Ven. Ghesce Tenzin Tenphel: Le otto strofe della Trasformazione del Pensiero

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel: Se sappiamo pensare correttamente, se la nostra amorevole gentilezza è perfetta, tanto più la nostra compassione sarà intensa.

Insegnamenti del Ven. Ghesce Tenzin Tenphel il 3, 4 e 5 febbraio 2023 all’Istituto Lama Tzongkapa, Pomaia, PI, su “Il destino compiuto”. L’educazione di Tzong Khapa in un canto di realizzazione. Una panoramica di come Je Rimpoche ha ottenuto le realizzazioni.

Dal momento che il buddismo tibetano rappresenta la tradizione buddista più completa oggi, dovremmo essere grati ai maestri del passato come Jé Tsongkhapa e seguire il loro esempio condividendo le nostre conoscenze con gli altri”. (Sua Santità il Dalai Lama)

In questo testo, Il destino compiuto, Lama Tzong Khapa, racconta ciò che ha studiato e come le scritture si sono rivelate a lui come istruzioni spirituali. Studiò i grandi trattati indiani alla luce della logica e della ragione.

Ciò che Tzong Khapa rivela è come ottenne un vasto apprendimento, entrò nella vita di un eremita e acquisì esperienza delle fasi del sentiero, inclusi i sentieri profondi ed estesi.
Il testo è stato scelto da Sua Santità il Dalai Lama, durante gli insegnamenti del 1° giugno 2021, per far conoscere ai giovani tibetani l’origine della tradizione Ghelug e il venerabile Ghesce Tenzin Tenphel ha espresso il desiderio di seguire il Suo esempio esponendo i contenuti durante gli insegnamenti.

Appunti non revisionati ed editing del Dott. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dharma Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti”. Ci scusiamo per ogni errore ed omissione. Traduzione dal tibetano di Filippo Centrone che vivamente si ringrazia. L’insegnamento del Ven. Ghesce Tenzin Tenphel è focalizzato su “Gli otto versi dell’addestramento mentale” oGli otto versi di trasformazione mentale” oLe otto strofe della Trasformazione del Pensiero”, in tibetano Blo-sbyong tsig-brgyad-ma, Lojong di Langri Tangpa Dorje Senghe.

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

venerdì 03/02/2023

Destino compiuto” https://www.sangye.it/altro/?p=11556 di Lama Tzong Khapa è come una sua biografia.

Lama Tzong Khapa: All’inizio, ho cercato un ampio apprendimento,
Nel mezzo, tutti gli insegnamenti sono apparsi come istruzione spirituale,
E, alla fine, ho praticato tutto il giorno e tutta la notte:

Tutto questo l’ho dedicato alla diffusione dell’Insegnamento!

Qual è la necessità di ascoltare molto? Per comprenderlo dobbiamo partire dalla radice della sofferenza che è rappresentata dalle afflizioni mentali che, a loro volta, provocano karma negativo.

Per emanciparci dalla sofferenza dobbiamo cercare di comprendere e per farlo dobbiamo studiare. E questa è la ragione prima di cercare di ascoltare intensamente, così come dice Lama Tzong Khapa: “All’inizio ho ascoltato molto”. Continue reading »

Robert Thurman: La rivoluzione del Buddha

Sua Santità il Dalai Lama con Robert Thurman

Robert Thurman: La rivoluzione del Buddha

Agli albori del Buddhismo, in India, il Buddha insegnò con grande enfasi che era necessario rompere con le convenzioni sociali a cui tutti erano soggetti. La società del suo tempo non era l’India illuminata, bella, splendente e raffinata che conosciamo oggi, emersa gradualmente dopo secoli di oppressione coloniale.

L’India, al tempo del Buddha, era un paese militarizzato, come l’antica Grecia, l’Iran o l’Egitto, un paese fatto di città-stato con eserciti e armamenti, con un rigido sistema di caste, dove c’era schiavitù e sfruttamento, dove si uccideva, combatteva, conquistava.

Alcuni sovrani stavano accumulando ricchezze e poteri spropositati, soprattutto gli appartenenti alla casta dei governanti-guerrieri. Buddha stesso nacque come sovrano guerriero e si prevedeva che avrebbe persino potuto conquistare l’India intera, se solo avesse rivolto la sua attenzione al potere mondano, alla ricchezza e al dominio. Continue reading »

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel “Come praticare il puro Dharma”

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel: Meditiamo con la motivazione che tutti gli esseri possano eliminare la sofferenza e conseguire la felicità e che questa pandemia possa scomparire nel più breve tempo possibile.

Insegnamenti del Ven. Ghesce Tenzin Tenphel “Come praticare il puro Dharma” all’Istituto Lama Tzong Khapa, Pomaia, Pi, 22-25/07/2021 basati sul testo di Gyalsey Thokme Sangpo: “Le 37 Pratiche dei figli dei vittoriosi o le 37 Pratiche dei Bodhisattva”.

Appunti ed editing del Dott. Luciano Villa MD, nell’ambito del Progetto Free Dharma Teachings, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. 

Ven. Ghesce Tenzin Tenphel

Sapete l’importanza di generare una buona motivazione. Ma non dimentichiamo che questa va espressa sempre. Perché coltivando una motivazione positiva, questa renderà ogni vostra azione sempre positiva. È importante! Perché, dal momento che la nostra mente non è sottomessa, non ne abbiamo il controllo, quindi, pur non desiderando affatto la sofferenza, non avendo il controllo della nostra mente, vi ricadiamo costantemente ed invariabilmente.

È davvero importante avere i controllo della nostra mente, perché così abbiamo il controllo delle nostre afflizioni mentali e così ne diventiamo autonomi e ne siamo felici. Continue reading »

Dagyab Rinpoche: Essere una buona persona

H. E. Loden Sherab Dagyab Kyabgoen Rinpoche

H. E. Loden Sherab Dagyab Kyabgoen Rinpoche

Essere una buona persona: alcuni pensieri fondamentali sulla comunicazione umana di S.E. LODEN SHERAB DAGYAB RINPOCHE

I FONDAMENTI

Voglio essere una buona persona!

Non esiste essere umano che desideri essere cattivo.
Perciò, sarà importante che tutti i giorni

io sia consapevole dei punti seguenti:

1 – Considerazioni generali

  1. Ogni mattina devo iniziare con una buona motivazione. Ciò sarà di duplice beneficio durante la giornata, per me e per gli altri. La sera, dovrei guardarmi interiormente riesaminando lo svolgimento della mia giornata. Dovrei riconoscere le azioni malsane compiute e rallegrarmi delle azioni salutari, mie e altrui.

  2. Se puoi cambiare le cose che ti preoccupano, non c’è bisogno di preoccuparsi. Continue reading »

Cos’è il Buddhismo?

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è il Buddhismo?

Il Buddhismo è un insieme di metodi che ci aiutano a sviluppare in pieno il nostro potenziale umano attraverso la comprensione della vera natura della realtà.

