Repubblica — 03 aprile 2005 pagina 16 sezione: POLITICA ESTERA
NEW DELHI – Il Dalai Lama ha espresso la sua vicinanza al Papa nelle ultime ore di vita. Il capo dei buddisti tibetani, in esilio con il governo tibetano a Dharamsala nell’ India del Nord, ieri nel rituale insegnamento che impartisce ai fedeli ha parlato del pontefice. «Eravamo molto simili – ha detto il Dalai Lama – perché entrambi soffrimmo il comunismo. Abbiamo molte cose in comune». Il Dalai Lama, leader politico e spirituale in esilio di sei milioni di tibetani, ha definito Wojtyla «un uomo di pace, la sua importanza nel mondo è notoria». Tenzin Ghiatzo, 70 anni, XIV Dalai Lama, premio Nobel per la pace nel 1989, ha incontrato Giovanni Paolo II nove volte in questi ultimi 25 anni: la prima nel 1980, prima dell’ attentato che il pontefice subì nell’ 81, l’ ultima alla fine del 2003. Il più delle volte è stato a colloquio con il papa polacco in Vaticano, ma si videro anche in India nell’86 durante la visita del pontefice e poi quello stesso anno ad Assisi in occasione dell’incontro interreligioso di preghiera per la pace.
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