SIDEBAR
»
S
I
D
E
B
A
R
«
Sua Santità il Dalai Lama in Zanskar: Insegnamenti su “Entrare nella Via di Mezzo” di Chandrakirti
Agosto 17th, 2022 by admin

Sua Santità il Dalai Lama saluta la folla al termine del suo insegnamento a Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India, il 12 agosto 2022. Foto di Tenzin Choejor

Sua Santità il Dalai Lama: Generare la mente dell’illuminazione, voti del Bodhisattva e Preghiera di Lunga Vita

12 agosto 2022. Padum, Zanskar, Ladakh, UT, India. Questa mattina a Padum, Zanskar, prima di recarsi dalla sua residenza al padiglione dell’insegnamento, Sua Santità il Dalai Lama ha incontrato i rappresentanti delle autorità distrettuali di Kargil.

Dopo aver recitato per tre volte la presa di Rifugio nei tre Gioielli, Sua Santità ha ricordato la giusta motivazione per ascoltare gli insegnamenti.

Sua Santità il Dalai Lama – “Riguardo alla cerimonia dello Spirito dell’Illuminazione di solito i discepoli visualizzano il Guru sotto forma di Buddha Sakyamuni. Come seguace del Buddha, oserei affermare di essere una persona che gode della fiducia di tutti i Buddha e i Bodhisattva. Sono, sin dalla mia infanzia, un seguace del Buddha che negli insegnamenti utilizza la ragione. Nel tempio principale di Lhasa davanti alla statua del Buddha Sakyamuni ho ricevuto i voti di Upasaka ed ho anche ricevuto l’ordinazione al noviziato e di monaco pienamente ordinato dal Maestro Vajradhara Ling Rinpoche Dorje Chang. Anche nei miei sogni mi sono sempre identificato come un monaco, come qualcuno che segue gli insegnamenti del Buddha in cui sono stato educato a fondo, ho pure memorizzato diversi classici dei testi come Abhisamayalamkara, Madhyamakāvatāra https://www.sangye.it/altro/?p=3259 e così via, così come ho studiato i Collected Topics e anche la presentazione di Mente e Consapevolezza oltre a logica e ragionamento. E così, ho studiato il Dharma in modo abbastanza approfondito. Anche in questi giorni, ogni volta che ho tempo, leggo i classici testi filosofici indiani.

Per esempio ho letto il Madyamykavatara o Entrare nella Via di Mezzo del maestro Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 insieme al Commentario https://www.sangye.it/altro/?p=11544 dello stesso maestro. Quindi è un ottimo compito studiare le visioni filosofiche della vacuità ed, essendo un monaco, ho anche praticato quotidianamente gli insegnamenti sullo spirito dell’illuminazione altruistica: Bodhicitta. Rifletto anche sugli insegnamenti sulla vacuità. Recito dal mio cuore il testo Tendrup Tepa o Lode al Buddha per gli Insegnamenti sull’Origine Dipendente, la natura delle cose, e, attraverso questo e la ragione, rifletto sulla vacuità. Lo scopo di fare queste pratiche non è per me stesso ma di aiutare gli altri.

Sono un rappresentante del Buddha, il Buddha storico, quindi, pensando alla gentilezza del Buddha, faccio del mio meglio per praticare gli insegnamenti che dovete seguire, non tanto sulla base della fede, ma attraverso la ragione e la logica. Indagate il contenuto degli insegnamenti attraverso la ragione e la logica: la realtà dell’insegnamento del Buddha, come la comprensione filosofica che le cose non esistono oggettivamente dalla loro parte.

E, riguardo all’origine dipendente, dal momento che i fenomeni sono a loro volta dipendenti da altri fenomeni o in dipendenza, la vacuità non viene rifiutata e, dal momento che hanno un’origine, la convenzionalità delle cose non viene rifiutata. E, quindi, l’origine dipendente è come il re del ragionamento per provare la realtà delle cose e degli esseri. Quindi possiamo riflettere sia sull’apparenza che sulla realtà, o considerando l’apparenza come natura di vacuità delle cose. Conseguentemente, ci rifletto il più possibile.

Per questo motivo posso avere una certa esperienza nel percepire le cose come illusorie, le cose come diverse da come ci appaiono.