Fondato in India 2500 anni fa da Siddharta Gautama, meglio conosciuto come il Buddha, il Buddhismo si diffuse in tutta l’Asia ed è oggi la quarta religione al mondo. Il Buddha passò la maggior parte della sua vita insegnando i metodi per il risveglio che lui stesso aveva realizzato, affinché gli altri potessero diventare essi stessi dei Buddha illuminati. Il Buddha aveva compreso che se da un lato siamo tutti uguali nella nostra capacità di diventare dei Buddha, ci sono anche enormi differenze nelle nostre inclinazioni, interessi e talenti. Rispettando questo, il Buddha insegnò una grande varietà di metodi per superare i nostri limiti e realizzare in pieno il nostro potenziale. Continue reading »

Cos’è la pratica buddhista?

Una volta il Buddha era proprio come noi: una persona normale, che soffriva le difficoltà della vita. E proprio come tutti noi, anche lui voleva migliorare la sua vita e quella di coloro che lo circondavano. Mediante la sua introspezione, arrivò a realizzare che a prescindere da quello che accade intorno a noi, abbiamo il potere e l’abilità di restare calmi, consapevoli, e di controllare le nostre emozioni.

Il punto centrale nel Buddhismo consiste nel lavorare per superare i nostri difetti e realizzare i nostri potenziali positivi. I difetti includono la mancanza di lucidità e uno squilibrio emotivo, che generano confusione sulla vita. Di conseguenza, agiamo in modo compulsivo, spinti da emozioni disturbanti come rabbia, avidità, e ingenuità. I nostri potenziali positivi includono la nostra abilità di comunicare in modo chiaro, di comprendere la realtà, di immedesimarci con gli altri, e di migliorare noi stessi.

Il punto di partenza della pratica buddhista consiste nel calmare le nostre menti ed essere consci, il che significa ricordarsi costantemente di essere consapevoli di come stiamo agendo e parlando con altri, e di come stiamo pensando quando siamo da soli. Non è che li osserviamo semplicemente e li lasciamo così come sono. Quando restiamo consapevoli, possiamo distinguere tra ciò che è costruttivo e ciò che è distruttivo. Questo non vuol dire preoccuparsi di sé stessi: in effetti diventiamo più premurosi ed aperti verso gli altri. Continue reading »

L’Importanza del Dalai Lama nel mondo moderno

Sua Santità il Dalai Lama

Sua Santità il Dalai Lama

L’Importanza del Dalai Lama nel mondo moderno
Alexander Berzin, Riga, Lettonia, Agosto 2013. Traduzione italiana a cura di Benedetta Lanza.

Questa sera vorrei parlare dell’importanza del Dalai Lama nel mondo moderno perché qualunque sia il ruolo del Dalai Lama nel mondo al giorno d’oggi, questo dev’essere un ruolo importante, significativo e di beneficio per il maggior numero di persone possibili; non il ruolo di qualcuno che fa intrattenimento o che come un fenomeno, una superstar, è lì per soddisfare la nostra curiosità. Questo non ha nulla a che fare con il Dalai Lama. L’unico obiettivo nella vita del Dalai Lama è quello di beneficiare gli altri.

Al servizio degli altri.

Anche se c’è un gran numero di persone al mondo che affermano di essere totalmente dedite al benessere altrui, credo che la cosa meravigliosa di Sua Santità, di solito è così che lo chiamiamo, “Sua Santità,” sia la sua completa sincerità. Questa sincerità è un qualcosa che si trasmette agli altri, a coloro che si trovano in sua presenza quando vanno ad ascoltarlo, a capire ciò che egli fa effettivamente. Egli afferma sempre che sono tre gli scopi principali che persegue nella sua vita. Uno è l’etica secolare, il secondo è l’armonia religiosa, e il terzo è occuparsi del benessere del Tibet e della popolazione tibetana, dal momento che questo è il ruolo che gli è stato trasmesso. Continue reading »

Discussione interreligiosa sulla responsabilità sociale e sulla tutela dell’ambiente

Punti per un gruppo di discussione interreligioso sulla responsabilità sociale e sulla tutela dell’ambiente

Alexander Berzin. Quarto simposio giovanile mondiale sul Buddhismo
Hong Kong, Cina. 1 agosto 2014. Traduzione italiana a cura di Valentina Tamiazzo

Il tema per il gruppo di discussione è un confronto fra gli approcci delle religioni teiste e non-teiste in merito all’insegnamento dell’etica ai propri seguaci come fondamento per essere socialmente responsabili del bene comune in generale, e specificatamente della tutela dell’ambiente. Continue reading »

La retta parola

bh1 – I tre addestramenti e l’ottuplice sentiero nella vita quotidiana. Prima sessione: la scienza e la filosofia buddista come contesto; la retta parola.

Alexander Berzin, Kiev, Ucraina, Giugno 2013.

Grazie mille per la vostra gentile presentazione. Sono molto felice di essere qui a Kiev ancora una volta.

Introduzione

Scienza, filosofia e religione buddhista

Quando Sua Santità il Dalai Lama parla ad un pubblico generale, opera una certa distinzione che credo sia molto utile. Parla di tre divisioni: scienza buddhista, filosofia buddhista, e religione buddhista. Continue reading »

Retta azione, retto sostentamento e retto sforzo

bh1-copia2 – I tre addestramenti e l’ottuplice sentiero nella vita quotidiana. Seconda sessione: retta azione, retto sostentamento e retto sforzo.

Alexander Berzin, Kiev, Ucraina, Giugno 2013.

Revisione

Ieri sera abbiamo iniziato la nostra discussione sui tre addestramenti, e abbiamo visto che possiamo discuterne in termini di:

  • Scienza e filosofia buddhista, il che significa affrontare la scienza di base della mente e la filosofia dell’etica, affrontare quelle che sono le nostre emozioni e così via. Il punto focale qui sta nell’utilizzare il materiale di questi tre addestramenti, al fine di, fondamentalmente, migliorare la qualità della nostra vita.

  • E poi vi è la religione buddhista, con la quale ci si concentrerebbe su temi come il karma e la rinascita, la liberazione, l’illuminazione. In questo caso dunque useremmo questi tre addestramenti per aiutarci ad ottenere rinascite migliori, ottenere la liberazione, o l’illuminazione. Continue reading »

Retta consapevolezza, concentrazione, visione, ed intenzione.

bh13 – I tre addestramenti e l’ottuplice sentiero nella vita quotidiana. Terza sessione: retta consapevolezza, concentrazione, visione, ed intenzione.

Alexander Berzin, Kiev, Ucraina, Giugno 2013.

Revisione

Stiamo continuando la nostra discussione a proposito dei tre addestramenti, nel contesto di come possono aiutarci nella nostra vita quotidiana. Ciò comporta mettere in pratica il cosiddetto ottuplice sentiero.

I tre addestramenti sono:

  1. nell’auto-disciplina etica,

  2. nella concentrazione,

  3. e nella consapevolezza discriminante.

