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Inaugurazione della “Dalai Lama Library & Archives”
Luglio 8th, 2022 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: Le persone oggi, tra cui gli scienziati, si interessano alla cultura tibetana perché riconoscono che è dedicata a promuovere modi per raggiungere la pace della mente.

6 luglio 2022. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina, in occasione del suo 87° compleanno, Sua Santità il Dalai Lama, ha partecipato ad una cerimonia di inaugurazione della Dalai Lama Library & Archives in un nuovo edificio sotto la sua residenza ma sopra il percorso circumambulatorio Lha-gyal-ri.

Una volta che Sua Santità ha preso posto nella nuova sala delle udienze, il Ven Samdhong Rinpoché si prostrò e gli offrì un mandala, quindi sono stati serviti tè e riso dolce. Zumchung Tashi, Project Manager del Dalai Lama Trust, ha aperto i lavori ed ha accolto gli ospiti, tra cui il Ganden Tri Rinpoché ed i leader dell’amministrazione centrale tibetana, invitando il Ven Samdhong Rinpoché a presentare la Dalai Lama Library & Archives.

Rinpoché ha esordito col rendere omaggio a Sua Santità, a cui si è rivolto chiamandolo “Mio abate di ordinazione”, e ha accolto ancora una volta gli ospiti.

“Come Khedrup-jé disse a Jé Tzongkhapa”, continuò Rinpoché, “‘Dal momento che ogni tuo respiro è a beneficio di tutti gli esseri, che bisogno c’è di dire di più sulle tue altre attività illuminate? Lo stesso vale per Sua Santità.

In passato, le persone memorizzavano gli insegnamenti e potevano recitarli a memoria. Tuttavia, ora in questa epoca tecnologicamente più sviluppata, possiamo preservare gli insegnamenti di Sua Santità in un formato digitale. Alcuni documenti potrebbero essere incompleti, ma cercheremo di ripristinarli. Ci sono anche molti libri di e su Sua Santità in lingue diverse dal tibetano e dall’inglese che intendiamo archiviare.

L’obiettivo di questa Biblioteca è preservare gli insegnamenti di Sua Santità in modo che le persone possano accedervi. Saranno anche archiviati gli insegnamenti dei precedenti Dalai Lama. Saranno qui raccolti e messi in mostra anche le varie onorificenze conferite a Sua Santità. Complessivamente, l’intenzione alla base di questo progetto è di raccogliere risorse per coloro che desiderano effettuare ricerche sulla vita e l’opera di Sua Santità. Siamo stati in grado di arrivare così lontano grazie al gentile sostegno di Sua Santità il Dalai Lama.

Oltre a raccogliere insieme le risorse, intendiamo anche di promuovere seminari ed incontri con persone che hanno un legame speciale con Sua Santità. Abbiamo una buona attrezzatura e personale ben addestrato per poterci collegare con altre persone in tutto il mondo.

Abbiamo osservato le regole ed i regolamenti stabiliti dalla Dharamshala Municipal Corporation che ringraziamo per l’aiuto e supporto.

È importante conservare i documenti in modo scientifico e tecnologicamente avanzato, tenendo presente come in passato ci si potesse approfittare di noi perché i nostri archivi e la nostra documentazione erano incompleti. Durante il mandato del 12° e 13° Kashag è stato fatto un tentativo di creare un archivio, ma non è stato realizzato”.

Rinpoché ha concluso sottolineando che la costruzione di questo edificio archivistico, nonché degli alloggi per il personale dell’Ufficio di Sua Santità, è iniziata nel 2017, ma è stata interrotta dalla pandemia di Covid-19 e ripresa nel 2020. Ha pregato affinché i meriti di ciò siano dedicati alla lunga vita di Sua Santità.

Sua Santità, s’è rivolto sorridendo ai presenti, dicendo: “Il giorno del mio compleanno, tutti sorridono felici e cantano: ‘Buon compleanno a te’. Vorrei ringraziarvi per essere allegri oggi in questo momento critico per la nostra nazione. Dato che porto il titolo di “Dalai Lama”, ho fatto il possibile per contribuire a preservare la religione e la cultura tibetana.

Ad un certo punto l’intera questione del Tibet sembrava sul punto di svanire come un arcobaleno, ma abbiamo istituito scuole e rifondato i nostri monasteri in modo che oggi la cultura, la religione e la lingua tibetane prosperino in esilio.

Quando sono andato per la prima volta negli Stati Uniti, sono stato invitato a visitare il Congresso. Uno dei membri ha affermato che la Cina ha milioni di soldati, mentre il Dalai Lama è solo un uomo, ma non riescono a superarlo. Il punto è che non abbiamo mai detto bugie, abbiamo la verità dalla nostra parte.

Per anni ho lavorato sinceramente, rispettando la legge di causalità. La questione del Tibet non è solo una questione politica, è una questione di verità.

Quando parliamo della nostra cultura, ciò riguarda principalmente il funzionamento della nostra mente e delle nostre emozioni, focalizzandosi sui modi per raggiungere la pace della mente. Non esprimiamo solo desideri per affrontare le nostre emozioni distruttive, abbiamo tecniche per sconfiggerle. Dobbiamo osservare quali delle nostre emozioni disturbano la nostra pace interiore e, dopo aver identificato rabbia, gelosia e così via, dobbiamo lavorare per contrastarle”.