E poi, per quanto riguarda lo spirito altruistico dilluminazione, a meno che non riuscite a riversare la vostra felicità e gioia nella sofferenza degli altri, anche nel samsara non c’è felicità, vivendo in solitudine per raggiungere la Buddità. Quindi, per il vostro stesso interesse di soddisfare il vostro interesse di beneficiare gli altri, sia a breve che a lungo termine, ed essere in grado di accrescere i meriti per raggiungere la Buddità, tutto c può essere conseguito attraverso la bodhicitta e, quindi, allorché con la vostra pratica avete conseguito una certa esperienza, potete affermare che lo stato onnisciente della Buddità non è molto lontano. E così, quotidianamente, rifletto sui principi di bodhicitta e vacuità. Per questo motivo, ho maturato una forte impronta e anche una sensazione di vacuità e bodhicitta.

Non voglio affermare d’essere una persona molto speciale e preziosa, perché siamo tutti uguali, siamo tutti esseri umani, tuttavia sento che il mio cervello umano è un tutt’uno con gli insegnamenti del Buddha. E quindi tutti noi abbiamo lo stesso potenziale. Quindi, a partire dalla mia esperienza posso affermare che gli insegnamenti possono plasmare la vostra esperienza. Quindi, come seguace di Buddha Sakyamuni, addestro la mia mente ad essere determinato a diventare un Buddha. Dovrei considerare che, fino al termine di questa fase, dovremmo essere determinati ad addestrare noi stessi, ad addestrare la nostra mente a diventare illuminati a beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Quindi, nella preghiera si dice “per realizzare l’interesse proprio e degli altri dobbiamo coltivare la mente dello spirito dilluminazione”. Perciò m‘inoltro in questo processo per quotidianamente generare bodhicitta e prendere i voti del Bodhisattva e, se avrete questo tipo di coraggio di impegnarvi per gli altri, conseguirete la determinazione di lavorare per gli altri.

Dato che sono diventato un monaco, un seguace di Buddha, e come custode del Vinaya, della disciplina monastica, sono anche un allievo notevolmente impegnato nello studio del Buddha Dharma. Ed anchio sono da molto tempo impegnato negli insegnamenti del Buddha.

Sto condividendo con voi ogni mia esperienza interiore di comprensione dell’insegnamento del Buddha,.

Se nutrite fede e fiducia in me non dovreste tanto pregarmi, ma dovreste essere intenzionati a sapere come, attraverso lo studio, la riflessione e la meditazione ho quindi sviluppato dentro di me l’esperienza degli insegnamenti e, comprendendo questo, dovreste seguire anche il mio percorso sulla via del Buddha. Anche se vi illustro gli insegnamenti, non dovreste farne parola, a meno che non siate in grado di afferrarne pienamente il significato con la vostra mente, altrimenti non vi saranno di grande aiuto.

Quindi, nel buddismo non facciamo discriminazioni tra caste, uomo o donna. Abbiamo questo cervello umano, avete il potenziale per riflettere sugli insegnamenti del Buddha, che voi abbiate o meno fede negli insegnamenti, questo dipende da voi.

Quindi, finché in questa vita avete questo cervello umano, se usate questo cervello umano solo per lo sviluppo ed il progresso materialistico, come la scienza moderna e così via, non è poi così significativo. Quindi, la cosa più importante nella pratica del Dharma è usare la vostra mente, non tanto con la percezione sensoriale, i sei sensi, in quanto, sulla base di questa mente che abbiamo, del flusso o coscienza che abbiamo, possiamo realizzare tutte le qualità che sono anche nel Buddha. Abbiamo il potenziale per raggiungere l’illuminazione e per diventare un Buddha.

Per questa cerimonia di bodhicitta immaginate il Buddha nello spazio davanti a voi. Come mi ritengo un sincero seguace del Buddha stesso, un monaco, così il Buddha ha le qualità di avvantaggiare tutti gli esseri senzienti fino alla fine dello spazio all’infinito, perciò il Buddha può beneficiare all’infinito. Ed intorno al Buddha, immaginate attorno il vostro capo i Bodhisattva, i maestri e così via, che dovreste visualizzare circondati dai maestri illuminati e dai Bodhisattva in questa cerimonia del bodhicitta.

C’è la storia di un monaco a questa cerimonia, un monaco baldanzoso, quando fu detto al pubblico di immaginare il Buddha e i Bodhisattva sul capo, il lama saddormentò.

Quindi, immaginate tutti gli oggetti di rifugio, le vostre divinità di meditazione: tutti gli esseri senzienti desiderano la felicità e rifiutano la sofferenza ed hanno il potenziale per diventare illuminati e quindi, come me, tutti gli esseri senzienti hanno lo stesso potenziale per diventare un Buddha.

E abbiamo l’opportunità di raggiungere questo tipo di stato in questa vita, avendo trovato questa vita umana, abbiamo l’opportunità di studiare il Dharma, abbiamo tutti i testi e le scritture e dovete essere determinati ad impegnarvi a beneficiare tutti gli esseri senzienti.