Utilizziamo, o cerchiamo di implementare, la retta parola, la retta azione o comportamento, e il retto modo di guadagnarci da vivere al fine di sviluppare l’auto-disciplina etica. Ed ora abbiamo iniziato la nostra discussione sull’addestramento nella concentrazione, e i tre fattori che sono coinvolti qui sono: il retto sforzo, la retta cosciente consapevolezza, e la retta concentrazione. Continue reading »

Malintesi comuni sul Buddhismo

bh2-copiaMalintesi comuni sul Buddhismo

Alexander Berzin, Berlino, Germania, Novembre 2010. Traduzione italiana a cura di Benedetta Lanza

Mi è stato chiesto di parlare di alcuni dei malintesi comuni sul Buddhismo. Essi sono di vario tipo e sorgono per molte ragioni differenti.

Alcuni sono specifici di una determinata cultura, sia occidentale che asiatica, o di altre culture influenzate dal nostro pensiero occidentale moderno. Ci sono malintesi che potrebbero provenire da altre aree culturali: il modo di pensare tradizionale cinese e così via. Possono esserci malintesi che sorgono in generale, dovuti alle emozioni disturbanti delle persone. Altri sono dovuti semplicemente al fatto che il materiale è difficile da capire. Malintesi possono nascere in seguito al fatto che l’insegnante non ha spiegato le cose in modo chiaro o non le ha spiegate affatto, così che noi attribuiamo ad esse ciò che pensiamo sia il loro significato. Potrebbe anche darsi che sia l’insegnante stesso a fraintendere gli insegnamenti. A volte accade. Perché non tutti gli insegnanti sono pienamente qualificati; Continue reading »

L’applicazione dei principi buddhisti nell’era dei social media

bh2L’applicazione dei principi buddhisti nell’era dei social media

Alexander Berzin, Nuova Delhi, India, Gennaio 2011. Trascrizione non revisionata. Traduzione italiana a cura di Francesca Paoletti.

L’era dell’informatica, con internet e così via, si è evoluta trasformandosi nell’era dei social media, con social network come Facebook, Twitter e l’uso onnipresente di messaggi di testo con i telefoni cellulari. Questo ha modificato il modo in cui le persone si relazionano tra di loro.A ciò si aggiunge il crescente uso degli iPod, per sentire musica tutto il giorno, e la proliferazione di videogame, in maniera tale che molte persone oggi sono connesse a musica, giochi, messaggi di testo e social network dovunque si trovino, giorno e notte. Ognuno di questi sviluppi ha portato sia benefici che effetti collaterali negativi. Continue reading »

Lama Yesce: il Buddhismo

Lama Yesce. Quando sviluppate i vostri poteri di concentrazione meditativa, in modo da integrare la vostra mente nella concentrazione univoca, gradualmente potrete diminuire le reazioni emotive del vostro ego, sino a quando svaniranno totalmente.

Lama Tubten Yeshe: “Per essere liberi non è necessario che abbandoniate i vostri beni, li potete tenere, ma se agite con attaccamento sarete irrequieti, la vostra vita sarà difficile e conserverete una mente annebbiata e contaminata”.

Quando si studia il buddhismo, studiamo noi stessi: impariamo a conoscere la natura della nostra mente. Nel buddhismo non si pone l’accento su cose supreme o superiori, ma su cose pratiche, come integrare la mente nella vita quotidiana affinché rimanga serena e sana.

In altre parole, l’accento è posto sulla conoscenza-saggezza fondata sull’esperienza, non su visioni dogmatiche. Nella terminologia occidentale, non diremo che il buddhismo è una religione, ma piuttosto una filosofia, una scienza e una psicologia.

Una tendenza istintiva della mente umana è la ricerca della felicità, e da questo punto di vista, orientali e occidentali non sono diversi. Tuttavia, se il vostro stile di vita dà troppa importanza al mondo sensoriale cui vi aggrappate emotivamente, ciò è molto pericoloso perché non avrete controllo su voi stessi. Ora, il controllo non è costume occidentale o una visione buddhista, tutti ne abbiamo bisogno e specialmente coloro che vivono una vita materialista e sono anche psicologicamente attaccati agli oggetti esterni. Nell’ottica della filosofia buddhista una mente di questo tipo non è sana, ma ammalata. Continue reading »

Lama Yeshe: fare due cose allo stesso momento.

LAMA YESCE Balaju, Kathmandu, Nepal 1978

Lama Tubten Yeshe (foto a Balaju, Kathmandu, Nepal 1978): “Non mettete la meditazione lassù in alto mentre voi siete quaggiù e non vi lamentate del fatto che la meditazione non vi aiuta più come nel passato”.

Camminare e masticare una gomma: fare due cose allo stesso momento.

Lama Yeshe

Nella tradizione Mahayana del Signore Buddha, si enfatizza sempre la grande importanza di unire il metodo e lasaggezza per raggiungere la più alta realizzazione dell’illuminazione. Se voi avete solo saggezza ma non metodo, è impossibile realizzare la totalità. Anche nelle nostre vite quotidiane abbiamo bisogno sia del metodo che della saggezza per tenere insieme le nostre vite. Senza metodo, le nostre vite quotidiane riflettono il disordine mentale. L’intelligenza da sola non è sufficiente.

E’ importante essere realistici e dare un ordine al vostro stile di vita. Con l’intelligenza, potete vedere che cosa c’è da fare, ma la pigrizia e l’inazione vi impediscono di farlo. Questo è un esempio di mancanza di metodo. La vostra saggezza riesce a vedere quello che c’è da fare ma voi non potete metterlo in pratica. Questo provoca problemi nella vostra vita. Invece di essere ordinata, armoniosa e integrata, la vostra vita è disordinata, disarmonica e frammentata. Dare un ordine alla vostra vita non significa essere ricchi, avere una macchina ed essere materialmente benestanti in generale. Non è questo il significato. Significa che anche se voi avete poche cose, la vostra camera è pulita, in ordine e confortevole, ma se avete solo poche cose e sono sparse dappertutto, il disordine si riflette nella vostra mente. Continue reading »

Lama Yesce: L’educazione dei bambini

Il Ven Lama Thupten Yesce Rinpoche fondatore FPMT

Lama Tubten Yeshe: “Se decidete di diventare insegnanti, dovete essere molto saggi e abili nel vostro approccio in modo da poter offrire agli altri un’istruzione che sia di beneficio per loro e per voi allo stesso tempo”.

Durante la sua visita in Australia nel 1975, Lama Yeshe fu invitato da uno dei suoi studenti, che stava facendo un tirocinio per diventare insegnante, a parlare nel suo College di fronte agli altri studenti-tirocinanti.

Lo scopo dell’educazione è quello di dare beneficio alle persone. Tutti noi lo sappiamo. Comunque, ogni paese ha le sue proprie convinzioni su cosa significhi ‘beneficio’, a seconda delle proprie particolari inclinazioni. Ciò che in alcuni paesi viene considerato negativo viene visto in maniera positiva da altri. In altre parole, ciò che rende l’istruzione buona o cattiva dipende da come si interpretano i concetti di bene e male.

