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Insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama su “Entrare nella Via di Mezzo” di Chandrakirti 2° giorno
Settembre 6th, 2023 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Essere gentili con gli altri è una vera fonte di felicità. La pace nel mondo non si realizzerà grazie a risoluzioni e dichiarazioni ufficiali, ma perché le persone sviluppano un buon cuore.”

6 settembre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Questa mattina il cielo era luminoso mentre Sua Santità il Dalai Lama s’incamminava dalla sua residenza al Tsuglagkhang. Il cortile risuonava del suono dei mantra: Om ara patsa na dhi e Mig-tse-ma. Una volta che Sua Santità ha raggiunto il tempio, i monaci Theravada hanno cantato il Mangala Sutta in pali, dopodiché i monaci vietnamiti hanno cantato il “Sutra del Cuore” nella loro lingua. I rappresentanti dei vari gruppi buddisti presenti hanno offerto un mandala e rappresentazioni del corpo, della parola e della mente del Buddha. Il “Sutra del cuore” è stato cantato ancora una volta in tibetano mentre tè e pane venivano distribuiti ai presenti.

Per cominciare, Sua Santità ha riferito di un’occasione durante un incontro pan-buddista a Varanasi in cui ebbe una visione chiara del Buddha. Avvertì che il Buddha riconosceva che avesse studiato i suoi insegnamenti e coltivato nella pratica la mente del risveglio di bodhicitta e la visione della vacuità,

Sebbene siano trascorsi quasi 2600 anni da quando il Buddha era in vita, i suoi insegnamenti continuano a fiorire, perché ci sono persone che li studiano, li praticano e li condividono con gli altri.

Ciò che è importante in termini di preservazione dell’etica e di pratica dell’insegnamento è che l’insegnamento fiorisca dentro di noi. Sono nato vicino al confine del Tibet ed ho praticato il Dharma fin da quando ero bambino. Ho studiato le opere delle Tre Collezioni (Tripitaka: Vinaya, Sutra, Abhidharma) ed ho applicato il triplice approccio di studio, riflessione e meditazione. Praticare gli insegnamenti implica coltivare la mente interiore.

Comprendere la realtà implica arrivare a comprendere che i fenomeni non esistono come ci appaiono, ovvero solidi ed indipendenti. La loro esistenza è semplicemente designata.

Oggigiorno ci sono molte persone nei paesi tradizionalmente buddisti che stanno rinnovando il loro interesse per ciò che ha insegnato il Buddha perché è in armonia con la scienza. A tempo debito potrebbero guardare indietro e vedere che, ciò che inizialmente pensavano fosse irraggiungibile, coltivando la mente altruistica del risveglio ed una chiara visione della vacuità, dopo tutto può essere raggiunto.

Coltivare un buon cuore porta beneficio a te stesso ed agli altri. Ti porta a mostrare agli altri amore ed affetto. L’educazione moderna tende a concentrarsi sullo sviluppo materiale trascurando i valori interiori. Ma se riesci a coltivare un buon cuore, questo ti porterà la pace della mente. Se sei di buon cuore scoprirai che attirerai naturalmente più amici.

Il punto cruciale è combinare la compassione per gli altri con la comprensione che le persone e i fenomeni sono privi di esistenza intrinseca. Ho messo in pratica questi due principi e mi hanno portato grandi benefici. Le cose sembrano avere una sorta di esistenza essenziale, ma è solo un’apparenza”.

Sua Santità si è rivolto all’Auto-commentario https://www.sangye.it/altro/?p=11544 de “L’ingresso nella Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259 di Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 e ne ha letto il quarto capitolo che si concentra sulla perseveranza o sforzo gioioso, che è la fonte di tutte le buone qualità. Il Bodhisattva del quarto livello è conosciuto come Radiante. Sua Santità ha riferito che il suo tutore junior, Trijang Rinpoché, era solito scherzare dicendo che, poiché il tutore senior, Ling Rinpoché, aveva la testa lucida e calva, era “radioso”.

Sua Santità ha annunciato di voler guidare i presenti attraverso il processo della mente dello yoga onnicomprensivo. Ha spiegato che il modo migliore per soddisfare i propri interessi è coltivare un buon cuore e che anche gli uccelli e gli animali apprezzano la gentilezza.

Essere gentili con gli altri, ha detto, è una vera fonte di felicità. Ha sottolineato che la pace nel mondo non si realizzerà grazie a risoluzioni e dichiarazioni ufficiali, ma perché gli individui sviluppano un buon cuore. Ha chiarito che l’amore e l’affetto di nostra madre sperimentato all’inizio della nostra vita è, in definitiva, la base su cui possiamo costruire la pace nel mondo. L’essenza di una buona vita è avere un buon cuore.

Ha chiesto ai suoi ascoltatori di meditare brevemente su ciò che aveva detto e poi di immaginare che questi pensieri si trasformassero in un disco lunare al cuore.

Successivamente Sua Santità ha chiesto ai presenti di esaminarsi, di chiedersi dove fosse il loro sè. Dov’è il senso dell’io che sembra controllare il nostro corpo e la nostra mente? Ha spiegato che esiste sì una persona che s’impegna ad aiutare gli altri, per esempio, ma non esiste un sé indipendente e solido come sembra essere.

Ancora una volta, ha invitato i suoi ascoltatori a meditare brevemente su ciò che aveva detto ed a immaginare questa intuizione trasformarsi in un vajra bianco a cinque raggi in piedi sul disco lunare precedentemente visualizzato nel cuore.

Ha confermato che questi due principi, la mente del risveglio di bodhicitta e la visione della vacuità, costituiscono il nucleo della sua pratica. Ha assicurato ai suoi ascoltatori che se meditano costantemente su queste idee, saranno in grado di trasformare le loro menti.

Rispondendo a una domanda del pubblico, Sua Santità ha affermato che generare la sola concentrazione non è sufficiente per contrastare le visioni errate. Per fare ciò è necessario coltivare anche la meditazione analitica.

Quando la sessione giunse al termine, i rappresentanti dei gruppi buddisti presenti hanno offerto un mandala di ringraziamento ed è stata quindi recitata una preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta da Jamyang Khyentse Chökyi Lodrö. Infine, i membri dei vari gruppi buddisti hanno posato in foto ricordo con Sua Santità.


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