Quindi, per quanto mi riguarda, ogni giorno prendo i voti del Bodhisattva, il che mi fa provare una speciale esperienza di beatitudine che regolarmente rinnovo e quindi, anche voi potete provare lo stesso tipo di esperienza se v‘impegnate a coltivare bodhicitta.

Così maturerete fiducia, fiducia in voi stessi, gioia e felicità nella vostr vita e, se siete in grado di coltivare bodhicitta in questa vita, sarete in grado di vivere un’esperienza simile nella vita futura, finché sarà raggiunta la Buddità. Quindi abbiamo già recitato la preghiera dinsediamento.

Immaginate Buddha Sakyamuni nello spazio di fronte a voi, circondato dai maestri del passato, come Arya Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906 ed i suoi discepoli, così come Asangha ed i suoi discepoli, e anche tutti i maestri del lignaggio delle tradizioni buddiste tibetane – Sakya, Nygma, Kargyu, Gelug e così via – percepite da un lato la sofferenza della vita umana, e dall’altro la gioia dessere stati in grado dincontrare gli insegnamenti completi del Buddha, i sutra e i tantra, sentendovi determinati a riflettere sui voti del Bodhisattva che comprendono le infrazioni primarie e secondarie, e quotidianamente rifletterete su c.

Da parte mia ogni giorno prendo i voti del Bodhisattva ed osservo anche i precetti del Bodhisattva.

Quindi immaginate nello spazio di fronte a voi gli illuminati maestri del lignaggio, visualizzate i Buddha e Bodhisattva di fronte a voi nello spazio e consideratemi come il loro messaggero, il messaggero dei Bodhisattva, in particolare di Avalokitesvara. Così, coltivando questo spirito altruistico di bodhicitta, conseguirete l’illuminazione. E anche tutti i grandi esseri delle diverse tradizioni sono stati in grado di realizzare per eoni il benessere degli altri attraverso la pratica di bodhicitta. Quindi sentitevi fortunati per essere stati in grado di prendere ora i voti del Bodhisattva. Fino alla vostra morte, sentitevi determinati ad adempiere al meglio, a permettere il declino dei voti del Bodhisattva. Quindi il vostro obiettivo finale dovrebbe essere quello di raggiungere l’illuminazione a beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Da parte mia sono stato in grado di far sì che tutti voi qui riuniti, ma non solo gli esseri umani, ma anche divinità e altri spiriti si siano riuniti qui, per ricevere i voti del Bodhisattva.

Quindi siate compassionevoli, siate determinati che tutti gli esseri senzienti che sono venuti qui per prendere i voti del Bodhisattva e anche le divinità locali e anche gli spiriti del luogo e così via non dovrebbero essere di nocumento a nessuno. Quindi tutte le divinità locali e gli spiriti dovrebbero pensare di avvantaggiare gli altri e di non arrecare loro alcun danno. Questo è il consiglio che proviene dal mio cuore per tutti voi.

Mi sento anche fortunato di potervi dare questi voti del Bodhisattva che rinnovo ogni giorno. Siamo perciò qui riuniti, monaci e laici, con ferma devozione e fede, di prendere i voti del Bodhisattva, sento di aver anche accumulato meriti e saggezza.

Quindi, quando coltivate bodhicitta, lo spirito altruistico di illuminazione, state pensando di diventare un Buddha a beneficio di tutti gli esseri senzienti. Conseguentemente, dovete purificare le vostre negatività e sviluppare nella vostra mente il percorso ed il terreno per raggiungere quell’obiettivo dell’illuminazione a beneficio di tutti gli esseri senzienti.

Quindi, ogni giorno dovreste fare del vostro meglio per coltivare le buone azioni, le energie positive dentro di voi.

Come dice Chandrakirti alla fine del sesto capitolo di Entrare nella Via di Mezzo https://www.sangye.it/altro/?p=3259

Quei Bodhisattva che hanno raggiunto il terreno del Bodhisattva, comprendono i fenomeni come illusori, capiscono che le cose non hanno ancora un’esistenza oggettiva e funzionano secondo cause e condizioni. Pertanto, comprendendo la realtà ultima e la realtà convenzionale, raggiungono la cessazione, anche se sono attivi nella meditazione della vera cessazione, sono comunque determinati a lavorare per il beneficio degli altri con compassione e con le due ali della bodhicitta e della comprensione della realtà convenzionale e di quella ultima, questi Bodhisattva, come il re dei cigni, guidano gli esseri attraverso l’oceano del samsara verso l’altro lato della Buddità”.