Al giorno d’oggi, la gente vive in ambienti, società e comunità così differenti tra loro – rurali, urbani, industriali, intellettuali e così via – che il concetto stesso di educazione è diventato confuso. Tanto per cominciare, nessuna persona può imparare ogni tecnologia esistente; ciò è ovviamente impossibile. Continue reading »

Il fascino del Buddismo

Il Buddismo si sta adattando ponendo l´enfasi su un approccio razionale e scientifico ai suoi insegnamenti. Il Buddismo spiega con chiarezza l’origine delle esperienze della vita e come possiamo relazionarci ad esse nel modo migliore.

Il Buddismo si sta adattando ponendo l´enfasi su un approccio razionale e scientifico ai suoi insegnamenti. Il Buddismo spiega con chiarezza l’origine delle esperienze della vita e come possiamo relazionarci ad esse nel modo migliore.

Il fascino del Buddismo nel mondo moderno

Singapore, 10 Agosto 1988. Estratto riveduto da Alexander Berzin e Thubten Chodron. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999.
Traduzione italiana a cura di Julian Piras.

Domanda: Quest´anno hai intrapreso un tour di conferenze che ti ha condotto in ventisei paesi. Raccontaci le tue osservazioni su come il Buddismo si sta diffondendo in posti nuovi. Continue reading »

Lama Yeshe: L’importanza della comprensione

Il Ven. Lama Thupten Yesce
Il Ven. Lama Thupten Yesce: “se siete interessati a capire, fate in modo che ciò che fate diventi effettivo”.

Quando i cinesi torturano i tibetani, li chiudono in una cella senza cibo e vestiti e gli dicono: ”credi nel Buddha? Digli di portarti cibo e vestiti! Chi ha poca comprensione potrebbe pensare: “ se il Buddha non mi ha portato del cibo e dei vestiti in prigione, il Buddha non esiste”, ma gli insegnamenti di Dharma non dicono che il Buddha dà cibo. Chi pensa che gli insegnamenti di Dharma diano da mangiare o che il Buddha sia la causa dei loro problemi non ha capito la dottrina buddista: quando gli si dice: “quando eri in prigione ed hai chiesto al Buddha cibo e vestiti lui non te ne ha dati: perciò non c’è Buddha” costoro accetteranno questo come verità: anche una piccola logica falsa può distruggere la fede di chi non ha comprensione. Lo stesso può succedere a te: venite agli insegnamenti con delle aspettative, e quando le condizioni cambiano inventate una scusa e ve ne andate. Questa è la dimostrazione che non avete una dimensione razionale, logica della filosofia adamantina buddista. Non credo che nemmeno la filosofia occidentale sia solo conversazione, è qualcosa di più profondo: è a riguardo di come quello che strutturate come pensiero influenza la realtà: quali cause portano a quale risultato e cosa può fermarle. Continue reading »

Lama Yesce: Trovare Se Stessi col Buddhismo

Lama Yesce: "Ognuno di noi necessita di metodi differenti che si accordino alla nostra costituzione psicologica, alle nostre attitudini mentali e personalità; ognuno di noi necessita di un approccio differente per poter ottenere l’illuminazione".

Lama Yesce: "Ognuno di noi necessita di metodi differenti che si accordino alla nostra costituzione psicologica, alle nostre attitudini mentali e personalità; ognuno di noi necessita di un approccio differente per poter ottenere l’illuminazione".

LAMA YESCE, Estratto dal libro: DIVENTARE IL PROPRIO ANALISTA, ed: Chiara Luce. Primo capitolo: Trovare Se Stessi con il Buddhismo

Ma se la vostra ricerca della felicità causa in voi il sorgere di un attaccamento emotivo per il mondo dei sensi, ciò può essere molto pericoloso, perché potreste perdete ogni controllo di voi stessi.

Ora, non crediate che il controllo della propria mente sia solo una tradizione orientale o una mania buddhista. Tutti ne abbiamo bisogno, specialmente coloro che sono coinvolti in uno stile di vita troppo materialista e che sono psicologicamente ed emotivamente troppo attaccati agli oggetti esteriori. Secondo il punto di vista buddhista, una mente di questo tipo non è sana, è malata. In effetti, voi già sapete che il solo sviluppo tecnologico e scientifico non può soddisfare i desideri derivanti dal vostro attaccamento, né risolvere i vostri problemi emotivi. Il metodo esposto negli insegnamenti del Buddha ha lo scopo di mostrarvi la natura della mente umana con le sue potenzialità, affinché possiate svilupparle al massimo. Quando studiate il buddhismo, imparate cosa siete e come progredire ulteriormente; invece di sottolineare l’importanza di qualche credo soprannaturale, i metodi buddhisti vi insegnano come ottenere una profonda comprensione di voi stessi e di tutti gli altri fenomeni. Continue reading »

Il Buddhismo, Scienza della Mente

Il Buddhismo ha come scopo ultimo la cessazione della sofferenza.

Il Buddhismo ha come scopo ultimo la cessazione della sofferenza.

L’Importanza del Dalai Lama nel mondo moderno.
Alexander Berzin, Riga, Lettonia, Agosto 2013. Traduzione italiana a cura di Benedetta Lanza.

Nella religione cristiana si afferma che Dio abbia creato l’uomo a propria immagine e somiglianza e questo nell’intento di ricordare all’uomo stesso, attraverso le sue sembianze divine, che Dio è sempre presente tra noi. Tuttavia, potrebbe venir spontaneo domandarsi se invece non sia possibile l’esatto contrario e cioè che l’uomo, sin dalla sua prima comparsa sulla terra, abbia sentito la necessità di crearsi un Dio onnipotente al quale potersi appellare in tutti i suoi momenti difficili. Se si accetta questa prospettiva, ne consegue allora che questo “Dio personale” non è altro che l’emanazione della natura divina dell’uomo stesso. Il Buddha, 500 anni prima della nascita di Cristo , si prefiggeva appunto di dimostrare, in maniera assolutamente pragmatica, che la mente di ogni uomo possiede veramente questa natura “divina”.

Ogni uomo, sosteneva, è un potenziale Buddha, cioè un risvegliato, un illuminato, ma a causa della sua ignoranza non riesce a realizzarsi in quanto tale. Il Buddhismo quindi non è propriamente una religione in quanto non venera nessun Dio creatore, non è neanche una filosofia perché non vi è una mera speculazione del pensiero, ma il suo approccio è invece squisitamente pratico, esperienziale e non dogmatico. Il Buddhismo potrebbe forse essere definito come una “Scienza della mente” che mira ad eliminare gradualmente dall’uomo ogni forma di emozione disturbante causa di notevole sofferenza.

A fronte di queste considerazioni, non bisogna però confondere il Buddhismo con la moderna psicoanalisi, anche se le due discipline possiedono molte affinità. Continue reading »

A. Berzin, M. Lindén: 11 modi per aiutare gli altri

Ci sono così tanti modi per aiutare gli altri. La bravura consiste nel sapere non solo come aiutare e chi aiutare con cosa, ma anche quando offrire tale aiuto e quando farsi da parte.

