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Sua Santità il Dalai Lama a Sindhu Ghat in Ladakh
Agosto 17th, 2023 by admin

Sua Santità il Dalai Lama: “Come monaco buddista, rispetto tutte le tradizioni religiose del mondo. E, ogni volta che posso, visito gli altri luoghi di culto. Sebbene possano differire in termini di filosofia, ciò che le varie tradizioni religiose hanno in comune è che tutte promuovono l’amicizia ed il buon cuore.”

16 agosto 2023. Shewatsel, Leh, Ladakh, India – Questa mattina Sua Santità ha partecipato a un pranzo di commiato al Sindhu Ghat, sulle rive del fiume Indo, vicino a Shey, offerto dal Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC). Tra i presenti c’erano i Consiglieri eletti guidati dal Consigliere Capo dell’Esecutivo (CEC), Tashi Gyalson, funzionari del Territorio dell’Unione, oltre a rappresentanti di varie organizzazioni e comunità religiose del Ladakh.

Jamyang T. Namgyal, MP e Tashi Gyalson, CEC, sono stati tra coloro che hanno accolto Sua Santità alla funzione. A nome del popolo del Ladakh, hanno espresso sincera gratitudine a Sua Santità per lo straordinario modo in cui i suoi insegnamenti e consigli hanno arricchito la vita del popolo del Ladakh e per averli incoraggiati, nel corso degli anni, a coltivare un buon cuore e ad impegnarsi per il benessere dei loro simili. Hanno quindi chiesto a Sua Santità di continuare a visitare il Ladakh e di rimanere più a lungo.

Il consigliere capo dell’esecutivo, Tashi Gyalson, ha presentato una breve relazione sullo sviluppo del Ladakh negli ultimi tempi, comprendente l’introduzione di servizi di base, come l’elettricità, strade migliori ed altre infrastrutture, nelle regioni remote. È stato anche felice di annunciare che anche i rifugiati tibetani in Ladakh stanno beneficiando dei programmi di welfare introdotti dalla Union Territory del Ladakh.

Al che hanno fatto seguito tre spettacoli di canti e balli, due di danze culturali tradizionali, mentre la terza era una canzone scritta da uno studioso del Ladakh che esaltava le qualità di Sua Santità il Dalai Lama.

Sua Santità è stato invitato a parlare all’assemblea. Ha affermato d‘aver trovato stimolante la visione della grande statua del Buddha dall’altra parte della valle nel villaggio di Stok. Di conseguenza, ha recitato un verso di omaggio al Buddha dal “Canto dell’esperienza” https://www.sangye.it/altro/?p=1654 di Jé Tsongkhapa https://www.sangye.it/altro/?p=11772:

Il tuo corpo è creato da decine di milioni di eccellenti fattori virtuosi,

Le tue parole soddisfano le speranze ed i desideri di infiniti esseri,

La tua mente vede tutti gli oggetti conoscibili esattamente come sono,

Chino la testa al capo dei Shakya (Shakyamuni Buddha).

Dopo aver reso, in questo modo, omaggio al Buddha, Sua Santità ha parlato del bisogno damore e d’affetto degli esseri umani.

“Sebbene ci siano state persone crudeli e scortesi nel corso della storia umana, un fattore che ci unisce tutti è l’amore e la compassione che abbiamo ricevuto da nostra madre. Questa esperienza diventa la base per coltivare un buon cuore e lavorare per il benessere di tutti esseri senzienti.

“Come monaco buddista, rispetto tutte le tradizioni religiose del mondo. E, ogni volta che posso, visito gli altri luoghi di culto. Sebbene possano differire in termini di filosofia, ciò che le varie tradizioni religiose hanno in comune è che tutte promuovono l’amicizia ed il buon cuore.

“Il buddismo tibetano deriva dal puro lignaggio della tradizione del Nalanda che enfatizza l’esame critico dell’insegnamento del Buddha come egli consigliava ai suoi discepoli di fare. Maestri come Acharya Nagarjuna https://www.sangye.it/altro/?cat=9, Dignaga e così via, esaminarono attentamente le parole del Buddha e distinsero tra gli insegnamenti che possono essere considerati definitivi e quelli che sono solo provvisori e non possono essere accettati per il loro significato letterale. La nostra abitudine di esaminare l’insegnamento del Buddha alla luce della logica e del ragionamento ha attirato l’interesse anche degli scienziati moderni. Molti di loro sono desiderosi di apprendere in merito a ciò che la nostra ricca tradizione buddista ha da dire sul funzionamento della nostra mente e delle nostre emozioni”.

Sua Santità ha osservato che non possiamo imporre agli altri la fede religiosa. Nella società contemporanea ci sono molte brave persone dedite al benessere degli altri, che non aderiscono necessariamente a nessuna tradizione di fede, eppure hanno un buon cuore, che potrebbero trovare utile incorporare principi secolari nella loro vita.

Guardando le montagne innevate oltre Stok, Sua Santità ha ricordato la preghiera a Chenrezig, “Nella terra circondata da catene di montagne innevate…” le genti del Ladak e della regione himalayana adiacente all’altopiano tibetano da lungo tempo sono buddisti. Se fossero in grado di seguire l’insegnamento del Buddha in modo appropriato, ha aggiunto, sarebbero in grado di promuovere i principi laici. Sua Santità ha quindi confidato di cercare di adottare un approccio scientifico moderno per rendere i principi buddisti accessibili al resto del mondo.

Sua Santità ha inoltre affermato di apprezzare la fede e la devozione del popolo del Ladakh. Ha assicurato loro che continuerà a visitare il Ladakh, che generalmente gode di un clima secco, quando il monsone rende umide e umide le pianure indiane.

Il consigliere esecutivo, Tashi Namgyal Yakzee, ha offerto espressioni di ringraziamento ed ha pregato affinché Sua Santità viva una vita lunga e sana e continui a beneficiare l’umanità in generale.


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