A beneficio di tutti gli esseri senzienti avrete questo coraggio e determinazione di lavorare per loro fino alla fine dello spazio.

Proprio come da parte mia ho generato bodhicitta, così anche voi dovreste generare bodhicitta a beneficio di tutti gli esseri senzienti. Immaginate questa bodhicitta che avete generato trasformandosi ora in un bianco disco lunare al vostro cuore.

Come disse il maestro Chandrakirti nel Madyamakavatara: “Se rifletti su questi ragionamenti, scoprirai che le cose non esistono come ci appaiono”.

Quindi, nella verità convenzionale, gli oggetti di uso quotidiano esistono per designazione.

Cosa significa che il sorgere è stabilizzato? Perché dipende dalle convenzioni.

Quindi, ovunque vediamo o tocchiamo, sembra che le cose abbiano una sorta di esistenza intrinseca, dalla loro parte, ma non è così. Le cose non esistono per loro stessa esistenza, ma si riconoscono in quanto designate. Quindi, da parte mia, ho una certa esperienza di Bodhicitta, perché mi sono dentro di me sforzato di coltivare bodhicitta. Allo stesso modo ho potuto fare questo tipo di esperienza.

Quindi, le cose, come appaiono, hanno una sorta di esistenza indipendente? Per nulla! Nella visione della vacuità le cose non hanno alcuna esistenza intrinseca.

Immaginate ora che queste cose, che non hanno alcuna esistenza intrinseca, si trasformino in un vajra bianco sul disco lunare che rappresentano rispettivamente da un lato la vacuità di fondo e, dall’altro, la vostra bodhicitta o lo spirito altruistico di illuminazione. Il vajra eretto sul disco lunare rappresenta la saggezza della vacuità. Questi insieme rappresentano la mente dello yoga, che dovrebbero diventare la vostra pratica principale.

Certo che abbiamo il senso di Io, Io: il Mio corpo, la Mia mano, il Mio, il Mio. Quando pensi così, si configura un possessore del corpo e della mente. Questo è il Mio corpo, la Mia mente.

C’è un possessore del mio corpo, della mia mente?

Se c’è: dov’è lio?

Non esiste un tale possessore, né il tuo corpo, la tua mano, la tua mente. Tuttavia, anche se non avete individuato l‘Io, non significa che non esistete in quanto tali.

Quindi la mente che avete ora diventerà alla fine la mente di un Buddha e anche il vostro senso di Io o di Sé continuerà fino a quando diventerete un Buddha.

Anche al tempo della Buddità si credeva in un certo senso di un io, ma non esiste affatto un io od un sé che sia un qualcosa di concreto, di solido, indipendente, o auto esistente.

Ed allora meditate su questa mancanza di un Io intrinseco od indipendente, ma che è invece semplicemente designato. Meditate sulla vacuità di questo io o sé indipendente. Io esisto, ma, d’altra parte, non potete individuare nulla in voi stessi che lo individui, lo determini, né è possibile localizzare la sede della mente nel corpo di chiunque. Quindi meditate semplicemente su questo: la mancanza di un io indipendente.

Quindi avete già visualizzato un disco lunare sul vostro cuore che rappresenta la vostra bodhicitta.

Tenete ben presente che né l’Io né il Sè può essere individuato in nessun essere senziente, in voi stessi, negli altri e così via: né in voi, in me, negli altri, nel Buddha e così via.

Quindi quella saggezza che realizza la vacuità dovrebbe essere immaginata come un vajra bianco eretto su un disco lunare che rappresenta la bodhicitta, lo spirito altruistico del risveglio. Questi insieme compongono la cosiddetta mente yogica. Quindi riflettete sui principi di bodhicitta rappresentati dal disco lunare e la mancanza di esistenza intrinseca o vacuità rappresentata dal vajra che vi sta eretto sopra.

Queste sono le due pratiche principali: la bodhicitta e la vacuità interiore. Naturalmente ci sono anche altre pratiche, ma queste due dovrebbero diventare la vostra pratica principale, perché il vostro obiettivo finale è la Buddità e quando raggiungerete questo stato consguirete il Dharmakaya ed il Rupakaya, rispettivamente la dimensione della saggezza del Buddha e la dimensione fisica del Buddha . E questi due principi su cui meditare, bodhicitta e vacuità, portano a questi due obiettivi: Dharmakaya e Rupakaya, per il bene di sè stessi e degli altri.