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: 11 modi per aiutare gli altri

Così tante persone e animali soffrono ogni giorno. Ci sono molti modi per aiutarli, ma ciò dipende dal riconoscere la loro situazione e comprendere il modo migliore per aiutare. Essere compassionevoli e bravi non è sufficiente – abbiamo anche bisogno di essere generosi con il nostro tempo, e avere autodisciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e saggezza. Ecco undici modi per aiutare gli altri. Questi non solo danno aiuto ai bisognosi, ma ci aiutano anche ad evadere dal nostro guscio di solitudine e rendere le nostre vite significative: Continue reading »

Il buddhismo nella vita quotidiana

 

Buddha Amitayus

Buddha Amitayus

Utilizzare metodi buddhisti per aiutarci nella vita quotidiana

Alexander Berzin, Mosca, Russia, Settembre 2010. Traduzione italiana a cura di Valentina Tamiazzo.

Questa sera parleremo di come utilizzare metodi buddhisti per aiutarci nella vita quotidiana. Quando parliamo di metodi buddhisti, o di insegnamenti buddhisti, la parola sanscrita che si riferisce a questo è: “Dharma.” Se guardiamo a cosa la parola “Dharma” significhi effettivamente, questa significa: “qualcosa che ci trattiene.” Il Dharma è qualcosa che ci trattiene, o che ci previene, dal soffrire e dall’aver problemi.

Le quattro nobili verità

La prima cosa che il Buddha insegnò furono quelle che sono conosciute come le “quattro nobili verità.” Ciò significa che vi sono quattro fatti che chiunque sia altamente realizzato ed in grado di comprendere la realtà, comprende come veri.Questi quattro fatti sono:

  • I veri problemi che tutti noi affrontiamo.

  • Le vere cause di questi problemi.

  • Come sarebbe se vi fosse una vera cessazione di queste cause, in modo tale da non avere più questi problemi.

  • La maniera di comprendere, agire, e così via, che porterebbe a tale cessazione di tutti i nostri problemi.

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Lama Yeshe: Come cercare la felicità?

Lama Tubten Yeshe: “Dovete riconoscere tutte le concezioni sbagliate, dovete conoscerle chiaramente, cosi potrete ottenere la comprensione giusta, seguire la strade giusta e quindi ricevere la realizzazione giusta e definitiva”.

Lama Tubten Yeshe: “Dovete riconoscere tutte le concezioni sbagliate, dovete conoscerle chiaramente, cosi potrete ottenere la comprensione giusta, seguire la strade giusta e quindi ricevere la realizzazione giusta e definitiva”.

Lettura di Lama Tubten Yeshe il 10 marzo 1971.

Siamo molto fortunati a trovarci qui per un breve periodo di tempo ed usare le nostre energie per realizzare lo stato di Buddha.

Sakyamuni Buddha dà la soluzione perfetta al problema dell’ignoranza, cioè la non-conoscenza dei due livelli di verità (1), che è la causa delle afflizioni mentali (2),

Così ripetendo il mantra di Buddha Sakyamuni e meditando su questo soggetto, possiamo trovare una grande soluzione ai problemi interiori. Questa soluzione consista in un grande metodo per eliminare le afflizioni mentali. Puoi vederlo da solo, puoi avere tale esperienza mentre stai ripetendo questo mantra. Meditando su questo soggetto puoi sperimentare come s quanto esso modifichi la tua mente.

Puoi sentire coma fluisce il mantra mentre lo recitiamo. E’ così semplice.

OM MUNI MUNI MAHA MUNAIE SOHA

L’intero Dharma è in questo mantra. Sakyamuni Buddha stesso raggiunse alte realizzazioni tramite il significato di questo mantra. Se capisci il contenuto di questo mantra t’accorgerai anche che la vera natura di ogni cosa è inclusa in esso. Penso che agendo cosi, anche solo per un minuto, possiamo ricevere un grande beneficio. Nella nostra coscienza s’è così impressa una grande impronta che ci dà la possibilità di risolvere i due livelli di problemi, che non sono altro che l’ignoranza dei due livelli di verità. Continue reading »

Cos’è la felicità?

Gentilezza, interesse e compassione per gli altri, allora, sono le cose principali che abbiamo bisogno di coltivare per vivere una vita felice.

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è la felicità?

La felicità è una sensazione di benessere di lungo termine, pace mentale e soddisfazione per le nostre vite – è quello che tutti noi ricerchiamo, tutto il tempo. Quando ne abbiamo persino un piccolo assaggio, vogliamo che continui per sempre.

Le persone spesso confondono il piacere con la felicità.

Noi di solito pensiamo che se mangiamo buon cibo, se indossiamo abiti costosi e se ci divertiamo sempre, saremo felici. Ma per qualche motivo questo non funziona mai. Tendiamo anche a pensare che se appaghiamo tutti i nostri bisogni e desideri, saremo felici. Ma in realtà, preoccuparsi solo di noi stessi conduce alla solitudine e alla depressione.

È sgradevole a volte essere soli con i nostri pensieri ed emozioni, quindi troviamo distrazione nella musica, nei giochi al computer, nel cibo, nel sesso, e nelle carriere. Ma questo non ci connette veramente con gli altri, e non offre nemmeno una reale sensazione di felicità.

Volendo sentirci felici e connessi con gli altri, spesso ci rivolgiamo ai social media. Potremmo ottenere una scarica di piacere di breve durata dai “mi piace” sui nostri selfie o dal messaggio di un amico, ma ciò semplicemente porta a volerne di più. Controlliamo i nostri cellulari costantemente, aspettando ansiosi la nostra prossima “dose”, ma a prescindere da quanti “mi piace” e messaggi riceviamo, per qualche motivo finiamo con il sentirci meno connessi con gli altri. Continue reading »

Serkong Rinpoche II: Scopo e benefici del dibattito

Tsenshap Serkong Rinpoche II: La vostra motivazione deve sempre essere quella di aiutare il vostro partner a sviluppare una chiara comprensione e una ferma convinzione in ciò che può essere logicamente dimostrato.

Tsenciab Serkong Rinpoche II: Scopo e benefici del dibattito. Tratto da spiegazioni tradotte e riassunte da Alexander Berzin. Mundgod, India, 20 Agosto 2001. Traduzione in italiano a cura di Francesca Paoletti.

Uno degli scopi principali del dibattito all’interno della formazione buddhista è quello di aiutarvi a sviluppare una consapevolezza risoluta (nges-shes).