Sua Santità ha rivelato che le persone oggi, tra cui gli scienziati, si interessano alla cultura tibetana perché riconoscono che è dedicata a promuovere modi per raggiungere la pace della mente. Ha sottolineato che proprio all’inizio di un’educazione monastica tibetana gli studenti studiano la mente ed i fattori mentali. In seguito adottano un approccio razionale alle scritture, esaminando quali possono essere considerate definitive e quali necessitano d’interpretazione.

Per migliaia di anni l’India ha sostenuto i principi di ‘karuna’ ed ‘ahimsa’, ha proseguito Sua Santità. In Tibet abbiamo preservato queste pratiche che ci vennero insegnate dagli studiosi-adepti della Tradizione di Nalanda. Viviamo in esilio, che a prima vista è una situazione triste in cui trovarsi, ma, di conseguenza, l’interesse per le nostre tradizioni si è diffuso in tutto il mondo.

Il 13° Dalai Lama ha trascorso del tempo sia in India che in Cina. Ha apportato modifiche in Tibet, ma non è stato molto efficace nel far conoscere la filosofia buddista oltre i nostri confini. Vorrei ringraziare gli studiosi e gli adepti tibetani di oggi che hanno fatto così tanto, traendo insegnamenti ed insegnando dalle nostre tradizioni, per contribuire al benessere dell’umanità.

Nei nostri primi giorni in esilio, quando abbiamo istituito scuole per bambini tibetani con l’aiuto ed il sostegno del primo ministro Nehru, abbiamo chiamato degli insegnanti religiosi per istruirli. Successivamente, li abbiamo ribattezzati “istruttori di filosofia”, quindi le generazioni successive di studenti in esilio sono cresciute con una certa comprensione della filosofia ed un apprezzamento dell’importanza dell’uso della ragione e della logica.

Oggi è il mio compleanno e siete tutti di buon umore nonostante la pioggia battente che abbiamo avuto. Lasciate che vi racconti una storia. In un’occasione l’Oracolo di Nechung mi definì come un “gioiello di cristallo d’acqua”. Sono nato nella regione di Siling. Ho studiato a Lhasa e sono venuto in esilio in India. Quello che ho imparato lungo il cammino è stato come allenare la mente, che è un qualcosa che ho potuto condividere con gli altri. Quindi, sembra che la predizione di Nechung sulla luce del “gioiello di cristallo d’acqua” che illumina il mondo si sia avverata”.

Successivamente, Sua Santità ha consegnato un simbolo di gratitudine ed un attestato di apprezzamento all’architetto, agli ingegneri, al responsabile del cantiere ed ad altri che sono stati attivamente coinvolti nella costruzione della Dalai Lama Library & Archives.

Il segretario del Dalai Lama Trust, Jamhel Lhundup, ha offerto parole di ringraziamento. “Siamo molto grati a Sua Santità il Dalai Lama per aver inaugurato il Dalai Lama Library & Archives in questo giorno speciale, mercoledì 6 luglio, che è il suo compleanno.

Vorrei ringraziare il Ven Samdhong Rinpoché per le sue osservazioni introduttive ed esprimere la gratitudine del Trust a tutti i nostri ospiti per aver partecipato a questa occasione oggi. Grazie a tutti per essere venuti.

Prego Sua Santità di prendersi cura di noi finché non raggiungeremo l’illuminazione sotto la sua protezione.

Ci sono voluti cinque anni per portare a compimento questo progetto ed è una grande gioia per me ringraziare tutti coloro che vi hanno contribuito”.

Prima che l’evento finisse, Sua Santità ha aggiunto, concludendo: “Anche se viviamo in esilio non siamo come gli altri rifugiati. Abbiamo una tradizione vasta e profonda, il cui apprezzamento si è ormai diffuso in lungo ed in largo.

Quando siamo venuti per la prima volta a Dharamsala da Mussoorie, siamo rimasti delusi di essere così lontani da Delhi. Ma poi, Appa Pant, ex funzionario politico dell’India in Sikkim, mi fece visita allo Swarag Ashram. Guardando verso la vallata distante disse: “È molto positivo che Lei rimanga qui da dove la luce delle Sue parole sulla gentilezza e la compassione si diffonderà in tutto il mondo.”

Ciò è accaduto non solo a causa mia, ma anche per la dedizione dei tibetani in Tibet, così come di quelli in esilio. Hanno lavorato duramente per seguire i miei consigli. Quindi, vorrei ringraziare tutti i tibetani per ciò che abbiamo ottenuto. Vivrò per altri uno o due decenni e sentirò di avere ancora qualcosa da offrire come contributo.

“Una volta che la pandemia si sarà calmata, non vedo l’ora di andare a Delhi per discutere con gli educatori di come possiamo rendere l’istruzione più completa combinando un approccio moderno con un’antica comprensione indiana del funzionamento della mente e delle emozioni.

Il Mahatma Gandhi ha reso nota l’idea della non violenza, ma ora abbiamo bisogno che le persone conoscano altrettanto bene la compassione.

Dato che è il mio compleanno, mangerò un buon pasto e poi mi riposerò. Per favore, mantenete il vostro coraggio, lavorate insieme e fate del vostro meglio”.

Prima bozza di traduzione, salvo errori ed omissioni, da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=15174 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Choeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama.


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