseri senzienti hanno il potenziale per raggiungere la Buddità, ma le loro menti sono avvolte da contaminazioni”.

Poiché le contaminazioni non sono della stessa natura della mente, possono essere eliminate e la natura intrinseca, luminosa e di chiara luce della mente può essere resa manifesta. Ciò significa che possiamo raggiungere lo stato onnisciente raggiunto dal Buddha.

Le contaminazioni lasciano macchie residue che funzionano come ostacoli alla conoscenza, ma anch’esse possono essere superate. Poiché la natura della mente è chiara luce, è inossidabile per natura. È purificando la nostra mente che possiamo raggiungere lo stesso stato del Buddha. Ed è possibile purificare la nostra mente perché le varie contaminazioni sono avventizie e temporanee, mentre la natura intrinseca della mente è chiara e consapevole. È luce chiara.

Dalla mia esperienza, avendo riflettuto a lungo sulla mente del risveglio di bodhicitta e sulla saggezza che comprende la vacuità, metodo e saggezza, deduco che le contaminazioni mentali sono solo temporanee. Non oscurano le nostre menti per sempre. Anche se non ho sviluppato la concentrazione univoca, penso che dal quintuplice sentiero posso raggiungere il sentiero della preparazione.

Gli antidoti alle nostre contaminazioni mentali ed agli ostacoli alla conoscenza sono due: bodhicitta e la comprensione della vacuità. Se li sviluppiamo possiamo raggiungere la Buddità come ha fatto Shakyamuni. Possiamo coltivare il coraggio e la determinazione per farlo, perché la natura fondamentale della mente del Buddha e della nostra mente è la stessa. La mente che abbiamo adesso, alla fine diventerà la mente di un Buddha”.

Sua Santità ha osservato che Vasubandhu https://www.sangye.it/altro/?p=5659 ha dichiarato che l’insegnamento del Buddha ha due aspetti, uno costituito dalle scritture e l’altro comprendente la realizzazione. Ha aggiunto che non otterremo la realizzazione né supereremo le contaminazioni e le oscurazioni solo sulla base delle parole. Avendo imparato cosa significa l’insegnamento, dobbiamo applicarlo interiormente. Allora, qualunque cosa stiamo facendo, saremo in grado di vedere come le contaminazioni della mente possono essere ridotte ed eliminate. Sua Santità ha ribadito che è la natura di chiara luce della mente che ci rende possibile superare le contaminazioni e manifestare lo stato onnisciente di un Buddha.

Attraverso la pratica di bodhicitta possiamo realizzare i nostri obiettivi così come quelli degli altri. Pertanto, ci impegniamo a generare la mente del risveglio. Avendo coltivato questa aspirazione all’illuminazione, decidiamo di lavorare per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Sua Santità ha annunciato: “Oggi l’insegnamento è incentrato su ‘Elogio del Dharmdhatu’ di Nagarjuna. Il testo inizia con l’omaggio al dharmadhatu, cioè la natura di Buddha, che dimora in ogni essere senziente. Ma poiché non ne sono consapevoli, girano attraverso il ciclo dell’esistenza. Tuttavia, quando ciò che dà origine al ciclo dell’esistenza viene purificato, diventa nirvana e, allo stesso modo, Dharmakaya, il Corpo di Verità di un Buddha. La natura vuota della mente del Buddha e della nostra mente è proprio la stessa. Possiamo avere fiducia che, poiché il dharmadhatu è inossidabile, è possibile ottenere il Dharmakaya.

Consideriamo le cose come dotate di esistenza indipendente, il che significa aggrapparsi all’ignoranza. Dobbiamo ricordare invece che la natura della mente è vuota e le cose sono semplicemente designate. Finché la natura di chiara luce della mente è avvolta dalle contaminazioni, rimaniamo esseri senzienti. Quando vengono rimossi, diventiamo illuminati”.

Sua Santità ha menzionato che delle cinque oscurazioni menzionate nella strofa 19 ha modificato il nome della prima da “desiderio” a “pentimento”. Ha ripetuto che quando riusciremo a comprendere che le contaminazioni sono temporanee e che esistono antidoti ad esse, comprenderemo che è possibile ottenere l’illuminazione. Sebbene i tre veleni, desiderio, rabbia ed ignoranza, siano potenti, possono essere superati. Dobbiamo essere fiduciosi di poter raggiungere questo obiettivo.

Ci siamo riuniti qui in questo luogo sacro dove ha avuto luogo l’illuminazione”, ha osservato Sua Santità, “ed abbiamo letto questo testo ‘In lode del Dharmadhatu’. Da parte mia, faccio del mio meglio per coltivare ogni giorno la mente del risveglio di bodhicitta e la comprensione della vacuità, non solo in relazione a questa vita, ma, come dice il famoso verso, “finché rimrrà lo spazio”. Vi esorto, amici del Dharma, a fare lo stesso nel miglior modo possibile.

È stato offerto un mandala di ringraziamento seguito dalla recitazione delle Parole di Verità https://www.sangye.it/wordpress2/?p=715, composte da Sua Santità. La sessione si è conclusa con la seguente preghiera:

Possano i pensieri malvagi e le azioni negative degli esseri umani e non umani

Che covano malizia attraverso le loro preghiere perverse

Contro l’insegnamento del Vittorioso

Essere totalmente sconfitti dal potere della verità dei Tre Gioielli. 


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