Voi assumete una posizione e il vostro partner di dibattito la mette in dubbio sotto molti punti di vista. Se riuscite a difendere la vostra posizione a fronte di tutte le obiezioni e trovate che non ci siano incoerenze logiche o contraddizioni, allora potete focalizzarvi su questa posizione o punto di vista con una consapevolezza del tutto risoluta che non può venire scossa. Questo stato mentale viene anche chiamato ferma convinzione(mos-pa). Dovete avere questa consapevolezza risoluta e questa ferma convinzione quando meditate con la mente concentrata singolarmente su un qualsiasi argomento, come l’impermanenza, l’u guaglianza tra sé ed altri, il considerare gli altri più preziosi di noi stessi, bodhicitta, vacuità e così via. Continue reading »

Il metodo Buddhista

Lama Paljin Tulku Rinpoce

Lama Paljin Tulku Rinpoce

Nella religione cristiana si afferma che Dio abbia creato l’uomo a propria immagine e somiglianza e questo nell’intento di ricordare all’uomo stesso, attraverso le sue sembianze divine, che Dio è sempre presente tra noi. Tuttavia, potrebbe venir spontaneo domandarsi se invece non sia possibile l’esatto contrario e cioè che l’uomo, sin dalla sua prima comparsa sulla terra, abbia sentito la necessità di crearsi un Dio onnipotente al quale potersi appellare in tutti i suoi momenti difficili. Se si accetta questa prospettiva, ne consegue allora che questo “Dio personale” non è altro che l’emanazione della natura divina dell’uomo stesso. Il Buddha, 500 anni prima della nascita di Cristo , si prefiggeva appunto di dimostrare, in maniera assolutamente pragmatica, che la mente di ogni uomo possiede veramente questa natura “divina”. Continue reading »

Il Bon e il Buddhismo tibetano

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Il Bon e il Buddismo tibetano

Alexander Berzin, Amsterdam, Olanda, 23 Dicembre 2001, trascrizione leggermente rivista di un corso.

Preliminari

Prima di tutto calmiamoci concentrandoci sul respiro.Se la nostra mente è molto agitata possiamo contare i respiri – espiro, inspiro, uno; espiro, inspiro, due – fino a undici, ripetendo qualche volta. Se invece la nostra mente è abbastanza tranquilla non occorre contare, basta concentrarsi sulla sensazione del respiro mentre entra ed esce dal naso.

Poi riaffermiamo la nostra motivazione. In occidente mi sembra che questo termine indichi le ragioni psicologiche o emotive per fare qualcosa. Ma non è questo il significato del termine tibetano ‘dun-pa, che indica piuttosto lo scopo, ciò che si vuole realizzare. Il nostro scopo, ciò che vogliamo ottenere venendo qui e ascoltando questo discorso è un quadro più chiaro del Bon e dei suoi rapporti con il Buddhismo. E lo facciamo per poter seguire qualunque sentiero abbiamo intrapreso, Bon o buddhista, con maggiore chiarezza e senza opinioni settarie. Questo per poter porre tutta la nostra attenzione sul sentiero spirituale per raggiungere l’illuminazione per il bene di tutti. Riaffermiamo questo scopo. Continue reading »

Lama Yesce: la natura insoddisfacente della nostra esistenza.

Lama Yesce: Sono completamente ottimista. Credo Fermamente che gli esseri umani abbiano la capacità di realizzare qualcosa di buono.

Lama Yesce: Sono completamente ottimista. Credo Fermamente che gli esseri umani abbiano la capacità di realizzare qualcosa di buono.

Domanda. Le sono familiari i concetti induisti di atman e brahman?

Lama Yesce. Al contrario del buddhismo, la filosofia induista accetta l’idea di un’anima (atman). Noi neghiamo completamente l’esistenza di un sé o di un lo che esiste di per se stesso, in modo intrinseco, ovvero di un’anima permanente ed indipendente. Ogni aspetto del vostro corpo e mente è impermanente; cambia di continuo, e’ costantemente mutevole. I buddhisti negano pure l’esistenza di un inferno permanente ed eterno. Ogni dolore, ogni piacere che sperimentiamo è in uno stato di flusso costante; totalmente transitorio ed impermanente, sempre mutevole e mai durevole. Per cui, riconoscendo la natura insoddisfacente della nostra esistenza e rinunciando a quel tipo di vita Continue reading »

Lama Yesce: Religione, il Sentiero della Ricerca

Lama Yesce: Coloro che non riescono a comprendere che la natura della loro mente è pura non potranno comprendere la possibilità di scoprire la loro innata purezza, e perderanno ogni opportunità di farlo.

Lama Yesce: Coloro che non riescono a comprendere che la natura della loro mente è pura non potranno comprendere la possibilità di scoprire la loro innata purezza, e perderanno ogni opportunità di farlo.

Lama Yesce: Religione, il Sentiero della Ricerca

La gente ha numerose idee differenti sulla natura della religione in generale, e sul buddhismo in particolare. Coloro che esaminano la religione e il buddhismo con un approccio unicamente superficiale ed intellettuale non potranno mai comprendere il loro vero significato e valore. E coloro che hanno idee ancor più superficiali penseranno che il buddhismo non sia neppure una religione. Continue reading »

Cos’è la meditazione?

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Sua Santità il XIV Dalai Lama

Cos’è la meditazione?

Alexander Berzin, Mosca, Russia, Giugno 2010. Traduzione in italiano a cura di Francesca Paoletti.

Quando sentiamo parlare di “meditazione,” molte persone hanno svariate idee di cosa si stia parlando. Certe persone hanno l’immagine di una pratica mistica in cui in qualche modo si raggiunge un particolare reame all’interno della propria mente. Altre persone pensano che sia un certo tipo di disciplina praticata soltanto in Asia. Ma se vogliamo osservare più da vicino cosa è la meditazione, dobbiamo porci tre domande e, ovviamente, dare loro risposta: cos’è la meditazione? Perché dovrei meditare? E, in pratica, come si fa? Continue reading »

Scopo e benefici del dibattito

bh3-copiaScopo e benefici del dibattito

Tsenciab Serkong Rinpoche II. Tratto da spiegazioni tradotte e riassunte da Alexander Berzin, Mundgod, India, 20 Agosto 2001. Traduzione in italiano a cura di Francesca Paoletti.

Uno degli scopi principali del dibattito all’interno della formazione buddhista è quello di aiutarvi a sviluppare una consapevolezza risoluta (nges-shes). Voi assumete una posizione e il vostro partner di dibattito la mette in dubbio sotto molti punti di vista. Se riuscite a difendere la vostra posizione a fronte di tutte le obiezioni e trovate che non ci siano incoerenze logiche o contraddizioni, allora potete focalizzarvi su questa posizione o punto di vista con una consapevolezza del tutto risoluta che non può venire scossa. Questo stato mentale viene anche chiamato ferma convinzione (mos-pa). Dovete avere questa consapevolezza risoluta e questa ferma convinzione quando meditate con la mente concentrata singolarmente su un qualsiasi argomento, come l’impermanenza, l’uguaglianza tra sé ed altri, il considerare gli altri più preziosi di noi stessi, bodhicitta, vacuità e così via. Continue reading »

I quattro pensieri che rivolgono la mente verso il Dharma

bh3I quattro pensieri che rivolgono la mente verso il Dharma

Alexander Berzin. Morelia, Messico, 30 Maggio 2000. Trascrizione leggermente rivista di un corso. Traduzione italiana a cura di Francesca Paoletti.

