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Sua Santità il Dalai Lama: Insegnamenti per i taiwanesi 2023
Ottobre 7th, 2023 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: Penso che sia vero ciò che dicono gli scienziati riguardo al fatto che avere un buon cuore fa bene alla salute e dona benessere sia fisico che interiore. Bodhicitta, l’amorevole gentilezza, non solo soddisfa i nostri obiettivi, ma soddisfa anche gli obiettivi degli altri. Se riesci a coltivarla giorno e notte, troverai sicuramente la pace della mente”.

4 ottobre 2023. Thekchen Chöling, Dharamsala, HP, India – Quando Sua Santità il Dalai Lama è giunto al Tempio principale per conferire l‘iniziazione a Chenrezig, questa mattina la luce brillante del sole nascente filtrava attraverso il Tsuglagkhang. Sorridendo, ha salutato gentilmente i discepoli ed i sostenitori, una volta seduto, ha immediatamente iniziato a condurre le procedure preliminari al conferimento dell’iniziazione. Nel frattempo, il “Sutra del Cuore” è stato cantato prima in cinese e poi in tibetano.

Sua Santità così si è rivolto ai presenti: Oggi i principali discepoli qui al Thekchen Chöling Tsuglagkhang sono i nostri amici del Dharma di Taiwan. Il Buddismo, da centinaia di anni è fiorito in Tibet, Mongolia e Cina. Quando visitai la Cina continentale nel 1955, vidi molti templi e monasteri buddisti. Anche il Tibet, la Cina e la Mongolia hanno legami speciali con Avalokiteshvara.

I comunisti cinesi hanno represso in modo meschino il buddismo in Tibet, ma oggi in Cina l’interesse per il buddismo sta ancora una volta crescendo. Allo stesso tempo, le benedizioni di Avalokiteshvara continuano a risplendere sul Tibet. Ciò che è importante riconoscere è che, sia che siamo religiosi o meno, dobbiamo tutti avere un buon cuore. Dobbiamo considerare gli altri con affetto. Avalokiteshvara è la divinità della compassione e le persone in tutta la regione dell’Himalaya sono virtuose e di buon cuore grazie alla loro connessione con lui.

Sono conosciuto come il 14° Dalai Lama e da molte vite ho avuto un legame karmico col popolo del Tibet. Oggi darò una breve iniziazione ad Avalokiteshvara. Sebbene ci siano stati enormi cambiamenti in Tibet, Cina e Mongolia, a causa della connessione con Avalokiteshvara, tendiamo a recitare il mantra di sei sillabe fin dalla tenera età.

In questi giorni si parla molto di pace nel mondo, ma, per realizzarla, il maggior numero possibile di noi deve prima raggiungere la pace della mente.

Vivendo nella comunità umana, dobbiamo avere un buon cuore. Da bambini beneficiamo delle cure e dell’affetto di nostra madre. Dopo averci partoriti, ci alleva con amorevole gentilezza. Questa esperienza ci lascia una forte impressione. È da questo che impariamo che anche noi possiamo essere amorevoli e compassionevoli verso gli altri. Amici miei del Dharma, vi esorto a coltivare un buon cuore”.

Sua Santità ha spiegato che tutti gli otto miliardi di persone su questa terra sono uguali nel non voler soffrire e nel voler essere felici. Ha osservato che coltivare la mente del risveglio di bodhicitta porta alla pace della mente. Porta anche all’equilibrio nel nostro organismo e quindi contribuisce alla nostra salute fisica. Quelli di noi che pregano Avalokiteshvara prestano attenzione alla compassione. Recitare il mantra di sei sillabe – Om mani padme hum – ci aiuta a coltivare la compassione interiore.

Rivelando di meditare sulla bodhicitta dal momento stesso in cui si sveglia al mattino, Sua Santità ha aggiunto di unire quel pensiero con la visione della vacuità. Ha citato i versi di “Entrare nella Via di Mezzo” https://www.sangye.it/altro/?p=3259 di Chandrakirti https://www.sangye.it/altro/?p=10587 da cui trae ispirazione.