Quindi da parte mia giornalmente coltivo questi due principi e voi, essendomi devoti a me ed avendo fiducia in me, farete anche queste due pratiche, pratica quotidiane: la bodhicitta, il sentiero altruistico del risveglio, e la vacuità interiore. Il Maestro Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?p=10906 dice in “La saggezza fondamentale della via di mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=9194: “Mettere fine al karma ed alle illusioni corrisponde a raggiungere la liberazione. Il karma e le illusioni sorgono da una costruzione mentale basata su equivoci che sorgono dalla percezione errata dell’esistenza estrinseca delle cose, che viene superata attraverso la comprensione della saggezza della vacuità.

Così oggi ho dato insegnamenti sulla mente yogica onnicomprensiva e conferito anche i voti del Bodhisattva https://www.sangye.it/altro/?p=6252, https://www.sangye.it/altro/?p=6248. Non accontentatevi di ascoltare la mia voce, ma rendete gli insegnamenti una pratica per voi stessi, integrando dentro di voi gli insegnamenti. Da parte mia m‘impegno nelle pratiche, le istruzioni che discendono dai maestri del lignaggio e, di conseguenza, queste due, bodhicitta e saggezza della vacuità, sono le mie pratiche giornaliere principali. E quindi, finché avrete devozione e fiducia e fiducia in me, fate anche voi quotidianamente queste due pratiche.

Quindi qui a Padum, Zanskar ho avuto questa opportunità di darvi insegnamenti e mi sento molto fortunato di averlo poterlo fare, e anche le divinità locali, gli spiriti della terra e così via, posso sentire che anche loro sono molto felici di di aver ricevuto benefici da questa cerimonia. Quindi tutti, compresi gli esseri umani, gli dei e gli spiriti, dovrebbero generare un buon cuore, in modo da dar vita alla pace della mente, e di sentirci a nostro agio con gli altri nella nostra vita quotidiana.

Poiché le persone di Zanskar e Ladakh hanno riposto la loro fede e fiducia in me, ho la responsabilità di fare tutto il possibile per aiutarle. E il modo migliore per farlo è impartire insegnamenti a loro vantaggio. Tuttavia, ascoltare gli insegnamenti è utile solo se cerchiamo anche di metterli in pratica, che è quello che ho cercato di fare per tutta la vita. Il punto chiave è coltivare un buon cuore e raggiungere la pace della mente”.

Ora è l’offerta della Preghiera di Lunga Vita.

Sua Santità ha conferito i voti del Bodhisattva a tutti i presenti e li ha guidati attraverso le visualizzazioni della mente onnicomprensiva dello yoga, che si concentra sulla unione di un buon cuore e della mente del risveglio di bodhicitta con la visione della vacuità.

Ha sottolineato l’importanza di acquisire una buona comprensione dell’insegnamento del Buddha esaminandolo alla luce della ragione.

Sua Santità ha rivelato che gli insegnamenti odierni erano seguiti non solo da esseri umani, ma anche da altri esseri invisibili: dei e dee, divinità locali, spiriti del luogo e persino esseri invisibili, che sono generalmente considerati dannosi. Ed ha incoraggiato anche quegli esseri a sviluppare la bodhicitta e la saggezza che comprendeva la vacuità e esortandoli ad essere gentili con gli esseri umani e ad evitare di far loro del male.

Sua Santità ha chiarito che il buddismo non accetta la segregazione in termini di razza, casta o genere.

Ha aggiunto che in termini di natura di Buddha e del nostro potenziale per diventare un Buddha, siamo tutti uguali.

Come esseri umani abbiamo i mezzi per coltivare un buon cuore e la comprensione che, essendo i fenomeni dipendenti da altri fattori, tutto è privo di esistenza inerente.

Quando, alla fine del suo breve insegnamento, Sua Santità ha consigliato di nuovo al pubblico di addestrarsi come ha insegnato.

Ha menzionato quanto fosse contento di essere tornato in Zanskar e ha riconosciuto la presenza di divinità protettrici benevole. In conclusione ha affermato che il suo consiglio principale è di essere di buon cuore e di beneficiare gli altri.

Infine, l’abate del monastero tantrico di Gyutö, Geshé Lobsang Khedrup, ha condotto una breve cerimonia di preghiera per Sua Santità a nome dell’Associazione buddista Zanskar e dell’Associazione All Zanskar Gonpa, distretto di Kargil. Tra le preghiere recitate c’erano l’Invocazione dei Sedici Arhat e la Preghiera di Lunga Vita composta dai Tutori Senior e Junior di Sua Santità.

Prima bozza di traduzione, salvo errori ed omissioni, da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=15253#more-15253 e https://www.dalailama.com/videos/teaching-in-zanskar del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Choeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama.


Comments are closed

»  Substance:WordPress   »  Style:Ahren Ahimsa