Preliminari

Mi piace iniziare gli insegnamenti con alcuni preliminari.Questi sono dei metodi che ci consentono di calmarci e raggiungere uno stato d’animo adatto alla meditazione o all’ascolto degli insegnamenti. Per poterci addentrare completamente in qualche cosa, dobbiamo avere un approccio graduale ed adeguato: questa è lo scopo dei preliminari.

Ci sono molti modi differenti per raggiungere uno stato d’animo che ci consente di meditare o ascoltare. Normalmente scelgo una tra varie possibilità: in questo metodo incominciamo contando il respiro. Quando siamo molto distratti emozionalmente o mentalmente, per via del nostro lavoro, del viaggio per venire qui o di qualsiasi altra cosa, è molto importante come prima cosa calmarci in uno stato neutrale.

Questo ci aiuta a rilassarci. Per fare questo respiriamo attraverso il naso in modo normale, cioè né troppo rapidamente, né troppo lentamente; né troppo profondamente, né troppo superficialmente. Facciamo un ciclo partendo dall’espirazione, facciamo una piccola pausa e poi, siccome abbiamo fatto una piccola pausa, in modo naturale inspiriamo più profondamente. Questa è una maniera molto più rilassata per ottenere una respirazione profonda, rispetto a respirare profondamente in modo consapevole. Quando inspiriamo di nuovo, contiamo mentalmente “uno.” Continue reading »

Lama Yeshe: I pensieri sono come raggi di sole

Sua Santità il Dalai Lama e Lama Yesce nel 1982 al Tushita Meditation Centre di Dharamsala

Sua Santità il Dalai Lama e Lama Yesce nel 1982 al Tushita Meditation Centre di Dharamsala

Lama Thubten Yeshe “I pensieri sono come raggi del sole, per cui ciò che dovete fare è penetrare attraverso i suoi raggi sino ad arrivare al sole (che è la mente). Il pensiero è il raggio della mente, per cui contemplate i vostri pensieri, i raggi del vostro pensiero. Non intellettualizzate, semplicemente lasciate fluire, mollate la presa del vostro intelletto. Non pensate che l’intelletto sia qualcosa di speciale: abbiamo utilizzato l’intelletto per moltissimo tempo, per ricavarne solo agitazione e insoddisfazione. Continue reading »

Il fascino del Buddhismo nel mondo moderno

Buddha

Buddha

Il fascino del Buddhismo nel mondo moderno

Singapore, 10 Agosto 1988. Estratto riveduto da Berzin, Alexander e Chodron, Thubten. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione italiana a cura di Julian Piras.

Domanda: Quest´anno hai intrapreso un tour di conferenze che ti ha condotto in ventisei paesi. Raccontaci le tue osservazioni su come il Buddhismo si sta diffondendo in posti nuovi.

Risposta: Oggigiorno, il Buddhismo si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo. Ci sono centri buddhisti in tanti paesi europei, nell´America del Nord, nell´America del Sud, in Africa del Sud, in Australasia, e così via. In Europa, non ci sono buddhisti soltanto nell´occidente capitalista, ma anche nei paesi socialisti dell´est. Per esempio, in Polonia ci sono circa cinquemila buddhisti attivi. Continue reading »

A. Berzin: Consigli buddhisti per la vita

Dr. Alexander Berzin: Impegnati per superare i tuoi difetti e realizzare appieno i tuoi potenziali positivi

 Alexander Berzin: Consigli buddhisti per la vita

A volte ci sentiamo persi e proprio non sappiamo come affrontare le sfide della vita e conseguire i nostri obiettivi positivi. Siamo anche perplessi su come andare più d’accordo con gli altri. Quando consideriamo gli insegnamenti buddhisti tradizionali, troviamo moltissime linee guida pratiche che sono utili per chiunque, in qualsiasi momento e in ogni cultura. 

Qualità da coltivare per aiutare gli altri

  • Generosità – [essere generosi] con il vostro tempo e con i vostri averi, consigliare ed aiutare gli altri;

  • Autodisciplina – per evitare maniere

    distruttive di comportarsi o di parlare, e per aiutare gli altri in qualunque modo possibile;

  • Pazienza – con le difficoltà [che sorgono] nell’aiutare gli altri, in modo tale da non arrabbiarsi o essere frustrati;

  • Coraggio e resistenza – per andare avanti, a prescindere da quanto le cose diventino difficili;

  • Stabilità mentale ed emotiva – per rimanere concentrati e non andare fuori strada;

  • Discernimento – tra ciò che è utile e ciò che è dannoso, e tra cosa è appropriato e cosa non lo è. 

    Modi per essere un’influenza positiva sugli altri

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Khandro Rinpoche: La nostra vera natura

Khandro Rinpoche: Lo scopo degli insegnamenti è aiutarci a vedere la profondità della sofferenza del mondo e la sua causa, l’ignoranza. L’ignoranza è l’unica, anche se invisibile, causa dell’infelicità.

S. E. Mindrolling Jetsün Khandro Rinpoche: La nostra vera natura

Siamo molto orgogliosi in quanto essere umani e ci consideriamo le creature viventi più intelligenti ed evolute del pianeta. Eppure, con tutte le nostre qualità e doti, non riusciamo a trovare né felicità né pace. Incapaci di realizzare il nostro vero potenziale, permettiamo che la vita ci scivoli via, quando potrebbe invece essere di enorme beneficio per noi stessi e per gli altri. Qual è l’ostacolo all’altruismo, alla compassione e all’amorevolezza verso tutti gli esseri senzienti? Perché le nostre convinzioni e il nostro modo di essere diventano barriere a una comunicazione umana sincera? E perché viviamo perennemente in bilico tra speranza e paura, senza il buon senso di fare qualcosa al riguardo? Dobbiamo davvero pensarci su. Continue reading »

Alexander Berzin: L’importanza di tenere gli occhi aperti

bh4Alexander Berzin, Monaco, Germania, giugno 1996.
Traduzione italiana a cura di Benedetta Lanza.

Prima sessione: abbattere i muri. Introduzione

Questo fine settimana mi è stato chiesto di parlare di un argomento che non è facile da definire: “Affrontare le fantasie sul Buddhismo” oppure “Affrontare il Buddhismo con un atteggiamento realistico” o forse “Affrontare il Buddhismo con i piedi per terra.” Devo ammettere una certa difficoltà nel farmi venire in mente cosa vorrei esattamente dire e fare durante questo fine settimana. Potrei parlare delle difficoltà che ho dovuto affrontare nella mia esperienza con il Buddhismo o di quelle incontrate da amici e conoscenti, ma niente di questo potrebbe essere di particolare interesse in relazione alle difficoltà che potreste trovare voi. Questo è il problema. Quindi da una parte potrebbe essere utile parlare delle difficoltà che incontrano le persone in generale; dall’altra potrebbe anche essere utile dare a questo corso un taglio per il quale siete voi a dire ciò che vi interesserebbe sapere o i problemi che avete incontrato. Continue reading »

Cos’è l’illuminazione?

Lavoriamo per aiutare gli altri senza aspettarci nulla in cambio.

Dr. Alexander Berzin, Matt Lindén: Cos’è l’illuminazione?