Così, illuminato dai raggi della luce della saggezza,

il Bodhisattva, come vede chiaramente un acino d’uva spina sul palmo della mano,

così comprende che

procedono alla cessazione per la forza della verità convenzionale. 6.224

Sebbene, in effetti, essi abbiano continuamente il pensiero che appartiene alla cessazione, nondimeno essi continuano a generare anche compassione per gli esseri migratori

privi di protezione.
Al di sopra di quello, essi superano per intelligenza

anche tutti i nati dalla parola del Sugata insieme ai Buddha mediani, senza eccezione. 6.225

E come un re di cigni che si libra davanti ad altri cigni esperti,

con le bianche ali della verità convenzionale ed ultima dispiegate,

spinto dai potenti venti della virtù, il Bodhisattva naviga

all’eccellente sponda lontana, le qualità oceaniche dei conquistatori. 6.226

Sua Santità ha menzionato che il re Songtsen Gampo è stato benedetto da Avalokiteshvara. Sposò una principessa cinese, ma si preoccupò anche di preservare e rafforzare la cultura tibetana. Fece in modo d’ideare una scrittura tibetana, il che significa che quando Shantarakshita arrivò in Tibet nel secolo successivo, raccomandò che la letteratura buddista indiana – le parole del Buddha ed i trattati dei maestri successivi – fosse tradotta in tibetano.

Sua Santità ha osservato che l’essenza dei consigli contenuti in quella letteratura riguarda la coltivazione di un buon cuore.

Ho affrontato molte difficoltà nella mia vita”, ha confidato, “ma nessuna di queste ha disturbato la mia tranquillità. Penso che sia vero ciò che dicono gli scienziati riguardo al fatto che avere un buon cuore fa bene alla salute e dona benessere sia fisico che interiore. Bodhicitta, l’amorevole gentilezza, non solo soddisfa i nostri obiettivi, ma soddisfa anche gli obiettivi degli altri. Se riesci a coltivarla giorno e notte, troverai sicuramente la pace della mente”.

All’inizio dell’iniziazione, Sua Santità ha offerto una torta rituale agli spiriti locali per includerli nella cerimonia. Ha quindi conferito i voti del Bodhisattva, affidandosi al modo di farlo di Terdag Lingpa, seguiti dai voti tantrici. Ha poi guidato i presenti attraverso una serie di iniziazioni tra cui l’Iniziazione del Vaso, della Corona, l’iniziazione Segreta e della Parola. Dopo averle completate, ha conferito i le iniziazioni successive, culminate nell’iniziazione ad avvantaggiare gli altri. Ciò lo ha spinto a recitare la strofa tratta da “Entrare nella Via del Bodhisattva” https://www.sangye.it/altro/?p=2346, https://www.sangye.it/altro/?cat=15, di Shantideva https://www.sangye.it/altro/?p=11776 che esprime la sua aspirazione fondamentale.

Finché ci sarà lo spazio,

E finché rimarranno gli esseri senzienti,

Fino ad allora, posso anch’io rimanere

Per coadiuvare a dissipare la sofferenza del mondo.

“Dopo aver ricevuto questa iniziazione”, ha affermato Sua Santità, “per favore, fate come la divinità principale vi ha consigliato”, il che significa mantenere le promesse e gli impegni presi. I discepoli cinesi hanno recitato la preghiera per la lunga vita di Sua Santità composta dai suoi Tutori e tradotta in cinese.

Mentre Sua Santità si alzava, ha recitato due strofe di dedica:

Proprio come i coraggiosi Manjushri e Samantabhadra

Realizzate le cose così come sono,

Anche tutti questi meriti li dedico nel migliore dei modi

Affinché possa seguire il loro esempio perfetto.

Dedico tutte queste radici di virtù

Con la dedizione elogiata come la migliore

Da tutti i Buddha che appaiono nei tre tempi

In modo che possa compiere le azioni del nobile Bodhisattva.

Prima bozza di traduzione, salvo errori ed omissioni, da https://www.sangye.it/dalailamanews/?p=15703 del Dott. Luciano Villa del Centro Studi Tibetani Sangye Choeling di Sondrio, il cui nome è stato conferito da Sua Santità il Dalai Lama, nell’ambito del Progetto “Free Dalai Lama’s teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Consiglio il video in inglese https://www.dalailama.com/videos/teachings-for-taiwanese-2023 ed https://it.dalailama.com/videos/insegnamenti-per-i-taiwanesi-2023 in italiano tradotto dal Lotzava Fabrizio Pallotti.


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