L’illuminazione significa diventare un Buddha – l’apice dello sviluppo e del potenziale umano – ed è l’obiettivo finale nel Buddhismo. È qualcosa che ogni singolo essere sulla terra ha il potenziale di raggiungere.

Al momento non siamo dei Buddha, al contrario sperimentiamo una vita piena di problemi e di costanti alti e bassi. Siamo bloccati in questo modo perché le nostre menti proiettano automaticamente assurdità su ogni cosa e crediamo veramente che sia la realtà. Agiamo in modi che pensiamo ci portino felicità vera, ma che finiscono soltanto con il causarci sofferenza. Continue reading »

Ven. Ghesce Thupten Dargye: La Mente Liberata

Ven. Geshe Thupten Dargye: Il glorioso maestro indiano Chandrakīrti spiegò che la moralità è la causa non comune e indispensabile di rinascita nei reami superiori di felicità, in forma umana o divina.

Ven. Ghesce Thupten Dargye: La Mente Liberata.

Dialoghi sulla pratica del Buddhismo nell’era della crisi e della globalizzazione. Intervista di Leonardo Libenzi al Ven. Ghesce Thupten Dargye.

Leonardo Libenzi: Com’è avvenuto il suo incontro con il Buddhismo?
Ven. Ghesce Thupten Dargye. Mio nonno era un monaco di origini tibetane. Anche mio padre era un praticante buddhista, e mi ha insegnato i fondamenti del Dharma e della lingua tibetana scritta e parlata. Date queste premesse, il mio incontro con il Buddhismo è stato spontaneo e naturale sin dal primo momento.
Successivamente ho iniziato a studiare e praticare sotto la guida di un monaco, che era stato a sua volta in Tibet. A seguito del suo trapasso, mi sono recato in India per prendere parte ai riti funebri che si sarebbero tenuti in un distretto al confine tra l’India e il Buthan: lì ho assistito a un grande raduno di monaci tibetani che si erano trasferiti in India insieme a Sua Santità il Dalai Lama a seguito del suo esilio del 1959. Vedendoli, ho subito provato il desiderio di prendere i voti e di unirmi a loro. Così mi sono trasferito nel sud dell’India, dove via via venivano ricostruiti nuovi monasteri, e dove ho studiato a lungo per ottenere il titolo di Ghesce.
C’è stato poi un successivo incontro, quello con l’Europa, e in particolare con l’Italia.
Nel 2005 sono stato incaricato di guidare un tour in Occidente dei monaci del mio monastero di Gaden Jangtse. In quell’occasione ho subito creato un legame con l’Istituto Samantabhadra di Roma, dove sono stato invitato tre anni più tardi per condurre un ciclo di insegnamenti, e dove infine mi sono trasferito stabilmente. Continue reading »

Come affrontare l’ansia

Matt Lindén, Dr. Alexander Berzin: Come affrontare l’ansia.

Spesso il mondo sembra come un luogo matto. Guardate semplicemente i notiziari: I terroristi stanno per attaccare! L’economia è un disastro! E l’ambiente – non chiederlo neppure. È abbastanza per farti convincere a rimanere a letto per il resto della settimana.

E questo è soltanto il mondo esterno. Dobbiamo anche affrontare le nostre vite. Dove andare per la nostra prossima vacanza? Come far fronte a quel collega che ha appena ottenuto la promozione che volevamo disperatamente? Cosa fare effettivamente con le nostre vite? Continue reading »

Insegnamenti del 13° Dalai Lama all’età di otto anni

Sua Santità il XIII Dalai Lama Thubten Gyatso

Insegnamenti del 13° Dalai Lama all’età di otto anni

La rivista «Arena» che si stampava a Boston (USA) cent’anni fa per circoli teosofici, ha pubblicato nel 1894 il racconto, con commenti redazionali, dell’incontro che l’esploratore tedesco Heinrich Hènsoldt aveva avuto anni prima a Lhasa con il XIII Dalai Lama (1876-1933), all’epoca di appena 8 anni. Ne pubblichiamo una parte, con le riserve d’uso.

«Quando mi trovavo nell’India del nord, avevo spesso sentito dire dai missionari inglesi e da uomini colti che pretendevano di conoscere perfettamente il Lamaismo, che il Dalai era un semplice bamboccio nelle mani di una banda di intriganti. Un professore inglese molto abile mi aveva anche assicurato, a Darjeeling, che il bambino scelto per fare il Dalai Lama era sempre un povero essere, un debole di spirito, un triste esemplare della più triste umanità, a cui si rendeva l’esistenza insopportabile per la monotonia di un cerimoniale vuoto di senso. Così quando fui condotto davanti al Gran Lama mi aspettavo di incontrare un essere imbecille, col quale ogni conversazione sarebbe stata impossibile. Era, in effetti, un ragazzino di appena otto anni. Ma, al posto della fisionomia indifferente ed inintelligente che credevo di incontrare, trovai uno sguardo che mi riempì di stupore e di timore. Era un viso di una grande simmetria e di una grande bellezza, un viso indimenticabile per la sua singolare espressione di malinconia, che contrastava stranamente coi suoi tratti infantili. Ma ciò che mi colpì di più furono i suoi occhi. Era impossibile che quelli fossero gli occhi di un bambino di otto anni. In verità, il Dalai Lama non è un mortale ordinario. I suoi occhi erano sicuramente quelli di un iniziato superiore dell’esoterismo, così diverso dallo sguardo dei suoi adepti, che non ci si potrebbe sbagliare o dimenticare dopo averli visti una sola volta. Essi avevano qualcosa di sovrumano e apportavano al non iniziato l’impressione di un’età considerevole. Se il viso è, in realtà, l’espressione dello spirito, gli occhi possono essere considerati come la sua vera fonte, e servire a scoprirvi le conoscenze trascendenti o le grandi esperienze mentali … Continue reading »

La visione buddhista riguardo le altre religioni

bh5La visione buddhista riguardo le altre religioni

Singapore, 10 agosto 1988. Estratto riveduto da Berzin, Alexander and Chodron, Thubten. Glimpse of Reality. Singapore: Amitabha Buddhist Centre, 1999. Traduzione italiana a cura di Julian Piras

Domanda: Qual è la visione del Buddhismo riguardo l’esistenza delle altre religioni?

Risposta: Dato che non tutti hanno le stesse inclinazioni e gli stessi interessi, Buddha ha insegnato metodi differenti a persone diverse. Citando questo esempio, Sua Santità il Dalai Lama dice che è meraviglioso che al mondo esistano così tante religioni diverse tra di loro. Non c’è un tipo di cibo che attragga tutti e, allo stesso modo, non c’è una religione o un insieme di credenze che possa soddisfare i bisogni di tutti. E’ perciò estremamente positivo che sia disponibile una varietà di diverse religioni tra cui si possa scegliere. Egli ne gioisce ed accoglie favorevolmente questa varietà.

Oggigiorno c’è un crescente dialogo, basato sul rispetto reciproco tra i maestri buddhisti e i leader delle altre religioni. Continue reading »